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Farmaci più popolari

L’elenco sottostante presenta le sostanze più popolari attualmente coinvolte negli studi clinici in corso.

Farmaco studi
Pembrolizumab 413
Sodium Chloride 373
Carboplatin 303
Cisplatin 259
Paclitaxel 231
Fluorouracil 210
Oxaliplatin 203
Nivolumab 191
Dexamethasone 186
Rituximab 184
Cyclophosphamide 180
Durvalumab 150
Paracetamol 146
Bevacizumab 143
Capecitabine 142
Atezolizumab 140
Prednisone 121
Docetaxel 120
Prednisolone 113
Mycophenolate Mofetil 111
Tocilizumab 110
Gemcitabine 107
Etoposide 105
Venetoclax 103
Pemetrexed 103
Doxorubicin Hydrochloride 100
Lenalidomide 92
Infliximab 90
Folinic Acid 81
Acetylsalicylic Acid 80
Ipilimumab 79
Placebo 78
Methotrexate 75
Cytarabine 72
Fludarabine Phosphate 72
Paclitaxel Albumin-Bound 71
Daratumumab 70
Olaparib 69
Bortezomib 67
Gemcitabine Hydrochloride 67
Calcium Folinate 67
Letrozole 67
Semaglutide 66
Azacitidine 63
Dapagliflozin 61
Methylprednisolone 61
Obinutuzumab 60
Trastuzumab 59
Lenvatinib 58
Tacrolimus 56
Cetuximab 55
Fulvestrant 55
Vincristine Sulfate 54
Irinotecan 54
Irinotecan Hydrochloride Trihydrate 54
Temozolomide 53
Trastuzumab Deruxtecan 50
Betamethasone Sodium Phosphate 50
Cemiplimab 49
Codeine Phosphate 48
Apixaban 46
Enzalutamide 46
Hydrocortisone 45
Dexamethasone Sodium Phosphate 45
Lidocaine Hydrochloride Monohydrate 45
Buclizine Hydrochloride 45
Exemestane 44
Anastrozole 43
Potassium Chloride 42
Abemaciclib 41
Rivaroxaban 40
Cyclophosphamide Monohydrate 40
Ibrutinib 40
Doxorubicin 40
Lidocaine Hydrochloride 40
Ruxolitinib 40
Empagliflozin 40
Oxygen 39
Clopidogrel 39
Pertuzumab 38
Ifosfamide 38
Tenofovir Alafenamide 37
Metformin Hydrochloride 37
Ribociclib 37
Dostarlimab 37
Adalimumab 37
Bendamustine Hydrochloride 36
Cabozantinib 36
Palbociclib 36
Amoxicillin 36
Ropivacaine Hydrochloride 36
Isatuximab 36
Acalabrutinib 35
Regorafenib 35
Emtricitabine 35
Irinotecan Hydrochloride 35
Pomalidomide 35
Filgrastim 34
Linezolid 34
Osimertinib 34

Nuovi farmaci negli studi

L’elenco sottostante presenta le nuove sostanze coinvolte negli studi clinici in corso.

Tutti i farmaci

  • Atorvastatin Calcium

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    L’Atorvastatina Calcica, comunemente nota con il nome commerciale Lipitor, è un farmaco ampiamente utilizzato per abbassare i livelli di colesterolo e ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Questo articolo esplora vari studi clinici che indagano l’uso dell’Atorvastatina Calcica in diverse condizioni mediche, la sua efficacia e i potenziali effetti collaterali.

  • Atorvastatin Calcium Trihydrate

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    Questo articolo esamina uno studio clinico che confronta la sicurezza e le caratteristiche farmacocinetiche di una nuova combinazione di farmaci, CKD-337, con i trattamenti esistenti per la dislipidemia. Lo studio si concentra sull’uso di Atorvastatina Calcio Triidrato in combinazione con Fenofibrato, con l’obiettivo di fornire informazioni sull’efficacia e il comportamento di questi farmaci nel corpo umano. Questa ricerca è fondamentale per comprendere come questi medicinali lavorino insieme per gestire i livelli di colesterolo e migliorare la salute cardiovascolare generale.

  • Atrasentan Hydrochloride

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    L’Atrasentan Cloridrato è un farmaco attualmente oggetto di studi clinici per il suo potenziale nel trattamento di diversi tipi di cancro. Questi studi stanno investigando l’efficacia del farmaco, la sua sicurezza e i suoi effetti sui pazienti affetti da cancro alla prostata, cancro ai reni, tumori cerebrali e cancro ovarico. I ricercatori stanno esplorando il suo utilizzo sia in monoterapia che in combinazione con altri trattamenti per trovare le modalità più efficaci per aiutare i pazienti con stadi avanzati di queste malattie.

