La leucemia mieloide cronica (LMC) è una forma di cancro del sangue che colpisce il midollo osseo. Attualmente sono in corso 24 studi clinici in tutto il mondo per valutare nuovi trattamenti e strategie terapeutiche per questa malattia. In questo articolo presentiamo 10 studi che offrono opportunità di partecipazione per i pazienti con LMC in diverse fasi della malattia.
Studi Clinici in Corso sulla Leucemia Mieloide Cronica
La leucemia mieloide cronica è una patologia che richiede un trattamento continuo e un monitoraggio attento. Gli studi clinici rappresentano un’opportunità importante per i pazienti di accedere a nuove terapie e contribuire al progresso della ricerca medica. Di seguito vengono descritti gli studi attualmente disponibili per i pazienti con LMC.
Studi con Nuovi Farmaci per la Leucemia Mieloide Cronica
Studio per Adulti con Leucemia Mieloide Cronica Utilizzando Asciminib da Solo o in Combinazione con Nilotinib
Località: Italia, Spagna
Questo studio clinico si concentra su pazienti adulti con leucemia mieloide cronica positiva per BCR-ABL1 di nuova diagnosi. Lo studio valuta l’efficacia di Asciminib, un farmaco disponibile in compresse rivestite con film, utilizzato da solo o in combinazione con Tasigna (nilotinib), disponibile in capsule rigide. Entrambi i farmaci vengono somministrati per via orale.
L’obiettivo principale è valutare quanto rapidamente ed efficacemente questi trattamenti possano ridurre la presenza di cellule tumorali nel sangue, raggiungendo una risposta molecolare profonda. I pazienti devono avere una diagnosi confermata di LMC positiva per BCR-ABL1 in fase cronica, con meno di 3 mesi dalla diagnosi. Durante lo studio, che può durare fino a diversi anni, i ricercatori monitoreranno regolarmente la risposta al trattamento attraverso esami del sangue.
I criteri di inclusione principali richiedono che i pazienti abbiano almeno 18 anni, siano nella fase cronica precoce della malattia, abbiano una funzionalità adeguata degli organi e un punteggio ECOG (scala che misura la capacità di svolgere attività quotidiane) di 0, 1 o 2. È consentito un trattamento precedente con inibitori tirosin-chinasici (TKI) per non più di 30 giorni.
Confronto tra Nilotinib e Imatinib per Pazienti con Leucemia Mieloide Cronica in Fase Cronica
Località: Italia, Paesi Bassi
Questo studio confronta due approcci terapeutici per pazienti con LMC di nuova diagnosi. Il primo approccio prevede l’inizio del trattamento con Nilotinib (Tasigna 150 mg), mentre il secondo inizia con Imatinib (Glivec 100 mg) con possibilità di passare a Nilotinib se la risposta non è ottimale. Entrambi i farmaci sono somministrati per via orale.
Lo studio, che può durare fino a 48 mesi, ha l’obiettivo di determinare quale strategia sia più efficace nel raggiungere e mantenere una remissione che consenta ai pazienti di interrompere il trattamento mantenendo il controllo della malattia. I pazienti devono avere almeno 18 anni, con una diagnosi confermata di LMC BCR/ABL+ in fase cronica, con specifici parametri ematologici che includono meno del 15% di blasti nel sangue e un numero di piastrine superiore a 100.000 per mm³.
Durante lo studio vengono effettuati controlli regolari per misurare i livelli di specifici marcatori nel sangue e determinare l’efficacia del trattamento. A 24 mesi viene effettuata una valutazione cruciale per verificare la risposta molecolare profonda, che determinerà i passi successivi nel trattamento del paziente.
Studio su Asciminib per Pazienti con Leucemia Mieloide Cronica dopo Due o Più Inibitori Tirosin-Chinasici
Località: Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio si rivolge a pazienti con LMC in fase cronica che hanno già ricevuto almeno due trattamenti con inibitori tirosin-chinasici (come imatinib, nilotinib, dasatinib, bosutinib, radotinib o ponatinib) senza raggiungere una risposta molecolare soddisfacente. Lo studio valuta l’efficacia di Asciminib, disponibile in compresse rivestite con film, somministrato per via orale.
