Obinutuzumab

L’obinutuzumab è un farmaco anticorpo monoclonale che ha come bersaglio il CD20, una proteina presente su determinate cellule del sistema immunitario. Questo articolo esamina gli studi clinici che indagano l’uso dell’obinutuzumab per il trattamento di diverse condizioni, tra cui vari tipi di linfoma, leucemia e disturbi autoimmuni. Esploreremo i potenziali benefici del farmaco, il profilo di sicurezza e l’efficacia rispetto ai trattamenti esistenti.

Indice dei Contenuti

Cos’è l’Obinutuzumab?

L’Obinutuzumab è un farmaco utilizzato per trattare alcuni tipi di tumori del sangue. È conosciuto con diversi nomi, tra cui Gazyva, Gazyvaro, GA101 e RO5072759[1][2]. L’Obinutuzumab è un tipo di farmaco chiamato anticorpo monoclonale, il che significa che è una proteina prodotta in laboratorio progettata per colpire specifiche cellule nel corpo[3].

Come Funziona l’Obinutuzumab

L’Obinutuzumab agisce prendendo di mira una specifica proteina chiamata CD20, che si trova sulla superficie di certi globuli bianchi chiamati cellule B. In molti tumori del sangue, queste cellule B crescono in modo incontrollato. Attaccandosi alla proteina CD20, l’Obinutuzumab aiuta il sistema immunitario del corpo a riconoscere e distruggere queste cellule B cancerose[3].

L’Obinutuzumab è considerato un “anticorpo anti-CD20 di tipo II”, il che significa che è stato progettato per essere più efficace nel distruggere le cellule tumorali rispetto ai farmaci più vecchi che prendono di mira il CD20[4].

Condizioni Trattate con l’Obinutuzumab

L’Obinutuzumab viene utilizzato per trattare diversi tipi di tumori del sangue e condizioni correlate, tra cui:

  • Leucemia Linfatica Cronica (LLC): Un cancro a crescita lenta del sangue e del midollo osseo[2]
  • Linfoma Follicolare (LF): Un tipo di linfoma non-Hodgkin che colpisce le cellule B[2]
  • Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B (DLBCL): Un tipo aggressivo di linfoma non-Hodgkin[2]
  • Linfoma della Zona Marginale (MZL): Un tipo di linfoma non-Hodgkin a crescita lenta[4]
  • Linfoma Mantellare: Un raro tipo di linfoma non-Hodgkin[5]
  • Disordine Linfoproliferativo Post-trapianto (PTLD): Un tipo di linfoma che può verificarsi dopo un trapianto di organi o di cellule staminali[3]

I ricercatori stanno anche studiando l’Obinutuzumab per l’uso in alcune condizioni renali, come la nefropatia membranosa e la glomerulonefrite fibrillare[6][7].

Come viene Somministrato l’Obinutuzumab

L’Obinutuzumab viene somministrato come infusione endovenosa (IV), il che significa che viene somministrato direttamente in una vena. La dose tipica è di 1000 mg, ma lo schema può variare a seconda della condizione trattata e di altri fattori[1].

Per esempio, uno schema comune per il primo ciclo di trattamento potrebbe essere:

  • Giorno 1: 100 mg
  • Giorno 2: 900 mg
  • Giorno 8: 1000 mg
  • Giorno 15: 1000 mg

Dopo il primo ciclo, i pazienti tipicamente ricevono 1000 mg il giorno 1 di ogni ciclo successivo. I cicli di trattamento sono solitamente di 21 o 28 giorni, e i pazienti possono ricevere fino a 8 cicli di trattamento[2].

Efficacia dell’Obinutuzumab

Gli studi clinici hanno dimostrato che l’Obinutuzumab può essere efficace nel trattamento di vari tumori del sangue. Per esempio:

  • Nel linfoma follicolare, l’Obinutuzumab ha mostrato risultati superiori rispetto ai trattamenti più vecchi come il rituximab, sia nei pazienti appena diagnosticati che in quelli il cui cancro è tornato dopo un precedente trattamento[4].
  • Nella leucemia linfatica cronica, l’Obinutuzumab ha dimostrato efficacia quando combinato con altri farmaci[4].
  • Per il disordine linfoproliferativo post-trapianto, studi preliminari suggeriscono che l’Obinutuzumab potrebbe essere efficace nei pazienti il cui cancro è tornato o non ha risposto ad altri trattamenti[3].