  • Atropine Sulfate

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    Il solfato di atropina, un farmaco versatile, è oggetto di diversi studi clinici per i suoi potenziali benefici in varie condizioni mediche. Questi studi stanno esplorando il suo utilizzo nel trattamento della miopia, dell’avvelenamento da organofosfati e di altri problemi oculari. I ricercatori stanno studiando diverse formulazioni, concentrazioni e metodi di somministrazione per determinare i modi più efficaci e sicuri di utilizzare il solfato di atropina nei trattamenti medici.

  • Atropine Sulfate Monohydrate

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    Il Solfato di Atropina Monoidrato è oggetto di studi in sperimentazioni cliniche per varie applicazioni mediche. Questo articolo si concentra sul suo utilizzo nel collirio per il trattamento della miopia nei bambini e sul suo potenziale ruolo nella medicina d’emergenza. Esploreremo la ricerca in corso, le considerazioni sulla sicurezza e i potenziali benefici di questo farmaco in diversi contesti medici.

  • Atuliflapon

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    È in corso un nuovo studio clinico per valutare l’efficacia e la sicurezza di Atuliflapon, un nuovo farmaco per il trattamento dell’asma da moderata a grave non controllata. Questo studio mira a valutare l’efficacia di Atuliflapon quando assunto una volta al giorno per 12 settimane, rispetto a un placebo. Lo studio si concentra su pazienti adulti che attualmente utilizzano corticosteroidi per via inalatoria con o senza beta-agonisti a lunga durata d’azione ma che ancora faticano a controllare i sintomi dell’asma.

  • Atx-01

    È in corso uno studio clinico rivoluzionario per valutare il potenziale di ATX-01, un nuovo farmaco progettato per trattare la Distrofia Miotonica di Tipo 1 (DM1). Questo studio di Fase 1/2a mira a valutare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di ATX-01 negli adulti con DM1. Lo studio coinvolge sia dosi singole che multiple del farmaco, confrontandolo con un placebo per raccogliere dati cruciali sulle sue prestazioni e sull’impatto sulla vita quotidiana dei pazienti.

  • Aup1602-C

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    Un nuovo studio clinico sta studiando l’uso di AUP1602-C, una sospensione cellulare topica, per il trattamento delle ulcere diabetiche del piede che non guariscono. Questo studio di fase 2 mira a valutare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia di AUP1602-C con diverse frequenze di dosaggio rispetto a un placebo. Lo studio si concentra su pazienti con ulcere diabetiche del piede che non hanno risposto bene alle cure standard, offrendo speranza per un miglioramento della guarigione delle ferite e della qualità della vita.

  • Auto4

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico che esamina la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di AUTO4, un tipo di terapia con cellule CAR T. Lo studio si concentra sui pazienti che hanno precedentemente ricevuto questo trattamento innovativo per condizioni come la leucemia linfoblastica acuta, il linfoma non-Hodgkin e il lupus eritematoso sistemico. Lo studio mira a monitorare i pazienti fino a 15 anni dopo il trattamento iniziale per valutare vari aspetti della sicurezza e dell’efficacia.

  • Autogene Cevumeran

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    Autogene Cevumeran, noto anche come RO7198457, è un farmaco innovativo in fase di studio in studi clinici per vari tipi di cancro. Questo articolo esplora l’uso di Autogene Cevumeran in combinazione con altri trattamenti, i suoi potenziali benefici e il suo profilo di sicurezza nel trattamento di diversi tipi di tumori solidi, tra cui il cancro al polmone, il cancro del colon-retto e il cancro al pancreas.

  • Autologous Adipose Tissue-Derived Stromal Vascular Fraction

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    Questo articolo esplora i trial clinici all’avanguardia che studiano l’uso della Frazione Vascolare Stromale derivata dal Tessuto Adiposo Autologo (ADSVF) per il trattamento di varie condizioni mediche. L’ADSVF è una miscela di cellule ottenute dal tessuto adiposo del paziente stesso, che contiene cellule staminali e altri componenti rigenerativi. Questi studi mirano a valutare la sicurezza e l’efficacia dell’ADSVF nel trattamento di problemi di salute complessi come le stenosi uretrali, la rizartrosi, le ulcere del piede diabetico, le corde vocali cicatrizzate e le fistole da morbo di Crohn.

  • Autologous Adipose Tissue-Derived Stromal Vascular Fraction Cells

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    Questo articolo fornisce una panoramica degli studi clinici in corso che indagano l’uso delle Cellule della Frazione Vascolare Stromale derivate dal Tessuto Adiposo Autologo (ADSVF) per il trattamento di diverse condizioni mediche. L’ADSVF è un tipo di terapia cellulare derivata dal tessuto adiposo del paziente stesso, che contiene una miscela di cellule staminali e altre cellule rigenerative. Questi studi mirano a valutare la sicurezza e la potenziale efficacia dell’ADSVF nel trattamento di condizioni come le stenosi uretrali, le ulcere del piede diabetico, le pliche vocali cicatrizzate e le fistole perianali nella malattia di Crohn.

