Emorragia – Studi clinici

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L’emorragia è una condizione seria che può verificarsi in diverse situazioni cliniche, dalla chirurgia ai trattamenti con anticoagulanti. Attualmente sono in corso 3 studi clinici per migliorare la gestione e la prevenzione delle complicanze emorragiche nei pazienti a rischio.

Studi Clinici in Corso sull’Emorragia

L’emorragia rappresenta una sfida significativa in ambito medico, soprattutto nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti o che necessitano di interventi chirurgici urgenti. Gli studi clinici attualmente in corso stanno esplorando nuove strategie per ridurre il rischio di sanguinamento e migliorare la sicurezza dei pazienti in diverse situazioni cliniche.

Panoramica degli Studi Clinici Disponibili

Nel database sono disponibili 3 studi clinici relativi all’emorragia. Questi studi si concentrano su diverse popolazioni di pazienti e approcci terapeutici, dall’uso dell’acido tranexamico nella chirurgia del pacemaker, agli anticoagulanti orali per la prevenzione dell’ictus, fino ai farmaci per l’inversione dell’effetto anticoagulante in chirurgia d’urgenza.

Studi Clinici Dettagliati

Studio sull’Effetto dell’Acido Tranexamico per Ridurre il Sanguinamento nei Pazienti in Terapia Anticoagulante dopo Chirurgia del Pacemaker

Localizzazione: Spagna

Questo studio clinico è dedicato ai pazienti che hanno un pacemaker e assumono un farmaco anticoagulante chiamato acenocumarolo. La ricerca indaga l’uso di un farmaco chiamato acido tranexamico, applicato direttamente sulla cute, per verificare se può contribuire a ridurre il sanguinamento e i lividi dopo l’impianto del pacemaker.

L’obiettivo dello studio è valutare se l’uso dell’acido tranexamico possa effettivamente ridurre il rischio di sanguinamento e formazione di ematomi in questi pazienti. I partecipanti riceveranno il trattamento con acido tranexamico oppure un placebo, e gli effetti saranno confrontati. Lo studio analizzerà anche altri fattori come il rischio di infezione, la durata della degenza ospedaliera e l’eventuale necessità di trattamenti aggiuntivi come trasfusioni di sangue o altri farmaci per arrestare il sanguinamento.

Criteri di inclusione principali:

  • Pazienti sottoposti a impianto di pacemaker permanente
  • Età superiore ai 18 anni
  • Terapia anticoagulante con acenocumarolo
  • Consenso informato alla partecipazione

Farmaci in studio: L’acido tranexamico viene applicato localmente per valutare la sua capacità di ridurre il sanguinamento e gli ematomi. Funziona inibendo l’attivazione del plasminogeno in plasmina, contribuendo così a stabilizzare i coaguli e ridurre il sanguinamento.

Studio su Apixaban ed Edoxaban per la Prevenzione dell’Ictus in Pazienti con Fibrillazione Atriale Perioperatoria Recente dopo Chirurgia Non Cardiaca

Localizzazione: Belgio, Danimarca, Finlandia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia

Questo studio si concentra sui pazienti che hanno manifestato fibrillazione atriale perioperatoria dopo un intervento chirurgico non cardiaco. La fibrillazione atriale è una condizione in cui il cuore batte in modo irregolare, che può verificarsi dopo un intervento chirurgico. I farmaci studiati sono noti come anticoagulanti orali non-vitamina K (NOAC), che aiutano a prevenire la formazione di coaguli.

Lo scopo dello studio è confrontare gli effetti di questi NOAC con l’assenza di trattamento anticoagulante nella prevenzione di determinate complicanze, tra cui l’ictus non emorragico, l’embolia sistemica, la mortalità vascolare e altre condizioni come infarto miocardico e trombosi venosa.

I partecipanti verranno assegnati casualmente a ricevere uno dei NOAC o nessun trattamento anticoagulante. Lo studio durerà fino a 120 giorni, durante i quali la salute dei partecipanti sarà monitorata per valutare l’efficacia dei farmaci nella prevenzione delle complicanze.

Criteri di inclusione principali:

  • Chirurgia non cardiaca nei 35 giorni precedenti
  • Almeno un episodio di fibrillazione atriale perioperatoria clinicamente significativa
  • Ritmo sinusale al momento dell’arruolamento
  • Criteri di rischio elevato basati su età e condizioni di salute

Farmaci in studio: Gli anticoagulanti orali diretti (apixaban, edoxaban, rivaroxaban, dabigatran) vengono testati per ridurre il rischio di ictus e altre complicanze cardiovascolari gravi, agendo sulle proteine specifiche del sangue necessarie per la formazione dei coaguli.

Studio su Andexanet Alfa per Pazienti in Terapia con Inibitori del Fattore Xa (Apixaban, Rivaroxaban, Edoxaban) che Necessitano di Chirurgia Urgente per Ridurre il Rischio Emorragico

Localizzazione: Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna

Questo studio clinico è rivolto ai pazienti che assumono farmaci noti come inibitori del fattore Xa, tra cui apixaban, rivaroxaban ed edoxaban. Questi farmaci vengono utilizzati per prevenire i coaguli di sangue ma possono aumentare il rischio di sanguinamento. Lo studio indaga l’uso di un trattamento chiamato andexanet alfa per aiutare a controllare il sanguinamento nei pazienti che necessitano di chirurgia urgente o di una procedura medica.

