Il cancro endometriale recidivante è una condizione in cui il tumore che si sviluppa nel rivestimento dell’utero ritorna dopo il trattamento iniziale. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che valutano nuove terapie per questa malattia, testando combinazioni innovative di farmaci immunoterapici, terapie mirate e chemioterapia. Questi trial offrono opportunità ai pazienti che hanno esaurito le opzioni terapeutiche standard e rappresentano un passo importante verso lo sviluppo di trattamenti più efficaci.
Studi Clinici in Corso sul Cancro Endometriale Recidivante
Il cancro endometriale è una neoplasia che origina dal rivestimento dell’utero, noto come endometrio. Quando questa malattia si ripresenta dopo il trattamento iniziale o progredisce nonostante le terapie, viene definita cancro endometriale recidivante o avanzato. Attualmente sono disponibili 4 studi clinici dedicati a questa condizione, che esplorano diverse strategie terapeutiche innovative per migliorare gli esiti dei pazienti.
Panoramica degli Studi Clinici Disponibili
Gli studi clinici in corso si concentrano su diverse classi di farmaci, tra cui immunoterapici, inibitori PARP e terapie mirate. Questi trial sono condotti in vari paesi europei e offrono ai pazienti l’accesso a trattamenti sperimentali che potrebbero rappresentare nuove opzioni terapeutiche. Di seguito è riportata una descrizione dettagliata di ciascuno studio disponibile.
Studi Clinici Attivi
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia di Lurbinectedin e Dostarlimab per Pazienti con Cancro Endometriale Avanzato dopo Chemioterapia a Base di Platino
Localizzazione: Spagna
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione di una combinazione terapeutica per il trattamento del cancro endometriale avanzato o recidivante in pazienti che hanno già ricevuto chemioterapia a base di platino. I due farmaci oggetto dello studio sono lurbinectedin, un composto chimico, e dostarlimab, un farmaco immunoterapico di tipo proteico. Entrambi vengono somministrati per via endovenosa.
Lo studio si articola in due fasi principali. Nella prima fase, i ricercatori determinano il dosaggio ottimale di lurbinectedin da utilizzare in combinazione con dostarlimab, monitorando attentamente la tollerabilità e la sicurezza del trattamento. Nella seconda fase, viene valutata l’efficacia della combinazione nel ridurre le dimensioni tumorali nei pazienti la cui malattia è progredita nonostante precedenti trattamenti chemioterapici.
Per quanto riguarda i criteri di inclusione, i pazienti devono essere maggiorenni con una diagnosi confermata di cancro endometriale avanzato o recidivante con tumori pMMR (proficient mismatch repair). È richiesto che la malattia sia progredita dopo almeno un ciclo di chemioterapia a base di platino. I pazienti devono presentare un performance status ECOG di 0 o 1 e avere una funzionalità adeguata di midollo osseo, reni, fegato e metabolismo. È necessario disporre di campioni di tessuto tumorale per l’analisi.
Lo studio esclude pazienti che non hanno sperimentato progressione dopo chemioterapia a base di platino, pazienti di sesso maschile e coloro che non presentano tumori pMMR. Il trial proseguirà fino al 2026, con l’arruolamento iniziato nel 2024.
Studio su Durvalumab, Olaparib e Chemioterapia per Pazienti con Cancro Endometriale Avanzato o Recidivante in Spagna
Localizzazione: Spagna
Questo trial valuta una combinazione terapeutica innovativa per il trattamento di prima linea del cancro endometriale avanzato o recidivante. Il protocollo prevede l’utilizzo di durvalumab (MEDI4736), un farmaco immunoterapico somministrato per infusione endovenosa, in combinazione con olaparib, un inibitore PARP assunto per via orale sotto forma di compresse, e chemioterapia a base di platino.
Il trattamento si svolge in due fasi distinte. Nella fase iniziale, i pazienti ricevono durvalumab in combinazione con chemioterapia a base di platino. Successivamente, nella fase di mantenimento, il trattamento prosegue con durvalumab e olaparib. Alcuni pazienti possono ricevere un placebo al posto dei farmaci attivi per permettere un confronto accurato degli effetti terapeutici.
