Diverticolite
La diverticolite è una condizione dolorosa che si sviluppa quando piccole sacche nella parete dell’intestino crasso si infiammano o si infettano. Mentre molte persone sviluppano queste piccole sacche con l’avanzare dell’età senza mai saperlo, alcune sperimentano sintomi improvvisi e gravi che richiedono attenzione medica immediata.
Indice dei contenuti
- Comprendere la Diverticolite e Quanto È Comune
- Chi Ha Maggiori Probabilità di Sviluppare la Diverticolite
- Cosa Causa la Formazione di Queste Sacche
- Fattori di Rischio Che Aumentano le Probabilità
- Riconoscere i Sintomi
- Prevenire la Diverticolite
- Come il Corpo Cambia con la Diverticolite
- Quando Richiedere Esami Diagnostici
- Metodi Diagnostici Classici
- Prognosi e Tasso di Sopravvivenza
- Perché È Importante Curare la Diverticolite
- Approcci Terapeutici Standard
- Modifiche dello Stile di Vita per Prevenire le Recidive
- Decorso Naturale della Malattia
- Possibili Complicazioni
- Impatto sulla Vita Quotidiana
- Studi Clinici in Corso
Comprendere la Diverticolite e Quanto È Comune
La diverticolite si verifica quando piccole sacche sporgenti chiamate diverticoli che si formano nella parete dell’intestino crasso si infiammano. Queste sacche sono piuttosto comuni, specialmente quando le persone invecchiano. La semplice presenza di queste sacche senza alcun sintomo è chiamata diverticolosi. La maggior parte delle persone che hanno i diverticoli non sperimenta mai alcun problema con essi e potrebbe non sapere nemmeno che esistono a meno che non vengano scoperti durante un esame medico non correlato[1].
La condizione è notevolmente diffusa nei paesi sviluppati. Più del 30% degli adulti negli Stati Uniti di età compresa tra 50 e 59 anni ha la diverticolosi, e questo numero sale a più del 70% in coloro che hanno più di 80 anni[3]. Tuttavia, solo una piccola frazione di persone con diverticoli svilupperà la diverticolite. Meno del 5% delle persone con diverticolosi sviluppa la forma infiammata o infetta della condizione[3].
Quando l’infiammazione si verifica, colpisce circa il 4% delle persone che hanno la diverticolosi. Una volta che qualcuno ha sperimentato la diverticolite, c’è una probabilità del 20% di sperimentarla di nuovo[2]. Solo negli Stati Uniti, circa 200.000 persone vengono ricoverate in ospedale per diverticolite ogni anno, con circa 71.000 ricoveri aggiuntivi per sanguinamento diverticolare[3].
Chi Ha Maggiori Probabilità di Sviluppare la Diverticolite
L’età è il fattore più significativo nello sviluppo sia della diverticolosi che della diverticolite. Più si invecchia, più è probabile sviluppare queste piccole sacche nella parete del colon. Mentre la condizione può verificarsi in persone più giovani, diventa sempre più comune dopo i 50 anni[1].
Anche il sesso gioca un ruolo, anche se questo cambia con l’età. Tra le persone di età inferiore ai 50 anni, la diverticolite è più comune negli uomini che nelle donne. Tuttavia, questo schema si inverte dopo i 50 anni, quando la diverticolite diventa più comune nelle donne[3].
Razza ed etnia sembrano influenzare sia la probabilità che la localizzazione della condizione. La ricerca suggerisce che negli Stati Uniti, la diverticolite è più comune negli americani bianchi rispetto ad altri gruppi, mentre il sanguinamento diverticolare è più comune negli americani neri[3]. È interessante notare che le persone di origine asiatica tendono a sviluppare diverticoli in una parte diversa del colon rispetto alle persone di origine europea. Nelle popolazioni asiatiche, i diverticoli si formano tipicamente nella prima parte del colon (il colon ascendente), che si trova nella parte superiore destra dell’addome, piuttosto che nel lato inferiore sinistro dove di solito appaiono nelle popolazioni occidentali[2].
Cosa Causa la Formazione di Queste Sacche
I ricercatori non sono del tutto certi di cosa causi la formazione dei diverticoli in primo luogo. La teoria principale suggerisce che l’aumento della pressione all’interno del colon spinge il rivestimento interno dell’intestino verso l’esterno attraverso punti deboli nella parete del colon, creando queste piccole sacche sporgenti[16]. Questo accade più comunemente nella parte inferiore del colon, chiamata colon sigmoideo, che è l’ultima sezione prima del retto[1].
La dieta sembra svolgere un ruolo significativo nello sviluppo della malattia diverticolare. La condizione è diventata molto più comune nei paesi occidentali durante il XX secolo, e rimane relativamente rara nelle nazioni africane e asiatiche dove le diete tradizionali ad alto contenuto di fibre sono ancora comuni[15]. Gli studi hanno dimostrato che i vegetariani sviluppano la diverticolosi meno frequentemente rispetto alle persone che seguono diete occidentali tipiche[15].
