Comprendere il dolore acuto
Il dolore acuto è un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole che è spesso associata a un danno tissutale reale o potenziale. In genere dura da pochi giorni fino a 12 settimane ed è solitamente scatenato da un evento specifico, come una lesione o un intervento chirurgico. La percezione del dolore è influenzata da vari fattori biofisici, tra cui componenti sensoriali, emotive, cognitive e sociali[2].
Gestione farmacologica del dolore acuto
Una gestione efficace del dolore acuto è fondamentale per prevenirne la transizione al dolore cronico. L’approccio farmacologico deve essere personalizzato per ogni paziente, tenendo conto dei rischi e dei benefici specifici dei farmaci. L’obiettivo è ridurre la sofferenza, migliorare la funzionalità e minimizzare gli effetti avversi[2].
Opzioni da banco
Per molti tipi di dolore, i farmaci da banco (OTC) sono efficaci. Questi includono il paracetamolo (Tachipirina) e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’aspirina, il naprossene (Aleve) e l’ibuprofene (Brufen, Moment). Questi farmaci sono spesso la prima linea di trattamento per le sindromi dolorose acute[1][2].
FANS topici
I FANS topici sono un’opzione sicura ed efficace per il trattamento del dolore acuto, in particolare per le distorsioni e gli strappi muscoloscheletrici. Agiscono inibendo localmente i recettori della cicloossigenasi (COX) quando vengono assorbiti attraverso la pelle. Possono essere applicati direttamente sulla pelle intatta o tramite un cerotto transdermico[2].
FANS orali e paracetamolo
I FANS orali inibiscono gli enzimi COX, che compromette la conversione dell’acido arachidonico in prostaglandine e altri mediatori infiammatori. Sebbene le revisioni sistematiche abbiano dimostrato che i FANS sono più efficaci del paracetamolo per il dolore acuto, entrambi possono migliorare il dolore, con i FANS che risultano migliori per il miglioramento funzionale. Il paracetamolo è ben tollerato e ampiamente utilizzato, possiede proprietà analgesiche e antipiretiche ma manca delle proprietà antinfiammatorie dei FANS[2].
Oppioidi e farmaci ad azione duplice
Gli oppioidi sono potenti analgesici ma comportano rischi sostanziali, inclusi effetti avversi neurologici e gastrointestinali, e rischio di dipendenza. Sono raccomandati solo per il dolore severo o refrattario. I farmaci ad azione duplice, come il tapentadolo (Nucynta) e il tramadolo, sono oppioidi deboli che agiscono anche sui percorsi della noradrenalina e/o serotonina. Questi sono stati studiati principalmente nel dolore oncologico o cronico ma possono essere utili nel dolore acuto quando gli agenti di prima linea non sono efficaci, tollerati o sicuri[1][2].
Gestione completa del dolore
Una gestione efficace del dolore dovrebbe includere un piano completo che affronti la causa del dolore quando appropriato, come l’immobilizzazione di una frattura o il drenaggio di un ascesso. Rivalutazioni regolari della terapia con oppioidi permettono l’aggiunta o l’interruzione di trattamenti farmacologici e non farmacologici secondo necessità, con l’obiettivo di ridurre gradualmente tutti i farmaci il più rapidamente possibile[2].