La ricerca si concentra sulla malattia di Crohn, una condizione infiammatoria cronica che colpisce l’intestino. Lo studio confronta due trattamenti: Vedolizumab e Adalimumab. Vedolizumab è somministrato come soluzione per infusione, mentre Adalimumab è un’iniezione sottocutanea. L’obiettivo è valutare l’efficacia di Vedolizumab rispetto a un aumento della dose di Adalimumab in pazienti che hanno perso la risposta al trattamento standard con Adalimumab.
Lo studio coinvolge pazienti con malattia di Crohn che hanno mostrato una risposta iniziale a Adalimumab ma che successivamente hanno perso tale risposta o presentano alti livelli di biomarcatori. I partecipanti saranno divisi in due gruppi: uno riceverà Vedolizumab e l’altro un dosaggio ottimizzato di Adalimumab. La ricerca mira a determinare quale trattamento sia più efficace nel raggiungere la remissione clinica e dei biomarcatori entro 24 settimane.
Durante lo studio, i partecipanti saranno monitorati per valutare la remissione dei sintomi e la sicurezza dei trattamenti. I risultati aiuteranno a capire quale strategia terapeutica sia più efficace per i pazienti con malattia di Crohn che non rispondono più adeguatamente a Adalimumab. Lo studio durerà fino al 2027, con l’inizio del reclutamento previsto per dicembre 2023.











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