Per i pazienti affetti da carcinoma a cellule squamose del polmone sono attualmente in corso 9 studi clinici che valutano nuove combinazioni terapeutiche, tra cui immunoterapie innovative, vaccini antitumorali e terapie mirate. Questi studi offrono opportunità di accesso a trattamenti sperimentali in vari paesi europei.
Studi clinici in corso per il carcinoma a cellule squamose del polmone
Il carcinoma a cellule squamose del polmone rappresenta uno dei principali sottotipi di carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC). Attualmente sono disponibili diversi studi clinici che valutano nuovi approcci terapeutici per i pazienti con questa malattia, sia in stadio avanzato che metastatico. Questi trial clinici esplorano l’efficacia di nuovi farmaci immunoterapici, vaccini antitumorali e combinazioni innovative con chemioterapia standard.
Gli studi presentati di seguito sono attivi in diversi paesi europei e offrono ai pazienti l’opportunità di accedere a trattamenti sperimentali che potrebbero rappresentare nuove opzioni terapeutiche nel futuro. Ogni studio ha criteri di inclusione ed esclusione specifici che determinano l’idoneità dei pazienti alla partecipazione.
Studi clinici disponibili
Studio sulla sicurezza e l’efficacia di BNT327 e docetaxel per pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato dopo chemioimmunot erapia
Localizzazione: Spagna
Questo studio di fase II valuta la combinazione di BNT327, un farmaco sperimentale, con docetaxel, un chemioterapico standard, in pazienti con NSCLC in stadio IV o ricorrente che hanno mostrato progressione della malattia dopo un trattamento di prima linea con chemioimmunot erapia. L’obiettivo principale è valutare la sicurezza e l’efficacia di questa combinazione terapeutica.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano ricevuto almeno 2 cicli di immunoterapia nel trattamento precedente, presentino almeno una lesione tumorale misurabile e abbiano un buono stato di performance (punteggio ECOG 0 o 1). I pazienti devono inoltre disporre di risultati precedenti del test PD-L1.
Durante lo studio, i partecipanti riceveranno BNT327 per via endovenosa in combinazione con docetaxel. Il trattamento continuerà in cicli fino alla progressione della malattia o alla comparsa di effetti collaterali inaccettabili. Saranno effettuate valutazioni regolari tramite esami di imaging per monitorare la risposta del tumore al trattamento e verranno raccolti campioni di sangue per valutare i livelli del farmaco e la presenza di eventuali anticorpi.
Studio sulla sicurezza e l’efficacia di BNT327 con chemioterapia per pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule
Localizzazione: Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Romania, Spagna
Questo trial clinico di fase II/III studia l’uso di BNT327 in combinazione con chemioterapia standard che include paclitaxel, pembrolizumab (Keytruda), pemetrexed e carboplatino. Lo studio è suddiviso in due fasi: la fase II si concentra sulla valutazione della sicurezza e della tollerabilità di BNT327 a diverse dosi quando combinato con chemioterapia, mentre la fase III confronta l’efficacia di BNT327 combinato con chemioterapia rispetto alla combinazione di pembrolizumab e chemioterapia.
I pazienti idonei devono avere un NSCLC in stadio IIIB, IIIC o IV non trattabile chirurgicamente o con radioterapia, senza specifiche mutazioni genetiche (EGFR o ALK). È richiesto almeno un tumore misurabile secondo i criteri RECIST v1.1 e un punteggio ECOG di 0 o 1.
I partecipanti riceveranno i farmaci tramite infusione endovenosa e saranno sottoposti a visite di follow-up regolari per monitorare la loro salute e valutare l’efficacia del trattamento. Lo studio prevede anche un periodo di follow-up di 90 giorni dopo l’ultima dose per valutare eventuali effetti a lungo termine.
Studio sull’efficacia di retifanlimab con chemioterapia per pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico
Localizzazione: Bulgaria, Repubblica Ceca
Questo studio valuta l’efficacia di retifanlimab (INCMGA00012) in combinazione con chemioterapia a base di platino per pazienti con NSCLC metastatico squamoso e non squamoso. Lo studio è progettato in doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sapranno chi riceve il farmaco sperimentale o il placebo.
I pazienti vengono assegnati casualmente a ricevere la combinazione di retifanlimab con chemioterapia o placebo con chemioterapia. I farmaci chemioterapici utilizzati includono carboplatino, cisplatino, pemetrexed e paclitaxel, somministrati per via endovenosa.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano NSCLC in stadio IV senza trattamenti precedenti per la malattia avanzata o metastatica (eccetto alcune terapie completate almeno 12 mesi prima). I pazienti devono avere almeno 18 anni, un punteggio ECOG di 0 o 1, e un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi. Durante tutto lo studio, i partecipanti saranno monitorati attentamente per valutare la risposta al trattamento e la sopravvivenza complessiva.
