L’ipertensione arteriosa polmonare (IAP) è una condizione rara caratterizzata da pressione elevata nelle arterie polmonari. Attualmente sono in corso numerosi studi clinici che testano nuovi trattamenti per migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da questa patologia. In questo articolo vengono presentati 10 studi clinici attivi su 30 disponibili nel database.
Studi clinici sull’ipertensione arteriosa polmonare: panoramica delle sperimentazioni in corso
L’ipertensione arteriosa polmonare (IAP) è una malattia progressiva che colpisce i vasi sanguigni dei polmoni, causando un aumento della pressione arteriosa polmonare e mettendo sotto sforzo il cuore. Negli ultimi anni, la ricerca medica ha compiuto progressi significativi nello sviluppo di nuove terapie per questa condizione. Di seguito viene presentata una panoramica dettagliata degli studi clinici attualmente in corso in Europa e in altre regioni.
Studi disponibili per pazienti con ipertensione arteriosa polmonare
Studio comparativo tra tadalafil con ambrisentan e tadalafil da solo in pazienti con diagnosi recente di ipertensione arteriosa polmonare e condizioni cardiovascolari
Localizzazione: Francia
Questo studio si concentra su pazienti con diagnosi recente di ipertensione arteriosa polmonare che presentano anche condizioni cardiovascolari. L’obiettivo principale è confrontare l’efficacia di una terapia combinata (ambrisentan e tadalafil) rispetto alla monoterapia con tadalafil associato a placebo. I pazienti eleggibili devono aver ricevuto la diagnosi di IAP negli ultimi 6 mesi e non devono aver mai ricevuto trattamenti specifici per questa patologia in precedenza. Lo studio include pazienti con IAP idiopatica, ereditaria, indotta da farmaci o associata a malattie del tessuto connettivo, infezione da HIV o cardiopatie congenite corrette. Un requisito fondamentale è la presenza di almeno due condizioni tra: ipertensione, diabete, obesità o cardiopatia. Il periodo di trattamento dura circa 175 giorni, durante i quali vengono monitorate la capacità di esercizio, la funzione cardiaca e il benessere generale dei partecipanti.
Studio sul trattamento con calcifediolo per migliorare i livelli di vitamina D negli adulti con ipertensione arteriaria polmonare
Localizzazione: Spagna
Questo studio valuta l’efficacia del calcifediolo, una forma di vitamina D, nei pazienti con IAP che presentano grave carenza vitaminica (livelli ≤12 ng/ml). I partecipanti devono avere una diagnosi di IAP idiopatica, ereditaria, indotta da farmaci o associata a malattie del tessuto connettivo, e devono essere in terapia stabile da almeno 6 settimane. Lo studio richiede che i pazienti presentino un rischio intermedio-basso o intermedio-alto secondo le linee guida attuali. Il trattamento prevede la somministrazione di calcifediolo per via orale ogni 10 giorni nelle prime 12 settimane, seguita da dosi ogni due settimane per altre 12 settimane. Gli obiettivi includono il miglioramento della distanza percorsa al test del cammino dei 6 minuti, la riduzione di marcatori cardiaci nel sangue e il miglioramento della funzione cardiaca complessiva.
Studio di LTP001 in combinazione con il trattamento standard per adulti con ipertensione arteriaria polmonare
Localizzazione: Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna
Questo studio multinazionale investiga un nuovo farmaco sperimentale chiamato LTP001, somministrato in capsule per via orale. La ricerca è strutturata in due fasi: la prima testa il farmaco in volontari sani per valutarne la sicurezza, mentre la seconda fase coinvolge pazienti con IAP. I criteri di inclusione richiedono una diagnosi confermata di IAP con resistenza vascolare polmonare (PVR) di almeno 400 dyn.sec.cm e capacità di camminare tra 150 e 450 metri nel test dei 6 minuti. I pazienti devono essere in terapia stabile con i farmaci standard per l’IAP. Lo studio si svolge in due periodi: i primi 24 settimane di trattamento controllato, seguiti da un periodo di estensione fino a 18 mesi. Durante lo studio vengono monitorati la resistenza vascolare polmonare, la capacità di esercizio e la classe funzionale WHO.
Studio sulla sicurezza e gli effetti di PF-07868489 nei pazienti con ipertensione arteriaria polmonare
Localizzazione: Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Spagna
Questo studio valuta PF-07868489, un nuovo farmaco somministrato mediante iniezioni sottocutanee. La sperimentazione coinvolge sia volontari sani che pazienti con IAP in classe funzionale WHO II o III. I partecipanti devono avere una diagnosi confermata di IAP idiopatica, ereditaria, indotta da farmaci o associata a malattie del tessuto connettivo, con PVR di almeno 400 dyn·sec/cm5 (5 Wood units) alla cateterizzazione cardiaca destra. È richiesta la capacità di camminare tra 150 e 500 metri nel test dei 6 minuti, con risultati consistenti. I pazienti devono essere in terapia stabile con almeno due trattamenti standard per l’IAP da almeno 60 giorni. Lo studio prevede la somministrazione di dosi ripetute del farmaco e monitora l’impatto sui livelli di NTproBNP, un marcatore dello stress cardiaco, oltre ad altri parametri di funzionalità cardiaca e polmonare.
