Lo studio riguarda pazienti con insufficienza respiratoria acuta di origine sconosciuta, che sono anche immunocompromessi. Questo significa che il loro sistema immunitario è indebolito, rendendoli più vulnerabili alle infezioni. L’obiettivo è ridurre la mortalità a 90 giorni in questi pazienti. Per fare ciò, verranno utilizzati steroidi e/o un farmaco antifungino chiamato isavuconazolo. Gli steroidi sono farmaci che possono ridurre l’infiammazione, mentre l’isavuconazolo è usato per trattare infezioni fungine.
Nel corso dello studio, i pazienti riceveranno il trattamento per un massimo di 14 giorni o fino alla dimissione dall’unità di terapia intensiva. Alcuni pazienti riceveranno un placebo, che è una sostanza senza effetto terapeutico, per confrontare i risultati con quelli di chi riceve il trattamento attivo. Lo studio è progettato per essere “doppio cieco”, il che significa che né i pazienti né i medici sapranno chi riceve il trattamento attivo o il placebo, per garantire risultati più affidabili.
Lo studio mira a valutare l’efficacia del trattamento nel ridurre la mortalità e a monitorare eventuali effetti collaterali, come infezioni batteriche o fungine, e altre condizioni come il diabete o l’ipertensione. I risultati aiuteranno a capire se l’uso di steroidi e isavuconazolo può migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti immunocompromessi con insufficienza respiratoria acuta.











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