Studio di confronto tra pembrolizumab sottocutaneo e endovenoso con chemioterapia per pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico
Localizzazione: Francia, Ungheria, Polonia, Romania, Spagna
Questo studio innovativo confronta due diverse modalità di somministrazione di pembrolizumab: iniezione sottocutanea (sotto la pelle) e infusione endovenosa (attraverso una vena). I pazienti ricevono pembrolizumab in combinazione con farmaci chemioterapici tra cui cisplatino, carboplatino, paclitaxel, paclitaxel legato all’albumina o pemetrexed.
L’obiettivo dello studio è determinare come l’organismo processa pembrolizumab quando somministrato in questi due modi diversi e valutare la sicurezza di entrambe le modalità di trattamento. Lo studio include pazienti con NSCLC metastatico in stadio IV, sia squamoso che non squamoso.
I partecipanti idonei devono avere una malattia misurabile secondo i criteri RECIST V1.1, un punteggio ECOG di 0 o 1, e una funzionalità organica adeguata. Il trattamento viene ripetuto in cicli di tre settimane, con monitoraggio regolare attraverso esami di imaging per valutare la risposta del tumore. Durante tutto il trial, vengono valutati la sicurezza del trattamento, gli eventuali effetti collaterali e lo sviluppo di anticorpi anti-farmaco.
Studio di pembrolizumab, carboplatino e paclitaxel per pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule squamoso metastatico
Localizzazione: Austria, Francia, Germania, Polonia, Romania, Spagna
Questo studio clinico valuta l’efficacia di pembrolizumab in combinazione con olaparib rispetto a pembrolizumab con placebo nel trattamento del NSCLC squamoso metastatico. Lo studio include anche l’uso di carboplatino e paclitaxel o paclitaxel legato all’albumina come parte del regime chemioterapico.
I pazienti eleggibili devono avere NSCLC squamoso in stadio IV con almeno una malattia misurabile secondo i criteri RECIST 1.1. È richiesto che non abbiano ricevuto trattamenti precedenti per la malattia avanzata o metastatica, abbiano un punteggio ECOG di 0 o 1 e un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi.
Lo studio è strutturato in due fasi: una fase di trattamento iniziale con pembrolizumab, carboplatino e paclitaxel, seguita da una fase di mantenimento in cui i pazienti continuano con pembrolizumab e ricevono olaparib o placebo per via orale. I partecipanti vengono sottoposti a valutazioni regolari con esami di imaging e test di laboratorio per monitorare la risposta al trattamento e la sicurezza.
Studio della combinazione di OSE-279 e OSE2101 per pazienti con tumori solidi avanzati, linfomi o carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico
Localizzazione: Belgio, Francia, Spagna
Questo trial clinico valuta la combinazione di OSE-279, un anticorpo monoclonale che blocca PD-1, con TEDOPI (OSE2101), un vaccino antitumorale. Lo studio è suddiviso in tre parti: la Parte A determina la dose ottimale di OSE-279 in pazienti con tumori solidi avanzati o linfomi, la Parte B valuta la sicurezza e la tollerabilità della combinazione in pazienti con NSCLC metastatico che presentano il marcatore genetico HLA-A2, e la Parte C confronta l’efficacia della combinazione con OSE-279 da solo.
I criteri di inclusione per le parti B e C richiedono che i pazienti abbiano NSCLC in stadio IV non trattabile chirurgicamente o con radioterapia, senza mutazioni genetiche specifiche che permetterebbero terapie mirate. I pazienti non devono aver ricevuto trattamenti sistemici precedenti per la malattia metastatica e devono avere almeno un tumore misurabile.
OSE-279 viene somministrato tramite infusione endovenosa ogni 3 o 6 settimane, mentre TEDOPI viene somministrato come iniezione sottocutanea. Durante tutto lo studio, i partecipanti vengono monitorati con esami di imaging regolari per valutare la risposta tumorale e con esami del sangue per verificare la sicurezza del trattamento.
Studio di confronto tra OSE2101 e docetaxel per pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico dopo resistenza all’immunoterapia
Localizzazione: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna
Questo ampio studio internazionale confronta il vaccino antitumorale OSE2101 (TEDOPI) con il chemioterapico docetaxel in pazienti con NSCLC metastatico che hanno sviluppato resistenza agli inibitori del checkpoint immunitario. Lo studio è specificamente rivolto a pazienti che presentano il marcatore genetico HLA-A2 e hanno sperimentato una progressione della malattia dopo almeno 24 settimane di trattamento di prima linea che includeva almeno 12 settimane di terapia anti-PD(L)1.
I pazienti vengono assegnati casualmente a ricevere OSE2101 tramite iniezione sottocutanea o docetaxel per via endovenosa. L’obiettivo principale dello studio è determinare quale trattamento offre una sopravvivenza più lunga.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano almeno 18 anni, NSCLC in stadio IV non trattabile chirurgicamente, fenotipo HLA-A2 positivo, punteggio ECOG di 0 o 1, e una funzionalità organica adeguata. I pazienti devono aver interrotto la terapia precedente a causa della progressione della malattia. Durante lo studio, i partecipanti vengono monitorati regolarmente per valutare la risposta al trattamento e gli effetti sulla sopravvivenza.
