Scala per la valutazione della catatonia Bush-Francis – Vivere con la malattia

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La Scala per la valutazione della catatonia Bush-Francis non è una malattia — è uno strumento medico specializzato utilizzato da medici e professionisti della salute mentale per rilevare e misurare la gravità della catatonia, una condizione complessa che colpisce il movimento e il comportamento.

Prognosi e aspettative di riconoscimento

È importante comprendere che la Scala Bush-Francis non rappresenta una condizione medica per cui si possa parlare di prognosi nel senso tradizionale. Tuttavia, la capacità di riconoscere precocemente la catatonia utilizzando questo strumento ha un impatto diretto sulle prospettive dei pazienti che soffrono di questa sindrome. Quando la catatonia viene identificata tempestivamente attraverso l’uso sistematico della scala, i pazienti hanno maggiori possibilità di ricevere un trattamento appropriato e di evitare complicazioni gravi che potrebbero mettere a rischio la loro vita[14].

La realtà attuale mostra che circa il 5-10% dei pazienti psichiatrici ricoverati in acuto presenta catatonia, ma solo un caso su dieci viene effettivamente riconosciuto dai team di trattamento[14]. Questo divario nella diagnosi ha conseguenze significative per la cura e gli esiti dei pazienti. Quando i professionisti sanitari utilizzano la Scala Bush-Francis in modo appropriato, possono identificare tempestivamente i pazienti che necessitano di interventi specifici, migliorando sostanzialmente le loro prospettive di recupero.

L’aspetto più incoraggiante riguardo all’uso di questo strumento di valutazione è che la catatonia, quando riconosciuta, può rispondere molto bene ai trattamenti. Le terapie appropriate, come i farmaci benzodiazepine o, nei casi più gravi, la terapia elettroconvulsiva, possono essere altamente efficaci quando iniziate prontamente[9]. Pertanto, la “prognosi” per quanto riguarda l’utilizzo della scala è estremamente positiva: migliore è la formazione dei clinici nell’utilizzarla, maggiori sono le possibilità che i pazienti con catatonia vengano identificati e trattati con successo.

Progressione naturale della mancata identificazione

Quando la catatonia non viene riconosciuta — situazione che purtroppo si verifica nella maggior parte dei casi — la condizione sottostante può progredire senza intervento adeguato. La Scala Bush-Francis è stata sviluppata proprio per prevenire questo scenario, ma comprendere cosa accade quando lo strumento non viene utilizzato o utilizzato in modo inadeguato è fondamentale per apprezzarne l’importanza.

Senza il riconoscimento sistematico che la scala fornisce, i pazienti con catatonia possono rimanere in uno stato di immobilità estrema o di agitazione incontrollata per periodi prolungati. Nel corso del tempo, questo può portare a un deterioramento progressivo della condizione fisica del paziente. La mancata identificazione significa anche che potrebbero essere somministrati trattamenti destinati ad altre condizioni che non affrontano il problema sottostante, lasciando il paziente senza miglioramento significativo.

Gli studi hanno dimostrato che molti operatori sanitari, inclusi psichiatri, specializzandi in psichiatria e studenti di medicina, presentano lacune nella comprensione di come si manifesta la catatonia[14]. In uno studio educativo che ha coinvolto 482 partecipanti provenienti da istituzioni mediche di tutto il mondo, i clinici hanno identificato correttamente solo il 69% delle caratteristiche della catatonia quando valutavano video standardizzati di pazienti. Ancora più preoccupante, gli psichiatri hanno identificato correttamente solo due elementi in più rispetto agli studenti di medicina, suggerendo che l’esperienza clinica da sola potrebbe non essere sufficiente senza una formazione adeguata nell’uso della scala[14].

La progressione della mancata identificazione ha anche implicazioni a livello di sistema sanitario. Quando la catatonia non viene diagnosticata, le risorse ospedaliere possono essere utilizzate in modo inefficiente, con degenze prolungate e trattamenti inappropriati che non portano ai miglioramenti desiderati. I pazienti possono essere trasferiti tra diversi reparti o strutture nella ricerca di risposte, mentre lo strumento diagnostico appropriato rimane sottoutilizzato.

Possibili complicazioni della catatonia non riconosciuta

Sebbene la Scala Bush-Francis in sé non causi complicazioni, la mancata identificazione della catatonia che lo strumento è progettato per rilevare può portare a conseguenze mediche gravi e potenzialmente letali. Comprendere queste complicazioni sottolinea l’importanza critica di utilizzare correttamente questo strumento di valutazione.

