Lo studio clinico si concentra su pazienti con ulcere trofiche corneali avanzate che non rispondono ai trattamenti convenzionali. Queste ulcere possono causare assottigliamento o cicatrici della cornea e sono spesso associate a insufficienza limbica. La ricerca mira a valutare la sicurezza e la fattibilità di un prodotto ingegnerizzato a base di tessuto allogenico, noto come cornea artificiale umana nanostrutturata, per trattare queste condizioni oculari gravi.
Il trattamento utilizza due tipi di tessuti viventi: la membrana amniotica umana e cellule staminali derivate dal limbo sclerocorneale allogenico, combinate con cheratociti corneali adulti differenziati. Questi tessuti vengono espansi in laboratorio e impiantati nell’occhio del paziente. L’obiettivo principale è verificare se questo approccio può essere un’alternativa sicura ed efficace per le persone che non hanno altre opzioni terapeutiche disponibili.
Durante lo studio, i partecipanti riceveranno il trattamento e saranno monitorati per eventuali effetti collaterali e per valutare la condizione del trapianto, come l’integrità e la sopravvivenza del tessuto impiantato. Saranno anche osservati per segni di infezione e cambiamenti nella vista, trasparenza corneale e qualità della vita. Lo studio si propone di fornire nuove speranze per chi soffre di queste gravi malattie oculari.