I criteri di inclusione richiedono che le pazienti siano donne di almeno 18 anni con una diagnosi confermata di carcinoma endometriale e tumori pMMR. I pazienti devono presentare malattia in stadio III misurabile dopo chirurgia, stadio IV di nuova diagnosi o malattia recidivante non curabile con sola chirurgia. È richiesta una funzionalità adeguata di organi e midollo osseo, con livelli specifici di emoglobina (almeno 10,0 g/dL), conta assoluta dei neutrofili (almeno 1,5 x 10⁹/L) e piastrine (almeno 100 x 10⁹/L). Le pazienti devono essere in postmenopausa o fornire evidenza di non fertilità, con test di gravidanza negativo prima dell’inizio del trattamento.
Lo studio esclude pazienti con altri tipi di cancro, coloro che hanno già ricevuto trattamento con i farmaci oggetto dello studio, pazienti con gravi condizioni di salute interferenti, donne in gravidanza o allattamento e pazienti con allergie note ai farmaci dello studio.
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia di IMGN151 per Donne con Cancro Endometriale e Ovarico Recidivante
Localizzazione: Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna
Questo studio internazionale valuta IMGN151, un coniugato anticorpo-farmaco (antibody-drug conjugate) somministrato per via endovenosa, per il trattamento di donne con cancro endometriale recidivante e carcinoma ovarico sieroso di alto grado recidivante, oltre a tumori simili che interessano il peritoneo e le tube di Falloppio.
Il trial si articola in due fasi principali. Nella prima fase di escalation del dosaggio, vengono testate diverse dosi di IMGN151 per identificare il dosaggio più sicuro ed efficace. I pazienti vengono attentamente monitorati per eventuali effetti collaterali o reazioni avverse. Nella seconda fase di espansione, il dosaggio selezionato viene somministrato a un numero maggiore di pazienti per valutarne ulteriormente l’efficacia nel ridurre le dimensioni tumorali o rallentare la progressione della malattia.
I criteri di inclusione richiedono che le pazienti abbiano almeno 18 anni e abbiano completato eventuali interventi chirurgici maggiori almeno 4 settimane prima della prima dose del farmaco sperimentale. È necessaria una funzionalità adeguata di sangue, fegato e reni, con livelli appropriati di globuli bianchi, piastrine ed emoglobina. Le pazienti devono presentare un performance status di 0 o 1 e avere una diagnosi confermata di cancro recidivante specifico, avendo tentato trattamenti standard senza successo. È richiesto il consenso informato scritto e l’impegno a utilizzare metodi contraccettivi efficaci durante lo studio e per almeno 28 settimane dopo l’ultima dose.
Durante lo studio, oltre alla somministrazione di IMGN151, i pazienti utilizzeranno anche colliri specifici (Pred Forte 1% e Brimonidina Tartrato 0,2%) per gestire eventuali sintomi oculari o effetti collaterali. Lo studio esclude pazienti di sesso maschile e coloro che non fanno parte di popolazioni vulnerabili.
Studio su Selinexor come Terapia di Mantenimento per Pazienti con Cancro Endometriale Avanzato o Recidivante dopo Chemioterapia
Localizzazione: Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Grecia, Italia, Spagna
Questo studio internazionale esamina l’efficacia di selinexor, assunto per via orale sotto forma di compresse rivestite, come terapia di mantenimento dopo che i pazienti hanno completato la chemioterapia di combinazione per cancro endometriale avanzato o recidivante.
Il trial è uno studio randomizzato in doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sanno chi riceve il farmaco attivo e chi riceve il placebo. Questo approccio garantisce risultati imparziali. Il trattamento viene somministrato per via orale e il periodo massimo di trattamento è di quattro mesi.
L’obiettivo principale dello studio è valutare la sopravvivenza libera da progressione, ovvero il periodo di tempo durante e dopo il trattamento in cui il paziente vive con la malattia senza che questa peggiori. Lo studio valuta anche il tempo alla prima e seconda terapia successiva, la sopravvivenza globale e la sicurezza e tollerabilità del trattamento. La qualità di vita dei pazienti viene monitorata attraverso questionari specifici.
