Attualmente sono in corso 31 studi clinici sul carcinoma a cellule transizionali in tutto il mondo. Questo articolo presenta informazioni dettagliate su 10 di questi studi, che stanno testando nuove combinazioni di trattamenti e approcci innovativi per migliorare i risultati per i pazienti con questa forma di cancro.
Studi Clinici in Corso sul Carcinoma a Cellule Transizionali
Il carcinoma a cellule transizionali, noto anche come carcinoma uroteliale, è un tipo di tumore che colpisce il rivestimento delle vie urinarie, inclusi vescica, ureteri e pelvi renale. Numerosi studi clinici sono attualmente in corso per valutare nuove terapie e combinazioni di trattamenti che potrebbero offrire migliori opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da questa patologia. Di seguito vengono descritti in dettaglio 10 studi clinici attivi in vari paesi europei.
Studi Clinici Attivi
Studio su Raludotatug Deruxtecan per Pazienti con Tumori Solidi Avanzati o Metastatici, Inclusi Tumori Ginecologici e Genito-urinari
Localizzazione: Belgio, Danimarca, Francia, Italia, Spagna
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione di Raludotatug Deruxtecan (noto anche come DS-6000a), un nuovo trattamento sperimentale per tumori solidi avanzati o metastatici. Lo studio include pazienti con diversi tipi di tumori genito-urinari, tra cui il carcinoma uroteliale e il carcinoma renale a cellule chiare.
Il farmaco viene somministrato tramite infusione endovenosa e appartiene alla classe degli anticorpi-farmaco coniugati, progettati per colpire specificamente le cellule tumorali riducendo al minimo i danni alle cellule sane. I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano tumori misurabili e che abbiano mostrato progressione dopo precedenti trattamenti. Lo studio monitora attentamente l’efficacia del trattamento attraverso valutazioni regolari delle dimensioni tumorali e dello stato di salute generale dei partecipanti.
Studio sull’Efficacia e la Sicurezza di BAY 2927088 per Pazienti con Tumori Solidi Avanzati con Mutazioni HER2
Localizzazione: Danimarca, Francia, Italia, Spagna
Questo studio valuta BAY 2927088, un inibitore reversibile della tirosin-chinasi somministrato per via orale sotto forma di compressa rivestita. Il farmaco è progettato per pazienti i cui tumori presentano mutazioni attivanti del gene HER2, che possono influenzare la crescita e la diffusione del cancro.
I partecipanti devono avere un carcinoma uroteliale avanzato o metastatico che non può essere rimosso chirurgicamente e devono aver mostrato progressione della malattia dopo almeno un trattamento precedente, inclusa la terapia anti-PD-(L)1. Lo studio prevede un trattamento che può durare fino a 36 mesi, con monitoraggi regolari per valutare la risposta tumorale e gli eventuali effetti collaterali. L’obiettivo è determinare il tasso di risposta obiettiva e la durata della risposta al trattamento.
Studio su Durvalumab in Combinazione con Chemioterapia per Pazienti con Carcinoma Uroteliale delle Alte Vie Urinarie ad Alto Rischio Prima dell’Intervento Chirurgico
Localizzazione: Francia
Questo studio si concentra sul carcinoma uroteliale delle alte vie urinarie, che colpisce il sistema collettore del rene e l’uretere. Il trattamento combina durvalumab, un farmaco immunoterapico, con chemioterapia a base di gemcitabina associata a cisplatino o carboplatino.
I pazienti devono avere un carcinoma uroteliale di alto grado confermato tramite biopsia o esame delle urine, con evidenza di malattia localizzata ad alto rischio. Il trattamento viene somministrato prima dell’intervento chirurgico di nefroureterectomia radicale (rimozione del rene e dell’uretere interessati). Dopo l’intervento, i medici esaminano il tessuto rimosso per valutare la risposta al trattamento. Lo studio prevede un follow-up di 2 anni dopo l’intervento per monitorare eventuali recidive.
Studio di Futibatinib e Pembrolizumab per Pazienti con Carcinoma Avanzato o Metastatico della Vescica, Uretra o Pelvi Non Idonei al Trattamento con Platino
Localizzazione: Francia
Questo studio valuta la combinazione di futibatinib (TAS-120) e pembrolizumab per pazienti con carcinoma uroteliale avanzato o metastatico che non possono ricevere chemioterapia a base di platino. Futibatinib viene somministrato per via orale come compressa rivestita, mentre pembrolizumab viene somministrato tramite infusione endovenosa.