L’efficacia dell’Obinutuzumab può essere misurata in diversi modi, tra cui:

  • Tasso di risposta globale: La percentuale di pazienti il cui cancro si riduce o scompare dopo il trattamento
  • Tasso di risposta completa: La percentuale di pazienti il cui cancro scompare completamente dopo il trattamento
  • Sopravvivenza libera da progressione: Quanto a lungo i pazienti vivono senza che il loro cancro peggiori
  • Sopravvivenza globale: Quanto a lungo i pazienti vivono dopo l’inizio del trattamento

Potenziali Effetti Collaterali

Come tutti i farmaci, l’Obinutuzumab può causare effetti collaterali. Alcuni dei più comuni includono:

  • Reazioni legate all’infusione: Queste possono verificarsi durante o entro 24 ore dalla somministrazione del farmaco e possono includere febbre, brividi e difficoltà respiratorie[1].
  • Aumento del rischio di infezioni: Poiché l’Obinutuzumab influenza il sistema immunitario, può aumentare il rischio di sviluppare infezioni[7].
  • Bassa conta delle cellule del sangue: L’Obinutuzumab può causare una diminuzione di vari tipi di cellule del sangue, che può portare a stanchezza, aumento del rischio di sanguinamento o aumento del rischio di infezione[1].

Il tuo team sanitario ti monitorerà attentamente per questi e altri potenziali effetti collaterali durante il trattamento.

Ricerca in Corso

I ricercatori continuano a studiare l’Obinutuzumab per saperne di più sulla sua efficacia e sicurezza. Alcune aree di ricerca in corso includono:

  • L’uso dell’Obinutuzumab in combinazione con altri farmaci per migliorare i risultati del trattamento[8]
  • Il test dell’Obinutuzumab in pazienti il cui cancro è tornato dopo precedenti trattamenti[3]
  • L’esplorazione dell’uso dell’Obinutuzumab in altre condizioni, come le malattie renali[6][7]
  • Lo studio degli effetti a lungo termine del trattamento con Obinutuzumab[5]

Questi studi in corso aiutano i medici a comprendere meglio come utilizzare l’Obinutuzumab in modo efficace e sicuro in diversi gruppi di pazienti.

Aspetto Dettagli
Nome del Farmaco Obinutuzumab (noto anche come GA101, Gazyva, Gazyvaro)
Tipo di Farmaco Anticorpo monoclonale anti-CD20 di Tipo II
Condizioni Studiate Leucemia linfatica cronica, Linfoma diffuso a grandi cellule B, Linfoma follicolare, Linfoma mantellare, Linfoma della zona marginale, Disturbo linfoproliferativo post-trapianto, Nefropatia membranosa, Glomerulonefrite fibrillare, Trombocitopenia immune
Somministrazione Infusione endovenosa, tipicamente dosi da 1000 mg
Schema di Dosaggio Comune Giorni 1, 8, 15 del primo ciclo, poi Giorno 1 dei cicli successivi
Durata del Trattamento Varia per studio: 2-6 cicli o fino a 2 anni di mantenimento
Risultati Primari Tasso di risposta globale, Tasso di risposta completa, Sopravvivenza libera da progressione
Risultati Secondari Sopdella risposta, Sicurezza e tollerabilità
Potenziali Vantaggi Potenziata eliminazione delle cellule B, Opzione senza chemioterapia per alcune condizioni
Effetti Collaterali Comuni Reazioni correlate all’infusione, Affaticamento, Nausea, Maggior rischio di infezioni

Studi clinici in corso su Obinutuzumab

  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sulla nefrite lupica: confronto tra terapia con obinutuzumab e micofenolato mofetile versus corticosteroidi orali e micofenolato mofetile per pazienti con nefrite lupica

    Non ancora in reclutamento

    3 1 1 1

    Questo studio clinico si concentra sul trattamento della nefrite lupica, una grave complicanza del lupus che colpisce i reni. La ricerca confronta due diversi approcci terapeutici: il primo utilizza una combinazione di micofenolato mofetile con corticosteroidi orali, mentre il secondo prevede l’uso di obinutuzumab (un anticorpo monoclonale) insieme al micofenolato mofetile senza l’aggiunta di corticosteroidi…

