I disturbi cardiovascolari rappresentano una vasta categoria di condizioni che colpiscono il cuore e i vasi sanguigni. Attualmente sono in corso 9 studi clinici che esplorano nuovi approcci terapeutici per la prevenzione e il trattamento di queste patologie, dall’uso di vitamine ad alto dosaggio dopo interventi cardiochirurgici, fino a farmaci innovativi per la riduzione del colesterolo e la prevenzione dell’ictus.
Studi clinici in corso sui disturbi cardiovascolari: nuove opportunità di trattamento
I disturbi cardiovascolari comprendono un ampio spettro di condizioni che interessano il cuore e il sistema circolatorio, rappresentando una delle principali cause di morbilità e mortalità a livello globale. Gli studi clinici attualmente in corso stanno valutando diverse strategie terapeutiche innovative, dall’ottimizzazione di trattamenti esistenti allo sviluppo di nuovi farmaci mirati. Di seguito presentiamo una panoramica dettagliata dei 9 studi clinici disponibili per pazienti con disturbi cardiovascolari o a rischio di svilupparli.
Studi clinici disponibili per i disturbi cardiovascolari
Studio sulla disfunzione vascolare: confronto tra acetilcolina cloruro e carbacolo per la valutazione del flusso sanguigno nell’avambraccio
Localizzazione: Danimarca
Questo studio si concentra sulla disfunzione vascolare, una condizione caratterizzata da problemi nei vasi sanguigni che possono compromettere il flusso ematico. La ricerca confronta due sostanze, il carbacolo e l’acetilcolina cloruro, per determinare quale sia più efficace nel misurare il flusso sanguigno nell’avambraccio. I partecipanti riceveranno una di queste sostanze tramite instillazione intraoculare e il flusso sanguigno verrà misurato utilizzando una tecnica chiamata pletismografia, che prevede una leggera restrizione temporanea del flusso sanguigno nel braccio per valutare la funzionalità vascolare.
Lo studio è rivolto a uomini e donne sani di età compresa tra 18 e 40 anni, con un indice di massa corporea (BMI) tra 18,5 e 30 kg/m2. È importante notare che i pazienti con disfunzione vascolare non possono partecipare a questo studio. La durata dello studio è breve e si prevede che si concluda entro il 1° maggio 2025. I risultati potrebbero contribuire a migliorare la comprensione e il trattamento della disfunzione vascolare in futuro.
Studio su colchicina e aspirina per migliorare la salute cardiovascolare negli adulti con diabete di tipo 2 senza eventi cardiaci pregressi
Localizzazione: Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo
Questo importante studio multicentrico valuta l’efficacia e la sicurezza della colchicina e dell’aspirina non rivestita in pazienti con diabete di tipo 2 che non hanno mai avuto eventi cardiovascolari. L’obiettivo è determinare se l’aggiunta di questi farmaci alla terapia standard per il diabete possa ridurre il rischio di eventi cardiaci gravi come infarti, ictus o la necessità di procedure cardiache urgenti.
Possono partecipare uomini e donne di età compresa tra 55 e 80 anni con diabete di tipo 2 trattato secondo le linee guida nazionali, che soddisfino almeno uno dei seguenti criteri: diagnosi di diabete da 5 anni o più, HbA1c ≥8,0% negli ultimi 2 anni, fumatori attuali, livelli elevati di hs-CRP (>2,0 mg/L), punteggio di calcio coronarico elevato (>100), trigliceridi alti (≥1,7 mmol/L) nonostante la terapia, o livelli elevati di colesterolo LDL o Apo-B nonostante il trattamento ipolipemizzante.
I partecipanti riceveranno MIGOUTINE (colchicina) 0,5 mg in compresse rivestite o acido acetilsalicilico (aspirina) in compresse, da assumere per via orale. Lo studio prevede un monitoraggio regolare per valutare eventuali eventi cardiovascolari e modifiche della funzione cognitiva. La conclusione dello studio è prevista per il 31 dicembre 2027.
