Leucemia mieloide acuta refrattaria – Studi clinici

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La leucemia mieloide acuta refrattaria è una forma grave di cancro del sangue che non risponde ai trattamenti standard. Attualmente sono in corso 7 studi clinici che stanno testando nuove terapie innovative, tra cui terapie cellulari CAR-T, inibitori molecolari e combinazioni di farmaci, offrendo speranza a pazienti che hanno esaurito le opzioni terapeutiche convenzionali.

Studi clinici in corso per la leucemia mieloide acuta refrattaria

La leucemia mieloide acuta (LMA) refrattaria rappresenta una sfida terapeutica significativa, caratterizzata dalla mancata risposta ai trattamenti standard o dalla ricomparsa della malattia dopo un periodo di remissione. Questo tipo di cancro del sangue colpisce le cellule progenitrici del midollo osseo, provocando un accumulo di cellule leucemiche immature che interferiscono con la produzione di cellule ematiche normali. I pazienti con LMA refrattaria necessitano di approcci terapeutici innovativi, e gli studi clinici in corso offrono accesso a trattamenti sperimentali promettenti.

Di seguito viene presentata una panoramica dettagliata degli studi clinici attualmente disponibili per i pazienti affetti da leucemia mieloide acuta refrattaria. Questi trial stanno valutando diverse strategie terapeutiche, dalle terapie cellulari geneticamente modificate agli inibitori molecolari, con l’obiettivo di migliorare i tassi di risposta e la sopravvivenza dei pazienti.

Studi clinici disponibili

Studio sul trattamento con CART84 per pazienti adulti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria e leucemia linfoblastica acuta a cellule T

Localizzazione: Spagna

Questo studio si concentra sul trattamento di pazienti con leucemia mieloide acuta (LMA) e leucemia linfoblastica acuta a cellule T (T-ALL) che non hanno risposto a trattamenti precedenti o la cui malattia è ricomparsa. Lo studio testa un nuovo trattamento chiamato CART84, una terapia cellulare CAR-T realizzata modificando le cellule immunitarie del paziente in laboratorio per migliorare la loro capacità di combattere le cellule tumorali.

I criteri di inclusione principali richiedono che i pazienti abbiano almeno 18 anni, con LMA o T-ALL diagnosticata e almeno il 5% di cellule leucemiche nel midollo osseo o nel sangue. La malattia deve essere primariamente refrattaria, in seconda recidiva o successiva, oppure recidivata dopo trapianto di cellule staminali. È necessaria una buona funzionalità degli organi e la presenza della proteina CD84 sulle cellule tumorali. Fondamentale è anche la disponibilità di un donatore compatibile per un possibile trapianto di cellule staminali da effettuare tra 30 e 90 giorni dopo il trattamento con CART84.

Il trattamento prevede la raccolta delle cellule T del paziente, la loro modificazione genetica in laboratorio e la successiva reinfusione tramite infusione endovenosa. I pazienti vengono monitorati attentamente per i primi 30 giorni e successivamente per un periodo fino a 24 mesi, con controlli regolari del sangue ed esami del midollo osseo per valutare l’efficacia del trattamento e gli eventuali effetti collaterali.

Studio sulla sicurezza di Eganelisib in monoterapia e in combinazione con citarabina per pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria o sindromi mielodisplastiche ad alto rischio

Localizzazione: Spagna

Questo trial clinico valuta l’Eganelisib (IPI-549), sia come monoterapia che in combinazione con citarabina (Ara-C), in pazienti con LMA recidivante o refrattaria e sindromi mielodisplastiche ad alto rischio (HR-MDS). Lo studio è diviso in due fasi: la prima determina la dose sicura di Eganelisib quando utilizzato con citarabina a basso dosaggio, mentre la seconda fase valuta l’efficacia del trattamento nel controllare la malattia.

I criteri di inclusione richiedono pazienti di almeno 18 anni con diagnosi confermata di LMA (con almeno il 10% di cellule anomale nel midollo osseo, escludendo la leucemia promielocitica acuta) o HR-MDS, con malattia recidivante o refrattaria senza altre opzioni terapeutiche efficaci disponibili. È necessario un performance status ECOG di 0, 1 o 2, funzionalità epatica e renale adeguate, e la capacità di assumere e tollerare la terapia orale.