Anche il tipo di fibra può avere importanza. Studi su larga scala hanno scoperto che le persone con un’assunzione complessiva di fibre più elevata, in particolare da cereali, granaglie e frutta, hanno un’incidenza inferiore di diverticolite. È interessante notare che l’assunzione di verdure potrebbe non fornire lo stesso beneficio protettivo[15].
Una volta che le sacche si sono formate, l’infiammazione e l’infezione possono svilupparsi per diverse ragioni. I diverticoli possono intrappolare piccole quantità di feci o batteri, creando un ambiente in cui l’infezione può prosperare. A volte una lacerazione nel rivestimento di una sacca consente ai batteri di entrare, oppure la sacca stessa può rompersi. Non è sempre chiaro se l’infezione o una lacerazione si verifichi per prima, ma entrambe spesso coinvolgono l’infiammazione che porta ai sintomi della diverticolite[2].
Fattori di Rischio Che Aumentano le Probabilità
Diversi fattori dello stile di vita e condizioni di salute aumentano il rischio di sviluppare sia la diverticolosi che la diverticolite. La dieta è uno dei fattori di rischio modificabili più importanti. Le diete povere di fibre e ricche di carne rossa sono state associate a un aumento del rischio di sviluppare la malattia diverticolare[4].
L’inattività fisica è un altro fattore di rischio significativo. La mancanza di esercizio regolare è stata collegata a una maggiore probabilità di sviluppare complicazioni diverticolari. D’altra parte, l’attività fisica vigorosa come correre, nuotare, o giocare a tennis o basket è associata a un rischio ridotto sia di diverticolite che di sanguinamento diverticolare[16].
L’obesità aumenta il rischio di malattia diverticolare. Mantenere un peso sano sembra essere protettivo, mentre essere significativamente sovrappeso mette ulteriore stress sul sistema digestivo[4]. Il fumo è un altro fattore di rischio modificabile che aumenta la probabilità di sviluppare complicazioni dalla malattia diverticolare[16].
Anche alcuni farmaci possono giocare un ruolo. L’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene o aspirina, così come gli steroidi, è stata associata a un aumento del rischio di sviluppare problemi diverticolari. Questi farmaci possono irritare il tratto digestivo e possono aumentare la probabilità di complicazioni[4].
Potrebbero esserci anche fattori genetici all’opera. Studi su famiglie con più casi di diverticolite hanno identificato almeno due geni associati alla condizione. Un gene chiamato TNFSF15 è stato dimostrato in più studi essere collegato alla diverticolite[15]. Questa componente genetica può spiegare perché alcune persone sviluppano problemi mentre altre con stili di vita simili no.
Riconoscere i Sintomi
La maggior parte delle persone con diverticolosi non ha sintomi e non sa di avere la condizione. Di solito viene scoperta incidentalmente durante una colonscopia o un esame di imaging fatto per un altro motivo[1]. Tuttavia, alcune persone con diverticoli possono sperimentare sintomi cronici come gonfiore, crampi o dolore nell’addome inferiore, stitichezza o diarrea[4].
Quando i diverticoli si infiammano o si infettano, causando la diverticolite, i sintomi sono tipicamente molto più evidenti e possono essere piuttosto gravi. Il sintomo più comune è il dolore nell’addome. Per la maggior parte delle persone di origine europea, questo dolore si trova nella parte inferiore sinistra dell’addome perché i diverticoli si formano più comunemente nel colon sigmoideo, che si trova in quella zona[1]. Tuttavia, le persone di origine asiatica possono sperimentare dolore nella zona superiore destra dell’addome poiché i loro diverticoli tendono a formarsi in una parte diversa del colon[2].
Il dolore può variare nel modo in cui si sviluppa e si manifesta. A volte si presenta improvvisamente ed è intenso fin dall’inizio. Altre volte può essere lieve all’inizio e peggiorare gradualmente nel corso di diversi giorni. Il dolore può sembrare acuto e penetrante, oppure può avere una qualità bruciante. Indipendentemente da come inizia, il dolore è solitamente da moderato a grave e può essere localizzato in un punto specifico[2].
Oltre al dolore addominale, le persone con diverticolite spesso sperimentano febbre, che indica che è presente un’infezione. Anche nausea e vomito sono comuni, insieme a cambiamenti nelle abitudini intestinali. Alcune persone sviluppano stitichezza, mentre altre sperimentano diarrea[2]. L’addome può diventare disteso o gonfio, e si potrebbero sentire aree di dolorabilità quando si preme delicatamente sulla pancia[2].
Alcune persone possono notare sangue o muco nelle feci. Il sanguinamento diverticolare può verificarsi quando un piccolo vaso sanguigno in una sacca si rompe. Questo sanguinamento può variare da lieve a grave e potenzialmente fatale[3]. Altri sintomi possono includere mancanza di appetito e sensazioni generali di malessere[6].