I criteri di inclusione richiedono una diagnosi confermata di carcinoma uroteliale avanzato o metastatico, senza precedenti trattamenti sistemici per la malattia avanzata. I pazienti devono essere ineleggibili o intolleranti al cisplatino a causa di condizioni come insufficienza renale, problemi uditivi o neuropatia. Lo studio monitora la risposta al trattamento, la sicurezza e la tollerabilità della combinazione terapeutica.
Studio su Atezolizumab e Combinazioni di Farmaci per Tumori Maligni Avanzati in Pazienti Provenienti da Precedenti Studi con Atezolizumab
Localizzazione: Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Lettonia, Polonia, Romania, Slovacchia, Spagna
Questo studio di estensione consente ai pazienti che hanno partecipato a precedenti studi con atezolizumab di continuare a ricevere il trattamento se ne stanno ancora beneficiando e non possono accedere al farmaco localmente. Atezolizumab è un farmaco immunoterapico che aiuta il sistema immunitario ad attaccare le cellule tumorali.
I pazienti possono ricevere atezolizumab da solo o in combinazione con altri farmaci come paclitaxel, sunitinib, alectinib o cobimetinib, a seconda del protocollo dello studio originale. Il trattamento continua finché i pazienti dimostrano beneficio clinico secondo la valutazione del medico curante. Lo studio si estenderà fino al 31 dicembre 2028.
Studio di Disitamab Vedotin e Pembrolizumab per Pazienti con Carcinoma Uroteliale Avanzato Non Trattato con Espressione di HER2
Localizzazione: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia
Questo ampio studio internazionale confronta l’efficacia della combinazione disitamab vedotin e pembrolizumab rispetto alla chemioterapia standard per pazienti con carcinoma uroteliale avanzato non precedentemente trattato che esprime la proteina HER2.
I partecipanti vengono assegnati casualmente a ricevere la nuova combinazione di trattamento o la chemioterapia standard (cisplatino, carboplatino e gemcitabina). Tutti i farmaci vengono somministrati tramite infusione endovenosa. I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano almeno 18 anni, un carcinoma uroteliale confermato localmente avanzato o metastatico, e tumori che esprimono HER2 secondo specifici test di laboratorio. Lo studio prevede monitoraggi regolari per valutare la risposta tumorale e gli effetti collaterali.
Studio di V940 e Pembrolizumab per Pazienti con Carcinoma Vescicale Muscolo-invasivo ad Alto Rischio Dopo Intervento Chirurgico
Localizzazione: Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia
Questo studio innovativo valuta una terapia basata su mRNA chiamata V940 (mRNA-4157) in combinazione con pembrolizumab per pazienti con carcinoma uroteliale muscolo-invasivo ad alto rischio dopo chirurgia radicale. V940 è progettato per insegnare al sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali.
I pazienti devono aver subito un intervento di rimozione radicale della vescica e avere un alto rischio di recidiva della malattia. Lo studio confronta la combinazione V940 più pembrolizumab contro placebo più pembrolizumab. V940 viene somministrato tramite iniezione intramuscolare, mentre pembrolizumab viene somministrato per via endovenosa. L’obiettivo principale è valutare la sopravvivenza libera da malattia, ovvero quanto tempo i pazienti rimangono senza segni di recidiva del cancro.
Studio sulla Sicurezza e gli Effetti di XL092 con Nivolumab, Ipilimumab e Relatlimab per Pazienti con Tumori Solidi Avanzati
Localizzazione: Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio complesso valuta diverse combinazioni di trattamenti immunoterapici per vari tipi di tumori solidi avanzati, incluso il carcinoma uroteliale. Lo studio include zanzalintinib (XL092), un farmaco sperimentale, in combinazione con immunoterapie consolidate come nivolumab, ipilimumab e relatlimab.
Lo studio è suddiviso in due fasi: una fase di escalation della dose per determinare la dose raccomandata di zanzalintinib quando usato in combinazione, e una fase di espansione per valutare l’efficacia preliminare. I pazienti ricevono i farmaci attraverso infusioni endovenose (nivolumab, ipilimumab, relatlimab) e compresse orali (zanzalintinib). I criteri di inclusione richiedono tumori misurabili e uno stato di performance Karnofsky di almeno 70%.