Durante il trattamento, i pazienti ricevono Eganelisib in capsule orali (da 5 mg o 30 mg) e citarabina tramite infusione endovenosa. Il dosaggio viene ottimizzato in base alla risposta e alla tollerabilità del paziente. Lo studio prevede un monitoraggio attento con controlli regolari per valutare la sicurezza e identificare eventuali effetti avversi.

Studio sulla sicurezza ed efficacia di Eltanexor per pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria con mutazione NPM1

Localizzazione: Italia

Questo studio di fase 2A valuta Eltanexor (KPT-8602), un inibitore selettivo dell’esportazione nucleare, in pazienti con LMA recidivante o refrattaria che presentano la specifica mutazione NPM1. Eltanexor viene somministrato per via orale in compresse e agisce inibendo l’esportazione di alcune proteine dal nucleo cellulare, portando alla morte delle cellule leucemiche.

Lo studio è rivolto a pazienti di almeno 60 anni con diagnosi documentata di LMA con mutazione NPM1 recidivante o refrattaria. I pazienti devono aver ricevuto almeno una linea di chemioterapia standard e un regime basato su venetoclax, a meno che non siano appropriati. Se presentano mutazioni FLT3, devono aver ricevuto almeno un inibitore FLT3. È richiesto un performance status ECOG inferiore a 2, un’aspettativa di vita di almeno 3 mesi, funzionalità epatica e renale adeguate, e un numero di globuli bianchi non superiore a 10 × 10⁹/L.

Il trattamento prevede l’assunzione orale di compresse di Eltanexor secondo un protocollo specifico. La risposta viene valutata alla fine del ciclo 2, con l’obiettivo di determinare il tasso di risposta globale e l’incidenza di eventi avversi significativi. Lo studio è previsto concludersi entro giugno 2026.

Studio di S227928 in monoterapia e in combinazione con venetoclax per pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria, sindrome mielodisplastica o leucemia mielomonocitica cronica

Localizzazione: Finlandia, Francia, Germania

Questo trial multicentrico studia S227928, un coniugato anticorpo-farmaco anti-CD74, sia in monoterapia che in combinazione con venetoclax. S227928 è progettato per colpire specificamente le cellule leucemiche che esprimono la proteina CD74, somministrando un agente citotossico direttamente alle cellule tumorali.

Lo studio accetta pazienti adulti (almeno 18 anni) con diagnosi confermata di LMA recidivante/refrattaria, sindrome mielodisplastica (MDS)/LMA o leucemia mielomonocitica cronica (CMML). I pazienti devono aver ricevuto almeno una linea di trattamento standard e presentare una malattia recidivante o refrattaria senza candidabilità a ulteriori terapie standard. È necessario un performance status di 2 o inferiore (0 o 1 in alcuni paesi europei), leucociti circolanti inferiori a 10 × 10⁹/L, e funzionalità renale ed epatica adeguate.

Il trial è diviso in due fasi: la fase 1 si concentra sulla determinazione della dose massima tollerata di S227928 e sulla valutazione della sicurezza, mentre la fase 2 valuta l’attività anti-leucemica della combinazione S227928 e venetoclax. S227928 viene somministrato tramite infusione endovenosa, mentre venetoclax viene assunto per via orale in compresse da 100 mg. I pazienti vengono monitorati regolarmente con esami fisici, test di laboratorio e valutazioni cardiache.

Studio sull’infusione di SAR443579 per adulti e bambini con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria, leucemia linfoblastica acuta a cellule B, HR-MDS o BPDCN

Localizzazione: Francia, Paesi Bassi

Questo studio valuta SAR443579, un agente anti-cancro sperimentale somministrato tramite infusione endovenosa, in pazienti adulti e pediatrici con vari tipi di tumori ematologici, inclusa la LMA recidivante o refrattaria. Lo studio comprende anche pazienti con leucemia linfoblastica acuta a cellule B (B-ALL), sindromi mielodisplastiche ad alto rischio (HR-MDS) e neoplasma a cellule dendritiche plasmacitoidi blastico (BPDCN).

Per la fase di escalation, i pazienti devono avere almeno 1 anno (adulti almeno 12 anni, bambini 1-17 anni) con diagnosi confermata di LMA primaria o secondaria (eccetto leucemia promielocitica acuta e leucemia mielomonocitica giovanile). La malattia deve presentare fallimento primario dell’induzione, recidiva precoce entro 6 mesi, o recidiva in prima linea o successiva. È richiesto un peso corporeo di almeno 10 kg. Per gli adulti nella fase di espansione, lo studio include coorti specifiche per diversi pattern di recidiva.

Il trial è strutturato in due parti: la fase di escalation determina la dose massima tollerata o la dose massima somministrata, mentre la fase di espansione valuta l’attività anti-leucemica alla dose raccomandata. I pazienti vengono monitorati attentamente per la sicurezza e l’efficacia durante tutto lo studio, con visite di follow-up regolari per valutare la risposta al trattamento.

Studio su CCTx-001, ciclofosfamide monoidrato e fludarabina fosfato per pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria

Localizzazione: Francia, Germania, Spagna, Svezia

Questo studio multicentrico valuta CCTx-001, una terapia cellulare CAR-T, in combinazione con ciclofosfamide monoidrato e fludarabina fosfato come regime di linfodeplezione preparatorio. CCTx-001 consiste in cellule T modificate geneticamente per riconoscere e attaccare le cellule leucemiche.

I criteri di inclusione richiedono pazienti di almeno 18 anni con LMA recidivante/refrattaria attiva, con conta dei blasti circolanti inferiore a 20.000/mm³ (controllabile con idrossiurea). È necessaria una conta assoluta dei linfociti superiore a 200/mm³, un performance status ECOG di 0 o 1, un’aspettativa di vita superiore a 3 mesi, e funzionalità organica adeguata. I pazienti devono essere idonei alla leucaferesi, una procedura per raccogliere i globuli bianchi necessari per la preparazione della terapia.

Il processo terapeutico prevede diverse fasi: dopo la valutazione iniziale e la leucaferesi, i pazienti ricevono il regime di chemioterapia preparatoria con ciclofosfamide e fludarabina tramite infusione endovenosa, seguito dalla somministrazione di CCTx-001. Lo studio è diviso in fase 1, focalizzata sulla sicurezza e la determinazione del dosaggio, e fase 2, che valuta l’attività clinica. I pazienti vengono monitorati strettamente per effetti collaterali e risposta al trattamento, con controlli regolari e test di laboratorio.

Studio sulla sicurezza ed efficacia di mebendazolo e citarabina a basso dosaggio per pazienti anziani con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria

Localizzazione: Germania

Questo studio innovativo valuta la combinazione di mebendazolo, tradizionalmente utilizzato come antiparassitario, con citarabina a basso dosaggio (Ara-C) in pazienti anziani con LMA recidivante o refrattaria. Il mebendazolo viene studiato per le sue potenziali proprietà anti-cancro attraverso l’interruzione della formazione dei microtubuli, essenziali per la divisione cellulare.

Lo studio è specificamente rivolto a pazienti anziani di età superiore a 70 anni con diagnosi di LMA (eccetto la leucemia promielocitica M3) recidivante o refrattaria, non idonei a trattamenti intensivi. È richiesta una conta di blasti nel sangue superiore a 1000 per microlitro, la capacità di assumere farmaci orali, l’assenza di problemi noti di assorbimento, e una funzionalità organica sufficiente. I pazienti devono essere in grado di comprendere lo studio e fornire il consenso informato.

Il trial è strutturato in due fasi: la fase I valuta la sicurezza della combinazione e determina una dose sicura ed efficace di mebendazolo, mentre la fase II valuta l’efficacia nel raggiungere la remissione completa o parziale con recupero incompleto dell’emocromo entro tre mesi. Il mebendazolo viene somministrato per via orale in compresse (da 500 mg o 100 mg), mentre l’Ara-C viene iniettato per via sottocutanea. Lo studio è previsto concludersi entro giugno 2026, con monitoraggio regolare degli effetti collaterali e della risposta al trattamento.

Considerazioni finali

Gli studi clinici presentati rappresentano una gamma diversificata di approcci terapeutici innovativi per la leucemia mieloide acuta refrattaria. Le terapie cellulari CAR-T, come CART84 e CCTx-001, offrono un approccio personalizzato che sfrutta il sistema immunitario del paziente per combattere la malattia. Gli inibitori molecolari, come Eganelisib, Eltanexor e S227928, mirano a bersagli specifici nelle cellule leucemiche, potenzialmente offrendo una maggiore selettività e minori effetti collaterali rispetto alla chemioterapia tradizionale.

È particolarmente interessante notare la varietà di popolazioni di pazienti incluse in questi studi, dai pazienti anziani non idonei a trattamenti intensivi ai pazienti pediatrici, e la presenza di studi dedicati a sottotipi specifici di LMA, come quelli con mutazione NPM1. La disponibilità di trial in diversi paesi europei aumenta l’accessibilità di questi trattamenti sperimentali per i pazienti.

I pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi dovrebbero discutere attentamente le opzioni con il proprio oncologo, valutando i potenziali benefici e rischi, nonché i requisiti specifici di ciascun trial. La partecipazione a uno studio clinico può offrire accesso a terapie all’avanguardia e contribuire al progresso della ricerca medica per questa patologia complessa.

Studi clinici in corso su Leucemia mieloide acuta refrattaria

  • Data di inizio: 2025-05-16

    Studio sulla sicurezza di Eganelisib e Cytarabina in pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante/refrattaria

    Reclutamento in corso

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    Questo studio clinico si concentra su pazienti affetti da leucemia mieloide acuta (LMA) recidivante o refrattaria e sindromi mielodisplastiche ad alto rischio. La ricerca esamina l’uso di un farmaco chiamato Eganelisib, noto anche con il codice IPI-549, sia da solo che in combinazione con un altro farmaco chiamato Citarabina. L’obiettivo principale dello studio è valutare…

    Farmaci indagati:
    Spagna
  • Data di inizio: 2025-01-14

    Studio sulla sicurezza ed efficacia di eltanexor per pazienti con leucemia mieloide acuta NPM1-mutata recidivante/refrattaria

    Reclutamento in corso

    2 1 1

    Lo studio clinico si concentra sulla Leucemia Mieloide Acuta, una forma di cancro del sangue che colpisce i globuli bianchi. Questo studio esaminerà l’efficacia e la sicurezza di un nuovo trattamento chiamato Eltanexor, noto anche con il codice KPT-8602. Il trattamento è somministrato sotto forma di compresse e viene studiato in pazienti con leucemia che…

    Farmaci indagati:
    Italia
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio su CCTx-001, ciclofosfamide monoidrato e fludarabina fosfato per pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante/refrattaria

    Non ancora in reclutamento

    2 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra sulla Leucemia Mieloide Acuta (LMA) che è una forma di cancro del sangue. In particolare, si tratta di pazienti con LMA che non rispondono più ai trattamenti standard o che hanno avuto una ricaduta. Il trattamento in esame utilizza una terapia innovativa chiamata CCTx-001, che è una forma di terapia…

    Germania Spagna Svezia Francia
  • Data di inizio: 2025-02-11

    Studio su S227928 e Venetoclax per pazienti con leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica o leucemia mielomonocitica cronica recidivante/refrattaria

    Non in reclutamento

    2 1 1 1

    Questo studio clinico si concentra su pazienti con leucemia mieloide acuta recidivante/refrattaria (AML), sindrome mielodisplastica/AML (MDS/AML) o leucemia mielomonocitica cronica (CMML). Queste sono malattie del sangue in cui le cellule del midollo osseo non si sviluppano correttamente, portando a un accumulo di cellule immature nel sangue. Lo studio esaminerà l’efficacia e la sicurezza di un…

    Finlandia Germania Francia
  • Data di inizio: 2022-07-04

    Studio sull’infusione di SAR443579 in bambini e adulti con leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria, leucemia linfoblastica acuta a cellule B, sindrome mielodisplastica ad alto rischio o neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche

    Non in reclutamento

    2 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra su alcune malattie del sangue, tra cui la leucemia mieloide acuta (LMA), la leucemia linfoblastica acuta a cellule B (B-ALL), la sindrome mielodisplastica ad alto rischio (HR-MDS) e la neoplasia a cellule dendritiche plasmacitoidi blastiche (BPDCN). Queste condizioni sono caratterizzate da un’eccessiva produzione di cellule del sangue anomale, che può…

    Francia Paesi Bassi
  • Lo studio non è ancora iniziato

    Studio sulla sicurezza ed efficacia di mebendazolo e Ara-C in pazienti anziani con leucemia mieloide acuta recidivante/refrattaria

    Non in reclutamento

    2 1 1 1

    Lo studio clinico si concentra su una malattia chiamata leucemia mieloide acuta (LMA), in particolare nei pazienti anziani che hanno avuto una ricaduta o che non rispondono più ai trattamenti standard. La leucemia mieloide acuta è un tipo di cancro del sangue che colpisce i globuli bianchi. Lo scopo dello studio è valutare la sicurezza…

    Farmaci indagati:
    Germania