Studio di sotatercept per pazienti con ipertensione arteriaria polmonare grave ad alto rischio di mortalità
Localizzazione: Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna
Questo studio si rivolge a pazienti con IAP grave in classe funzionale WHO III o IV ad alto rischio di mortalità. Il sotatercept (noto anche come MK-7962) viene somministrato come soluzione per iniezione sottocutanea, in aggiunta alla terapia di base massima tollerata. I criteri di inclusione richiedono età tra 18 e 75 anni, diagnosi confermata di IAP tramite cateterizzazione cardiaca destra, sintomi di IAP e un punteggio REVEAL Lite 2.0 di 9 o superiore. La cateterizzazione deve mostrare una PVR di 5 o più Wood units e una pressione capillare polmonare (PCWP) o pressione telediastolica ventricolare sinistra (LVEDP) di 15 mmHg o inferiore. I pazienti devono essere clinicamente stabili con dosi costanti delle terapie massime tollerate per almeno 30 giorni prima dello screening. Lo studio monitora il tempo al primo evento di morte per qualsiasi causa, trapianto polmonare o ospedalizzazione per peggioramento dell’IAP della durata di 24 ore o più, per un periodo fino a 40 settimane.
Studio per determinare dosi sicure di selexipag per bambini con ipertensione arteriaria polmonare
Localizzazione: Francia, Germania, Ungheria
Questo importante studio pediatrico valuta l’uso di selexipag in bambini di età compresa tra 2 e 18 anni affetti da IAP. Il selexipag viene somministrato in compresse rivestite per via orale e l’obiettivo principale è confermare i dosaggi appropriati per la popolazione pediatrica. I bambini devono pesare almeno 9 kg e avere una diagnosi confermata di IAP idiopatica, ereditaria, associata a cardiopatia congenita, indotta da farmaci o tossine, associata a HIV o a malattie del tessuto connettivo. È richiesta la classe funzionale WHO II o III. I pazienti devono essere in trattamento con antagonisti del recettore dell’endotelina (ERA) o inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE-5) a dose stabile da almeno 3 mesi. Lo studio dura 12 settimane, durante le quali viene gradualmente aumentata la dose per trovare il livello ottimale, mentre si monitora la farmacocinetica (come il corpo elabora il farmaco) e la tollerabilità.
Studio di AZD3427 per pazienti con insufficienza cardiaca e ipertensione polmonare da malattia cardiaca sinistra
Localizzazione: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia
Questo studio si concentra su una popolazione specifica: pazienti con insufficienza cardiaca e ipertensione polmonare dovuta a malattia cardiaca sinistra (WHO Gruppo 2). L’AZD3427 viene somministrato tramite iniezione sottocutanea e confrontato con placebo. I criteri di inclusione richiedono età minima di 18 anni, diagnosi preesistente di insufficienza cardiaca e ipertensione polmonare da malattia cardiaca sinistra, e terapia stabile inclusi diuretici per almeno 4 settimane. I pazienti devono mostrare indicatori cardiaci specifici che suggeriscono una probabilità media o alta di ipertensione polmonare. La conferma diagnostica richiede una cateterizzazione cardiaca destra con pressione capillare polmonare (PAWP) di 15 mmHg o superiore e pressione arteriosa polmonare media (mPAP) di 20 mmHg o superiore. Lo studio valuta gli effetti del trattamento sulla resistenza vascolare polmonare dopo 24 settimane, oltre a monitorare la funzione cardiaca e la capacità di esercizio.
Studio sugli effetti di MK-5475 per adulti con ipertensione arteriaria polmonare
Localizzazione: Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Svezia
Questo studio valuta MK-5475, un farmaco somministrato come polvere per inalazione. La ricerca include pazienti con IAP idiopatica, ereditaria, indotta da farmaci o tossine, associata a malattie del tessuto connettivo, infezione da HIV o cardiopatie congenite. I criteri diagnostici richiedono conferma tramite cateterizzazione cardiaca destra con pressione arteriosa polmonare media (mPAP) di 25 mmHg o superiore, resistenza vascolare polmonare (PVR) di 3 Wood units o più, e pressione capillare polmonare (PCWP) o pressione telediastolica ventricolare sinistra (LVEDP) di 15 mmHg o inferiore. I pazienti devono presentare sintomi di classe WHO II-IV e capacità di camminare tra 150 e 500 metri nel test dei 6 minuti. Lo studio è diviso in due fasi: la prima valuta la variazione della resistenza vascolare polmonare dopo 12 settimane, mentre la seconda fase esamina la variazione della distanza percorsa nel test dei 6 minuti dopo 12 e 24 settimane. L’indice di massa corporea (BMI) deve essere compreso tra 18,5 e 40 kg/m².
