Il cancro della prostata ormono-dipendente è una forma di tumore che risponde alla terapia ormonale. Attualmente sono in corso 9 studi clinici in Europa che stanno valutando nuove combinazioni di trattamenti, tra cui terapie mirate con radiofarmaci e nuovi inibitori ormonali, con l’obiettivo di migliorare i risultati terapeutici per i pazienti con questa malattia.
Studi clinici in corso sul cancro della prostata ormono-dipendente
Il cancro della prostata ormono-dipendente rappresenta una condizione in cui le cellule tumorali della prostata crescono in risposta agli ormoni maschili, in particolare al testosterone. Questa caratteristica rende la malattia inizialmente sensibile ai trattamenti che riducono i livelli ormonali. In Europa sono attualmente in corso diversi studi clinici che stanno esplorando nuove strategie terapeutiche per questa patologia, con particolare attenzione ai pazienti con malattia metastatica che ha iniziato a diffondersi oltre la ghiandola prostatica.
Gli studi clinici descritti in questo articolo stanno valutando diverse opzioni terapeutiche innovative, tra cui nuovi farmaci ormonali, terapie radiofarmaceutiche mirate e combinazioni di trattamenti. L’obiettivo comune di queste ricerche è quello di ritardare la progressione della malattia, migliorare la qualità della vita dei pazienti e possibilmente prolungare la sopravvivenza, minimizzando al contempo gli effetti collaterali dei trattamenti.
Studi disponibili per il cancro della prostata ormono-dipendente
Studio su luxdegalutamide e abiraterone in combinazione per uomini adulti con cancro della prostata metastatico ormono-sensibile
Paesi coinvolti: Repubblica Ceca, Cechia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna
Questo studio si concentra sul cancro della prostata metastatico ormono-sensibile, una condizione in cui il tumore si è diffuso oltre la prostata ma risponde ancora alla terapia ormonale. La ricerca valuta una nuova combinazione di trattamento che utilizza luxdegalutamide (conosciuto anche come JSB462) insieme ad abiraterone. Questi farmaci agiscono bloccando gli ormoni maschili che possono stimolare la crescita del tumore.
Lo studio confronta diverse dosi di luxdegalutamide (100 mg o 300 mg al giorno) combinate con abiraterone rispetto alla terapia ormonale standard. I partecipanti riceveranno anche farmaci per abbassare i livelli di testosterone, attraverso iniezioni di degarelix o altri farmaci simili. Il trattamento continua per diversi mesi per determinare quale combinazione di dose funziona meglio, monitorando al contempo la sicurezza e l’efficacia.
Criteri principali di inclusione: pazienti maschi di età pari o superiore a 18 anni con adenocarcinoma prostatico confermato, cancro metastatico ad alto volume (almeno 1 metastasi agli organi interni o almeno 4 lesioni ossee), livelli di testosterone inferiori a 50 ng/dL, e stato di performance ECOG pari o inferiore a 2.
Criteri principali di esclusione: precedente trattamento con inibitori della via del recettore androgenico, storia di convulsioni, metastasi cerebrali o spinali attive, gravi condizioni cardiache, importanti problemi epatici, infezioni attive o croniche, altri tumori attivi negli ultimi 3 anni.
Studio sugli effetti di darolutamide e combinazione di farmaci per pazienti con cancro della prostata metastatico ormono-naive
Paesi coinvolti: Belgio, Croazia, Danimarca, Francia, Irlanda, Spagna
Questo studio clinico è focalizzato sui trattamenti per il cancro della prostata metastatico ormono-naive, un tipo di tumore prostatico che si è diffuso ad altre parti del corpo ma non è ancora stato trattato con terapia ormonale. Lo studio esplorerà gli effetti di diversi farmaci, tra cui darolutamide, goserelin acetato, leuprorelin acetato, apalutamide, relugolix, degarelix, enzalutamide, abiraterone e triptorelin acetato.
Lo scopo dello studio è confrontare due approcci alla terapia ormonale: il blocco androgenico massimale intermittente (iMAB) e il blocco androgenico massimale continuo (cMAB). Lo studio mira a determinare i benefici e i rischi di questi approcci nei pazienti che hanno mostrato una risposta significativa alla terapia ormonale iniziale. I partecipanti saranno assegnati casualmente a continuare la terapia ormonale senza interruzione o ad avere pause nel trattamento.
Criteri principali di inclusione: pazienti maschi con cancro della prostata metastatico ormono-naive trattati con terapia di deprivazione androgenica (ADT) e inibitore della via del recettore androgenico (ARpI) per 6-12 mesi, livello di PSA ≤ 0.2 ng/mL, metastasi sincrone o metacrone, consenso informato scritto.
