Sono attualmente in corso 13 studi clinici sul carcinoma a cellule renali metastatico. Questi studi esplorano nuove combinazioni di trattamento, comprese terapie immunitarie e inibitori della tirosin-chinasi, per migliorare i risultati dei pazienti con questa forma aggressiva di tumore renale che si è diffuso ad altre parti del corpo.
Studi clinici sul carcinoma a cellule renali metastatico
Il carcinoma a cellule renali metastatico è una forma di cancro del rene che si è diffuso oltre il rene ad altre parti del corpo. Questa malattia rappresenta una sfida significativa per i pazienti e i medici, poiché tende ad essere più difficile da trattare rispetto ai tumori localizzati. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che esplorano nuove opzioni terapeutiche per questa condizione.
Gli studi clinici in corso stanno testando diverse combinazioni di farmaci, tra cui immunoterapie che aiutano il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali, e inibitori della tirosin-chinasi che bloccano le proteine che promuovono la crescita del cancro. Questi studi mirano a identificare le strategie di trattamento più efficaci per migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti.
Studi clinici disponibili
Studio sugli effetti della rimozione del tumore in pazienti con cancro del rene metastatico trattati con la combinazione di nivolumab e ipilimumab
Localizzazione: Italia
Questo studio si concentra sull’analisi degli effetti della rimozione chirurgica del tumore primario nei pazienti che ricevono già immunoterapia standard. Lo studio valuta combinazioni di farmaci come axitinib con pembrolizumab, cabozantinib con nivolumab, lenvatinib con pembrolizumab, e nivolumab da solo dopo una combinazione di nivolumab e ipilimumab. L’obiettivo principale è determinare come il ritardo nella rimozione del tumore primario influenzi la sopravvivenza dei pazienti. Lo studio durerà fino a 36 mesi e monitorerà sia la sopravvivenza globale che quella libera da progressione, valutando anche la qualità della vita dei partecipanti attraverso questionari specifici.
Criteri di inclusione principali: Pazienti di almeno 18 anni con diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali con componente a cellule chiare, in trattamento con terapia standard basata su anti-PD1 per almeno 24 settimane ma non più di 52 settimane, senza segni di progressione del cancro. È richiesta un’adeguata funzionalità degli organi e un’aspettativa di vita di almeno 9 mesi.
Studio comparativo delle scansioni PET con gallio (68Ga) gozetotide e zirconio (89Zr) girentuximab per la rilevazione di tumori in pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio innovativo confronta due diversi metodi di imaging per rilevare i tumori nei pazienti con carcinoma a cellule renali a cellule chiare metastatico. Le due tecniche di imaging confrontate sono la PET con 68Ga-gozetotide (PSMA) e la PET con 89Zr-DFO-girentuximab. Lo studio mira a identificare quale metodo sia più efficace nel rilevare il cancro e le sue metastasi. I pazienti riceveranno entrambe le scansioni e i risultati verranno confrontati anche con la tomografia computerizzata (TC) standard. Questo studio potrebbe portare a migliori opzioni diagnostiche per i pazienti con questo tipo di cancro del rene.
Criteri di inclusione principali: Pazienti di almeno 18 anni con sospetto di carcinoma a cellule renali a cellule chiare metastatico basato su una TC con contrasto eseguita non più di 4 settimane prima della scansione PET. La diagnosi può essere confermata o meno da biopsia prima dell’ingresso nello studio.
Studio di pembrolizumab ed epacadostat versus trattamento standard per pazienti con cancro del rene avanzato o metastatico
Localizzazione: Spagna
Questo studio valuta l’efficacia e la sicurezza di una nuova combinazione di trattamento rispetto alle terapie standard. La nuova combinazione include pembrolizumab, somministrato per via endovenosa, ed epacadostat, assunto per via orale. Questi vengono confrontati con i trattamenti standard sunitinib e pazopanib, entrambi assunti per via orale. Lo studio monitora la risposta del cancro al trattamento e gli eventuali effetti collaterali. L’obiettivo è determinare se la nuova combinazione possa fornire risultati migliori per i pazienti con questo tipo di cancro del rene rispetto ai trattamenti standard.
Criteri di inclusione principali: Pazienti con diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali localmente avanzato o metastatico con componente a cellule chiare, senza terapia sistemica precedente. È richiesta una malattia misurabile secondo i criteri RECIST v1.1, un campione di tessuto tumorale e uno stato di performance Karnofsky del 70% o superiore.