Studio su selexipag e bosentan per bambini con ipertensione arteriaria polmonare
Localizzazione: Belgio, Bulgaria, Finlandia, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Lituania, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia
Questo ampio studio pediatrico multinazionale valuta il selexipag come terapia aggiuntiva al trattamento standard in bambini di età compresa tra 2 e meno di 18 anni con IAP. Il disegno dello studio è in doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sanno chi riceve il farmaco attivo e chi il placebo. I bambini devono pesare almeno 9 kg e avere una diagnosi confermata di IAP tramite cateterizzazione cardiaca destra storica. Le forme di IAP ammesse includono: idiopatica (IPAH), ereditaria (HPAH), associata a cardiopatia congenita (PAH-aCHD), indotta da farmaci o tossine, e associata a HIV. I pazienti devono essere in classe funzionale WHO II o III e ricevere almeno un trattamento specifico per l’IAP (antagonista del recettore dell’endotelina o inibitore PDE-5) a dose stabile da almeno 3 mesi. Lo studio prevede una durata fino a 96 settimane e include una fase di estensione open-label in cui tutti i partecipanti possono ricevere selexipag. L’obiettivo principale è determinare quanto tempo impiega la malattia a progredire nei pazienti trattati con selexipag rispetto a quelli che ricevono placebo.
Studio su dapagliflozin per pazienti con ipertensione arteriaria polmonare per migliorare la capacità di esercizio e la funzione cardiaca
Localizzazione: Danimarca
Questo studio danese valuta il dapagliflozin (Forxiga) in pazienti con IAP e ipertensione polmonare tromboembolica cronica. Il farmaco viene somministrato in compresse rivestite da 10 mg per via orale una volta al giorno per un periodo di 90 giorni. I criteri di inclusione richiedono diagnosi di IAP idiopatica (iPAH), ereditaria (hPAH) o associata a malattie del tessuto connettivo (aPAH), oppure ipertensione polmonare tromboembolica cronica nel gruppo WHO 4 senza ulteriori trattamenti invasivi pianificati. I pazienti devono presentare sintomi di classe funzionale WHO II-III ed essere clinicamente stabili con trattamento vasodilatatore polmonare da almeno quattro settimane, senza peggioramento recente o visite ospedaliere non pianificate negli ultimi tre mesi. Lo studio valuta principalmente le variazioni nel consumo massimo di ossigeno (VO2 max) misurato tramite test da sforzo cardiopolmonare, oltre alla distanza percorsa nel test dei 6 minuti e alla funzione cardiaca e polmonare. I partecipanti devono avere almeno 18 anni, essere in grado di eseguire un test da sforzo cardiopolmonare e comprendere le informazioni scritte in danese.
Riepilogo e considerazioni importanti
Gli studi clinici presentati rappresentano approcci terapeutici diversificati per l’ipertensione arteriaria polmonare, una condizione complessa che richiede trattamenti personalizzati. Emergono diverse tendenze importanti:
Terapie combinate e approcci innovativi: Molti studi valutano farmaci in aggiunta alla terapia standard, riconoscendo che la combinazione di trattamenti può offrire benefici superiori rispetto alla monoterapia. Alcuni studi esplorano anche nuovi meccanismi d’azione, come il sotatercept che modula i pathway di segnalazione dei vasi sanguigni.
Attenzione alla popolazione pediatrica: Diversi studi sono dedicati specificamente ai bambini con IAP, un’area della ricerca particolarmente importante dato che i dosaggi e la sicurezza dei farmaci devono essere accuratamente valutati in questa popolazione vulnerabile.
Valutazione di farmaci già approvati in nuove indicazioni: Alcuni studi, come quello sul dapagliflozin, esaminano se farmaci già utilizzati per altre condizioni possano beneficiare i pazienti con IAP, un approccio che potrebbe accelerare la disponibilità di nuove opzioni terapeutiche.
Importanza dei biomarcatori e test funzionali: Tutti gli studi utilizzano parametri oggettivi come il test del cammino dei 6 minuti, la resistenza vascolare polmonare e i livelli di NTproBNP per valutare l’efficacia dei trattamenti, fornendo misure standardizzate e confrontabili.
Stratificazione del rischio: Diversi studi utilizzano sistemi di classificazione come il punteggio REVEAL Lite 2.0 e la classe funzionale WHO per identificare i pazienti che potrebbero beneficiare maggiormente di specifici trattamenti.
Per i pazienti interessati a partecipare a uno studio clinico, è fondamentale discutere con il proprio medico specialista per valutare l’idoneità e comprendere i potenziali benefici e rischi. La partecipazione a uno studio clinico può offrire accesso a trattamenti innovativi non ancora disponibili al pubblico, contribuendo contemporaneamente al progresso della ricerca medica per questa condizione rara ma grave.