  • Autologous Adipose-Derived Mesenchymal Stem Cells In Vitro Expanded

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    Le Cellule Staminali Mesenchimali derivate dal Tessuto Adiposo Autologo (AD-MSC) stanno emergendo come una terapia promettente nella medicina rigenerativa. Queste cellule, derivate dal tessuto adiposo del paziente stesso, sono oggetto di studio in trial clinici per varie condizioni. Questo articolo esplora due studi clinici in corso che utilizzano le AD-MSC per l’incontinenza urinaria dopo chirurgia prostatica e per la malattia degenerativa del disco, evidenziando il potenziale di questo approccio terapeutico innovativo.

  • Autologous Adipose-Derived Stem Cells

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico che indaga l’uso di cellule staminali autologhe derivate dal tessuto adiposo, in particolare l’innesto osseo NVD-003, per il trattamento della pseudoartrosi congenita della tibia (CPT) nei bambini. Lo studio mira a valutare la sicurezza e l’efficacia di questo approccio terapeutico innovativo per una condizione ortopedica rara e complessa.

  • Autologous Blood-Derived Endothelial Progenitor Cells, Haematopoietic Stem/Progenitor Cells, Activated Dendritic Cells And T Helper Cells

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico innovativo che indaga l’uso di BGC101, una nuova terapia cellulare contenente cellule autologhe derivate dal sangue, per il trattamento della malattia arteriosa periferica (PAD) con ischemia critica degli arti (CLI). Lo studio mira a valutare la sicurezza e l’efficacia di questo trattamento in pazienti che non hanno risposto alle cure standard e non sono candidati per ulteriori procedure di rivascolarizzazione.

  • Autologous Bone Marrow-Derived Adult Mononuclear Cells, Not Expanded

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    Questo articolo tratta l’uso di Cellule Mononucleate Adulte Autologhe derivate dal Midollo Osseo, Non Espanse, negli studi clinici per il trattamento della cardiomiopatia dilatativa. Questo approccio innovativo prevede l’utilizzo delle cellule del midollo osseo del paziente stesso per potenzialmente migliorare la funzione cardiaca in coloro che soffrono di questa grave condizione cardiaca. Esploreremo gli obiettivi, i criteri di eleggibilità e i potenziali benefici di questo trattamento sperimentale.

  • Autologous Bone Marrow-Derived Mesenchymal Stem Cells

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    Questo articolo discute uno studio clinico di fase III che indaga l’uso delle cellule staminali mesenchimali autologhe derivate dal midollo osseo (BM-MSC) per il trattamento dell’osteoartrosi del ginocchio. Lo studio confronta l’efficacia delle cellule staminali mesenchimali autologhe e allogeniche rispetto all’acido ialuronico, un trattamento comune per questa condizione. Esploreremo gli obiettivi dello studio, i criteri di ammissibilità e i potenziali impatti sulla qualità della vita dei pazienti e sulla funzionalità del ginocchio.

  • Autologous Cd34+ Cells Transduced With The G1Xcgd Lentiviral Vector Containing The Human Cybb Gene

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico innovativo che indaga un potenziale trattamento di terapia genica per la Malattia Granulomatosa Cronica X-linked (X-CGD). Lo studio si concentra sull’utilizzo di cellule CD34+ autologhe trasdotte con il vettore lentivirale G1XCGD, che contiene il gene CYBB umano. Questo approccio mira ad affrontare la causa genetica sottostante della X-CGD e potenzialmente migliorare la funzione immunitaria dei pazienti affetti.

  • Autologous Cd34+ Haematopoietic Stem And Progenitor Cells Genetically Modified With The Lentiviral Vector Idua Lv, Encoding For The Alpha-L-Iduronidase Cdna

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    Questo articolo tratta degli studi clinici che indagano un nuovo approccio di terapia genica per il trattamento della Mucopolisaccaridosi di Tipo I, Sindrome di Hurler (MPS-IH). La terapia, chiamata OTL-203, utilizza cellule staminali ematopoietiche autologhe (del paziente stesso) che sono state geneticamente modificate per produrre l’enzima alfa-L-iduronidasi, carente nei pazienti con MPS-IH. Questi studi mirano a valutare la sicurezza, l’efficacia e i risultati a lungo termine di questa terapia genica rispetto ai trattamenti standard come il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche.

  • Autologous Cd34+ Haematopoietic Stem And Progenitor Cells Transduced With A Lentiviral Vector Containing The Human Dclre1C Gene

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    Questo articolo tratta di una sperimentazione clinica che studia un nuovo approccio di terapia genica per il trattamento dell’Immunodeficienza Combinata Grave (SCID) causata da mutazioni nel gene Artemis. La terapia, chiamata ARTEGENE, prevede l’utilizzo delle cellule staminali modificate del paziente stesso per potenzialmente trattare questo raro e grave disturbo immunitario. La sperimentazione mira a valutare la sicurezza e l’efficacia di questo trattamento innovativo in giovani pazienti con SCID da deficit di Artemis.