L’obiettivo principale è determinare quanti pazienti raggiungono una risposta molecolare specifica a 48 settimane. Il trattamento può continuare fino a 144 settimane, con controlli regolari per monitorare la salute e l’efficacia del trattamento. I pazienti devono avere almeno 18 anni, con diagnosi di LMC-CP e storia di trattamento con almeno due TKI precedenti, con fallimento o intolleranza alla terapia più recente secondo le linee guida ELN del 2020.
Lo studio include anche valutazioni di sicurezza per monitorare eventuali effetti collaterali e modifiche nei parametri di salute. Durante tutto il periodo di trattamento, i pazienti avranno visite regolari per controlli del sangue e altre valutazioni necessarie.
Studi Pediatrici per la Leucemia Mieloide Cronica
Studio sulla Dose e Sicurezza di Asciminib nei Bambini con Leucemia Mieloide Cronica
Località: Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Polonia
Questo studio clinico si concentra sui pazienti pediatrici (bambini di età compresa tra 1 e 18 anni) con leucemia mieloide cronica positiva per il cromosoma Philadelphia in fase cronica. Lo studio valuta Asciminib, somministrato come compressa rivestita con film, per determinare la dose appropriata e la sicurezza nei bambini che sono stati precedentemente trattati con uno o più inibitori tirosin-chinasici.
L’obiettivo principale è trovare un dosaggio che fornisca nei bambini un’esposizione al farmaco simile a quella osservata negli adulti (40 mg due volte al giorno). I partecipanti devono avere la LMC Ph+ in fase cronica, essere stati trattati con almeno un TKI precedentemente e aver sperimentato un fallimento o un’intolleranza alla terapia TKI più recente.
Durante lo studio vengono condotti monitoraggi regolari per valutare come il corpo del bambino elabora il farmaco, eventuali effetti collaterali e le risposte ematologiche e molecolari al trattamento. I partecipanti compilano anche questionari sull’accettabilità e il gusto del farmaco dopo la prima dose e a 4 e 52 settimane. Particolare attenzione viene data alla valutazione della crescita e della maturazione sessuale per garantire che il trattamento non influisca negativamente sullo sviluppo.
Studio di Bosutinib per Bambini con Leucemia Mieloide Cronica di Nuova Diagnosi o Resistente
Località: Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna
Questo studio valuta Bosutinib, un inibitore tirosin-chinasico disponibile in capsule o compresse rivestite con film, in pazienti pediatrici (età 1-18 anni) con LMC. Lo studio include sia bambini con diagnosi recente che bambini con malattia resistente o intollerante a trattamenti precedenti.
Lo studio è condotto in due fasi. Nella prima fase vengono testate diverse dosi del farmaco per trovare quella più appropriata per i bambini. Nella seconda fase, lo studio si concentra su come il farmaco viene elaborato nel corpo e sulla sua sicurezza complessiva. I partecipanti devono avere una diagnosi confermata di LMC positiva per il cromosoma Philadelphia, con adeguata funzionalità renale ed epatica e capacità di deglutire compresse o assumere il farmaco mescolato al cibo o sciolto in acqua.
Durante tutto lo studio, i pazienti vengono sottoposti a controlli regolari per monitorare la loro salute e gli effetti del farmaco. Lo studio, che dovrebbe concludersi nel marzo 2029, mira a fornire informazioni sulla sicurezza ed efficacia del Bosutinib nel trattamento della LMC pediatrica.
Studi sulla Sospensione del Trattamento
Studio sull’Efficacia di Asciminib e Imatinib per Pazienti che Non Rispondono a Imatinib
Località: Austria, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Spagna
Questo studio si rivolge a pazienti con LMC in fase cronica che sono stati trattati con imatinib per almeno un anno ma non hanno raggiunto una risposta molecolare profonda. I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno dei seguenti gruppi: continuazione con imatinib da solo, aggiunta di Asciminib a imatinib, o passaggio a nilotinib.