Prevenire la Diverticolite
Mentre non esiste un modo garantito per prevenire lo sviluppo della diverticolosi, specialmente con l’avanzare dell’età, ci sono diversi cambiamenti nello stile di vita che possono ridurre il rischio di sviluppare la diverticolite se si hanno già i diverticoli. Queste stesse strategie possono aiutare a prevenire le riacutizzazioni se si è già sperimentata la diverticolite[5].
Seguire una dieta sana ed equilibrata che includa molta fibra è una delle misure preventive più importanti. Una dieta ricca di cereali integrali, frutta e verdura fornisce le fibre necessarie per mantenere le feci morbide e ridurre la pressione nel colon. Buone fonti di fibra includono crusca, pasta integrale, mele, pere, lamponi, fagioli, patate dolci e avocado[17]. Se non si è abituati a mangiare molta fibra, è importante aumentare l’assunzione gradualmente e bere molta acqua. Aggiungere troppa fibra troppo rapidamente può causare gas e gonfiore che potrebbero effettivamente irritare l’intestino[5].
Rimanere fisicamente attivi è un’altra strategia di prevenzione chiave. L’esercizio regolare aiuta a rafforzare i muscoli dell’intestino, rendendo più facile passare le feci comodamente e regolarmente. Se non si è stati attivi recentemente, iniziare con una passeggiata regolare e arrivare gradualmente a 30 minuti di attività la maggior parte dei giorni. Aggiungere gradualmente più intensità e varietà, includendo sia esercizi cardiovascolari che allenamento di resistenza[5].
Mantenere un peso sano è importante. L’obesità è associata a complicazioni diverticolari, quindi mantenere il peso in un range sano attraverso dieta ed esercizio può essere protettivo[16]. Se si fuma, smettere è fondamentale. Il fumo aumenta il rischio di sviluppare la malattia diverticolare e le sue complicazioni[5].
Evitare alcuni farmaci quando possibile può anche aiutare. I FANS come l’ibuprofene possono causare problemi di stomaco e possono aumentare il rischio di perforazione nell’intestino. Se si ha bisogno di sollievo dal dolore, considerare alternative come il paracetamolo. Allo stesso modo, gli antidolorifici oppioidi come la codeina possono causare stitichezza, che può peggiorare i problemi diverticolari[5].
Bere molta acqua durante il giorno aiuta a mantenere le feci morbide e regolari. Questo riduce la pressione all’interno del colon e rende i movimenti intestinali più confortevoli. Quando si sente lo stimolo ad avere un movimento intestinale, non ritardare o cercare di trattenerlo. Permettere alle feci di rimanere nel colon più a lungo del necessario può contribuire alla stitichezza e aumentare la pressione sui diverticoli[21].
Come il Corpo Cambia con la Diverticolite
Comprendere cosa succede nel corpo durante la diverticolite aiuta a spiegare sia i sintomi che le potenziali complicazioni. L’intestino crasso normalmente ha una parete interna liscia. Quando i diverticoli si formano, il rivestimento interno dell’intestino spinge attraverso punti deboli nella parete muscolare, creando piccole sacche che sporgono verso l’esterno. Queste sacche si trovano tipicamente nella parte inferiore del colon, anche se la loro posizione può variare in base all’etnia[1].
Quando una o più di queste sacche si infiammano, il corpo risponde con un aumento del flusso sanguigno nell’area. Questo fa parte della risposta del sistema immunitario, che fornisce cellule e fluidi che combattono le malattie per contrastare l’infezione o la lesione. Questa maggiore attività causa gonfiore, arrossamento e dolore nell’area interessata[1].
L’infiammazione nei diverticoli spesso coinvolge sia una lacerazione nel rivestimento della sacca che un’infezione batterica. La lacerazione può verificarsi per prima, permettendo ai batteri che normalmente vivono nel colon di invadere il tessuto, oppure i batteri possono moltiplicarsi all’interno di una sacca per primi, causando abbastanza pressione e danno da creare una lacerazione. In ogni caso, il risultato è un’infiammazione che può variare da lieve a grave[2].
Nella diverticolite non complicata, l’infiammazione rimane localizzata alla sacca interessata e al tessuto circostante. Il sistema immunitario combatte l’infezione, e con il riposo e possibilmente antibiotici, l’infiammazione si risolve. Il tessuto guarisce e la funzione normale ritorna[2].
Tuttavia, nella diverticolite complicata, l’infiammazione causa problemi aggiuntivi. Un’infiammazione grave può causare la rottura completa di un diverticolo, riversando il contenuto intestinale nella cavità addominale. Questo può portare a peritonite, un’infezione grave del rivestimento della cavità addominale[4].
A volte il pus si accumula in una tasca chiamata ascesso. Questa raccolta dolorosa di fluido infetto si forma vicino al diverticolo infiammato e può richiedere il drenaggio. L’infiammazione cronica o ripetuta può causare la formazione di tessuto cicatriziale, che può restringere il colon e creare una stenosi che rende difficile il passaggio delle feci. Nei casi gravi, questo può portare a un blocco parziale o completo chiamato ostruzione[4].