  • Autologous Cd34+ Haematopoietic Stem And Progenitor Cells Transduced With A Lentiviral Vector Encoding The Interferon Alpha-2 Gene

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    Questo articolo esplora l’uso di Temferon, un innovativo farmaco di terapia genica, in studi clinici per il trattamento del carcinoma renale metastatico (RCC) e del glioblastoma multiforme (GBM). Temferon è costituito da cellule staminali e progenitrici ematopoietiche CD34+ autologhe che sono state geneticamente modificate per produrre interferone alfa-2. Questi studi mirano a valutare la sicurezza, la risposta biologica e l’efficacia di questo approccio terapeutico innovativo per i pazienti con tumori avanzati che hanno esaurito le opzioni di trattamento standard.

  • Autologous Cd34+ Haematopoietic Stem Cells Genetically Modified With Lentiviral Vector Encoding The Cd18 Gene

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico incentrato sulla sicurezza e l’efficacia a lungo termine di una terapia genica per il trattamento della Deficienza di Adesione Leucocitaria di tipo I (LAD-I). Il trattamento, noto come RP-L201, prevede l’utilizzo di cellule staminali modificate per affrontare la causa genetica della LAD-I. Questo studio mira a monitorare i pazienti che hanno precedentemente ricevuto la terapia per valutarne l’impatto a lungo termine e i potenziali benefici.

  • Autologous Cd34+ Hematopoietic Stem Cells Transduced Ex Vivo With A Lentiviral Vector Encoding The Codon-Optimized Version Of Pklr Gene

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    Questo articolo esplora gli studi clinici che utilizzano un nuovo approccio di terapia genica per il trattamento della Deficit di Piruvato Chinasi (PKD). La terapia prevede l’utilizzo di cellule staminali ematopoietiche CD34+ autologhe che sono state geneticamente modificate con un vettore lentivirale contenente la versione ottimizzata del codone del gene PKLR. Questi studi mirano a valutare la sicurezza e l’efficacia di questo trattamento innovativo sia nei pazienti adulti che pediatrici affetti da PKD, offrendo potenzialmente una nuova speranza per coloro che sono colpiti da questo raro disturbo ereditario del sangue.

  • Autologous Cd34+Enriched Cells From Patients With Fanconi Anemia Subtype A Transduced Ex Vivo With Lentiviral Vector Carrying The Fanconi Anemia Complementation Group A Gene

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    Questo articolo tratta gli studi clinici che indagano sulla sicurezza e l’efficacia a lungo termine di una terapia genica chiamata RP-L102 per i pazienti affetti da Anemia di Fanconi Sottotipo A (FA-A). RP-L102 è un trattamento che utilizza le cellule staminali del sangue modificate del paziente stesso per potenzialmente correggere il difetto genetico che causa la FA-A. Questi studi mirano a valutare gli effetti a lungo termine della terapia, inclusa la sua capacità di migliorare la produzione di cellule del sangue e ridurre il rischio di insufficienza del midollo osseo e cancro nei pazienti con FA-A.

  • Autologous Chondrocytes

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    Questo articolo discute uno studio clinico che indaga l’uso di Condrociti Autologhi e Remestemcel per il trattamento delle lesioni della cartilagine del ginocchio. Lo studio, noto come IMPACT (Instant MSC Product accompanying Autologous Chondron Transplantation), mira a confrontare questo trattamento innovativo con approcci conservativi per pazienti che soffrono di danni sintomatici alla cartilagine articolare. Esploreremo gli obiettivi dello studio, i criteri di idoneità e i potenziali benefici per le persone con problemi alla cartilagine del ginocchio.

  • Autologous Cord Blood-Derived Dendritic Cells Loaded With Wt1 Peptide Pool

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    È in corso uno studio clinico rivoluzionario per valutare l’efficacia di un nuovo vaccino chiamato “Autologous Cord Blood-Derived Dendritic Cells Loaded With WT1 Peptide Pool” per bambini e giovani adulti con Leucemia Mieloide Acuta (LMA). Questo studio di fase I/II, noto come studio U-DANCE-anti-AML, mira a migliorare i risultati per i pazienti che hanno subito un trapianto di sangue cordonale utilizzando un approccio vaccinale personalizzato per colpire le cellule tumorali e prevenire le recidive.

  • Autologous Cord Blood-Derived Mononuclear Cells

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    Questo articolo discute uno studio clinico innovativo che indaga l’uso di Cellule Mononucleari Autologhe derivate dal Sangue del Cordone Ombelicale come potenziale trattamento per i neonati con encefalopatia ipossico-ischemica (EII). Lo studio, denominato NEOSTEM, mira a valutare la sicurezza, la fattibilità e l’efficacia preliminare di questa terapia cellulare nel migliorare i risultati per i neonati colpiti da questa grave condizione. Esploreremo gli obiettivi dello studio, i criteri di eleggibilità e le potenziali implicazioni per l’assistenza neonatale.