Studio di axitinib e inibitori dei checkpoint immunitari per pazienti con cancro del rene avanzato o metastatico non trattato
Localizzazione: Francia, Germania, Polonia, Spagna
Questo studio esamina diverse combinazioni di farmaci tra cui RO7247669 (tobemstomig), tiragolumab, pembrolizumab e axitinib. I partecipanti riceveranno queste terapie in diverse combinazioni somministrate per via endovenosa e orale. Lo studio confronta diversi gruppi: un gruppo riceverà tobemstomig e axitinib, un altro riceverà tiragolumab, tobemstomig e axitinib, mentre un gruppo di controllo riceverà pembrolizumab e axitinib. Lo studio durerà fino a 24 mesi, durante i quali i partecipanti saranno monitorati attentamente per valutare l’efficacia nel rallentare la progressione del cancro e la sicurezza complessiva di questi trattamenti.
Criteri di inclusione principali: Pazienti con carcinoma a cellule renali a cellule chiare localmente avanzato o metastatico non trattato, con un punteggio di rischio IMDC intermedio (1 o 2) o scarso (da 3 a 6). È richiesta una malattia misurabile, un’adeguata funzionalità ematologica e degli organi, test negativi per l’epatite B e C, ed età compresa tra 18 e 64 anni.
Studio di axitinib e nivolumab per pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico che non rispondono completamente al trattamento iniziale
Localizzazione: Italia, Spagna
Questo studio confronta la combinazione di axitinib e nivolumab con nivolumab da solo, dopo una fase iniziale di trattamento con nivolumab e ipilimumab. Axitinib è un farmaco che blocca le proteine che promuovono la crescita del cancro, mentre nivolumab è un’immunoterapia che aiuta il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali. Lo studio valuterà l’efficacia della combinazione rispetto al solo nivolumab in pazienti che non hanno avuto una risposta completa al trattamento iniziale. La durata dello studio è prevista fino a 12 mesi, durante i quali verranno monitorati la risposta del cancro, la sopravvivenza libera da progressione, la sopravvivenza globale e la qualità della vita.
Criteri di inclusione principali: Pazienti di almeno 18 anni con diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali avanzato con sottotipo a cellule chiare, che hanno completato il trattamento con nivolumab e ipilimumab senza effetti collaterali gravi e senza risposta completa o progressione della malattia. È richiesto un campione di tessuto tumorale, almeno un tumore misurabile e un’adeguata funzionalità degli organi.
Studio di axitinib e pembrolizumab per pazienti con carcinoma a cellule renali papillare avanzato o metastatico
Localizzazione: Francia
Questo studio è dedicato specificamente al carcinoma a cellule renali papillare, un sottotipo meno comune di cancro del rene. Lo studio valuta l’efficacia della combinazione di axitinib e pembrolizumab rispetto al solo axitinib. Pembrolizumab viene somministrato per via endovenosa mentre axitinib è assunto per via orale. L’obiettivo è determinare quale approccio sia più efficace nel trattamento di questo tipo specifico di cancro del rene. Lo studio include visite regolari per il trattamento e il monitoraggio, comprendendo esami del sangue e altre procedure necessarie per garantire la sicurezza e monitorare i progressi del trattamento.
Criteri di inclusione principali: Pazienti di almeno 18 anni con diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali papillare di tipo 2 localmente avanzato o metastatico, senza trattamento sistemico precedente per il cancro renale. È richiesta una malattia misurabile, uno stato di performance ECOG di 0 o 1, un’adeguata funzionalità del midollo osseo, del fegato e dei reni, e assenza di proteinuria significativa.
Studio su pembrolizumab per pazienti con metastasi resecabili da cancro del rene
Localizzazione: Italia
Questo studio si concentra su pazienti con carcinoma a cellule renali oligometastatico, una condizione che coinvolge un numero limitato di metastasi. Lo studio valuta l’efficacia di pembrolizumab nel ritardare la progressione del cancro in pazienti candidati a chirurgia o radioterapia per rimuovere o trattare queste metastasi. Pembrolizumab viene somministrato tramite infusione endovenosa. Lo studio confronta i risultati di coloro che ricevono pembrolizumab con quelli che non lo ricevono, per determinare se il farmaco è efficace nel prolungare il tempo prima della progressione del cancro. Durante lo studio, i pazienti vengono sottoposti a controlli regolari e test di imaging per monitorare lo stato del cancro.
Criteri di inclusione principali: Pazienti di almeno 18 anni con diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali a cellule chiare, che hanno subito nefrectomia parziale o completa senza cellule tumorali ai margini del tessuto rimosso. Devono avere una malattia oligometastatica trattabile con radioterapia o chirurgia locale, con un massimo di 3 metastasi e ciascuna metastasi inferiore a 3 cm. È richiesto uno stato di performance ECOG di 0-1 e nessuna terapia sistemica precedente.