Un’altra possibile complicazione è una fistola, che è un tunnel anomalo che si forma tra il colon e un altro organo o struttura. Questo potrebbe collegare il colon alla vescica, alla vagina o a un’altra parte dell’intestino. Le fistole permettono ai batteri e al contenuto intestinale di raggiungere luoghi dove non dovrebbero essere, causando infezioni e problemi aggiuntivi[4].
Il sanguinamento diverticolare si verifica attraverso un meccanismo diverso. Un piccolo vaso sanguigno nella parete di un diverticolo può rompersi, a volte senza alcuna infiammazione presente. Questo sanguinamento può essere lieve e fermarsi da solo, oppure può essere abbastanza grave da richiedere un trattamento d’emergenza e trasfusioni di sangue[16].
L’infiammazione cronica da episodi ripetuti di diverticolite può portare a cambiamenti permanenti nel colon. Il tessuto cicatriziale può accumularsi, la parete del colon può ispessirsi e le normali contrazioni muscolari che muovono le feci possono diventare meno efficaci. Questo è il motivo per cui alcune persone sviluppano una diverticolite cronica con sintomi persistenti anche tra le riacutizzazioni acute[2].
Quando Richiedere Esami Diagnostici
Se avverti un dolore improvviso nella parte bassa dell’addome, in particolare sul lato sinistro, accompagnato da febbre, nausea o cambiamenti nelle tue abitudini intestinali, potrebbe essere il momento di richiedere una valutazione medica per la diverticolite. Questa condizione si verifica quando piccole sacche nella parete del tuo colon, chiamate diverticoli, si infiammano o si infettano. Mentre molte persone hanno questi diverticoli senza saperlo, la diverticolite richiede attenzione medica immediata perché può portare a complicazioni gravi se non trattata[1].
Chiunque provi un dolore addominale intenso che non passa, specialmente quando accompagnato da febbre, brividi, vomito o incapacità di trattenere i liquidi, dovrebbe richiedere assistenza medica urgente. Il dolore può essere costante e persistere per diversi giorni, oppure potrebbe iniziare in modo lieve e peggiorare gradualmente. Nella maggior parte delle persone di origine europea, il dolore appare nella parte inferiore sinistra dell’addome, anche se nelle persone di origine asiatica è più comune avvertire dolore nella parte superiore destra dell’addome[2].
È particolarmente importante richiedere una valutazione immediata se noti sangue o muco nelle feci, se il dolore addominale sta peggiorando, o se sviluppi una temperatura elevata con tremori. Questi sintomi potrebbero indicare complicazioni che richiedono un intervento medico rapido[2].
Metodi Diagnostici Classici per la Diverticolite
Quando visiti il tuo medico con sintomi che suggeriscono la diverticolite, il processo diagnostico inizia tipicamente con una revisione approfondita della tua storia medica e un esame fisico. Durante l’esame fisico, il tuo medico toccherà delicatamente diverse parti del tuo addome per identificare dove provi dolore o sensibilità. Questa valutazione manuale aiuta a localizzare l’area infiammata e a determinare la gravità della tua condizione. In alcuni casi, l’esame può includere anche un esame pelvico per escludere altre condizioni che colpiscono gli organi riproduttivi e che potrebbero causare sintomi simili[8].
Gli esami del sangue sono tra i primi test di laboratorio prescritti quando si sospetta la diverticolite. Questi test cercano segni di infezione e verificano come il tuo sistema immunitario sta rispondendo. Il tuo medico può anche prescrivere altri test iniziali, tra cui un pannello metabolico di base per valutare la tua salute generale, un esame delle urine per escludere problemi delle vie urinarie, e la misurazione della proteina C-reattiva, che è un indicatore dell’infiammazione nel tuo corpo. A volte può essere richiesto un esame delle feci per aiutare a identificare cosa sta causando i tuoi sintomi e per escludere altre condizioni digestive[10].
L’esame di imaging più importante per diagnosticare la diverticolite è la tomografia computerizzata, comunemente nota come TC. Questo è considerato l’esame di scelta perché fornisce immagini dettagliate del tuo colon e dei tessuti circostanti. Una TC può mostrare i diverticoli infiammati, rivelare quanto sia grave l’infiammazione e rilevare complicazioni come ascessi, perforazioni o ostruzioni. La scansione aiuta il tuo medico a distinguere tra diverticolite non complicata, che coinvolge solo infiammazione e possibile infezione, e diverticolite complicata, che ha portato a problemi secondari che richiedono approcci terapeutici diversi[8].
In alcune situazioni, il tuo medico potrebbe utilizzare l’ecografia invece della TC o in aggiunta ad essa. L’ecografia utilizza onde sonore per creare immagini dei tuoi organi interni e può talvolta rilevare sacche infiammate nel colon. Tuttavia, la TC rimane il metodo preferito perché fornisce informazioni più complete sull’estensione della malattia e su eventuali complicazioni che potrebbero essersi sviluppate[4].