Quando la catatonia passa inosservata, i pazienti possono sviluppare anomalie autonomiche — problemi con le funzioni automatiche del corpo come la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e la regolazione della temperatura. Nei casi gravi, questa condizione è chiamata catatonia maligna e rappresenta un’emergenza medica potenzialmente fatale[14]. Il sistema nervoso autonomo, che normalmente regola queste funzioni vitali senza che ce ne accorgiamo, può diventare instabile, mettendo il paziente a rischio immediato.

Altre complicazioni mediche che possono svilupparsi includono la formazione di coaguli di sangue nelle gambe o nei polmoni, conseguenza dell’immobilità prolungata. Le piaghe da decubito possono formarsi sulla pelle nelle zone di pressione, particolarmente nei pazienti che rimangono nella stessa posizione per ore o giorni. Le articolazioni possono sviluppare contratture, una condizione in cui i muscoli e i tendini si accorciano permanentemente, limitando il movimento anche dopo la risoluzione della catatonia[14].

La polmonite da aspirazione rappresenta un rischio particolare, poiché i pazienti con catatonia possono avere difficoltà a deglutire correttamente e possono inalare cibo, liquidi o saliva nei polmoni. Questo può portare a infezioni polmonari gravi. Inoltre, la malnutrizione e la disidratazione sono complicazioni comuni quando i pazienti non mangiano o bevono adeguatamente per periodi prolungati, compromettendo ulteriormente la loro salute generale e la capacità di recupero.

⚠️ Importante
La catatonia non diagnosticata può aumentare sia la gravità della malattia che il rischio di morte. Questo è il motivo per cui gli operatori sanitari hanno bisogno di strumenti affidabili come la Scala Bush-Francis per esaminare efficacemente i pazienti e monitorare la loro risposta al trattamento. L’identificazione precoce consente ai medici di iniziare interventi appropriati rapidamente, potenzialmente prevenendo complicazioni gravi.

Impatto sulla vita quotidiana dei pazienti e dei clinici

L’utilizzo della Scala Bush-Francis ha un impatto significativo su diversi aspetti della vita quotidiana, sia per i pazienti che soffrono di catatonia sia per i professionisti sanitari che li assistono. Per i pazienti, la differenza tra essere valutati con questo strumento o meno può significare la differenza tra ricevere cure appropriate e rimanere in uno stato di sofferenza prolungata senza diagnosi.

Sul piano fisico, i pazienti con catatonia non riconosciuta possono sperimentare un deterioramento progressivo. Potrebbero rimanere immobili per lunghi periodi, incapaci di prendersi cura delle proprie esigenze di base come mangiare, bere o andare in bagno. All’estremo opposto, alcuni pazienti possono manifestare un’attività motoria frenetica e costante, esaurendo le loro energie fisiche senza essere in grado di fermarsi. La scala aiuta i clinici a riconoscere entrambi questi estremi, permettendo interventi che restituiscono ai pazienti il controllo sul proprio corpo.

Dal punto di vista emotivo e psicologico, l’esperienza di avere sintomi gravi che non vengono riconosciuti può essere profondamente isolante e spaventosa per i pazienti. Quando la catatonia viene finalmente identificata grazie all’uso appropriato della Scala Bush-Francis, molti pazienti e le loro famiglie esprimono sollievo nel sapere che esiste un nome per ciò che stanno vivendo e che sono disponibili trattamenti specifici. Questo riconoscimento può ridurre l’ansia e la confusione che spesso accompagnano condizioni non diagnosticate.

Per i professionisti sanitari, l’integrazione della Scala Bush-Francis nella pratica quotidiana richiede tempo e formazione, ma fornisce anche un metodo strutturato e oggettivo per valutare pazienti complessi. I medici e gli infermieri che lavorano in reparti psichiatrici acuti possono utilizzare la versione di screening breve come parte della valutazione di routine dei nuovi ricoveri, identificando rapidamente i casi che richiedono ulteriore attenzione[10]. Questo approccio sistematico riduce il rischio che casi importanti vengano trascurati nel trambusto di ambienti clinici occupati.