Studio sulla Sicurezza e l’Efficacia di MK-2870, Enfortumab Vedotin e Pembrolizumab per Pazienti con Carcinoma Vescicale Avanzato
Localizzazione: Danimarca, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna
Questo studio in due parti valuta MK-2870, un farmaco sperimentale, in combinazione con enfortumab vedotin e pembrolizumab per il trattamento del carcinoma uroteliale avanzato. Nella prima parte, lo studio si concentra sulla sicurezza e tollerabilità di MK-2870 con enfortumab vedotin. Nella seconda parte, viene valutata la combinazione tripla con l’aggiunta di pembrolizumab.
I pazienti eleggibili devono avere un carcinoma uroteliale confermato istologicamente che colpisce vescica, pelvi renale, uretere o uretra. Per la seconda parte, i pazienti non devono aver ricevuto precedenti terapie sistemiche per la malattia localmente avanzata o metastatica. Tutti i farmaci vengono somministrati tramite infusione endovenosa. Lo studio monitora attentamente la risposta al trattamento e gli effetti collaterali.
Studio di Clofarabina per Pazienti con Carcinoma Vescicale Avanzato o Metastatico
Localizzazione: Austria
Questo studio valuta clofarabina, un agente chemioterapico somministrato per infusione endovenosa, per pazienti con carcinoma uroteliale avanzato o metastatico. L’obiettivo principale è determinare la dose massima tollerata di clofarabina senza causare effetti collaterali gravi.
I criteri di inclusione richiedono una diagnosi confermata di carcinoma uroteliale metastatico o localmente avanzato non resecabile, con adeguata funzionalità renale (creatinina sierica ≤1,0 mg/dL o GFR stimato >60 mL/min/1,73 m²) e cardiaca. I pazienti devono avere almeno 18 anni e uno stato di performance ECOG di 0-2. Lo studio prevede un aumento progressivo delle dosi per valutare la sicurezza e determinare il dosaggio ottimale. Durante lo studio vengono monitorati la risposta tumorale, la sopravvivenza globale e gli effetti collaterali del trattamento.
Sintesi degli Studi
Gli studi clinici attualmente in corso sul carcinoma a cellule transizionali mostrano diverse tendenze importanti nel panorama della ricerca oncologica:
Approcci immunoterapici dominanti: La maggior parte degli studi incorpora terapie immunologiche, in particolare inibitori del checkpoint immunitario come pembrolizumab, nivolumab, durvalumab e atezolizumab. Questo riflette la crescente comprensione del ruolo del sistema immunitario nella lotta contro il cancro e l’efficacia dimostrata di questi farmaci nel carcinoma uroteliale.
Terapie mirate basate su biomarcatori: Diversi studi si concentrano su popolazioni di pazienti con specifiche caratteristiche molecolari, come le mutazioni HER2. Questo approccio di medicina personalizzata consente trattamenti più mirati e potenzialmente più efficaci per sottogruppi specifici di pazienti.
Combinazioni terapeutiche innovative: Molti studi valutano combinazioni di farmaci piuttosto che monoterapie, cercando di massimizzare l’efficacia attraverso meccanismi d’azione complementari. Questo include combinazioni di immunoterapia con chemioterapia, anticorpi-farmaco coniugati, o inibitori delle tirosin-chinasi.
Trattamento neoadiuvante e adiuvante: Alcuni studi, come quello su durvalumab e quello su V940, si concentrano sul trattamento prima o dopo l’intervento chirurgico, con l’obiettivo di ridurre il rischio di recidiva e migliorare i risultati a lungo termine.
Focus sulla sicurezza e tollerabilità: Tutti gli studi includono valutazioni approfondite della sicurezza, riconoscendo l’importanza di bilanciare l’efficacia del trattamento con la qualità di vita dei pazienti.
Questi studi rappresentano importanti opportunità per i pazienti con carcinoma a cellule transizionali di accedere a trattamenti innovativi e contribuire all’avanzamento della conoscenza scientifica su questa malattia. I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio oncologo se potrebbero essere eleggibili per partecipare a uno di questi studi.