I criteri di inclusione richiedono pazienti di sesso femminile di almeno 18 anni con diagnosi confermata di cancro endometriale di tipi specifici (endometrioide, sieroso o indifferenziato, incluso il carcinosarcoma uterino). Le pazienti devono aver completato almeno 12 settimane di chemioterapia con combinazione taxano-platino per malattia avanzata o dopo la prima recidiva, essendo in remissione parziale o completa. È richiesto un performance status ECOG di 0-1 e una funzionalità adeguata di fegato, sangue e reni, con clearance della creatinina di almeno 30 mL/min. Le pazienti in premenopausa devono avere un test di gravidanza negativo e accettare di utilizzare metodi contraccettivi efficaci.
Lo studio esclude pazienti senza cancro endometriale, pazienti di sesso maschile, quelli di età inferiore a 18 o superiore a 65 anni e coloro che fanno parte di popolazioni vulnerabili.
Meccanismi d’Azione dei Farmaci in Studio
I farmaci valutati in questi studi clinici operano attraverso diversi meccanismi d’azione innovativi:
- Immunoterapia: Farmaci come durvalumab e dostarlimab sono inibitori dei checkpoint immunitari che bloccano proteine come PD-1 e PD-L1, aiutando il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali.
- Inibitori PARP: Olaparib interferisce con la capacità delle cellule tumorali di riparare il DNA danneggiato, portandole alla morte cellulare.
- Agenti antineoplastici: Lurbinectedin si lega al DNA delle cellule tumorali, interrompendo il processo di trascrizione e causando la morte cellulare.
- Inibitori dell’esportazione nucleare: Selinexor blocca specifiche proteine nelle cellule tumorali, rallentando o arrestando la crescita del cancro.
- Coniugati anticorpo-farmaco: IMGN151 combina un anticorpo con un farmaco per colpire e attaccare specificamente le cellule tumorali.
Considerazioni Importanti per i Pazienti
Prima di considerare la partecipazione a uno studio clinico, è fondamentale che i pazienti discutano con il proprio oncologo diverse questioni importanti:
- La compatibilità del profilo clinico personale con i criteri di inclusione dello studio
- I potenziali benefici e rischi del trattamento sperimentale
- L’impegno richiesto in termini di visite di controllo e monitoraggio
- La disponibilità di alternative terapeutiche standard
- Le implicazioni sulla qualità di vita durante la partecipazione allo studio
È importante sottolineare che la partecipazione a studi clinici è sempre volontaria e i pazienti hanno il diritto di ritirarsi in qualsiasi momento senza conseguenze per le loro cure future.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente in corso per il cancro endometriale recidivante rappresentano un’importante opportunità per i pazienti che hanno esaurito le opzioni terapeutiche standard. Questi trial valutano approcci innovativi che combinano immunoterapia, terapie mirate e chemioterapia convenzionale.
Un aspetto particolarmente interessante è la valutazione di combinazioni terapeutiche sinergiche, come quella di durvalumab con olaparib o di lurbinectedin con dostarlimab, che mirano a sfruttare meccanismi d’azione complementari per migliorare gli esiti clinici. La disponibilità di studi che esplorano sia trattamenti attivi che terapie di mantenimento offre opzioni per diverse fasi del percorso terapeutico.
La maggior parte degli studi richiede che i pazienti abbiano tumori con profilo pMMR e una funzionalità adeguata degli organi vitali. È significativo che diversi trial siano condotti in molteplici paesi europei, aumentando l’accessibilità per i pazienti in diverse regioni geografiche.
I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero consultare il proprio oncologo per valutare l’idoneità e discutere le potenziali implicazioni per il loro piano terapeutico individuale. La partecipazione a studi clinici non solo offre accesso a trattamenti innovativi, ma contribuisce anche al progresso della ricerca oncologica, potenzialmente beneficiando future generazioni di pazienti.










