Linfoma associato a virus di Epstein-Barr – Studi clinici

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I disturbi linfoproliferativi associati al virus di Epstein-Barr (EBV) sono condizioni gravi che possono svilupparsi dopo un trapianto d’organo o in pazienti con immunodeficienze. Attualmente sono in corso 2 studi clinici che stanno valutando un nuovo trattamento chiamato tabelecleucel, una terapia cellulare innovativa che utilizza cellule immunitarie speciali per combattere le malattie associate all’EBV.

Studi clinici in corso per il disturbo linfoproliferativo associato al virus Epstein-Barr

Il disturbo linfoproliferativo associato al virus di Epstein-Barr (EBV) rappresenta una complicanza seria che può verificarsi in pazienti immunocompromessi, in particolare dopo trapianti d’organo o di cellule ematopoietiche. Quando il sistema immunitario è indebolito, il virus EBV può riattivare e causare una crescita incontrollata di cellule linfoidi, portando a diverse forme di malattia che vanno da condizioni benigne a linfomi aggressivi.

Attualmente, la ricerca medica sta esplorando nuove opzioni terapeutiche per questi pazienti, specialmente per coloro che non hanno risposto ai trattamenti standard come il rituximab o la chemioterapia. Gli studi clinici in corso stanno valutando l’efficacia di tabelecleucel, una terapia cellulare innovativa che utilizza linfociti T citotossici specifici per l’EBV.

Studi clinici disponibili

Al momento sono disponibili 2 studi clinici per il trattamento del disturbo linfoproliferativo associato al virus Epstein-Barr. Entrambi gli studi stanno valutando tabelecleucel in diverse popolazioni di pazienti affetti da malattie correlate all’EBV.

Studio su tabelecleucel per pazienti con malattie associate al virus di Epstein-Barr

Località: Austria, Belgio, Francia, Italia, Spagna

Questo studio clinico si concentra su diverse malattie associate al virus di Epstein-Barr (EBV), tra cui il disturbo linfoproliferativo post-trapianto (PTLD) associato a EBV che colpisce il sistema nervoso centrale, la malattia linfoproliferativa da immunodeficienza primaria associata a EBV e i sarcomi associati a EBV, come il leiomiosarcoma o i tumori del muscolo liscio. Lo studio include anche casi in cui i trattamenti standard come il rituximab o la chemioterapia non sono appropriati.

Il trattamento oggetto dello studio è il tabelecleucel (noto anche con il nome in codice ATA129), un tipo di terapia cellulare che utilizza cellule appositamente preparate per colpire e combattere le malattie correlate al virus. Tabelecleucel viene somministrato attraverso un’iniezione endovenosa.

Criteri di inclusione principali:

  • Pazienti di qualsiasi età, sia maschi che femmine
  • Diagnosi confermata tramite biopsia di una condizione correlata all’EBV
  • Malattia misurabile mediante esami di imaging come TC o risonanza magnetica
  • Funzionalità degli organi adeguata
  • Precedente tentativo di trattamenti standard come rituximab o chemioterapia, che non sono risultati idonei o efficaci
  • Malattia recidivante (ricomparsa) o refrattaria (non responsiva), o condizione di nuova diagnosi in cui il trattamento standard non è appropriato
  • Consenso informato scritto fornito dal paziente o dal tutore

Criteri di esclusione principali:

  • Specifiche forme di malattia linfoproliferativa post-trapianto associata a EBV che colpiscono il sistema nervoso centrale
  • Malattia linfoproliferativa da immunodeficienza primaria associata a EBV
  • Malattia linfoproliferativa associata a EBV in contesto di immunodeficienza acquisita non congenita
  • Sarcomi associati a EBV, incluso leiomiosarcoma o tumori del muscolo liscio
  • PTLD post-trapianto associato a EBV in cui la terapia di prima linea standard è inappropriata, inclusa la malattia CD20-negativa

Lo studio valuterà l’efficacia del trattamento monitorando il tasso di risposta obiettiva (ORR) nei pazienti, la durata della risposta, i tassi di sopravvivenza globale e quanto tempo i pazienti vivono senza progressione della malattia. Lo studio è progettato per continuare fino alla data di conclusione stimata nel 2026.