Studio sulla vitamina C (acido ascorbico) per ridurre l’infiammazione post-operatoria nei pazienti sottoposti a cardiochirurgia
Localizzazione: Germania
Questa ricerca esamina l’efficacia della vitamina C somministrata per via endovenosa in pazienti sottoposti a intervento di cardiochirurgia a cuore aperto con circolazione extracorporea. L’obiettivo è valutare se la vitamina C possa ridurre la risposta infiammatoria sistemica che si verifica naturalmente dopo questo tipo di chirurgia.
Lo studio è aperto a pazienti di età pari o superiore a 18 anni che devono sottoporsi a chirurgia valvolare combinata, bypass aortocoronarico (CABG), interventi su valvole multiple o procedure cardiache e aortiche combinate. I partecipanti devono inoltre presentare almeno un fattore di rischio aggiuntivo, come età superiore a 70 anni, rischio elevato di complicanze (EuroSCORE II ≥8%), punteggio di fragilità >4, necessità di intervento urgente entro 24-48 ore, o frazione di eiezione ventricolare sinistra <35%.
Il trattamento con Pascorbin (150 mg/ml di vitamina C) verrà somministrato per via endovenosa per un massimo di 7 giorni, con una dose massima di 200 mg per chilogrammo di peso corporeo al giorno. I partecipanti saranno monitorati durante la degenza ospedaliera e per un periodo di follow-up fino a 6 mesi dopo l’intervento per valutare la funzione cardiaca e l’insorgenza di eventuali complicanze.
Studio sull’efficacia e la sicurezza di atorvastatina, simvastatina e fluvastatina in pazienti a rischio di malattie cardiovascolari
Localizzazione: Spagna
Questo studio innovativo utilizza una strategia di genotipizzazione preventiva per personalizzare il trattamento con statine (farmaci che abbassano il colesterolo) nei pazienti a rischio cardiovascolare. L’obiettivo è valutare se l’analisi genetica preventiva possa ridurre gli effetti collaterali muscoloscheletrici associati all’uso di statine e ottimizzare l’efficacia del trattamento.
Lo studio include diversi tipi di statine: atorvastatina (40 mg/die), simvastatina (20 mg/die), pitavastatina (2 mg/die), rosuvastatina (40 mg/die), pravastatina (40 mg/die), lovastatina (40 mg/die) e fluvastatina (80 mg/die), tutte somministrate per via orale in forma di compresse.
Possono partecipare persone di età pari o superiore a 18 anni che necessitano di terapia con statine ad alte o moderate dosi e che non abbiano precedentemente effettuato test genetici per i geni SCLO1B1, ABCG2, CYP2C9, CYP3A4, CYP3A5 e HMGCR. Lo studio prevede un periodo di follow-up di 9 mesi durante il quale verranno monitorati i sintomi muscoloscheletrici, i livelli di colesterolo LDL e la necessità di modifiche del dosaggio. La conclusione è prevista per il 1° gennaio 2025.
Studio sugli effetti a lungo termine di lerodalcibep per abbassare il colesterolo nei pazienti con ipercolesterolemia familiare o rischi cardiovascolari
Localizzazione: Francia, Germania, Norvegia, Spagna
Questa ricerca multicentrica valuta l’efficacia e la sicurezza a lungo termine di Lerodalcibep (LIB003), un farmaco sperimentale per il trattamento dell’ipercolesterolemia familiare omozigote ed eterozigote e in pazienti ad alto rischio cardiovascolare. Il farmaco viene somministrato tramite iniezione sottocutanea una volta al mese.
Lo studio è aperto a pazienti che hanno completato un precedente studio di Fase 3 con LIB003 senza eventi avversi gravi correlati al farmaco. I partecipanti devono seguire una dieta appropriata e continuare la loro terapia ipolipemizzante orale attuale, che può includere statine, ezetimibe e altri farmaci. Alcuni pazienti potrebbero necessitare anche di aferesi (una procedura per rimuovere il colesterolo dal sangue) dopo 12 settimane.
Il trattamento con LIB003 300 mg viene somministrato per via sottocutanea ogni quattro settimane per una durata di 72 settimane. Durante questo periodo, vengono effettuate valutazioni regolari per monitorare i livelli di colesterolo, gli effetti collaterali e la presenza di eventuali anticorpi contro il farmaco. Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi altamente efficaci durante lo studio.