    Malattie indagate:
    Francia
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’efficacia e sicurezza di Obinutuzumab rispetto a Rituximab nella sindrome nefrosica idiopatica nei bambini dipendenti da steroidi e con frequenti ricadute

    Non ancora in reclutamento

    2 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra sulla Sindrome Nefrosica Idiopatica nei bambini, una condizione in cui i reni perdono proteine nelle urine, causando gonfiore e altri problemi. In particolare, si esaminano due forme di questa sindrome: quella dipendente da steroidi e quella con frequenti ricadute. Queste forme si manifestano con ricadute frequenti, anche durante o subito…

    Malattie indagate:
    Farmaci indagati:
    Francia
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’uso di venetoclax, ibrutinib e obinutuzumab per pazienti con leucemia linfatica cronica non in remissione completa

    Non ancora in reclutamento

    2 1 1 1

    La Leucemia Linfatica Cronica (CLL) è una forma di cancro che colpisce i globuli bianchi. Questo studio clinico si concentra su pazienti con CLL che non hanno raggiunto una remissione completa o che presentano ancora tracce di malattia nel midollo osseo. L’obiettivo è valutare l’efficacia di un trattamento che combina diversi farmaci per migliorare la…

    Malattie indagate:
    Paesi Bassi Danimarca
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sugli effetti di rituximab e obinutuzumab nei pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES)

    Non ancora in reclutamento

    3 1 1 1

    Il lupus eritematoso sistemico (SLE) è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca i tessuti sani del corpo, causando infiammazione e danni. Questo studio si concentra sull’uso di due farmaci, rituximab e obinutuzumab, per trattare il SLE. Entrambi i farmaci sono somministrati per via endovenosa e agiscono riducendo il numero di alcune cellule…

    Malattie indagate:
    Farmaci indagati:
    Paesi Bassi
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sugli effetti di Maplirpacept, Glofitamab e Obinutuzumab in pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B recidivante o refrattario

    Non in reclutamento

    2 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra sul trattamento del Linfoma diffuso a grandi cellule B che è ricomparso o non ha risposto ai trattamenti precedenti. Questo tipo di linfoma è un tumore del sistema linfatico, che è parte del sistema immunitario. Lo studio utilizza tre farmaci: Maplirpacept (conosciuto anche come PF-07901801), Glofitamab e Obinutuzumab. Maplirpacept e…

    Spagna Francia Germania
  • Data di inizio: 2021-09-02

    Studio di PRS-344/S095012 in pazienti con tumori solidi: valutazione della sicurezza e dell’efficacia di un nuovo anticorpo bispecifico

    Non in reclutamento

    1

    Questo studio clinico esamina un nuovo trattamento per i pazienti con tumori solidi. La ricerca utilizza due medicinali: il PRS-344/S095012 e il Gazyvaro (obinutuzumab), che vengono somministrati attraverso infusione endovenosa. Questi farmaci appartengono alla categoria dei medicinali biologici e sono progettati per agire sul sistema immunitario per combattere il tumore. Lo studio si divide in…

    Farmaci indagati:
    Spagna Francia Belgio
  • Data di inizio: 2021-12-01

    Studio su Rituximab e combinazione di farmaci per il Linfoma Follicolare ad alto carico tumorale in pazienti di nuova diagnosi

    Non in reclutamento

    3 1 1 1

    Il Linfoma Follicolare è un tipo di cancro che colpisce i linfonodi. Questo studio clinico si concentra su pazienti con Linfoma Follicolare in stadio avanzato e con un alto carico tumorale. L’obiettivo è valutare se una strategia di trattamento che riduce il numero di cicli di chemioterapia, in caso di risposta precoce alla terapia, sia…

    Malattie indagate:
    Italia
  • Data di inizio: 2014-12-18

    Studio sull’efficacia e sicurezza di Obinutuzumab e Venetoclax rispetto a Obinutuzumab e Chlorambucil in pazienti con leucemia linfatica cronica non trattati e con condizioni mediche coesistenti

    Non in reclutamento

    3 1 1 1

    Lo studio riguarda la Leucemia Linfatica Cronica (CLL), una forma di cancro che colpisce i globuli bianchi. Questo studio clinico si propone di confrontare l’efficacia e la sicurezza di due combinazioni di trattamenti per pazienti con CLL che non hanno ricevuto precedenti trattamenti e che presentano altre condizioni mediche. Una delle combinazioni include i farmaci…