Un esame che generalmente non viene eseguito durante un attacco acuto di diverticolite è la colonscopia. La colonscopia comporta l’inserimento di un tubo flessibile con una telecamera attraverso il retto per visualizzare l’interno del colon. Tuttavia, eseguire questo esame durante un’infiammazione attiva comporta il rischio di causare una perforazione. Invece, se non hai fatto una colonscopia nell’ultimo anno, il tuo medico raccomanderà tipicamente di farne una circa quattro-sei settimane dopo che i tuoi sintomi si sono risolti. Questa tempistica permette al gonfiore di diminuire e riduce il rischio di complicazioni durante la procedura[10].
Il motivo per cui è importante fare eventualmente una colonscopia è significativo: aiuta a escludere altre condizioni, incluso il cancro colorettale, che possono causare sintomi simili. Sebbene il rischio di cancro nelle persone con diverticolite sia basso, è comunque significativamente più alto rispetto alla popolazione generale, rendendo questo esame di follow-up una parte preziosa della tua valutazione diagnostica completa[17].
Un altro strumento diagnostico che può essere utilizzato in certi casi è chiamato sigmoidoscopia flessibile. Questo è simile alla colonscopia ma esamina solo la parte inferiore del colon. Come la colonscopia, questa procedura viene tipicamente evitata durante la diverticolite attiva ma può essere utilizzata successivamente per valutare la tua condizione o per escludere altri problemi[4].
Alcuni medici utilizzano anche un sistema di classificazione chiamato classificazione di Hinchey modificata, che si basa sui risultati della TC. Questo sistema aiuta a categorizzare la gravità della diverticolite e guida le decisioni su se hai bisogno di ospedalizzazione, antibiotici, procedure di drenaggio o chirurgia[12].
Prognosi e Tasso di Sopravvivenza
Prognosi
Le prospettive per la maggior parte delle persone con diverticolite sono generalmente buone, specialmente quando la condizione viene diagnosticata e trattata precocemente. La maggior parte dei casi non è complicata, il che significa che l’infiammazione e la possibile infezione rispondono bene al trattamento senza causare altri problemi. Questi pazienti di solito si riprendono completamente con riposo, cambiamenti nella dieta e talvolta antibiotici. Tuttavia, una volta vissuta la diverticolite, hai circa il 20% di probabilità di avere un altro episodio in futuro[2].
Alcune persone sviluppano episodi ricorrenti di diverticolite o infiammazione cronica che non guarisce completamente dopo un attacco acuto. Questo può accadere perché l’episodio iniziale non è guarito completamente, oppure potrebbe essere correlato a un’altra condizione cronica che colpisce il colon. I pazienti che sperimentano episodi multipli potrebbero eventualmente aver bisogno di un intervento chirurgico per rimuovere la porzione interessata dell’intestino[2].
Circa il 15-30 percento dei pazienti ricoverati in ospedale con diverticolite acuta richiede un intervento chirurgico durante quel ricovero. Le complicazioni che possono influenzare la prognosi includono la formazione di ascessi, fistole, perforazioni, ostruzioni intestinali o un’infezione grave chiamata peritonite. Quando queste complicazioni si verificano, la condizione diventa più seria e può richiedere chirurgia d’emergenza, anche se molte complicazioni possono essere gestite con antibiotici o procedure di drenaggio[10].
I fattori che possono peggiorare la prognosi includono il fumo, l’obesità, l’assunzione di determinati farmaci come i FANS o gli steroidi, e l’avere altre condizioni di salute croniche. D’altra parte, mantenere un peso sano, non fumare, seguire una dieta ricca di fibre e svolgere regolare attività fisica sono tutti associati a risultati migliori e a un rischio ridotto di complicazioni o recidive[16].
Tasso di sopravvivenza
Sebbene le statistiche specifiche di sopravvivenza per la diverticolite non siano state dettagliate nelle fonti fornite, la condizione stessa è raramente pericolosa per la vita quando trattata correttamente. Nel 1998, circa 3.400 decessi negli Stati Uniti sono stati attribuiti alla diverticolite su 2,2 milioni di casi, suggerendo che la morte per questa condizione è rara con le cure mediche moderne[10].
La complicazione più grave e potenzialmente pericolosa per la vita è la perforazione che porta alla peritonite. Quando questo si verifica, richiede chirurgia d’emergenza e cure mediche intensive. Il sanguinamento diverticolare, un’altra complicazione, può occasionalmente essere abbastanza grave da essere pericoloso per la vita se non trattato tempestivamente. Tuttavia, con una diagnosi tempestiva e un trattamento appropriato, inclusa l’ospedalizzazione quando necessario, la maggior parte dei pazienti si riprende bene dalla diverticolite e dalle sue complicazioni[4].
Perché È Importante Curare la Diverticolite: Obiettivi e Approcci Terapeutici
L’obiettivo principale del trattamento della diverticolite è ridurre l’infiammazione nei diverticoli e risolvere qualsiasi infezione che possa essersi sviluppata. Quando queste sacche si infiammano o si infettano, la condizione risultante causa un dolore considerevole e può portare a seri problemi di salute se non trattata[1].