  • Autologous Enriched T Cells Retrovirally Transduced To Express Two Chimeric Antigen Receptors Targeting Cd19 And Cd22

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    Questo articolo tratta degli studi clinici che indagano su AUTO1, un’innovativa terapia con cellule T con recettore chimerico dell’antigene (CAR) che prende di mira CD19 e CD22 in pazienti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B (B-ALL) recidiva o refrattaria e linfoma non-Hodgkin a cellule B mature aggressivo (B-NHL). Questi studi mirano a valutare la sicurezza, l’efficacia e gli effetti a lungo termine di AUTO1 sia nelle popolazioni pediatriche che adulte, offrendo speranza per i pazienti con opzioni di trattamento limitate.

  • Autologous Human Adipose Perivascular Stromal Cells Genetically Modified To Secrete Soluble Tumour Necrosis Factor-Related Apoptosis-Inducing Ligand

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    È in corso uno studio clinico rivoluzionario per valutare la sicurezza e l’efficacia di RR001, una nuova terapia genica basata sulle cellule, in combinazione con la chemioterapia standard per pazienti con cancro pancreatico localmente avanzato. Questo studio di Fase I/IIa mira a determinare il dosaggio ottimale e i potenziali benefici di questo innovativo approccio terapeutico, offrendo nuova speranza per i pazienti affetti da questa malattia complessa.

  • Autologous Mature Dendritic Cells Loaded With Autologous Tumor Lysate

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    Questo articolo tratta degli studi clinici che indagano l’uso di un nuovo trattamento per il glioblastoma di nuova diagnosi, un tipo di tumore cerebrale. Il trattamento prevede l’utilizzo delle cellule immunitarie del paziente stesso, in particolare cellule dendritiche mature caricate con lisato tumorale, come vaccino. Questo approccio innovativo è oggetto di studio per determinare se può migliorare i tassi di sopravvivenza e la qualità della vita quando combinato con i trattamenti standard per il glioblastoma.

  • Autologous Microfat

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    Un nuovo studio clinico sta esplorando un trattamento innovativo per l’artrosi del polso che combina iniezioni di micrograsso autologo e plasma ricco di piastrine (PRP). Questo studio mira a confrontare l’efficacia di questo approccio minimamente invasivo con il trattamento chirurgico standard della denervazione totale del polso. La ricerca si concentra sui pazienti con artrosi radiocarpica che non hanno risposto ai trattamenti medici convenzionali, offrendo speranza per un migliore controllo del dolore e qualità della vita.

  • Autologous Muscle Precursor Cells

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico che indaga l’uso delle Cellule Precursori Muscolari Autologhe, in particolare i mesoangioblasti autologhi, per il trattamento di pazienti affetti da miopatia mitocondriale causata dalla mutazione m.3243A>G. Lo studio mira a valutare l’efficacia e la sicurezza di questo innovativo approccio di terapia cellulare, che prevede la somministrazione intra-arteriale delle cellule nel braccio superiore. Questa ricerca potrebbe potenzialmente offrire nuova speranza per i pazienti che soffrono di questa rara condizione genetica.

  • Autologous Oral Mucosa-Derived Adult Fibroblasts, Ex-Vivo Expanded

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    È in corso uno studio clinico innovativo per valutare la sicurezza e la fattibilità dell’uso di fibroblasti adulti autologhi derivati dalla mucosa orale, insieme ai cheratinociti, nel trattamento della palatoschisi. Questo studio di fase I-IIa mira a esplorare un nuovo approccio nella medicina rigenerativa per pazienti pediatrici con labiopalatoschisi unilaterale totale non sindromica. Lo studio coinvolge un sostituto della mucosa orale ingegnerizzato a base di fibrina-agarosio nanostrutturato, offrendo speranza per migliori risultati nella riparazione della palatoschisi.

  • Autologous Oral Mucosa-Derived Adult Keratinocytes, Ex-Vivo Expanded

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    È in corso uno studio clinico innovativo di fase I-IIa per valutare la sicurezza e la fattibilità dell’utilizzo di un sostituto della mucosa orale autologa ingegnerizzata con nanofibre di fibrina-agarosio per il trattamento della palatoschisi nei pazienti pediatrici. Questo approccio innovativo utilizza i cheratociti e i fibroblasti adulti derivati dalla mucosa orale del paziente stesso, espansi ex-vivo, per creare un equivalente tissutale vivente per la ricostruzione palatale. Lo studio mira a valutare i potenziali benefici di questa terapia avanzata rispetto ai trattamenti convenzionali, concentrandosi sulla rigenerazione, la guarigione e la qualità della vita complessiva dei bambini con labiopalatoschisi.

  • Autologous Pancreatic Islets

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    Questo articolo esplora l’uso delle Isole Pancreatiche Autologhe negli studi clinici per pazienti con cancro al pancreas che sono ad alto rischio di sviluppare complicazioni post-chirurgiche. Il trattamento prevede la rimozione del pancreas e il trapianto delle cellule delle isole del paziente stesso, potenzialmente migliorando i risultati e la qualità della vita per coloro che si sottopongono a chirurgia del cancro al pancreas.