Studio di tabelecleucel per pazienti con malattia linfoproliferativa post-trapianto associata al virus di Epstein-Barr dopo fallimento del trattamento

Località: Austria, Belgio, Francia, Italia, Spagna

Questo studio clinico di fase 3 si concentra specificamente sulla malattia linfoproliferativa post-trapianto associata al virus di Epstein-Barr (EBV+ PTLD). Questa condizione può verificarsi in pazienti che hanno subito trapianti di organi solidi o di cellule ematopoietiche ed è associata al virus di Epstein-Barr.

Lo studio sta valutando il tabelecleucel (ATA129), una terapia cellulare che utilizza linfociti T citotossici specifici per l’EBV appositamente preparati per colpire e combattere la malattia correlata al virus. L’obiettivo principale è determinare il beneficio clinico di tabelecleucel in pazienti con EBV+ PTLD che non hanno risposto a trattamenti precedenti, come il rituximab o il rituximab combinato con la chemioterapia.

Criteri di inclusione principali:

  • Precedente trapianto di organo solido (come rene, fegato, cuore, polmone, pancreas o intestino tenue) o trapianto allogenico di cellule ematopoietiche
  • Diagnosi confermata di EBV+ PTLD
  • Disponibilità di tabelecleucel parzialmente compatibile, confermata dallo sponsor dello studio
  • Malattia misurabile mediante esami di imaging come PET o risonanza magnetica
  • Precedente trattamento con rituximab (o farmaco simile) risultato inefficace o seguito da recidiva
  • Pazienti di qualsiasi età, maschi e femmine
  • Performance status adeguato: 3 o meno per pazienti di età pari o superiore a 16 anni; punteggio Lansky di 20 o superiore per pazienti sotto i 16 anni
  • Per pazienti che hanno subito trapianto di midollo osseo per tumori del sangue, la malattia originale deve essere in remissione
  • Funzionalità degli organi adeguata, inclusi livelli appropriati di neutrofili, piastrine e test di funzionalità epatica entro limiti accettabili

Criteri di esclusione principali:

  • Pazienti che non hanno sperimentato il fallimento di trattamenti precedenti come rituximab o chemioterapia
  • Pazienti che non hanno subito un trapianto di organo solido o un trapianto allogenico di cellule ematopoietiche
  • Pazienti che non rientrano nei gruppi specifici oggetto dello studio
  • Pazienti al di fuori della fascia d’età specificata per lo studio
  • Pazienti che non soddisfano altri criteri sanitari specifici richiesti per lo studio

I partecipanti allo studio riceveranno tabelecleucel attraverso infusione endovenosa. Il dosaggio varia da 2,8 × 10⁷ a 7,3 × 10⁷ cellule/mL. Durante lo studio verrà effettuato un monitoraggio regolare per valutare la risposta al trattamento utilizzando tecniche di imaging come la tomografia a emissione di positroni (PET) o la risonanza magnetica (MRI). Lo studio mira a misurare il tasso di risposta obiettiva (ORR), la durata della risposta (DOR) e la sopravvivenza globale (OS) tra i partecipanti. La conclusione dello studio è prevista per giugno 2027.

Come funziona tabelecleucel

Tabelecleucel è una terapia cellulare innovativa che rappresenta un approccio immunoterapico nella lotta contro le malattie associate all’EBV. Questo trattamento utilizza linfociti T citotossici allogenici specifici per l’EBV, cellule immunitarie speciali progettate per riconoscere e attaccare le cellule infettate dal virus di Epstein-Barr.

Il meccanismo d’azione di tabelecleucel si basa sul potenziamento della risposta immunitaria del corpo contro le cellule infettate dall’EBV. Queste cellule T sono state appositamente preparate e selezionate per la loro capacità di riconoscere specificamente le proteine virali dell’EBV presentate sulla superficie delle cellule infette. Una volta somministrate al paziente, queste cellule possono identificare e distruggere le cellule che ospitano il virus, contribuendo così a controllare o eliminare la malattia linfoproliferativa.

