Cura multidisciplinare per la Distrofia Muscolare di Duchenne
La Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) è una condizione complessa che richiede un approccio completo e multidisciplinare al trattamento. Questo comporta il coordinamento di varie valutazioni e interventi specializzati per massimizzare la funzionalità e la qualità della vita del paziente[1]. L’obiettivo è gestire efficacemente i sintomi e migliorare il benessere generale delle persone con DMD[2].
Trattamenti farmacologici
I corticosteroidi, come il prednisone e il deflazacort, sono il cardine del trattamento farmacologico della DMD. Questi farmaci hanno dimostrato di rallentare la progressione della debolezza muscolare, migliorare la funzione polmonare e ritardare l’insorgenza della scoliosi e della cardiomiopatia[1][2]. Tuttavia, l’uso cronico può portare a effetti collaterali come aumento di peso, bassa statura e osteoporosi[1].
Oltre ai corticosteroidi, gli ACE inibitori e i beta-bloccanti vengono utilizzati per rallentare il deterioramento del muscolo cardiaco e prevenire l’insufficienza cardiaca[1][3]. Trattamenti più recenti, come i farmaci per il salto dell’esone come Eteplirsen, Vyondys 53 e Viltepso, si concentrano su specifiche mutazioni genetiche per aumentare la produzione di distrofina, sebbene la loro efficacia nel migliorare la forza e la funzionalità sia ancora in fase di studio[1][6].
Innovazioni nella terapia genica
La FDA ha approvato Elevidys, una terapia genica progettata per fornire un gene che produce una proteina micro-distrofina, per bambini piccoli con DMD. Mentre aumenta l’espressione della micro-distrofina, i suoi benefici clinici in termini di miglioramento della funzione motoria non sono stati ancora completamente stabiliti[4]. I ricercatori stanno anche esplorando nuovi approcci di terapia genica per ripristinare la distrofina completa, che potrebbe offrire una protezione più completa per i muscoli[8].
Terapie di supporto
Le terapie di supporto svolgono un ruolo cruciale nella gestione della DMD. La fisioterapia mira a prevenire le contratture e mantenere la mobilità, mentre la terapia occupazionale assiste nelle attività quotidiane[1][2]. Nei casi gravi, può essere necessario un intervento chirurgico per correggere le contratture o la scoliosi, che può migliorare la respirazione e la funzione polmonare[2][5].
Trattamenti emergenti
I progressi recenti includono l’approvazione di Duvyzat, un farmaco orale non steroideo per la DMD, che offre una nuova opzione di trattamento per i pazienti con varie mutazioni genetiche[7]. Inoltre, la ricerca in corso sta investigando il potenziale della terapia con cellule staminali per rigenerare il tessuto muscolare danneggiato[3].