L’emiplegia alternante dell’infanzia (AHC) è una rara malattia neurologica caratterizzata da episodi ricorrenti di paralisi temporanea. Attualmente è disponibile 1 studio clinico che valuta l’efficacia dell’ossigenoterapia ad alto flusso nel trattamento degli attacchi acuti di questa condizione, offrendo nuove speranze per la gestione immediata dei sintomi.
Studi Clinici sull’Emiplegia Alternante dell’Infanzia
L’emiplegia alternante dell’infanzia (AHC) è una malattia neurologica rara che si manifesta tipicamente durante l’infanzia o la prima fanciullezza. La condizione è caratterizzata da episodi ricorrenti di paralisi temporanea che colpisce un lato del corpo, con la peculiarità che la paralisi può alternare da un lato all’altro. Questi episodi possono durare da pochi minuti a diversi giorni e possono essere accompagnati da altri sintomi quali movimenti oculari anomali, rigidità muscolare e ritardi nello sviluppo. La frequenza e la gravità degli episodi variano notevolmente da individuo a individuo. Nel tempo, alcuni bambini possono sviluppare problemi neurologici persistenti, incluse difficoltà motorie e sfide cognitive. La causa esatta della condizione è spesso collegata a mutazioni genetiche, in particolare del gene ATP1A3.
Attualmente, nel sistema sono disponibili 1 studio clinico per l’emiplegia alternante dell’infanzia. Di seguito vengono presentati i dettagli di questo studio.
Studi Clinici Disponibili
Studio sull’Ossigeno e il Protossido di Azoto per il Trattamento degli Attacchi Distonici e Plegici nei Bambini con Emiplegia Alternante
Localizzazione: Francia
Questo studio clinico si concentra su una rara malattia neurologica chiamata emiplegia alternante dell’infanzia (AHC). L’AHC è una condizione che causa improvvisi episodi di paralisi o rigidità muscolare, noti come attacchi distonici o plegici. Lo studio mira a valutare l’efficacia di un trattamento che utilizza ossigenoterapia ad alto flusso per gestire questi attacchi acuti.
Il trattamento prevede l’inalazione di una miscela di protossido di azoto e ossigeno, comunemente conosciuta come gas esilarante, attraverso una maschera facciale. Questa terapia verrà confrontata con un placebo per determinarne l’impatto sull’interruzione degli attacchi motori. I partecipanti allo studio riceveranno il trattamento per un periodo di cinque settimane.
Obiettivo principale: L’obiettivo principale dello studio è osservare se l’ossigenoterapia ad alto flusso può arrestare gli attacchi motori entro 30 minuti dal loro esordio. Lo studio non prevede modifiche al trattamento a lungo termine, garantendo che le terapie esistenti dei partecipanti rimangano stabili per tutta la durata dello studio.
Criteri di inclusione: Per partecipare allo studio, i pazienti devono avere più di 1 anno di età ed essere in grado di utilizzare una maschera di ossigeno ad alto flusso, autonomamente o con assistenza. Devono avere una diagnosi confermata di AHC causata da mutazioni del gene ATP1A3 e sperimentare almeno un attacco distonico o plegico alla settimana della durata superiore a 30 minuti. I partecipanti non devono essere in trattamento a lungo termine, oppure, se lo sono, il trattamento deve essere stabile da almeno un mese e durante lo studio. È necessario inoltre essere in grado di fornire il consenso informato scritto e avere un’assicurazione sociale.
Criteri di esclusione: Non possono partecipare allo studio individui che non hanno l’emiplegia alternante dell’infanzia. I partecipanti devono rientrare in specifiche fasce d’età, in particolare dai 2 ai 4 anni. Inoltre, i partecipanti non devono appartenere a popolazioni vulnerabili non selezionate per questo studio.
Trattamento sperimentale: L’ossigenoterapia viene studiata come trattamento per gli improvvisi spasmi muscolari o gli attacchi di paralisi nei bambini con emiplegia alternante. A livello molecolare, l’ossigenoterapia funziona aumentando l’apporto di ossigeno ai tessuti, il che può contribuire a ridurre i sintomi migliorando la funzione cellulare e la produzione di energia.
Fasi dello Studio
Lo studio si articola in diverse fasi:
- Fase 1 – Ingresso nello studio: All’ingresso nello studio, l’eleggibilità viene confermata in base a criteri specifici quali età, capacità di utilizzare una maschera di ossigeno ad alto flusso e diagnosi di AHC con attacchi frequenti.
- Fase 2 – Valutazione iniziale: Viene condotta una valutazione iniziale per stabilire un riferimento sulla frequenza e la durata degli attacchi distonici o plegici. Questo comporta la documentazione della storia medica del paziente e della condizione attuale.
- Fase 3 – Fase di trattamento: Durante la fase di trattamento, l’ossigeno ad alto flusso viene somministrato attraverso una maschera facciale non rebreathing all’esordio di un attacco distonico o plegico. Il trattamento mira a valutare l’effetto dell’ossigeno come intervento acuto, con l’obiettivo primario di arrestare gli attacchi motori entro 30 minuti dall’insorgenza dei sintomi.
- Fase 4 – Monitoraggio e documentazione: Durante tutto lo studio, vengono monitorati la frequenza e la durata degli attacchi. L’efficacia del trattamento con ossigeno viene documentata, concentrandosi sulla proporzione di attacchi arrestati entro il periodo di tempo specificato.
- Fase 5 – Conclusione della partecipazione: Lo studio si conclude dopo un periodo di 5 settimane. Viene condotta una valutazione finale per valutare l’impatto complessivo del trattamento sulla condizione del paziente.
Riepilogo
Attualmente esiste un unico studio clinico attivo per l’emiplegia alternante dell’infanzia, che rappresenta un’importante opportunità per i pazienti affetti da questa rara condizione neurologica. Lo studio, condotto in Francia, si concentra sull’utilizzo dell’ossigenoterapia ad alto flusso come potenziale trattamento acuto per gli attacchi distonici e plegici caratteristici dell’AHC.
L’aspetto più promettente di questa ricerca è la possibilità di offrire un intervento immediato durante gli episodi acuti, con l’obiettivo di arrestare gli attacchi entro 30 minuti dall’esordio. Questo rappresenterebbe un significativo progresso nella gestione di una condizione che può essere estremamente debilitante e angosciante sia per i pazienti che per le loro famiglie.
Lo studio è rivolto a bambini con diagnosi confermata di AHC causata da mutazioni del gene ATP1A3 che sperimentano attacchi frequenti. Il design dello studio, che prevede il confronto con un placebo, permetterà di raccogliere dati scientifici solidi sull’efficacia dell’ossigenoterapia, contribuendo potenzialmente a migliorare gli standard di cura per questa rara malattia neurologica.
È importante sottolineare che, data la rarità della condizione, ogni studio clinico rappresenta un’opportunità preziosa per avanzare nella comprensione e nel trattamento dell’emiplegia alternante dell’infanzia. Le famiglie interessate dovrebbero discutere con il proprio medico specialista la possibilità di partecipazione a questo studio.