    Malattie indagate:
    Bulgaria Estonia Romania Francia Spagna Danimarca +5
  • Data di inizio: 2021-03-26

    Studio di Fase II su Glofitamab per Linfomi Recidivanti/Refrattari dopo Terapia con CAR T-cells

    Non in reclutamento

    2 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra sui linfomi che si ripresentano o non rispondono al trattamento, noti come linfomi recidivanti/refrattari. Questi tipi di linfomi possono essere difficili da trattare, specialmente dopo una terapia con cellule CAR T, un tipo di trattamento avanzato che utilizza le cellule del sistema immunitario del paziente per combattere il cancro. Lo…

    Francia
  • Data di inizio: 2021-02-11

    Studio su Ibrutinib, Venetoclax e Obinutuzumab per leucemia linfatica cronica non trattata

    Non in reclutamento

    3 1 1 1

    La leucemia linfatica cronica (LLC) è una malattia del sangue in cui i globuli bianchi si accumulano nel sangue e nel midollo osseo. Questo studio clinico si concentra su pazienti con LLC che non hanno ancora ricevuto trattamenti. L’obiettivo è confrontare l’efficacia di tre diverse terapie: la monoterapia con ibrutinib, una combinazione di venetoclax e…

    Malattie indagate:
    Danimarca Belgio Austria Germania Paesi Bassi Irlanda +5

Glossario

  • Obinutuzumab: Un anticorpo monoclonale anti-CD20 di tipo II utilizzato per trattare determinati tipi di tumori del sangue e in fase di studio per varie condizioni autoimmuni.
  • CD20: Una proteina presente sulla superficie dei linfociti B, che sono un tipo di globuli bianchi. CD20 è il bersaglio dell'obinutuzumab e di altri trattamenti simili con anticorpi.
  • Monoclonal antibody: Un tipo di proteina prodotta in laboratorio che può legarsi a sostanze nel corpo, incluse le cellule tumorali. Possono essere utilizzati per rilevare o trattare varie malattie.
  • Chronic lymphocytic leukemia (CLL): Un tipo di cancro che colpisce il sangue e il midollo osseo, causando una sovrapproduzione di globuli bianchi anormali.
  • Follicular lymphoma: Un tipo di linfoma non-Hodgkin che inizia nel sistema linfatico ed è caratterizzato da una crescita lenta.
  • Diffuse large B-cell lymphoma (DLBCL): Un tipo aggressivo di linfoma non-Hodgkin che colpisce i linfociti B.
  • Mantle cell lymphoma: Un raro tipo di linfoma non-Hodgkin a cellule B che tipicamente colpisce gli adulti anziani e spesso ha una prognosi sfavorevole.
  • Marginal zone lymphoma: Un tipo di linfoma non-Hodgkin a cellule B a crescita lenta che tipicamente ha origine nella zona marginale del tessuto linfoide.
  • Post-transplant lymphoproliferative disorder (PTLD): Una condizione caratterizzata dalla crescita incontrollata di cellule linfoidi dopo un trapianto di organi o di cellule staminali.
  • Membranous nephropathy: Un disturbo renale caratterizzato dall'ispessimento della membrana basale glomerulare, che spesso porta a disfunzione renale.
  • Fibrillary glomerulonephritis: Una rara malattia renale caratterizzata dal deposito di materiale fibrillare nei glomeruli, che porta a disfunzione renale.
  • Immune thrombocytopenia: Un disturbo autoimmune caratterizzato da una bassa conta piastrinica dovuta all'aumentata distruzione e alla ridotta produzione di piastrine.
  • Complete response (CR): La scomparsa di tutti i segni di cancro in risposta al trattamento.
  • Partial response (PR): Una diminuzione delle dimensioni del tumore o dell'estensione del cancro nel corpo in risposta al trattamento.
  • Progression-free survival (PFS): Il periodo di tempo durante e dopo il trattamento in cui un paziente vive con la malattia ma questa non peggiora.
  • Overall survival (OS): Il periodo di tempo dalla data della diagnosi o dall'inizio del trattamento in cui i pazienti sono ancora in vita.