Terapia Sostitutiva
Il cardine del trattamento dell’emofilia è la terapia sostitutiva, che prevede l’infusione del fattore della coagulazione mancante nel flusso sanguigno. Questa terapia può essere somministrata regolarmente per prevenire episodi emorragici o su richiesta per trattare emorragie in corso. La terapia sostitutiva può essere eseguita a casa, permettendo un trattamento tempestivo e riducendo il rischio di complicazioni[1]. Il fattore della coagulazione può essere derivato dal plasma umano o prodotto sinteticamente in laboratorio, noto come fattori della coagulazione ricombinanti[1].
Trattamento Preventivo
Per i casi gravi di emofilia, il trattamento preventivo è essenziale. Questo prevede iniezioni regolari di fattore della coagulazione per prevenire emorragie e conseguenti danni articolari e muscolari. Per l’emofilia A, il farmaco utilizzato è l’octocog alfa, mentre per l’emofilia B viene somministrato il nonacog alfa[2]. Il trattamento preventivo viene tipicamente continuato per tutta la vita, anche se alcuni pazienti possono passare al trattamento su richiesta se consigliato[2].
Trattamento Su Richiesta
Nei casi lievi o moderati, il trattamento può essere necessario solo come risposta immediata all’emorragia. Il trattamento su richiesta per l’emofilia A prevede iniezioni di octocog alfa o desmopressina, mentre per l’emofilia B si utilizza il nonacog alfa[2]. La desmopressina è un ormone sintetico che può stimolare il rilascio del fattore della coagulazione nei casi lievi di emofilia A[1].
Terapie Non-Fattoriali
Le terapie sostitutive non-fattoriali, come l’Emicizumab (Hemlibra), vengono utilizzate per prevenire episodi emorragici nelle persone con emofilia A, sia con che senza inibitori[3]. Queste terapie funzionano utilizzando altri metodi nel corpo per favorire una migliore coagulazione, invece di sostituire il fattore mancante[3].
Terapia Genica
La terapia genica è un trattamento emergente per l’emofilia, che mira a fornire ai pazienti copie funzionanti del gene per correggere il disturbo. La FDA ha approvato terapie geniche sia per l’emofilia A che B, offrendo una potenziale soluzione a lungo termine per gestire la condizione[3]. Queste terapie sono particolarmente benefiche per i pazienti senza anticorpi preesistenti contro specifici vettori virali utilizzati nel trattamento[4].
Nuovi Trattamenti
I recenti progressi includono l’approvazione di Hympavzi, un nuovo farmaco che prende di mira una proteina nel processo di coagulazione del sangue, aumentando la produzione di trombina per ridurre gli episodi emorragici. Questo trattamento è adatto per pazienti con emofilia A o B senza inibitori[5]. Rappresenta un significativo passo avanti nello sviluppo di terapie innovative per l’emofilia[5].
Cura Completa
Il trattamento ottimale per l’emofilia viene spesso fornito attraverso centri di cura completa, che offrono un approccio multidisciplinare coinvolgendo specialisti in vari campi. Questi centri garantiscono un migliore accesso alle cure e risultati migliori per i pazienti[4]. L’esercizio regolare, le strategie di prevenzione delle cadute e l’ottimizzazione dell’assunzione di calcio e vitamina D sono raccomandati per gestire i rischi associati, come la bassa densità minerale ossea[4].