Criteri principali di esclusione: popolazione vulnerabile, pazienti non maschi.
Studio su lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan per ritardare la recidiva in uomini adulti con cancro della prostata oligometastatico PSMA-positivo
Paesi coinvolti: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Cechia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Slovacchia, Spagna
Questo studio clinico si concentra sul cancro della prostata oligometastatico, una forma di tumore che si è diffuso a un numero limitato di altre parti del corpo. La ricerca sta indagando gli effetti di un trattamento chiamato lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan, confrontandolo con la semplice osservazione dei pazienti senza alcun trattamento attivo per vedere se può ritardare il ritorno della malattia o la necessità di ulteriori trattamenti.
Lo studio coinvolge pazienti maschi adulti che hanno un cancro della prostata che mostra risultati positivi per un marker specifico chiamato antigene di membrana specifico della prostata (PSMA). Lo studio utilizza un tipo speciale di imaging chiamato tomografia a emissione di positroni (PET) per identificare la presenza di PSMA nel tumore. I pazienti riceveranno il trattamento o saranno posti sotto osservazione, e i loro progressi saranno monitorati nel tempo.
Criteri principali di inclusione: diagnosi confermata di cancro della prostata, recidiva biochimica dopo trattamento iniziale, da 1 a 5 metastasi rilevate su scansione PSMA PET/CT, livello di testosterone superiore a 100 ng/dL, almeno una metastasi distante trattabile con radioterapia stereotassica (SBRT).
Criteri principali di esclusione: solo pazienti maschi possono partecipare, non ammesse popolazioni vulnerabili.
Studio sull’efficacia di abiraterone, capivasertib ed enzalutamide in pazienti con cancro della prostata metastatico
Paesi coinvolti: Belgio, Norvegia, Svezia
Questo studio clinico si concentra sui trattamenti per il cancro della prostata metastatico, che è un tipo di tumore che si è diffuso oltre la ghiandola prostatica. Lo studio mira a valutare l’efficacia di diverse opzioni terapeutiche basate su specifici marker genetici trovati nelle cellule tumorali. Questi marker sono identificati attraverso un processo che coinvolge il DNA tumorale circolante (ctDNA) o il DNA del tessuto tumorale.
Lo studio coinvolge diversi farmaci, tra cui abiraterone, capivasertib, enzalutamide, niraparib, darolutamide, cabazitaxel, olaparib, docetaxel e radio ra 223 dicloruro. Questi farmaci sono utilizzati in diverse combinazioni per vedere quanto bene funzionano nel rallentare la progressione del tumore. Alcuni di questi farmaci sono assunti per via orale come compresse, mentre altri sono somministrati attraverso infusione endovenosa.
Criteri principali di inclusione: pazienti maschi di età superiore ai 18 anni con cancro della prostata confermato, che iniziano il trattamento per malattia metastatica, diffusione confermata da esami di imaging, buona salute generale con adeguata funzione ematica, epatica e renale, livello di albumina nel sangue di almeno 28 g/L.
Criteri principali di esclusione: pazienti senza cancro della prostata, pazienti non maschi, pazienti appartenenti a popolazioni vulnerabili, pazienti al di fuori della fascia d’età specificata.
Studio che confronta darolutamide e terapia ormonale (goserelin, leuprorelin, triptorelin, degarelix) in uomini con cancro della prostata ormono-sensibile non trattato
Paesi coinvolti: Belgio, Francia, Italia, Spagna
Questo studio si concentra sui pazienti con cancro della prostata ormono-naive. La ricerca confronta due diversi approcci terapeutici: un nuovo farmaco chiamato darolutamide assunto come compresse orali rispetto alla terapia ormonale standard nota come terapia di deprivazione androgenica (ADT). I farmaci ADT utilizzati nello studio includono degarelix, leuprorelin, triptorelin e goserelin, che vengono somministrati tramite iniezioni sottocutanee o intramuscolari.
Lo scopo di questo studio è determinare se darolutamide può abbassare i livelli di antigene prostatico specifico (PSA) in modo altrettanto efficace della terapia ormonale standard dopo 24 settimane di trattamento. Lo studio esaminerà anche come questi trattamenti influenzano i sintomi correlati al cancro della prostata e monitorerà la sicurezza di entrambi gli approcci terapeutici.