  • Autologous Peripheral Blood-Derived Cd4 And Cd8 T Lymphocytes, Transduced With A Lentiviral Vector To Expressing A Chimeric Receptor Against Bcma With Co-Stimulatory Sequences 4-1-Bb And Cd3 Zeta

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    È in corso uno studio clinico rivoluzionario per valutare una nuova terapia con cellule CAR-T chiamata HUVR-CARTemis-1 per pazienti con mieloma multiplo che hanno avuto una ricaduta dopo un trapianto allogenico. Questa terapia utilizza i linfociti T del paziente stesso, che vengono geneticamente modificati per colpire BCMA, una proteina presente sulle cellule del mieloma. Lo studio mira a valutare la fattibilità della produzione di queste cellule specializzate e determinare la loro sicurezza ed efficacia nel trattamento di questa condizione complessa.

  • Autologous Skin-Derived Adult Fibroblasts Expanded

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    Questo articolo esplora l’uso di fibroblasti adulti autologhi derivati dalla cute espansi in studi clinici per pazienti sottoposti a chirurgia ricostruttiva dopo il trattamento del carcinoma basocellulare. Lo studio si concentra sulla sicurezza, fattibilità ed efficacia della pelle artificiale autologa nanostrutturata basata su una matrice di fibrina combinata con agarosio o acido ialuronico. Questo approccio innovativo mira a migliorare i risultati per i pazienti che necessitano di innesti cutanei dopo la chirurgia di Mohs.

  • Autologous Skin-Derived Adult Keratinocytes Expanded

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    Questo articolo tratta di una sperimentazione clinica innovativa che esplora l’uso di cheratinociti e fibroblasti adulti autologhi derivati dalla cute per la chirurgia ricostruttiva in pazienti con carcinoma basocellulare. Lo studio mira a valutare la sicurezza, la fattibilità e l’efficacia della pelle artificiale autologa nanostrutturata basata su una matrice di fibrina combinata con agarosio o acido ialuronico. Questa terapia avanzata potrebbe potenzialmente migliorare i risultati per i pazienti sottoposti a chirurgia di Mohs, offrendo un nuovo approccio alla ricostruzione cutanea.

  • Autologous T Cells Expressing Cd8A And A T-Cell Receptor Targeting Mage-A4

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    Un nuovo studio clinico sta esplorando il potenziale di ADP-A2M4CD8, un tipo di terapia con cellule T geneticamente modificate, per il trattamento del cancro ovarico ricorrente. Questo studio di fase 2 mira a valutare l’efficacia e la sicurezza di ADP-A2M4CD8 sia come trattamento autonomo che in combinazione con nivolumab, un farmaco immunoterapico. Lo studio si concentra su pazienti con specifici marcatori genetici, offrendo speranza per coloro che non hanno risposto bene ai trattamenti precedenti.

  • Autologous T Cells Transduced With Lentiviral Vector Expressing A Chimeric Antigen Receptor Directed Against Cd19

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    Questo articolo tratta gli studi clinici di un rivoluzionario trattamento contro il cancro chiamato terapia CAR-T, che utilizza specificamente cellule T autologhe modificate per colpire il CD19. Questa terapia è oggetto di studio per vari tumori maligni avanzati delle cellule B e il melanoma. Gli studi mirano a valutare la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di questo approccio innovativo nel trattamento di queste condizioni complesse.

  • Autologous T Regulatory Cells Expressing An Hla-A2-Specific Chimeric Antigen Receptor

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    Questo articolo esplora gli studi clinici in corso di QEL-001, un innovativo trattamento autologo con cellule T CAR regolatorie progettato per prevenire il rigetto del trapianto di fegato nei pazienti con incompatibilità HLA-A2. Lo studio di Fase I/II mira a valutare la sicurezza, la tollerabilità e l’attività clinica di questa terapia rivoluzionaria nei riceventi di trapianto di fegato. QEL-001 rappresenta un potenziale progresso nella medicina dei trapianti, offrendo speranza per risultati migliori e una ridotta dipendenza dall’immunosoppressione tradizionale.

  • Autologous T-Cells Encoding A Chimeric Antigen Receptor Targeting Human B Cell Maturation Antigen

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    Questo articolo esplora gli studi clinici che utilizzano un nuovo farmaco chiamato “Cellule T Autologhe che Codificano un Recettore Chimerico dell’Antigene che ha come Target l’Antigene di Maturazione delle Cellule B Umane” (BCMA CAR-T) per il trattamento del mieloma multiplo. Questa terapia avanzata prevede la modificazione delle cellule T del paziente per colpire le cellule tumorali in modo più efficace. Gli studi mirano a valutare la sicurezza e l’efficacia di questo promettente trattamento per i pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che hanno esaurito altre opzioni terapeutiche.