L’impatto si estende anche alle attività professionali e alle relazioni interpersonali. I pazienti ospedalizzati con catatonia non riconosciuta potrebbero essere percepiti come non collaborativi o resistenti al trattamento, portando a frustrazione da parte del personale e a tensioni nelle relazioni terapeutiche. Quando lo strumento di valutazione rivela che questi comportamenti sono sintomi di una sindrome neuropsichiatrica specifica, il team di cura può adattare il proprio approccio, migliorando la qualità dell’assistenza e riducendo lo stress per tutti i soggetti coinvolti.

È importante notare che l’uso della scala si è adattato anche ai cambiamenti nelle modalità di erogazione dell’assistenza sanitaria. Durante la pandemia di COVID-19, quando molti servizi psichiatrici sono passati ad appuntamenti virtuali, i clinici sono riusciti a diagnosticare la catatonia durante consultazioni video utilizzando approcci di valutazione modificati[9]. Sebbene l’esame fisico pratico non sia possibile attraverso uno schermo, osservatori addestrati possono comunque identificare molti sintomi di catatonia attraverso un’attenta osservazione durante incontri audiovisivi. Questa flessibilità ha permesso la continuità delle cure anche quando le valutazioni di persona non erano possibili.

Supporto per le famiglie e preparazione agli studi clinici

Le famiglie di pazienti con catatonia hanno un ruolo importante nel processo di valutazione e trattamento, e comprendere la Scala Bush-Francis può aiutarle a supportare meglio i loro cari. Quando i familiari comprendono che esistono strumenti strutturati per identificare e misurare la catatonia, possono diventare difensori più efficaci per i pazienti, assicurandosi che vengano condotte valutazioni appropriate.

I familiari possono fornire informazioni preziose ai clinici che utilizzano la scala. Poiché molti sintomi della catatonia riguardano cambiamenti nel comportamento normale del paziente, i membri della famiglia che conoscono bene la persona possono notare sottili cambiamenti che potrebbero non essere immediatamente evidenti durante un breve esame clinico. Ad esempio, possono segnalare che il paziente ha smesso di rispondere alle domande come faceva abitualmente, o che ha sviluppato movimenti ripetitivi insoliti, o che ha assunto posture strane che mantiene per lunghi periodi.

Nel contesto degli studi clinici sulla catatonia o sui trattamenti correlati, la comprensione familiare della Scala Bush-Francis diventa ancora più importante. Gli studi di ricerca spesso utilizzano questo strumento come misura di esito per valutare se un nuovo trattamento è efficace. Le famiglie che comprendono come funziona la scala possono capire meglio come verrà valutato il miglioramento del paziente durante lo studio e cosa significano i punteggi riportati.

I familiari possono assistere i pazienti nella ricerca di opportunità di sperimentazione clinica per la catatonia aiutandoli a identificare strutture che hanno esperienza nella diagnosi e nel trattamento di questa condizione. Poiché la catatonia è spesso sottodiagnosticata, non tutte le strutture sanitarie hanno uguale competenza nel riconoscerla. Le famiglie possono cercare centri medici che utilizzano attivamente la Scala Bush-Francis e dispongono di personale formato nella sua somministrazione, poiché questi sono più propensi a partecipare a ricerche sulla condizione.

Nella preparazione per la partecipazione a studi clinici, le famiglie possono documentare i sintomi osservati utilizzando la propria comprensione degli elementi della scala. Tenere un diario dei comportamenti come immobilità, mutismo, movimenti ripetitivi, posture insolite o cambiamenti nella reattività può fornire informazioni preziose ai ricercatori clinici durante la valutazione iniziale. Questa documentazione può anche aiutare a stabilire la durata e il pattern dei sintomi, informazioni importanti per determinare l’idoneità allo studio.

I membri della famiglia dovrebbero anche essere consapevoli che la partecipazione alla ricerca sulla catatonia potrebbe comportare valutazioni ripetute utilizzando la Scala Bush-Francis per monitorare i cambiamenti nel tempo. Comprendere che questo fa parte della metodologia di ricerca standard può aiutare le famiglie ad anticipare cosa aspettarsi e a sostenere il paziente attraverso il processo. Le valutazioni ripetute forniscono dati oggettivi su se un trattamento sperimentale sta funzionando, il che è nell’interesse superiore del paziente.

⚠️ Importante
Le famiglie dovrebbero sapere che la Scala Bush-Francis misura 23 diversi sintomi di catatonia, ciascuno valutato su una scala da 0 a 3 in base alla gravità. Esiste anche una versione di screening più breve che utilizza solo i primi 14 elementi. Un paziente viene considerato positivo allo screening se mostra 2 o più sintomi presenti da almeno 24 ore. Questa conoscenza può aiutare le famiglie a comprendere i rapporti medici e a partecipare più efficacemente alle discussioni sul trattamento.