L’obiettivo principale è valutare il tasso di risposta molecolare profonda (MR4.5) a 48 settimane. I pazienti devono avere almeno 18 anni, con diagnosi di LMC-CP BCR-ABL1+ e livelli di BCR-ABL1 compresi tra 0,01% e 1% all’inizio dello studio. Il trattamento può durare fino a 96 settimane, durante le quali vengono effettuati controlli regolari per monitorare la risposta al trattamento e la sicurezza.
I parametri ematologici richiesti includono un conteggio assoluto dei neutrofili di almeno 1,5 x 10⁹/L, piastrine di almeno 75 x 10⁹/L ed emoglobina di almeno 9 g/dL. Anche la funzionalità renale ed epatica deve essere adeguata, con specifici valori di laboratorio richiesti per l’inclusione.
Studio sulla Sospensione di Dasatinib dopo un Precedente Tentativo di Interruzione del Trattamento
Località: Danimarca, Francia, Paesi Bassi
Questo studio è dedicato a pazienti con LMC che hanno precedentemente tentato di interrompere il trattamento con inibitori tirosin-chinasici ma hanno dovuto riprenderlo. I partecipanti devono essere stati trattati con dasatinib (SPRYCEL) per almeno due anni e aver mantenuto una risposta molecolare profonda (MR4) per almeno un anno.
L’obiettivo è valutare se i pazienti possono mantenere una remissione molecolare maggiore (MMR) dopo aver interrotto nuovamente il farmaco. I pazienti devono avere almeno 18 anni, essere in fase cronica della LMC e aver ricevuto trattamento con TKI per almeno tre anni, con gli ultimi due anni con dasatinib. Durante lo studio vengono effettuati controlli regolari per 12 mesi per monitorare i livelli di cellule leucemiche nel sangue.
Lo studio valuterà la proporzione di pazienti che mantengono la MMR a 6 e 12 mesi dopo l’interruzione del farmaco, nonché eventuali eventi avversi correlati alla sospensione del trattamento e fattori che potrebbero predire il successo dell’interruzione.
Studio sulla Sospensione degli Inibitori Tirosin-Chinasici: Confronto tra Strategie con Dasatinib, Imatinib, Nilotinib e Bosutinib
Località: Francia
Questo studio confronta due diverse strategie per interrompere l’uso di inibitori tirosin-chinasici nei pazienti con LMC. I farmaci studiati includono Sprycel (dasatinib), Glivec (imatinib), Tasigna (nilotinib) e Bosulif (bosutinib), tutti somministrati per via orale.
I partecipanti devono avere almeno 18 anni, essere in fase cronica della LMC con il riarrangiamento genetico BCR::ABL1 tipico, e essere stati trattati con imatinib per almeno 4 anni o con un TKI di seconda generazione per almeno 3 anni. È richiesta una risposta molecolare profonda (DMR) per almeno 1 anno. Le dosi minime richieste sono: dasatinib almeno 50 mg al giorno, imatinib almeno 300 mg al giorno, nilotinib almeno 300 mg al giorno e bosutinib almeno 200 mg al giorno.
Lo studio, che si concluderà nel giugno 2029, mira a determinare quale strategia sia più efficace nel mantenere la remissione senza necessità di trattamento continuo, monitorando anche l’impatto sul sistema immunitario e sulla qualità della vita dei pazienti.
Studi con Approcci Innovativi
Studio di Pioglitazone e Inibitori Tirosin-Chinasici dopo Tentativi di Interruzione del Trattamento
Località: Francia
Questo studio esplora l’uso di Pioglitazone (disponibile in compresse Actos 30 mg) in combinazione con inibitori tirosin-chinasici in pazienti con LMC che hanno sperimentato un ritorno della malattia dopo aver interrotto i TKI. L’obiettivo è preparare i pazienti per un altro tentativo di interruzione del trattamento.
I partecipanti devono avere la LMC in qualsiasi fase ed essere in MR4.5, aver sperimentato una perdita della MMR dopo aver interrotto un TKI, ed essere stati trattati con imatinib, dasatinib, nilotinib o bosutinib per più di 2 anni dall’ultimo tentativo di interruzione. Lo studio monitora i pazienti per vedere quanto bene riescono a mantenere la risposta al trattamento senza perdere la MMR per un periodo di 12 mesi dopo l’interruzione della combinazione di Pioglitazone e TKI.
Durante lo studio vengono effettuati esami del sangue mensili nei primi sei mesi, poi trimestrali per i successivi sei mesi e semestrali in seguito, per valutare i livelli del marcatore BCR-ABL1. I pazienti devono avere più di 18 anni e adeguata funzionalità epatica, con livelli di bilirubina, AST e ALT entro limiti accettabili.
Studio di Venetoclax dopo l’Interruzione della Terapia con Inibitori Tirosin-Chinasici
Località: Germania
Questo studio valuta l’efficacia di Venetoclax (ABT-199), somministrato per via orale alla dose di 400 mg una volta al giorno, in pazienti con LMC che hanno precedentemente raggiunto una remissione profonda con gli inibitori tirosin-chinasici e hanno poi interrotto la terapia. Il periodo di trattamento dura fino a 12 mesi.
L’obiettivo dello studio è valutare come Venetoclax colpisca le cellule tumorali residue nel midollo osseo. I partecipanti devono avere almeno 18 anni, con diagnosi di LMC in fase cronica confermata da test genetici, la presenza del cromosoma Philadelphia o positività per BCR::ABL1, e specifici marcatori genetici chiamati trascritti BCR::ABL1 b2a2 e/o b3a2.
È richiesto che i pazienti abbiano raggiunto e mantenuto un livello profondo di remissione (MR4 o migliore) confermato tre volte negli ultimi 13 mesi da un laboratorio certificato, e siano stati in terapia con TKI per almeno 3 anni. Durante lo studio vengono effettuati controlli regolari della funzionalità epatica e renale, nonché dei livelli di potassio, calcio e magnesio nel sangue. Le donne in età fertile devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci e sottoporsi a test di gravidanza regolari.
Riepilogo
Gli studi clinici attualmente disponibili per la leucemia mieloide cronica offrono diverse opportunità per i pazienti in varie fasi della malattia. Una caratteristica importante di molti di questi studi è la disponibilità di opzioni terapeutiche in Italia, con 6 studi su 10 che includono centri italiani.
Gli studi si concentrano su tre aree principali: nuovi farmaci per pazienti di nuova diagnosi o resistenti (come Asciminib e Bosutinib), approcci pediatrici che cercano di ottimizzare le dosi per i bambini, e strategie di interruzione del trattamento per pazienti che hanno raggiunto una risposta profonda.
Un aspetto particolarmente promettente è rappresentato dagli studi sulla sospensione del trattamento, che mirano a identificare i pazienti che possono vivere senza terapia continua mantenendo il controllo della malattia. Questi studi sono cruciali per migliorare la qualità della vita dei pazienti con LMC, riducendo gli effetti collaterali a lungo termine e i costi del trattamento.
Per i pazienti pediatrici, gli studi dedicati rappresentano un passo importante verso trattamenti più mirati e sicuri per questa popolazione vulnerabile. La ricerca sui dosaggi ottimali e sulla sicurezza a lungo termine è fondamentale per garantire che i giovani pazienti possano beneficiare delle stesse opportunità terapeutiche disponibili per gli adulti.
I pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi dovrebbero discutere con il proprio ematologo per valutare l’idoneità e comprendere i potenziali benefici e rischi della partecipazione a una sperimentazione clinica.