  • Autologous T-Cells Ex Vivo Modified With A Lentiviral Vector Encoding A Chimeric Antigen Receptor Specific For Cd1A

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico che indaga l’uso di un nuovo farmaco chiamato “Cellule T Autologhe Modificate Ex Vivo Con Un Vettore Lentivirale Codificante Un Recettore Antigenico Chimerico Specifico Per CD1A,” noto anche come terapia hCD1a-CAR T (OC-1). Lo studio mira a valutare la sicurezza e l’efficacia di questo trattamento in pazienti con leucemia o linfoma linfoblastico acuto a cellule T (T-ALL/LL) recidivante o refrattario. Questo approccio innovativo prevede la modificazione delle cellule T del paziente per colpire le cellule tumorali in modo più efficace, offrendo speranza per coloro che non hanno risposto ai trattamenti standard.

  • Autologous T-Cells Transduced With Lentiviral Vector Expressing A Chimeric Antigen Receptor Directed Against Cd19

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    Questo articolo esplora l’uso di cellule T autologhe trasdotte con un vettore lentivirale che esprime un recettore chimerico dell’antigene (CAR) diretto contro CD19 negli studi clinici. Questa terapia innovativa, nota come terapia con cellule T CAR CD19, è oggetto di studio per il suo potenziale nel trattamento di varie condizioni, tra cui alcuni tipi di leucemia, linfoma e malattie autoimmuni. Gli studi mirano a valutare la sicurezza, l’efficacia e la fattibilità di questo approccio rivoluzionario in pazienti che non hanno risposto bene ai trattamenti convenzionali.

  • Autologous Tumor Lysate-Loaded Dendritic Cells

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    Questo articolo esplora l’uso di Cellule Dendritiche Caricate con Lisato Tumorale Autologo negli studi clinici per vari tipi di cancro. Questo approccio terapeutico innovativo prevede l’utilizzo delle cellule immunitarie del paziente per creare un vaccino personalizzato contro il loro cancro. Gli studi mirano a valutare la sicurezza, l’efficacia e la risposta immunitaria di questa terapia in pazienti con diversi tumori in fase avanzata, tra cui tumori neuroendocrini, sarcomi dei tessuti molli, glioblastoma e cancro colorettale.

  • Autologous Tumour-Infiltrating Lymphocytes

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    I linfociti infiltranti il tumore autologhi (TIL) stanno emergendo come un potente approccio immunoterapico nel trattamento del cancro. Questo articolo esplora i recenti studi clinici che indagano l’uso dei TIL in vari tumori solidi avanzati, tra cui il melanoma, il cancro cervicale, il cancro del polmone non a piccole cellule e i tumori della testa e del collo. Questi studi mirano a valutare la sicurezza, l’efficacia e il potenziale della terapia con TIL, da sola o in combinazione con altri trattamenti, per migliorare i risultati nei pazienti con tumori avanzati.

  • Autumn Crocus Fresh Flower Fluid Extract (1:15-25), Extraction Solvent Ethanol 96% (V/V)

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    Questo articolo tratta recenti studi clinici che indagano l’uso dell’estratto fluido di fiori freschi di Colchico d’Autunno (1:15-25), solvente di estrazione etanolo 96% (V/V), noto anche come colchicina, nel trattamento della fibrillazione atriale e della gotta. Questi studi mirano a esplorare i potenziali benefici e la sicurezza di questo farmaco nella gestione di queste condizioni, fornendo preziose informazioni per pazienti e professionisti sanitari.

  • Av-Ec2023

    Un nuovo studio clinico è in corso per valutare l’efficacia e la sicurezza delle compresse AV-EC2023, note anche come compresse Escholzia, nel trattamento dell’insonnia negli adulti. Questo studio mira a fornire preziose informazioni su come questo prodotto farmaceutico di nuova sviluppo possa migliorare la qualità del sonno e il benessere generale per coloro che soffrono di disturbi del sonno.

  • Avacincaptad Pegol

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    Avacincaptad Pegol, conosciuto anche come Zimura o Izervay, è un farmaco sperimentale in fase di studio in studi clinici per il trattamento dell’Atrofia Geografica (GA), una forma avanzata di degenerazione maculare legata all’età (AMD). Questo articolo esplora la ricerca in corso e i potenziali benefici dell’Avacincaptad Pegol nel rallentare la progressione della GA e preservare la vista nei pazienti affetti.

  • Avacopan

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    L’avacopan, noto anche come CCX168, è un farmaco sperimentale in fase di studio in studi clinici per il trattamento di diverse condizioni, tra cui la glomerulopatia C3, la vasculite ANCA-associata, l’idrosadenite suppurativa e la nefropatia da IgA. Questo articolo riassume i risultati principali degli studi clinici recenti che valutano la sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica dell’avacopan in diverse popolazioni di pazienti.