Contesto educativo e formazione professionale

Un aspetto fondamentale dell’uso efficace della Scala Bush-Francis riguarda la formazione dei professionisti sanitari. Gli esperti hanno sviluppato programmi educativi completi incentrati su questo strumento, riconoscendo le lacune diffuse nella conoscenza della catatonia tra medici e altri operatori sanitari. Questi programmi includono manuali di formazione dettagliati che spiegano ogni elemento della scala e forniscono indicazioni sulla conduzione dell’intervista semi-strutturata necessaria per la valutazione[8].

I moduli educativi presentano video standardizzati di pazienti che mostrano esami normali così come i tre principali sottotipi di catatonia: ipocinetica (troppo poco movimento), ipercinetica (troppo movimento) e paracinetica (movimento anormale)[13]. Questi video sono accompagnati da moduli di valutazione completati e spiegazioni delle decisioni di punteggio, permettendo ai discenti di vedere esattamente come dovrebbe essere applicata la scala in situazioni reali. Questo approccio basato su casi concreti si è dimostrato efficace nel migliorare la capacità dei clinici di riconoscere la catatonia.

Quando gli operatori sanitari completano moduli online basati su video che insegnano l’uso appropriato della scala, la loro comprensione e le capacità di identificazione migliorano significativamente[14]. La disponibilità di queste risorse educative significa che ospedali e programmi di formazione possono implementare approcci sistematici all’insegnamento della valutazione della catatonia, potenzialmente riducendo l’attuale problema della sottodiagnosi che colpisce la maggior parte dei pazienti.

Alcuni aspetti della procedura d’esame hanno generato discussioni tra gli esperti. Ad esempio, un elemento prevede il test dell’obbedienza automatica mettendo la mano in tasca e dicendo che si vuole mettere un ago sulla lingua del paziente per vedere se obbedisce senza fare domande. Alcuni clinici trovano questo test problematico perché potrebbe aumentare il sospetto del paziente e suggeriscono approcci alternativi come raccogliere informazioni da infermieri o familiari sui cambiamenti nella conformità del paziente alle richieste[5]. Queste discussioni riflettono l’evoluzione continua delle migliori pratiche nell’uso dello strumento.

Affidabilità e validità della scala

La Scala per la valutazione della catatonia Bush-Francis è stata ampiamente studiata per confermare che misura accuratamente ciò che dovrebbe misurare e che clinici diversi ottengono risultati coerenti quando la utilizzano. Gli studi che esaminano l’affidabilità inter-valutatore hanno dimostrato che la scala funziona bene, in particolare la versione completa a 23 elementi[10]. Questa affidabilità è cruciale perché significa che lo strumento può essere considerato attendibile per fornire informazioni accurate che guidano importanti decisioni terapeutiche.

Quando confrontata con altri metodi di valutazione della catatonia, inclusi i criteri del Manuale Diagnostico e Statistico (DSM-5), gli strumenti Bush-Francis mostrano costantemente prestazioni superiori. In uno studio comparativo, la Scala Bush-Francis ha dimostrato i coefficienti di correlazione più elevati tra diversi metodi di valutazione e il maggior livello di accordo tra valutatori diversi, mentre i criteri dei manuali diagnostici hanno mostrato affidabilità inferiore ed erano meno efficaci nell’identificare i casi[15].

La versione di screening che utilizza solo i primi 14 elementi si è anche dimostrata uno strumento affidabile e valido per identificare rapidamente i pazienti che potrebbero avere catatonia[10]. Questo approccio abbreviato rende possibile lo screening anche in contesti clinici occupati dove il tempo è limitato, aumentando la probabilità che i casi vengano individuati precocemente quando il trattamento può essere più efficace.

In uno studio sulla prevalenza condotto in un’unità di salute mentale acuta in Sud Africa, i ricercatori hanno scoperto che l’11,9% dei partecipanti aveva la catatonia. La Scala Bush-Francis e la sua versione di screening hanno mostrato elevata affidabilità ed erano più efficaci nel rilevare i casi rispetto ad altri criteri diagnostici[15]. Questo tipo di ricerca aiuta i sistemi sanitari a comprendere la portata del problema e ad allocare risorse appropriate per la formazione e il trattamento.