Studio sugli effetti di retatrutide per pazienti con obesità grave e malattie cardiovascolari
Localizzazione: Ungheria, Polonia, Slovacchia, Spagna
Questo studio valuta l’efficacia e la sicurezza di Retatrutide (LY3437943) in pazienti con obesità e malattie cardiovascolari accertate. Il farmaco viene somministrato tramite iniezione sottocutanea una volta alla settimana e agisce su specifici ormoni coinvolti nella regolazione dell’appetito e del metabolismo.
Possono partecipare uomini e donne con obesità e cardiopatia documentata che abbiano una storia di tentativi falliti di perdita di peso attraverso la dieta. Lo studio include anche popolazioni vulnerabili che potrebbero necessitare di protezione o cure particolari. I partecipanti riceveranno in modo casuale o il farmaco attivo o un placebo.
Durante lo studio, verranno monitorati regolarmente i cambiamenti del peso corporeo e lo stato di salute generale per valutare l’efficacia del trattamento nel ridurre il peso e migliorare gli esiti cardiovascolari. Lo studio si concluderà il 17 febbraio 2026 e prevede visite di follow-up regolari per valutare la sicurezza e l’efficacia del farmaco.
Studio su milvexian per prevenire l’ictus nei pazienti con ictus ischemico acuto o attacco ischemico transitorio ad alto rischio
Localizzazione: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Cechia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Svezia
Questo importante studio multicentrico europeo valuta l’efficacia di Milvexian nella prevenzione di ictus ricorrenti in pazienti che hanno avuto un ictus ischemico acuto o un attacco ischemico transitorio (TIA) ad alto rischio. Il farmaco agisce bloccando una specifica proteina del sangue chiamata Fattore XIa, che svolge un ruolo nella formazione dei coaguli.
Possono partecipare persone di età pari o superiore a 40 anni che abbiano avuto un ictus ischemico con punteggio NIHSS ≤7 e almeno uno dei seguenti criteri: sintomi persistenti al momento dell’arruolamento, lesione cerebrale acuta visibile alla risonanza magnetica, o trattamento con trombolisi o trombectomia. Per i pazienti con TIA, è richiesta una risoluzione completa dei sintomi, assenza di danno cerebrale alla risonanza e un punteggio ABCD2 ≥6.
Il farmaco Milvexian viene somministrato per via orale sotto forma di compresse rivestite. L’arruolamento deve avvenire entro 48 ore dall’evento, e i partecipanti devono essere già in terapia o pronti a iniziare un trattamento antiaggregante secondo le linee guida. Se viene utilizzata aspirina, la dose deve essere bassa (75-100 mg/die). Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi altamente efficaci fino a 4 giorni dopo l’ultima dose. Lo studio si concluderà a novembre 2026.
Studio sul solfato di protamina per ridurre gli eventi neurologici dopo l’impianto valvolare aortico in pazienti con stenosi aortica
Localizzazione: Francia
Questo studio valuta se l’uso sistematico di solfato di protamina possa ridurre le complicanze dopo impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI) in pazienti con stenosi aortica. La stenosi aortica è una condizione in cui la valvola che controlla il flusso di sangue dal cuore al resto del corpo si restringe, rendendo difficile per il cuore pompare il sangue efficacemente.
Lo studio è aperto a uomini e donne di età pari o superiore a 18 anni che sono candidati alla procedura TAVI transfemorale (attraverso l’arteria della gamba), indipendentemente dalla loro terapia anticoagulante in corso. I partecipanti devono essere registrati al sistema sanitario francese e fornire il consenso informato scritto.
Il solfato di protamina viene somministrato per via endovenosa dopo la procedura TAVI per neutralizzare gli effetti dell’eparina (un anticoagulante) e ridurre il rischio di sanguinamento, ictus e altri eventi cardiovascolari gravi. Lo studio confronta i risultati tra i pazienti che ricevono il solfato di protamina e quelli che ricevono le cure standard. I partecipanti vengono monitorati dalla procedura fino alla dimissione ospedaliera per valutare l’incidenza di mortalità, sanguinamento e necessità di trasfusioni. Lo studio continuerà fino all’inizio del 2026.