Il trattamento dipende fortemente dalla gravità dei sintomi e dall’eventuale sviluppo di complicazioni. La maggior parte delle persone con diverticolite lieve e non complicata può essere trattata a casa con misure semplici. Tuttavia, chi presenta sintomi gravi, segni di complicazioni o un alto rischio di problemi ha generalmente bisogno di cure ospedaliere[8]. La distinzione tra diverticolite non complicata e complicata determina l’intera strategia terapeutica.
La diverticolite non complicata significa che sono presenti infiammazione e possibile infezione, ma non si sono sviluppati problemi secondari. Questa forma guarisce relativamente facilmente con le cure appropriate. La diverticolite complicata, d’altra parte, comporta problemi aggiuntivi come ascessi, perforazioni, fistole o ostruzioni intestinali[2].
Approcci Terapeutici Standard per la Diverticolite
Gestione della diverticolite lieve e non complicata
Quando la diverticolite è lieve e non complicata, il trattamento inizia spesso a casa. Il medico probabilmente raccomanderà riposo per dare al sistema digestivo il tempo di guarire. Un passaggio temporaneo a una dieta a base di liquidi chiari consente al colon di riposare riducendo la quantità di materiale solido che lo attraversa. Questo significa consumare solo brodi chiari, acqua e altri liquidi trasparenti che non stressano l’area infiammata[8].
Man mano che i sintomi iniziano a migliorare nel corso di diversi giorni, puoi gradualmente reintrodurre cibi solidi. Il medico può suggerire di iniziare con opzioni a basso contenuto di fibre prima di tornare eventualmente a una dieta regolare ad alto contenuto di fibre una volta completamente guarito. Questa transizione graduale aiuta a prevenire uno stress improvviso sui tessuti in guarigione[19].
L’uso di antibiotici nella diverticolite non complicata si è evoluto negli anni recenti. Tradizionalmente, i medici prescrivevano di routine antibiotici per trattare l’infiammazione e prevenire l’infezione. Tuttavia, studi recenti hanno messo in discussione se gli antibiotici siano sempre necessari per i casi lievi. Alcune ricerche suggeriscono che per pazienti selezionati con diverticolite non complicata, gli antibiotici potrebbero non accelerare il recupero né ridurre il rischio di complicazioni[10].
Per la gestione del dolore, i medici raccomandano generalmente il paracetamolo. Possono anche prescrivere antispastici—farmaci che aiutano a ridurre i crampi intestinali rilassando i muscoli del tratto digestivo. I FANS come l’ibuprofene vengono generalmente evitati perché possono irritare il rivestimento dello stomaco e aumentare il rischio di complicazioni, inclusa la perforazione dell’intestino[5].
Trattamento ospedaliero per la diverticolite grave
Se la tua diverticolite è grave, hai complicazioni o sei ad alto rischio di problemi, diventa necessario il ricovero in ospedale. In ospedale, riceverai fluidi per via endovenosa per mantenerti idratato mentre il tuo sistema digestivo riposa. Questo è particolarmente importante se hai vomitato o non sei stato in grado di trattenere i liquidi[8].
Gli antibiotici per via endovenosa costituiscono il cardine del trattamento ospedaliero per la diverticolite grave. Questi farmaci vengono somministrati direttamente nel flusso sanguigno, permettendo loro di raggiungere rapidamente i tessuti infetti e a concentrazioni più elevate di quanto possano fare gli antibiotici orali. Gli antibiotici utilizzati devono coprire sia i batteri gram-negativi che i batteri anaerobi, poiché entrambi i tipi sono spesso coinvolti nelle infezioni diverticolari[10].
Continuerai con una dieta a base di liquidi chiari durante la degenza ospedaliera iniziale, passando gradualmente ai cibi solidi man mano che la tua condizione migliora. La maggior parte delle persone rimane in ospedale per alcuni giorni, anche se la durata dipende da quanto rapidamente i sintomi si risolvono e dall’eventuale sviluppo di complicazioni.
Trattamento delle complicazioni della diverticolite
Quando la diverticolite porta a complicazioni, diventa necessario un trattamento più aggressivo. Se si forma un ascesso, i medici possono essere in grado di drenarlo usando una tecnica chiamata drenaggio percutaneo guidato dalla TC. In questa procedura, un radiologo usa l’imaging TC per guidare un ago attraverso la pelle nell’ascesso, permettendo al pus di defluire. Questo approccio può spesso risolvere il problema senza la necessità di un intervento chirurgico immediato[12].
Il sanguinamento diverticolare è un’altra complicazione che richiede attenzione immediata. Quando un piccolo vaso sanguigno in un diverticolo si rompe, può causare sanguinamento dal retto. Anche se il sanguinamento si ferma da solo, dovresti contattare immediatamente il tuo medico. In caso di sanguinamento significativo, potresti dover andare al pronto soccorso. I medici possono localizzare e fermare il sanguinamento usando procedure come la colonscopia o l’angiografia[13].