Criteri principali di inclusione: età pari o superiore a 18 anni, capacità di deglutire compresse intere, adeguata funzione del midollo osseo, funzione renale ed epatica normali, testosterone normale (≥ 230 ng/dL), diagnosi confermata di cancro della prostata, nessuna metastasi o non più di 4 aree confermate di diffusione, due risultati del test PSA ≥ 2.
Criteri principali di esclusione: precedente trattamento con terapia di deprivazione androgenica o chemioterapia per cancro della prostata, età inferiore ai 18 anni, sesso femminile, allergie note ai farmaci dello studio, presenza di malattia metastatica, condizioni cardiache significative, malattia epatica o renale grave.
Studio sull’efficacia di lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan con trattamento standard per uomini con cancro della prostata metastatico ormono-sensibile
Paesi coinvolti: Francia
Questo studio clinico si concentra sul cancro della prostata metastatico ormono-sensibile (mHSPC), una forma di tumore prostatico che si è diffuso ad altre parti del corpo ma risponde ancora alla terapia ormonale. Lo studio esamina specificamente i pazienti il cui tumore non risponde bene ai trattamenti standard attuali. Il trattamento testato è chiamato 177Lu-PSMA-617, un tipo di radiofarmaco che utilizza una sostanza radioattiva per colpire e trattare le cellule tumorali.
Lo scopo dello studio è vedere se l’aggiunta di 177Lu-PSMA-617 ai trattamenti usuali può aiutare a controllare la malattia meglio dei soli trattamenti standard. I trattamenti standard possono includere farmaci come enzalutamide, apalutamide, darolutamide e abiraterone acetato, assunti per via orale, oltre a Pluvicto, somministrato come iniezione o infusione.
Criteri principali di inclusione: consenso informato scritto, livello di PSA stabile o in diminuzione, PSA sierico di almeno 0.2 ng/mL dopo 6-8 mesi dall’inizio del trattamento sistemico, livello di testosterone inferiore a 50 ng/dL, adeguata funzione del midollo osseo, epatica e renale, scansione 68Ga-PSMA-11 PET/CT eseguita entro 4 settimane, precedente trattamento sistemico standard per 6-8 mesi.
Criteri principali di esclusione: pazienti che hanno mostrato segni di progressione del tumore, pazienti non maschi, popolazione vulnerabile.
Studio che confronta 177Lu-PSMA-617 con trattamento standard per uomini con cancro della prostata metastatico ormono-sensibile
Paesi coinvolti: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Cechia, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia
Questo studio clinico si concentra sul cancro della prostata metastatico ormono-sensibile (mHSPC) e sta indagando l’efficacia di un trattamento chiamato 177Lu-PSMA-617, utilizzato in combinazione con le cure standard per questa condizione. Le cure standard possono includere vari farmaci come relugolix, goserelin acetato, triptorelin acetato, degarelix, bicalutamide, apalutamide, enzalutamide, darolutamide, abiraterone, flutamide, nilutamide, buserelin, histrelin e leuprorelin.
I partecipanti allo studio riceveranno il trattamento combinato o le sole cure standard. Lo studio monitorerà la progressione della malattia utilizzando tecniche di imaging per vedere se il tumore si sta diffondendo o rimane stabile. Lo studio esaminerà anche la sopravvivenza globale e altri risultati sanitari per determinare se l’aggiunta di 177Lu-PSMA-617 alle cure standard può migliorare i risultati per i pazienti con mHSPC.
Criteri principali di inclusione: consenso informato scritto, nuova diagnosi di malattia metastatica confermata da evidenza clinica o di imaging, scansione 68Ga-PSMA-11 PET/CT eseguita entro 4 settimane, precedente trattamento sistemico standard per 6-8 mesi (ADT con docetaxel o con inibitore della segnalazione del recettore androgenico), età di almeno 18 anni, aspettativa di vita superiore a 9 mesi.
Criteri principali di esclusione: pazienti che non hanno cancro della prostata metastatico ormono-sensibile PSMA-positivo, solo pazienti maschi, popolazione vulnerabile.
Studio su lutetium-177-PSMA e 18F-PSMA-1007 per pazienti con cancro della prostata oligometastatico ormono-sensibile
Paesi coinvolti: Cipro, Paesi Bassi
Questo studio clinico si concentra sul cancro della prostata oligometastatico ormono-sensibile e sta indagando un trattamento chiamato Lutetium-177-PSMA, una forma di radioterapia che colpisce le cellule tumorali. Questo trattamento viene confrontato con le cure standard attuali, che prevedono il rinvio della terapia ormonale. L’obiettivo principale è vedere quanto sia efficace il nuovo trattamento nel rallentare la progressione della malattia in un periodo di sei mesi.