Studio di prednisolone e losartan in pazienti con infiammazione cardiaca dopo infezione da COVID-19
Localizzazione: Austria, Germania
Lo studio MYOFLAME-19 valuta l’efficacia di una terapia combinata con prednisolone (un corticosteroide che riduce l’infiammazione) e losartan (un farmaco che aiuta a proteggere il cuore) nel trattamento dell’infiammazione cardiovascolare che si verifica dopo l’infezione da COVID-19.
Possono partecipare persone di almeno 18 anni che abbiano avuto un’infezione da COVID-19 confermata più di 4 settimane prima, con sintomi persistenti o nuovi che non erano presenti prima dell’infezione (sindrome post-acuta da COVID-19). I partecipanti devono presentare evidenza di infiammazione cardiaca alla risonanza magnetica cardiovascolare, che mostri almeno uno dei seguenti segni: valori T1 o T2 aumentati nel tessuto cardiaco, segni di cicatrizzazione nel muscolo cardiaco o nei tessuti circostanti, o frazione di eiezione ventricolare sinistra tra 45-50%.
Il trattamento prevede l’assunzione di compresse di prednisolone (iniziando con 10 mg, poi 5 mg) e losartan (iniziando con 12,5 mg, aumentando a 25 mg) per 16 settimane. Alcuni partecipanti riceveranno il trattamento attivo, mentre altri riceveranno compresse placebo. Né i partecipanti né i medici sapranno quale trattamento viene ricevuto durante lo studio. Dopo 16 settimane, verrà effettuata un’altra risonanza magnetica per misurare i cambiamenti nel cuore, insieme a test della capacità di esercizio e valutazione dei sintomi. Il follow-up a lungo termine proseguirà fino a un anno dopo il completamento del trattamento.
Riepilogo e considerazioni importanti
Gli studi clinici presentati offrono diverse opportunità per i pazienti con disturbi cardiovascolari o a rischio di svilupparli. Si evidenziano alcuni aspetti particolarmente rilevanti:
- Prevenzione personalizzata: Lo studio spagnolo sulle statine con genotipizzazione preventiva rappresenta un approccio innovativo alla medicina personalizzata, che potrebbe ridurre significativamente gli effetti collaterali e migliorare l’aderenza terapeutica.
- Approcci multi-target: Diversi studi valutano terapie combinate (come colchicina più aspirina nel diabete di tipo 2, o prednisolone più losartan nell’infiammazione post-COVID) per massimizzare i benefici cardiovascolari.
- Nuove indicazioni per farmaci noti: L’uso della vitamina C ad alte dosi in cardiochirurgia e del solfato di protamina dopo TAVI rappresentano esempi di riposizionamento terapeutico per ridurre le complicanze perioperatorie.
- Farmaci innovativi: Lerodalcibep e Milvexian sono nuove molecole che offrono meccanismi d’azione innovativi rispettivamente per l’ipercolesterolemia familiare e la prevenzione dell’ictus.
- Ampia copertura geografica: Molti studi sono multicentrici e coinvolgono diversi paesi europei, il che facilita l’accesso per i pazienti e aumenta la robustezza dei dati raccolti.
- Popolazioni specifiche: Gli studi si rivolgono a popolazioni ben definite, dal paziente diabetico senza eventi cardiovascolari pregressi al paziente con obesità e cardiopatia, permettendo valutazioni mirate dell’efficacia terapeutica.
- Sequele da COVID-19: Lo studio MYOFLAME-19 affronta una problematica emergente legata alle complicanze cardiovascolari post-COVID, un’area di crescente interesse clinico.
È importante sottolineare che tutti questi studi rispettano rigorosi criteri di inclusione ed esclusione per garantire la sicurezza dei partecipanti. I pazienti interessati a partecipare dovrebbero consultare il proprio medico per valutare l’idoneità e comprendere appieno i potenziali benefici e rischi associati alla partecipazione a uno studio clinico.
La partecipazione a uno studio clinico rappresenta non solo un’opportunità per accedere a trattamenti innovativi, ma anche un contributo importante al progresso della medicina cardiovascolare, potenzialmente beneficiando migliaia di futuri pazienti con condizioni simili.