Utilizzo pratico e procedura di valutazione

L’utilizzo della Scala Bush-Francis richiede una formazione specifica e segue una procedura d’esame strutturata. La scala è composta da 23 elementi che misurano diversi sintomi di catatonia, che vanno dall’estrema immobilità e mancanza di movimento all’attività eccessiva e senza scopo. Ogni elemento viene valutato in base alla sua presenza e gravità durante un esame clinico[1]. Gli operatori sanitari utilizzano una procedura standardizzata per osservare e interagire con i pazienti, cercando segni specifici come sguardo fisso, posture insolite, movimenti ripetitivi o mancata risposta alle domande[6].

La scala valuta una vasta gamma di sintomi motori e comportamentali. Alcuni elementi valutano la riduzione del movimento e dell’attività, mentre altri cercano movimenti eccessivi o insoliti. La scala include osservazioni di eccitazione, immobilità o stupor, mutismo (incapacità o rifiuto di parlare), sguardo fisso, posture corporee insolite, espressioni facciali strane e imitazione dei movimenti o del linguaggio dell’esaminatore[1]. Elementi aggiuntivi misurano comportamenti ripetitivi, manierismi peculiari, ripetizione di parole, rigidità muscolare, resistenza alle istruzioni, flessibilità cerea (dove gli arti possono essere riposizionati come una candela pieghevole), comportamenti di ritiro e azioni impulsive[6].

Ogni sintomo viene valutato su una scala da 0 a 3, dove 0 significa assente e numeri più alti indicano gravità o frequenza crescente del comportamento. Ad esempio, quando si valuta il mutismo, un punteggio di 1 potrebbe indicare che il paziente non risponde verbalmente alla maggior parte delle domande o parla in un sussurro incomprensibile. Un punteggio di 2 significa che il paziente parla meno di 20 parole in cinque minuti, mentre un punteggio di 3 indica completa assenza di linguaggio[11]. Questo sistema di classificazione dettagliato aiuta gli operatori sanitari a monitorare i cambiamenti nei sintomi nel tempo e a misurare se i trattamenti stanno funzionando.

L’esame fisico comporta un’attenta osservazione e interazioni specifiche con il paziente. I clinici osservano i comportamenti spontanei ed eseguono anche determinati test, come tentare di riposizionare gli arti del paziente o dare semplici istruzioni per vedere come risponde. L’intero processo è progettato per rivelare segni sottili di catatonia che potrebbero non essere evidenti in un’osservazione casuale[1]. Questa strutturazione dell’esame garantisce che tutti gli aspetti rilevanti della condizione vengano sistematicamente esplorati.

💊 Farmaci registrati utilizzati per questa condizione

La Scala per la valutazione della catatonia Bush-Francis è uno strumento di valutazione, non una malattia. Pertanto, non esistono farmaci registrati specificamente per la scala stessa. Tuttavia, le fonti menzionano che la catatonia (la condizione che la scala aiuta a diagnosticare) viene tipicamente trattata con:

  • Benzodiazepine – Il trattamento farmacologico di riferimento per la catatonia, utilizzato come intervento farmacologico di prima linea

Per i casi che non rispondono alle benzodiazepine, viene utilizzata la terapia elettroconvulsiva (TEC), anche se si tratta di una procedura piuttosto che di un farmaco.

Studi clinici in corso su Scala per la valutazione della catatonia Bush-Francis

  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sull’uso del sodio ossibato per trattare la catatonia in pazienti con depressione, disturbo bipolare o disturbo psicotico

    Non ancora in reclutamento

    3 1 1 1

    Lo studio si concentra su una condizione chiamata catatonia, che può verificarsi in persone con depressione, disturbo bipolare o un disturbo psicotico. La catatonia è una condizione in cui una persona può avere difficoltà a muoversi o a parlare. Questo studio esamina se un farmaco chiamato sodio oxibato può essere un nuovo trattamento efficace per…

    Farmaci indagati:
    Paesi Bassi

Riferimenti

https://www.urmc.rochester.edu/psychiatry/divisions/collaborative-care-and-wellness/bush-francis-catatonia-rating-scale/bfcrs

https://www.mdcalc.com/calc/10239/bush-francis-catatonia-rating-scale

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC2880943/

https://www.youtube.com/watch?v=B2qQXjses0c

https://movementdisordersinpsychiatry.org/bush-francis-catatonia-rating-scale/

https://www.urmc.rochester.edu/psychiatry/divisions/collaborative-care-and-wellness/bush-francis-catatonia-rating-scale/bfcrs