Malattie trattate negli studi

Gli studi clinici in corso riguardano diverse forme di malattie associate al virus di Epstein-Barr:

Disturbo linfoproliferativo post-trapianto EBV+ che coinvolge il sistema nervoso centrale (EBV+ CNS PTLD): Questa malattia si verifica quando c’è una crescita anomala di cellule linfoidi nel sistema nervoso centrale dopo un trapianto, spesso a causa dell’infezione da virus di Epstein-Barr. Si sviluppa tipicamente in individui con sistema immunitario indebolito, come coloro che hanno subito trapianti d’organo. La malattia può causare sintomi neurologici poiché colpisce il cervello e il midollo spinale, portando nel tempo a compromissioni delle funzioni cognitive e motorie.

Malattia linfoproliferativa da immunodeficienza primaria EBV+ (LPD): Questa condizione si manifesta in individui con immunodeficienza primaria, dove il sistema immunitario è intrinsecamente debole, portando a una crescita incontrollata di cellule linfoidi a causa dell’infezione da EBV. Può manifestarsi con sintomi come linfonodi ingrossati, febbre e affaticamento. La gravità e la progressione possono differire in base all’immunodeficienza sottostante e alla risposta del corpo al virus.

Malattia linfoproliferativa associata a EBV in contesto di immunodeficienza acquisita (non congenita) (EBV+ AID LPD): Questa malattia si verifica in individui che hanno un’immunodeficienza acquisita, come da infezione da HIV o terapia immunosoppressiva, che porta a una crescita anomala di cellule linfoidi dovuta all’EBV. I sintomi possono includere febbre, perdita di peso e linfonodi ingrossati. Il decorso della malattia può variare a seconda del livello di immunosoppressione e dell’attività virale.

Sarcomi associati a EBV, incluso leiomiosarcoma o tumori del muscolo liscio: Questi sono tumori rari associati all’infezione da EBV, che colpiscono i tessuti muscolari lisci come quelli del tratto gastrointestinale o dei vasi sanguigni. Possono presentarsi come masse o noduli e possono causare dolore o ostruzione a seconda della loro posizione. La progressione di questi tumori può variare, con alcuni che crescono lentamente mentre altri possono essere più aggressivi.

Disturbo linfoproliferativo post-trapianto EBV+ dove la terapia di prima linea standard è inappropriata, inclusa la malattia CD20-negativa: Questa condizione si verifica quando le cellule linfoidi crescono in modo incontrollato dopo un trapianto e i trattamenti standard come il rituximab o la chemioterapia non sono idonei, spesso a causa dell’assenza di marcatori CD20. Può presentarsi con sintomi come febbre, perdita di peso e linfonodi ingrossati.

Riepilogo

Gli studi clinici in corso rappresentano un’importante opportunità per i pazienti affetti da disturbi linfoproliferativi associati al virus di Epstein-Barr, in particolare per coloro che non hanno risposto ai trattamenti convenzionali. Entrambi gli studi stanno valutando tabelecleucel, una terapia cellulare innovativa che offre un approccio completamente diverso rispetto ai trattamenti tradizionali.

Un aspetto particolarmente importante è che questi studi sono disponibili in più paesi europei, inclusa l’Italia, rendendo l’accesso a questa terapia sperimentale più ampio per i pazienti europei. Gli studi includono sia popolazioni pediatriche che adulte, riconoscendo che queste malattie possono colpire pazienti di tutte le età.

Il fatto che uno studio sia di fase 2 e l’altro di fase 3 indica che tabelecleucel ha già mostrato risultati promettenti nelle fasi precedenti della sperimentazione clinica e che ora si sta valutando la sua efficacia su una scala più ampia. I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero discutere con il proprio medico curante per determinare l’idoneità e comprendere i potenziali benefici e rischi associati alla partecipazione.

La disponibilità di queste opzioni terapeutiche sperimentali offre speranza per i pazienti che hanno esaurito le opzioni di trattamento standard, rappresentando un passo avanti significativo nella gestione di queste condizioni complesse e spesso difficili da trattare.

Studi clinici in corso su Linfoma associato a virus di Epstein-Barr

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Riferimenti

https://clinicaltrials.eu/trial/study-on-tabelecleucel-for-patients-with-epstein-barr-virus-associated-diseases/

https://clinicaltrials.eu/trial/study-of-tabelecleucel-for-patients-with-epstein-barr-virus-associated-post-transplant-lymphoproliferative-disease-after-transplant-treatment-failure/