Studio di pembrolizumab e MK-2870 per pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule squamoso metastatico
Localizzazione: Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Polonia, Romania, Spagna
Questo studio multi-nazionale valuta la combinazione di pembrolizumab con carboplatino e un taxano (paclitaxel o nab-paclitaxel) come trattamento di prima linea per NSCLC squamoso metastatico. Lo studio include anche una valutazione di pembrolizumab con o senza la terapia di mantenimento MK-2870 (sacituzumab tirumotecan).
I pazienti eleggibili devono avere NSCLC squamoso in stadio IV confermato, con malattia misurabile secondo i criteri RECIST 1.1, punteggio ECOG di 0 o 1, e un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi. È richiesto che non abbiano ricevuto trattamenti precedenti per la malattia metastatica.
Lo studio è strutturato in diverse fasi: una fase iniziale di induzione con la combinazione di pembrolizumab, carboplatino e taxano, seguita da una valutazione della risposta. Se il tumore non progredisce, i pazienti continuano con una fase di mantenimento con pembrolizumab da solo o in combinazione con MK-2870. Durante tutto il trial, i partecipanti vengono monitorati con esami fisici, studi di imaging e test di laboratorio per valutare l’efficacia del trattamento e la sicurezza.
Studio di DS-3939a per pazienti con tumori solidi avanzati o metastatici
Localizzazione: Belgio, Francia, Spagna
Questo studio valuta DS-3939a, un nuovo farmaco sperimentale somministrato tramite infusione endovenosa, in pazienti con tumori solidi avanzati che includono carcinomi del polmone, mammella, ovaio, pancreas e altri organi. Lo studio è suddiviso in due parti: la prima valuta principalmente la sicurezza e la tollerabilità di DS-3939a, mentre la seconda continua a valutare la sicurezza e misura anche l’efficacia del trattamento alla dose raccomandata.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano una frazione di eiezione ventricolare sinistra di almeno il 50%, una funzionalità organica adeguata, malattia misurabile secondo i criteri RECIST V1.1, e un punteggio ECOG di 0 o 1. Per la Parte 1, sono ammessi pazienti con diagnosi confermata di tumori avanzati, metastatici o non resecabili in vari organi. Per la Parte 2, i pazienti devono mostrare progressione della malattia durante o dopo il trattamento più recente.
Durante lo studio, i partecipanti vengono monitorati attentamente con valutazioni regolari che includono test di laboratorio, elettrocardiogrammi, rilevazione dei segni vitali ed esami fisici. La risposta al trattamento viene valutata misurando la percentuale di pazienti il cui tumore si riduce o scompare dopo il trattamento.
Considerazioni importanti
Gli studi clinici presentati offrono diverse opportunità per i pazienti con carcinoma a cellule squamose del polmone e altre forme di NSCLC. È importante notare che:
- Molti studi richiedono che i pazienti non abbiano ricevuto trattamenti precedenti per la malattia metastatica, oppure che abbiano sperimentato progressione dopo terapie specifiche
- La maggior parte degli studi richiede un buon stato di performance generale (punteggio ECOG 0 o 1), che indica la capacità di svolgere le attività quotidiane con minima o nessuna assistenza
- Alcuni studi richiedono la presenza di marcatori genetici specifici, come HLA-A2, che deve essere confermato tramite test di laboratorio
- I pazienti devono avere una funzionalità organica adeguata, inclusi fegato, reni e midollo osseo, per poter partecipare in sicurezza
- Tutti gli studi prevedono un monitoraggio attento e regolare dei partecipanti per valutare sia l’efficacia del trattamento che eventuali effetti collaterali
Sintesi
La ricerca sul carcinoma a cellule squamose del polmone e sul NSCLC in generale sta avanzando rapidamente, con diversi approcci terapeutici innovativi attualmente in fase di studio. Gli studi clinici disponibili spaziano da nuove immunoterapie come BNT327 e OSE-279, a vaccini antitumorali come TEDOPI (OSE2101), fino a combinazioni innovative di farmaci già approvati con nuovi agenti sperimentali.
Un tema ricorrente in molti di questi studi è l’esplorazione di trattamenti per pazienti che hanno sviluppato resistenza alle terapie standard, in particolare agli inibitori del checkpoint immunitario. Questo rappresenta un’area di grande bisogno clinico, poiché molti pazienti sperimentano progressione della malattia dopo il trattamento iniziale.
La disponibilità di questi studi in numerosi paesi europei offre ai pazienti italiani e di altre nazioni l’opportunità di accedere a trattamenti sperimentali che potrebbero non essere altrimenti disponibili. I pazienti interessati dovrebbero discutere con il proprio oncologo la possibilità di partecipare a uno di questi studi clinici, valutando attentamente i criteri di eleggibilità, i potenziali benefici e i rischi associati.
La partecipazione a un trial clinico non solo può offrire accesso a nuovi trattamenti promettenti, ma contribuisce anche al progresso della ricerca oncologica, potenzialmente beneficiando futuri pazienti con la stessa malattia.