Circa il 15-30 percento dei pazienti ricoverati in ospedale con diverticolite acuta richiede un intervento chirurgico durante quel ricovero. La chirurgia diventa necessaria quando si presentano complicazioni gravi o quando la condizione non risponde al trattamento medico. Le complicazioni che richiedono intervento chirurgico includono peritonite purulenta, sepsi non controllata, fistole, ostruzione intestinale e perforazione[12].
Opzioni chirurgiche per la diverticolite
La chirurgia per la diverticolite comporta tipicamente la rimozione della porzione interessata del colon in una procedura chiamata colectomia o resezione del colon. L’obiettivo è rimuovere il segmento malato e ricollegare le parti sane dell’intestino in modo che la normale funzione intestinale possa continuare[8].
Ci sono due approcci chirurgici principali: chirurgia aperta e chirurgia laparoscopica. Nella chirurgia aperta, il chirurgo fa una grande incisione nell’addome per accedere al colon. Nella chirurgia laparoscopica, il chirurgo fa diverse piccole incisioni e usa strumenti specializzati e una telecamera per eseguire l’operazione. Gli studi mostrano che la chirurgia laparoscopica porta a una degenza ospedaliera più breve, meno complicazioni e una mortalità in ospedale inferiore rispetto alla chirurgia aperta[10].
In alcuni casi, particolarmente quando c’è un’infezione significativa o l’intestino si è perforato, potresti aver bisogno temporaneamente di una colostomia. Questa è un’apertura chirurgica creata nella parete addominale dove una porzione del colon viene portata in superficie. Una sacca viene attaccata per raccogliere le feci, dando alla parte inferiore dell’intestino il tempo di guarire. In molti casi, la colostomia può essere invertita in un’operazione successiva, ripristinando la normale funzione intestinale[5].
La decisione se sottoporsi a chirurgia elettiva dopo essersi ripresi dalla diverticolite è complessa e dovrebbe essere individualizzata. Le raccomandazioni tradizionali suggerivano la resezione elettiva dopo tre episodi di diverticolite non complicata per prevenire attacchi futuri. Tuttavia, questo approccio è stato riconsiderato perché la maggior parte della diverticolite complicata si verifica alla prima presentazione, non dopo molteplici episodi lievi[12].
Follow-up dopo il trattamento della diverticolite
Dopo aver trattato con successo la diverticolite acuta, dovresti essere rivalutato quattro-sei settimane dopo. Se hai avuto una malattia complicata o non hai fatto una colonscopia recente, il tuo medico probabilmente ne raccomanderà una a sei-otto settimane dall’inizio dei sintomi. Questa tempistica permette all’infiammazione di risolversi, riducendo il rischio di complicazioni durante la procedura. La colonscopia aiuta a escludere altre condizioni, compreso il cancro del colon-retto, che, sebbene raro, è 40 volte più probabile nei pazienti con diverticolite non complicata rispetto alla popolazione generale[17].
Modifiche dello Stile di Vita per Prevenire le Recidive
Oltre ai trattamenti medici, i cambiamenti nello stile di vita svolgono un ruolo cruciale nella gestione della malattia diverticolare e nella prevenzione di futuri episodi di diverticolite. Questi interventi possono ridurre significativamente il rischio di riacutizzazioni e migliorare la salute digestiva complessiva.
Aumentare le fibre alimentari è una delle modifiche dello stile di vita più importanti. Una dieta ad alto contenuto di fibre aiuta ad ammorbidire le feci e riduce la pressione nel colon, il che può prevenire l’infiammazione dei diverticoli. Buone fonti di fibre includono cereali integrali, frutta, verdura, legumi e noci. Se non sei abituato a mangiare molta fibra, aumenta l’assunzione gradualmente nel corso di diverse settimane bevendo anche molta acqua[17].
L’attività fisica regolare è associata a un ridotto rischio di diverticolite e sanguinamento diverticolare. L’esercizio vigoroso come jogging, nuoto o sport come tennis o basket appare particolarmente benefico. Anche l’attività moderata come camminare a passo veloce aiuta a sostenere un sistema digestivo sano promuovendo movimenti intestinali regolari e mantenendo un tono muscolare intestinale sano[16].
Se fumi, smettere è fortemente raccomandato. Il fumo è associato a un rischio maggiore di complicazioni diverticolari. Allo stesso modo, mantenere un peso sano è importante, poiché l’obesità aumenta il rischio di diverticolite[10].
Limitare il consumo di alcol è anche consigliabile. L’uso eccessivo di alcol è stato associato a un aumento del rischio di malattia diverticolare e delle sue complicazioni. La moderazione nel bere può essere parte di uno stile di vita complessivamente sano che supporta la salute digestiva.
Evitare la stitichezza è cruciale per le persone con malattia diverticolare. Quando senti l’urgenza di evacuare, non trattenerla—rispondi prontamente. Sforzarsi durante i movimenti intestinali può aumentare la pressione sui diverticoli, causando potenzialmente infiammazione o infezione. Bere molta acqua, mangiare abbastanza fibre e rimanere fisicamente attivi aiutano tutti a prevenire la stitichezza[21].