L’obiettivo dello studio è determinare se andexanet alfa sia efficace nella gestione del sanguinamento durante la chirurgia rispetto alle cure standard. I partecipanti saranno assegnati casualmente a ricevere andexanet alfa o il trattamento standard. Lo studio monitorerà l’efficacia di andexanet alfa nel controllo del sanguinamento durante la chirurgia e seguirà anche i cambiamenti nell’attività degli inibitori del fattore Xa dall’inizio dell’intervento fino a due ore dopo.

Criteri di inclusione principali:

  • Necessità di chirurgia o procedura urgente
  • Assunzione di un inibitore orale del fattore Xa nelle 15 ore precedenti
  • Intervento previsto entro 12 ore dall’arruolamento
  • Alto rischio di sanguinamento maggiore o in organi critici

Farmaco in studio: Andexanet alfa viene somministrato per via endovenosa per invertire rapidamente l’effetto degli anticoagulanti inibitori del fattore Xa. Funziona legandosi ai farmaci anticoagulanti, neutralizzando la loro azione e consentendo al sangue di coagulare normalmente.

Considerazioni Importanti

Gli studi clinici attualmente in corso sull’emorragia affrontano tre scenari clinici distinti ma complementari. Il primo studio si concentra sulla prevenzione primaria del sanguinamento post-operatorio in pazienti anticoagulati sottoposti a procedure elettive. Il secondo affronta la gestione a lungo termine dei pazienti con fibrillazione atriale post-chirurgica, bilanciando il rischio tromboembolico con quello emorragico. Il terzo studio riguarda situazioni di emergenza in cui è necessaria un’inversione rapida dell’anticoagulazione.

Tutti gli studi includono sia pazienti maschi che femmine e coinvolgono numerosi centri in Europa, garantendo una rappresentatività geografica significativa. I farmaci studiati rappresentano approcci innovativi alla gestione del rischio emorragico in diverse popolazioni di pazienti.

È importante notare che la partecipazione a questi studi è volontaria e richiede il consenso informato. I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio medico l’idoneità e i potenziali benefici e rischi della partecipazione a uno di questi studi.

Riepilogo

Gli studi clinici attualmente in corso rappresentano un passo importante verso una migliore gestione dell’emorragia in contesti clinici diversi. Dal trattamento locale con acido tranexamico nella chirurgia del pacemaker, all’uso strategico degli anticoagulanti orali diretti dopo fibrillazione atriale perioperatoria, fino all’inversione rapida dell’anticoagulazione in emergenza con andexanet alfa, questi studi offrono prospettive promettenti per migliorare la sicurezza e gli esiti dei pazienti.

La ricerca continua in questo campo è fondamentale, considerando l’uso sempre più diffuso dei farmaci anticoagulanti nella popolazione generale e la necessità di bilanciare efficacemente il rischio tromboembolico con quello emorragico. I risultati di questi studi potrebbero influenzare significativamente le linee guida cliniche future e la pratica medica quotidiana.

Studi clinici in corso su Emorragia

  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’effetto dell’acido tranexamico per ridurre emorragie nei pazienti con pacemaker e in terapia anticoagulante

    Non ancora in reclutamento

    3 1 1 1

    Questo studio clinico si concentra sui pazienti che hanno un pacemaker e che assumono farmaci anticoagulanti, in particolare l’acenocumarolo. L’obiettivo è valutare l’efficacia dell’acido tranexamico, un farmaco che aiuta a ridurre il sanguinamento, applicato in modo topico durante l’impianto del pacemaker. L’acido tranexamico è noto anche con il nome di Amchafibrin e viene somministrato come…

    Malattie indagate:
    Farmaci indagati:
    Spagna
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’uso di Apixaban per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale perioperatoria dopo chirurgia non cardiaca

    Non ancora in reclutamento

    3 1 1 1

    Lo studio si concentra sulla prevenzione dell’ictus in pazienti che hanno avuto episodi recenti di fibrillazione atriale perioperatoria dopo interventi chirurgici non cardiaci. La fibrillazione atriale è un tipo di battito cardiaco irregolare che può verificarsi dopo un’operazione. Questo studio esamina l’uso di farmaci anticoagulanti orali, noti come NOACs, che aiutano a prevenire la formazione…

    Danimarca Svezia Spagna Paesi Bassi Italia Finlandia +3
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’uso di Andexanet Alfa per ridurre il sanguinamento in pazienti che assumono inibitori del fattore Xa e necessitano di intervento chirurgico urgente

    Non in reclutamento

    3 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra su pazienti che assumono inibitori del fattore Xa come apixaban, rivaroxaban o edoxaban e che necessitano di un intervento chirurgico urgente con un alto rischio di sanguinamento. Questi farmaci sono utilizzati per prevenire la formazione di coaguli di sangue, ma possono aumentare il rischio di sanguinamento durante un intervento chirurgico.…

    Malattie indagate:
    Francia Portogallo Spagna Bulgaria Slovacchia Danimarca +13