  • Avalglucosidase Alfa

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    L’avalglucosidasi alfa è una terapia enzimatica sostitutiva sperimentale studiata in studi clinici per il trattamento della malattia di Pompe, un raro disturbo genetico caratterizzato da debolezza muscolare e problemi respiratori. Questo articolo riassume i risultati chiave di diversi studi clinici che valutano la sicurezza e l’efficacia dell’avalglucosidasi alfa in pazienti con malattia di Pompe ad esordio infantile e ad esordio tardivo.

  • Avalotcagene Ontaparvovec

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    L’avalotcagene ontaparvovec è una terapia genica innovativa in fase di studio in studi clinici per il trattamento del deficit di Ornitina Transcarbamilasi (OTC) a insorgenza tardiva. Questo raro disturbo genetico influisce sulla capacità dell’organismo di processare l’azoto, portando a un potenzialmente pericoloso accumulo di ammoniaca nel sangue. Gli studi clinici mirano a valutare la sicurezza e l’efficacia di questa terapia nel migliorare la funzione dell’OTC e nel mantenere livelli sicuri di ammoniaca nei pazienti di età pari o superiore a 12 anni.

  • Avapritinib

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    L’Avapritinib è un farmaco innovativo attualmente oggetto di studio in vari studi clinici per il suo potenziale nel trattamento di diversi tipi di cancro. Questo articolo esplora la ricerca in corso sull’Avapritinib, concentrandosi sul suo uso negli studi clinici per condizioni come i tumori stromali gastrointestinali (GIST), la mastocitosi sistemica e altri tumori solidi. Analizzeremo il meccanismo d’azione del farmaco, i suoi potenziali benefici e lo stato attuale della ricerca per fornire una panoramica completa del ruolo dell’Avapritinib nel trattamento del cancro.

  • Avatrombopag

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    L’avatrombopag è un agonista orale del recettore della trombopoietina che ha dimostrato potenzialità nel trattamento di varie condizioni associate a bassi livelli di piastrine. Questo articolo esplora l’uso dell’avatrombopag negli studi clinici per la trombocitopenia, l’anemia aplastica e altri disturbi correlati. Discuteremo della sua efficacia, sicurezza e dei potenziali benefici per i pazienti con queste condizioni impegnative.

  • Avb-101

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    È in corso uno studio clinico rivoluzionario per valutare la sicurezza e l’efficacia di AVB-101, un nuovo farmaco progettato per trattare la Demenza Frontotemporale con Mutazioni della Progranulinina (FTD-GRN). Questo studio di Fase 1/2 prevede una singola somministrazione di AVB-101 direttamente nel cervello, offrendo speranza ai pazienti con questa rara forma genetica di demenza. Lo studio mira a valutare la sicurezza del farmaco e i potenziali benefici nel rallentare o arrestare la progressione della FTD-GRN.

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    Avelumab

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    L’avelumab è un farmaco immunoterapico in fase di studio in studi clinici per il trattamento di diversi tipi di cancro. Funziona bloccando una proteina chiamata PD-L1 sulle cellule tumorali, che aiuta il sistema immunitario a riconoscere e attaccare i tumori. Questo articolo riassume le informazioni chiave sugli studi clinici in corso che indagano l’avelumab per condizioni come il cancro colorettale, il cancro al seno, il linfoma di Hodgkin, il cancro ai testicoli, il cancro alla vescica e altri tumori solidi. Gli studi stanno valutando la sicurezza, l’efficacia e i potenziali benefici dell’avelumab rispetto ai trattamenti esistenti.

  • Avibactam

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    Questo articolo esamina l’uso di Avibactam, un nuovo inibitore della beta-lattamasi, negli studi clinici per il trattamento di varie infezioni batteriche. L’Avibactam viene spesso combinato con altri antibiotici come la ceftazidima per combattere i batteri resistenti agli antibiotici. Gli studi discussi qui indagano la farmacocinetica, la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti contenenti Avibactam in diverse popolazioni di pazienti e tipi di infezioni.

  • Avibactam Sodium

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    Questo articolo tratta di uno studio clinico che esamina l’uso di Avibactam Sodio in combinazione con meropenem, noto come TQD3606, per il trattamento delle infezioni. Lo studio mira a valutare la sicurezza, la tollerabilità e le proprietà farmacocinetiche di questa combinazione di farmaci in soggetti adulti sani. Attraverso l’esplorazione di vari regimi di dosaggio e il confronto di TQD3606 con i suoi singoli componenti, i ricercatori sperano di acquisire preziose informazioni sul suo potenziale come nuova opzione terapeutica.

  • Avipendekin Pegol

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    Avipendekin Pegol, noto anche come NKTR-255, è in fase di studio in studi clinici come parte di una terapia combinata per pazienti con cancro alla vescica avanzato o metastatico. Questo farmaco viene testato insieme ad altri trattamenti per valutarne l’efficacia e la sicurezza nel mantenere il controllo del cancro dopo la chemioterapia iniziale. Lo studio mira a esplorare nuove opzioni per i pazienti con questa condizione complessa.