Decorso Naturale della Malattia
Comprendere come si sviluppa e progredisce la diverticolite quando non trattata aiuta a spiegare perché l’intervento precoce è così importante. La storia tipicamente inizia con la diverticolosi, che è semplicemente la presenza di piccole sacche o tasche nella parete del colon. Queste sacche si formano quando il rivestimento interno dell’intestino spinge attraverso punti deboli nello strato muscolare esterno.
La diverticolosi è estremamente comune con l’avanzare dell’età. Più del 30% degli adulti tra i 50 e i 59 anni hanno queste sacche, e quel numero sale a più del 70% delle persone oltre gli 80 anni. La maggior parte delle persone con diverticolosi non sa mai di averla perché le sacche stesse di solito non causano sintomi[3].
I problemi iniziano quando una o più di queste sacche si infiamma. Questa infiammazione trasforma la diverticolosi in diverticolite. I ricercatori non sono del tutto certi di cosa scateni questo cambiamento, ma l’infiammazione spesso coinvolge una lacerazione nel rivestimento di una sacca e infezione. Le sacche possono diventare nascondigli per i batteri, che possono moltiplicarsi se le feci rimangono intrappolate all’interno[2].
Se la diverticolite non viene trattata, l’infiammazione può peggiorare e diffondersi. Ciò che inizia come gonfiore e disagio localizzato può progredire verso problemi più seri. La sacca infiammata potrebbe sviluppare un ascesso, che è una tasca di pus che si forma quando il corpo cerca di isolare l’infezione.
Senza intervento, la pressione e l’infiammazione in una sacca interessata possono causarne la rottura, creando un foro che permette ai contenuti intestinali di fuoriuscire nella cavità addominale. Questa è un’emergenza medica perché può portare alla peritonite, un’infezione grave del rivestimento dell’addome. La peritonite causa dolore addominale intenso, febbre alta e può progredire rapidamente verso complicazioni potenzialmente letali se non trattata immediatamente[4].
L’infiammazione cronica da episodi ripetuti o diverticolite trattata inadeguatamente può portare alla formazione di cicatrici nella parete intestinale. Questo tessuto cicatriziale può restringere il passaggio attraverso cui viaggiano le feci, creando quella che viene chiamata stenosi. Una stenosi rende progressivamente più difficile il passaggio dei rifiuti attraverso l’intestino, portando potenzialmente a un’ostruzione parziale o completa[6].
In alcuni casi, l’infiammazione cronica può creare una connessione anomala, chiamata fistola, tra il colon e un altro organo o struttura vicina. Il tipo più comune si forma tra il colon e la vescica. Quando questo accade, i batteri intestinali possono entrare nella vescica, causando infezioni urinarie ripetute[4].
Un’altra complicazione che può verificarsi è il sanguinamento diverticolare. Un piccolo vaso sanguigno nella parete di una sacca può rompersi, causando sanguinamento che può essere lieve o grave. In alcuni casi, il sanguinamento si ferma da solo, ma a volte può essere abbastanza pesante da richiedere trattamento d’emergenza e persino trasfusioni di sangue[4].
Possibili Complicazioni
Mentre molte persone con diverticolite guariscono bene con il trattamento, è importante comprendere le complicazioni che possono svilupparsi. Essere consapevoli dei segnali di allarme ti aiuta a sapere quando cercare assistenza medica immediata. Le complicazioni trasformano quella che potrebbe essere una condizione gestibile in un’emergenza medica che richiede un trattamento più aggressivo.
Una delle complicazioni più comuni è la formazione di un ascesso. Quando l’infezione viene isolata all’interno o vicino a un diverticolo infiammato, il pus si accumula in uno spazio confinato. Potresti sperimentare febbre persistente, dolore crescente che non risponde agli antidolorifici e una sensazione generale di malessere. Un ascesso può talvolta essere drenato usando un ago inserito attraverso la pelle mentre guidato da imaging TC, ma ascessi più grandi o multipli potrebbero richiedere chirurgia[13].
La perforazione, o lo sviluppo di un foro nella parete intestinale, è una complicazione grave che richiede intervento medico immediato. Quando un diverticolo infiammato si rompe, i contenuti intestinali si riversano nella cavità addominale normalmente sterile. Questo causa peritonite, un’infezione del peritoneo. I segni includono dolore addominale improvviso e grave che può diffondersi in tutto l’addome, muscoli addominali rigidi, febbre alta, battito cardiaco rapido e talvolta confusione. La peritonite richiede chirurgia d’emergenza e antibiotici endovenosi[5].
L’ostruzione intestinale può svilupparsi quando l’infiammazione cronica causa cicatrizzazione e restringimento dell’intestino. Inizialmente, potresti notare che le tue feci diventano più sottili, o sperimenti aumento del gonfiore e crampi, specialmente dopo aver mangiato. