La sclerosi multipla è una malattia cronica del sistema nervoso centrale che colpisce il cervello e il midollo spinale. Attualmente sono in corso 43 studi clinici in tutto il mondo per trovare nuove opzioni di trattamento. Questo articolo presenta 10 studi attivi che stanno testando terapie innovative per diverse forme di sclerosi multipla, dalla riduzione della rigidità muscolare al miglioramento delle funzioni cognitive.
Studi clinici in corso sulla sclerosi multipla: Nuove speranze terapeutiche
La sclerosi multipla è una condizione complessa che si manifesta in diverse forme e richiede approcci terapeutici personalizzati. Gli studi clinici attualmente in corso stanno esplorando trattamenti innovativi che vanno oltre le terapie tradizionali, affrontando sintomi specifici come la spasticità, il dolore neuropatico, l’affaticamento e il declino cognitivo. Di seguito presentiamo i dettagli di 10 studi clinici attivi che potrebbero aprire nuove prospettive per i pazienti.
Studi clinici dettagliati
Studio su BMS-986368 per il trattamento della rigidità muscolare nelle persone con sclerosi multipla
Località: Repubblica Ceca, Cechia, Germania, Polonia
Questo studio si concentra sulla spasticità associata alla sclerosi multipla, una condizione in cui i muscoli diventano rigidi e difficili da controllare. Il farmaco sperimentale BMS-986368 (noto anche come CC-97489) viene somministrato in forma di capsule orali e agisce inibendo specifiche proteine dell’organismo chiamate FAAH e MAGL. Lo studio valuterà l’efficacia di diverse dosi del farmaco rispetto al placebo nella riduzione della rigidità muscolare per un periodo di 6 settimane. I partecipanti dovranno completare questionari sui loro sintomi e sottoporsi a varie valutazioni per monitorare la loro condizione, incluse misurazioni della rigidità delle gambe utilizzando la scala Ashworth modificata e valutazioni della capacità di camminare.
Per partecipare, i pazienti devono avere tra 18 e 70 anni, una diagnosi confermata di sclerosi multipla e aver sperimentato spasticità per almeno 6 mesi. La rigidità muscolare deve essere presente in almeno due gruppi muscolari diversi, con almeno uno nella gamba. Il livello di disabilità misurato dalla scala EDSS deve essere compreso tra 3,0 e 6,5, indicando una disabilità da moderata a significativa ma con la capacità di camminare con o senza assistenza.
Studio su Tenofovir Alafenamide come trattamento aggiuntivo alla terapia anti-CD20 nei pazienti con sclerosi multipla per ridurre il danno neuronale
Località: Norvegia
Questa ricerca esamina se l’aggiunta di Tenofovir Alafenamide Fumarato (TAF) alla terapia anti-CD20 esistente possa aiutare a ridurre il danno nervoso nelle persone con sclerosi multipla. Lo studio si rivolge specificamente al virus di Epstein-Barr, che potrebbe svolgere un ruolo nel processo della malattia. I partecipanti riceveranno TAF o placebo sotto forma di capsule orali per un periodo di 52 settimane, in aggiunta al loro trattamento regolare per la sclerosi multipla.
Durante lo studio verranno eseguiti vari test per monitorare la risposta dei partecipanti al trattamento, inclusi esami del liquido spinale attraverso due punture lombari (una all’inizio e una alla fine dello studio) e scansioni cerebrali (risonanza magnetica e PET) da effettuarsi a Turku, in Finlandia. Lo studio monitora anche i livelli di affaticamento attraverso questionari. I criteri di inclusione richiedono un’età compresa tra 18 e 70 anni, diagnosi di sclerosi multipla secondo i criteri McDonald, un punteggio EDSS tra 2,0 e 6,5, e positività agli anticorpi del virus di Epstein-Barr nel sangue.
Studio sugli effetti della soluzione orale di THC e CBD per il dolore neuropatico cronico nei pazienti con sclerosi multipla
Località: Portogallo
Questo studio clinico si concentra sul testare una nuova terapia per le persone con sclerosi multipla che soffrono di dolore neuropatico cronico. Il trattamento testato è una soluzione orale chiamata Satalliv, che contiene due sostanze attive: Delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) e cannabidiolo (CBD). Lo studio durerà complessivamente 12 settimane, con particolare attenzione alle prime 4 settimane di trattamento. Durante questo periodo, i partecipanti saranno monitorati per osservare come cambiano i loro livelli di dolore e per garantire la loro sicurezza durante l’utilizzo del trattamento.