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https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9040749/

https://ijmhs.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13033-021-00505-8

https://www.urmc.rochester.edu/psychiatry/divisions/collaborative-care-and-wellness/bush-francis-catatonia-rating-scale/bfcrs

https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC10921292/

https://www.urmc.rochester.edu/psychiatry/divisions/collaborative-care-and-wellness/bush-francis-catatonia-rating-scale

https://www.psychiatrictimes.com/view/so-that-s-what-catatonia-looks-like-

https://ijmhs.biomedcentral.com/articles/10.1186/s13033-021-00505-8

https://medlineplus.gov/diagnostictests.html

https://www.questdiagnostics.com/

https://www.healthdirect.gov.au/diagnostic-tests

https://www.who.int/health-topics/diagnostics

https://www.nibib.nih.gov/science-education/science-topics/rapid-diagnostics

https://www.yalemedicine.org/clinical-keywords/diagnostic-testsprocedures

https://www.health.harvard.edu/diagnostic-tests-and-medical-procedures

FAQ

La Scala per la valutazione della catatonia Bush-Francis è una malattia?

No, la Scala per la valutazione della catatonia Bush-Francis (BFCRS) non è una malattia. È uno strumento di valutazione medica utilizzato dai professionisti sanitari per rilevare e misurare la gravità della catatonia, che è una sindrome neuropsichiatrica che colpisce il movimento e il comportamento.

Quanti sintomi misura la Scala Bush-Francis?

La Scala completa per la valutazione della catatonia Bush-Francis misura 23 diversi sintomi di catatonia. Esiste anche una versione di screening più breve chiamata Strumento di screening della catatonia Bush-Francis (BFCSI) che utilizza solo i primi 14 elementi per identificare rapidamente i pazienti che potrebbero avere la catatonia.

Cosa rende positivo lo screening per la catatonia con questa scala?

Quando si utilizza la versione di screening della scala, un paziente è considerato positivo allo screening per la catatonia se mostra 2 o più sintomi che sono stati presenti per almeno 24 ore. Uno screening positivo indica la necessità di un’ulteriore valutazione.

La catatonia può essere diagnosticata attraverso appuntamenti video?

Sì, i professionisti sanitari hanno diagnosticato con successo la catatonia durante consultazioni di telemedicina video, particolarmente durante la pandemia di COVID-19. Sebbene alcuni elementi dell’esame fisico non siano possibili da remoto, molti sintomi di catatonia possono comunque essere identificati attraverso un’attenta osservazione durante incontri audiovisivi.

Perché la catatonia viene spesso mancata dai medici?

La ricerca mostra che molti operatori sanitari, inclusi gli psichiatri, hanno lacune significative nella comprensione di come si presenta la catatonia. La condizione può manifestarsi in modo molto diverso in pazienti diversi — alcuni sono estremamente immobili mentre altri mostrano movimento costante — il che rende difficile il riconoscimento senza una formazione adeguata nell’uso di strumenti di valutazione come la Scala Bush-Francis.

🎯 Punti chiave

  • La Scala Bush-Francis è uno strumento di valutazione, non una malattia — aiuta i medici a identificare la catatonia, una sindrome grave che colpisce il movimento e il comportamento
  • Circa 9 casi su 10 di catatonia non vengono riconosciuti dai team sanitari nonostante siano disponibili strumenti standardizzati
  • La scala misura 23 diversi sintomi che vanno dalla completa immobilità all’attività frenetica, ciascuno valutato da 0 a 3 in base alla gravità
  • La catatonia non rilevata può portare a complicazioni potenzialmente letali inclusi coaguli di sangue, malnutrizione, polmonite e problemi autonomici pericolosi
  • Gli psichiatri con anni di esperienza identificano solo leggermente più sintomi di catatonia rispetto agli studenti di medicina senza una formazione specifica nell’uso della scala
  • La versione di screening richiede solo 2 sintomi presenti per 24 ore per identificare i pazienti che necessitano di ulteriore valutazione
  • La scala si è dimostrata affidabile anche in contesti di telemedicina quando l’esame pratico non è possibile
  • Gli studi mostrano che gli strumenti Bush-Francis superano i criteri dei manuali diagnostici sia in affidabilità che in efficacia nell’individuare i casi