I partecipanti allo studio riceveranno il nuovo trattamento, Lutetium-177-PSMA, o seguiranno le cure standard. Il trattamento prevede un’iniezione di una soluzione che contiene una sostanza radioattiva, progettata per colpire e distruggere le cellule tumorali. Lo studio monitorerà i partecipanti per vedere come il loro tumore risponde al trattamento e se aiuta a ritardare la progressione della malattia.
Criteri principali di inclusione: diagnosi confermata di cancro della prostata con materiale tumorale conservato, specifici risultati degli esami del sangue, recidiva biochimica con PSA superiore a 1.0 μg/l, tempo di raddoppiamento del PSA inferiore a 6 mesi, da 1 a 5 metastasi rilevate su scansione 18F-PSMA-PET-CT, stato di performance ECOG 0-1, aspettativa di vita superiore a 6 mesi.
Criteri principali di esclusione: solo pazienti maschi, popolazione vulnerabile.
Studio che confronta docetaxel, darolutamide e ADT per pazienti con cancro della prostata metastatico ormono-sensibile
Paesi coinvolti: Austria, Germania
Questo studio clinico si concentra sui trattamenti per il cancro della prostata metastatico ormono-sensibile e prevede il confronto tra due diversi schemi posologici di un farmaco chemioterapico chiamato docetaxel. Un gruppo di pazienti riceverà docetaxel alla dose di 75 mg per metro quadrato di superficie corporea ogni tre settimane, mentre un altro gruppo riceverà 50 mg per metro quadrato ogni due settimane. Entrambi i gruppi riceveranno anche un farmaco chiamato darolutamide e un tipo di terapia ormonale nota come terapia di deprivazione androgenica (ADT).
Lo scopo dello studio è confrontare la sicurezza di questi regimi terapeutici osservando l’occorrenza di effetti collaterali gravi. Lo studio monitorerà anche un effetto collaterale specifico chiamato neutropenia, che è un basso livello di globuli bianchi che può aumentare il rischio di infezione. I pazienti subiranno sei cicli di trattamento e lo studio seguirà la loro salute e gli eventuali effetti collaterali che sperimentano durante questo periodo.
Criteri principali di inclusione: consenso informato scritto, specifici livelli negli esami del sangue, maschio di età pari o superiore a 18 anni, diagnosi confermata di adenocarcinoma della prostata, malattia metastatica confermata da scansioni specifiche, adatto al trattamento con ADT, docetaxel e darolutamide, ADT iniziato non più di 12 settimane prima dell’ingresso nello studio.
Criteri principali di esclusione: pazienti senza cancro della prostata, solo pazienti maschi, popolazione vulnerabile.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente in corso per il cancro della prostata ormono-dipendente mostrano una forte tendenza verso approcci terapeutici personalizzati e combinati. Un’osservazione importante è l’emergere di terapie radiofarmaceutiche mirate, in particolare quelle che utilizzano il lutetium-177 legato al PSMA, che appaiono in cinque degli studi presentati. Questa tecnologia rappresenta un’evoluzione significativa nel trattamento, poiché permette di colpire selettivamente le cellule tumorali che esprimono il PSMA, minimizzando i danni ai tessuti sani circostanti.
Un altro aspetto rilevante è l’interesse crescente per i nuovi inibitori della via del recettore androgenico, come luxdegalutamide e darolutamide, che stanno essere valutati sia come monoterapia che in combinazione con altri agenti. Questi farmaci rappresentano la nuova generazione di terapie ormonali che potrebbero offrire una maggiore efficacia con potenzialmente meno effetti collaterali rispetto alle terapie tradizionali.
È degno di nota anche l’approccio innovativo della terapia intermittente rispetto a quella continua, che viene esplorato in uno degli studi. Questo potrebbe potenzialmente migliorare la qualità della vita dei pazienti riducendo gli effetti collaterali a lungo termine della terapia ormonale continua, pur mantenendo il controllo della malattia.
Infine, la maggior parte degli studi si concentra su pazienti con malattia metastatica oligometastatica o ad alto volume, riconoscendo che questi sottogruppi potrebbero beneficiare di approcci terapeutici più aggressivi e personalizzati. L’uso di biomarcatori, come l’espressione di PSMA e l’analisi del DNA tumorale circolante, sta diventando sempre più importante per stratificare i pazienti e guidare le decisioni terapeutiche.