La dose è di 25 mg di THC e 25 mg di CBD per millilitro. I partecipanti dovranno mantenere il loro attuale regime farmacologico ed evitare di guidare veicoli a motore durante lo studio. Per essere ammessi, i pazienti devono essere di madrelingua portoghese, avere un’età compresa tra 18 e 65 anni, aver seguito una terapia modificante la malattia stabile per almeno 6 mesi, aver sofferto di dolore neuropatico cronico dovuto alla sclerosi multipla per almeno 6 mesi e aver provato almeno un farmaco per il dolore neuropatico cronico che non ha funzionato o non è stato tollerato.
Studio su Modafinil per migliorare i deficit cognitivi nei pazienti con sclerosi multipla
Località: Portogallo
Questo studio si concentra sulla sclerosi multipla, una condizione che colpisce il cervello e il midollo spinale, portando a una serie di sintomi tra cui deficit cognitivi, ossia difficoltà con il pensiero e la memoria. Lo studio utilizzerà un farmaco chiamato Modafinil, assunto in forma di compresse da 100 mg, per testare se può aiutare a migliorare la funzione cognitiva nei pazienti con sclerosi multipla.
Lo scopo dello studio è identificare caratteristiche che possano predire quanto bene i pazienti risponderanno al Modafinil. Lo studio si svolgerà per un periodo di tre mesi. Durante questo tempo, i partecipanti assumeranno Modafinil e si sottoporranno a varie valutazioni, incluse scansioni fMRI, che sono speciali scansioni cerebrali che aiutano i ricercatori a vedere come funziona il cervello. Queste scansioni verranno effettuate all’inizio dello studio e dopo tre mesi di trattamento. Lo studio includerà anche test e questionari per valutare i cambiamenti nella funzione cognitiva e nella qualità della vita.
I partecipanti devono avere un’età compresa tra 18 e 64 anni, avere una diagnosi di sclerosi multipla recidivante-remittente o sindrome clinicamente isolata, un punteggio EDSS inferiore a 6,5, lamentele cognitive soggettive e un punteggio al Symbol Digit Modalities Test (SDMT) di 55 o meno allo screening.
Studio sugli effetti di SAR443820 e Gadobutrol nei pazienti con sclerosi multipla
Località: Belgio, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio clinico si concentra sugli effetti di un nuovo trattamento per la sclerosi multipla chiamato SAR443820, che viene assunto sotto forma di compressa rivestita con film. Lo studio confronterà gli effetti di questo trattamento con un placebo. L’obiettivo principale è vedere come SAR443820 influisce sui livelli di una proteina nel sangue chiamata neurofilamento sierico, che può essere un marcatore del danno nervoso nella sclerosi multipla.
Lo studio è diviso in due parti. Nella prima parte (Parte A), i partecipanti saranno assegnati casualmente a ricevere SAR443820 o placebo per 48 settimane in un disegno “in doppio cieco”, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sapranno chi sta ricevendo il trattamento effettivo o il placebo. Dopo questa fase, tutti i partecipanti avranno l’opportunità di ricevere SAR443820 in un’estensione “in aperto” (Parte B) per altre 48 settimane, dove tutti sanno di ricevere il trattamento.
Durante lo studio, i partecipanti si sottoporranno a controlli regolari e test, incluse scansioni di risonanza magnetica, per monitorare i cambiamenti nella loro condizione ed eventuali effetti collaterali. I criteri di inclusione richiedono un’età compresa tra 18 e 60 anni, diagnosi di sclerosi multipla (incluse forme recidivante-remittente, secondariamente progressiva o primariamente progressiva), un punteggio EDSS tra 2 e 6, e un peso corporeo di almeno 45 kg con un indice di massa corporea (IMC) di almeno 18,0 kg/m².
Studio sulla terapia con psilocibina per il disagio psicologico in pazienti con BPCO, SLA, sclerosi multipla o disturbi parkinsoniani atipici
Località: Repubblica Ceca, Cechia, Danimarca, Paesi Bassi, Portogallo
Questo studio si concentra sul testare la terapia con psilocibina in pazienti con diverse condizioni progressive, tra cui la sclerosi multipla, che stanno sperimentando disagio psicologico. Lo studio utilizzerà diverse dosi di capsule di psilocibina (1 mg, 15 mg e 25 mg) somministrate per via orale per comprendere come questo trattamento possa aiutare a ridurre i sintomi depressivi in questi pazienti.
Lo scopo di questa ricerca è valutare se dosi medie o elevate di terapia con psilocibina siano sicure ed efficaci nel ridurre i sintomi depressivi rispetto a dosi basse. I partecipanti riceveranno due dosi del farmaco durante lo studio, con valutazioni dei loro sintomi depressivi che avverranno prima del trattamento e sei settimane dopo la seconda dose. Durante lo studio, i pazienti saranno monitorati per i cambiamenti nel loro benessere psicologico, inclusa la loro capacità di affrontare le preoccupazioni di fine vita, la qualità della vita complessiva e la salute mentale generale.
Per partecipare, i pazienti devono avere almeno 18 anni, una diagnosi confermata di sclerosi multipla (o una delle altre condizioni studiate), una diagnosi di disturbo depressivo maggiore confermata attraverso un’intervista specializzata, un punteggio superiore a 19 sulla scala MADRS, e un’aspettativa di vita di almeno 6 mesi.
Studio su Amantadina e stimolazione magnetica transcranica per ridurre l’affaticamento nei pazienti con sclerosi multipla
Località: Spagna
Questo studio clinico si concentra sulla sclerosi multipla, una condizione che colpisce il cervello e il midollo spinale, portando a una serie di sintomi tra cui l’affaticamento. Lo studio sta testando l’efficacia di un trattamento con Amantadina, un farmaco che può aiutare con l’affaticamento, e una tecnica chiamata stimolazione magnetica transcranica (TMS), che comporta l’uso di campi magnetici per stimolare le cellule nervose nel cervello.
I partecipanti allo studio riceveranno il farmaco, la stimolazione magnetica, entrambi i trattamenti insieme o un placebo. Lo studio è progettato come uno studio incrociato, il che significa che i partecipanti riceveranno ciascuna opzione di trattamento in momenti diversi durante lo studio. L’obiettivo principale è vedere se c’è un cambiamento nei livelli di affaticamento misurati da un questionario specifico (Modified Fatigue Impact Scale – MFIS).
Per essere ammessi, i pazienti devono avere una diagnosi di sclerosi multipla, un punteggio EDSS tra 1,5 e 4,5 punti, un punteggio sulla Fatigue Severity Scale (FSS) superiore a 4 punti, un punteggio Beck Depression Inventory (BDI) inferiore a 30 punti, non aver avuto un’esacerbazione della malattia negli ultimi tre mesi e aver interrotto l’assunzione di farmaci correlati all’affaticamento per almeno quattro settimane.
Studio sull’interruzione di dimetil fumarato e combinazione di farmaci in pazienti di età superiore a 55 anni con sclerosi multipla recidivante-remittente inattiva
Località: Francia
Questo studio clinico si concentra su pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR), specificamente quelli di età pari o superiore a 55 anni che sono stati stabili negli ultimi cinque anni. Lo scopo dello studio è esplorare se l’interruzione di determinati trattamenti sia altrettanto efficace quanto continuarli nel mantenere una condizione stabile. I trattamenti studiati includono farmaci come Tecfidera (dimetil fumarato), AVONEX (interferone beta-1a), AUBAGIO (teriflunomide), Plegridy (peginterferone beta-1a), Betaferon (interferone beta-1b ricombinante), Copaxone (glatiramer acetato), Rebif (interferone beta-1a) e Vumerity (diroximel fumarato).
I partecipanti allo studio saranno assegnati casualmente a continuare il loro trattamento attuale o a interromperlo. Lo studio durerà circa due anni, durante i quali i partecipanti saranno monitorati per eventuali segni di attività della malattia, come nuovi sintomi o cambiamenti osservati in una risonanza magnetica. Lo studio mira a vedere se l’interruzione del trattamento non sia peggiore che continuarlo in termini di mantenimento dell’inattività della malattia.
Per partecipare, i pazienti devono avere 55 anni o più, una diagnosi di SMRR secondo i criteri McDonald rivisti del 2017, aver sperimentato il primo sintomo di sclerosi multipla più di 5 anni fa, avere una malattia stabile negli ultimi 5 anni (documentata da risonanza magnetica e punteggi EDSS), e essere stati trattati con una terapia di efficacia moderata per almeno 5 anni consecutivi.
Studio sull’efficacia e la sicurezza di Fenebrutinib e Ocrelizumab per adulti con sclerosi multipla primariamente progressiva
Località: Austria, Bulgaria, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna
Questo studio clinico si concentra sulla sclerosi multipla primariamente progressiva (SMPP), un tipo di sclerosi multipla in cui i sintomi peggiorano gradualmente nel tempo senza recidive. Lo studio mira a confrontare l’efficacia e la sicurezza di due trattamenti: Fenebrutinib e Ocrelizumab. Fenebrutinib viene assunto come compressa rivestita con film, mentre Ocrelizumab viene somministrato come soluzione per infusione, il che significa che viene somministrato attraverso una vena.
Lo scopo dello studio è valutare quanto bene funziona Fenebrutinib rispetto a Ocrelizumab nel trattamento degli adulti con SMPP. I partecipanti allo studio riceveranno Fenebrutinib, Ocrelizumab o un placebo. Lo studio seguirà i partecipanti per un periodo di tempo per osservare eventuali cambiamenti nella loro condizione e per monitorare eventuali effetti collaterali. Lo studio esaminerà anche varie misure di salute, come i cambiamenti nel volume cerebrale utilizzando scansioni di risonanza magnetica e i livelli di alcune proteine nel sangue.
I criteri di inclusione richiedono la capacità di seguire il piano dello studio, una diagnosi di SMPP secondo i criteri McDonald aggiornati del 2017, un peggioramento della disabilità nei 12 mesi precedenti l’inizio dello studio, un punteggio EDSS tra 3,0 e 6,5 all’inizio dello studio, e un punteggio di sottoscala funzionale piramidale di 2 o superiore all’inizio dello studio.
Studio su Frexalimab per pazienti con sclerosi multipla recidivante
Località: Bulgaria, Repubblica Ceca, Cechia, Francia, Germania, Spagna
Questo studio clinico si concentra sugli effetti di un nuovo trattamento per la sclerosi multipla, rivolgendosi specificamente a coloro che hanno la forma recidivante della malattia. Il trattamento testato si chiama Frexalimab, che è un tipo di farmaco noto come anticorpo monoclonale. Gli anticorpi monoclonali sono proteine progettate per colpire parti specifiche del sistema immunitario. In questo studio, Frexalimab viene confrontato con un placebo per vedere quanto bene funziona nel ridurre le nuove lesioni cerebrali attive, che sono aree di danno nel cervello visibili in una risonanza magnetica.
Lo scopo dello studio è valutare l’efficacia e la sicurezza di Frexalimab nelle persone con sclerosi multipla recidivante. I partecipanti allo studio riceveranno Frexalimab o placebo tramite un’iniezione, che può essere somministrata per via endovenosa (direttamente in una vena) o sottocutanea (sotto la pelle). Lo studio monitorerà i partecipanti per un periodo di tempo per osservare eventuali cambiamenti nella loro condizione e per verificare eventuali effetti collaterali. L’attenzione principale sarà sul numero di nuove lesioni cerebrali che si sviluppano nel corso dello studio.
I criteri di inclusione richiedono un’età compresa tra 18 e 55 anni al momento della firma del modulo di consenso, diagnosi di sclerosi multipla recidivante (inclusa la forma recidivante-remittente e secondariamente progressiva con recidive), almeno una recidiva documentata nell’ultimo anno o due recidive documentate negli ultimi due anni, o almeno una lesione cerebrale attiva con gadolinio su una risonanza magnetica negli ultimi 6 mesi prima dello screening. Il peso corporeo deve essere compreso tra 45 e 120 kg e l’IMC tra 18,0 e 35,0 kg/m² al momento dello screening.
Sintesi e osservazioni importanti
Gli studi clinici presentati dimostrano l’ampia gamma di approcci terapeutici attualmente in fase di sviluppo per la sclerosi multipla. Emergono diverse tendenze importanti:
Diversità degli obiettivi terapeutici: Gli studi affrontano diversi aspetti della malattia, dalla gestione dei sintomi (spasticità, dolore, affaticamento) alla protezione neuronale e al miglioramento cognitivo. Questo approccio multidimensionale riflette la complessità della sclerosi multipla e la necessità di trattamenti personalizzati.
Innovazione nei meccanismi d’azione: Molti farmaci sperimentali utilizzano meccanismi d’azione innovativi, come l’inibizione della FAAH/MAGL per la spasticità, l’uso di antivirali per ridurre il danno neuronale, e gli antagonisti del CD40L per ridurre l’infiammazione. Questi approcci rappresentano un significativo allontanamento dalle terapie tradizionali.
Attenzione alla qualità della vita: Diversi studi includono valutazioni della qualità della vita, del benessere psicologico e dell’impatto sulle attività quotidiane, riconoscendo che il successo del trattamento va oltre i soli parametri clinici.
Popolazione anziana: Lo studio francese sull’interruzione del trattamento nei pazienti di età superiore a 55 anni con malattia stabile rappresenta un importante cambiamento di paradigma, esplorando se sia sicuro ridurre il carico farmacologico in pazienti anziani stabili.
Terapie complementari: L’uso di cannabinoidi, psilocibina e stimolazione magnetica transcranica riflette un crescente interesse per approcci terapeutici non convenzionali che potrebbero offrire benefici aggiuntivi, specialmente per sintomi difficili da trattare come il dolore neuropatico e il disagio psicologico.
È importante notare che tutti questi studi sono ancora in fase sperimentale e i loro risultati determineranno se questi trattamenti diventeranno opzioni terapeutiche standard. I pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi dovrebbero discuterne con il proprio neurologo per valutare l’idoneità e comprendere i potenziali rischi e benefici.