Studio sulla sospensione del trattamento con pembrolizumab e axitinib in pazienti con cancro del rene metastatico a rischio buono o intermedio
Localizzazione: Francia
Questo studio innovativo esamina se sia possibile sospendere il trattamento nei pazienti che hanno risposto bene alla terapia combinata di pembrolizumab e axitinib dopo circa un anno. I partecipanti vengono assegnati casualmente a sospendere o continuare il trattamento. L’obiettivo è determinare se una pausa terapeutica possa essere un’opzione sicura ed efficace per i pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico che hanno risposto bene al trattamento iniziale. Lo studio monitora vari aspetti tra cui la progressione del cancro, gli effetti collaterali e la qualità della vita. La durata dello studio è fino a 24 mesi.
Criteri di inclusione principali: Pazienti di almeno 18 anni con stato di performance Karnofsky del 70% o superiore, malattia misurabile mediante TC, diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali con componente a cellule chiare, malattia avanzata o metastatica non curabile con chirurgia, rischio buono o intermedio con un solo fattore prognostico avverso secondo i criteri IMDC, e risposta obiettiva tra l’11° e il 13° mese di trattamento combinato.
Studio comparativo di nivolumab e ipilimumab con sunitinib per pazienti con cancro del rene avanzato o metastatico
Localizzazione: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia
Questo ampio studio internazionale confronta due approcci terapeutici: la combinazione di nivolumab e ipilimumab, somministrati per via endovenosa, versus il singolo farmaco sunitinib, assunto per via orale in capsule. Lo studio mira a confrontare quanto bene questi trattamenti funzionino in termini di sopravvivenza dei pazienti e di tempo vissuto senza peggioramento del cancro. I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno dei due gruppi di trattamento e seguiti nel tempo con controlli regolari e test per valutare la loro salute e il progresso del cancro. Lo studio è previsto continuare fino ad agosto 2028.
Criteri di inclusione principali: Pazienti adulti con diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali con componente a cellule chiare, malattia avanzata o metastatica che non può essere curata con chirurgia o radioterapia, nessun trattamento precedente per il carcinoma a cellule renali (eccetto un trattamento adiuvante specifico), stato di performance Karnofsky di almeno 70%, malattia misurabile e disponibilità di campione di tessuto tumorale.
Studio della combinazione di pembrolizumab e axitinib versus sunitinib per pazienti con cancro del rene avanzato o metastatico
Localizzazione: Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Polonia, Spagna
Questo studio multicentrico confronta l’efficacia e la sicurezza della combinazione di pembrolizumab e axitinib rispetto al solo sunitinib. Pembrolizumab viene somministrato per via endovenosa mentre axitinib e sunitinib sono assunti per via orale. Lo studio monitora i partecipanti nel tempo per valutare come il cancro risponde ai trattamenti e per verificare eventuali effetti collaterali. I partecipanti ricevono controlli regolari, esami del sangue e altri test necessari per monitorare la loro salute e il progresso del trattamento. Lo studio è previsto continuare fino alla fine del 2025.
Criteri di inclusione principali: Pazienti con diagnosi confermata di carcinoma a cellule renali con componente a cellule chiare, malattia localmente avanzata, metastatica o ricorrente, malattia misurabile secondo linee guida specifiche, nessuna terapia sistemica precedente per il carcinoma a cellule renali avanzato, campione di tessuto tumorale disponibile, stato di performance Karnofsky del 70% o superiore e adeguata funzionalità degli organi.
Riepilogo
Gli studi clinici sul carcinoma a cellule renali metastatico stanno esplorando diverse strategie terapeutiche innovative. Una tendenza significativa è l’uso combinato di immunoterapie, in particolare inibitori dei checkpoint immunitari come pembrolizumab e nivolumab, con inibitori della tirosin-chinasi come axitinib. Questi studi rappresentano un importante passo avanti nella ricerca di trattamenti più efficaci per questa malattia.
Diversi studi stanno anche valutando approcci innovativi come la sospensione temporanea del trattamento nei pazienti che rispondono bene, e il ruolo della chirurgia di riduzione del tumore primario in combinazione con l’immunoterapia. Inoltre, la ricerca si concentra su sottotipi specifici di carcinoma a cellule renali, come il tipo papillare, che richiede approcci terapeutici dedicati.
È importante notare che molti di questi studi sono condotti in più paesi europei, offrendo ai pazienti diverse opportunità geografiche per partecipare. I criteri di inclusione generalmente richiedono pazienti adulti con diagnosi confermata, adeguata funzionalità degli organi e, in molti casi, assenza di trattamenti sistemici precedenti per la malattia avanzata.
Per i pazienti interessati a partecipare a uno studio clinico, è fondamentale consultare il proprio oncologo per valutare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi associati alla partecipazione.














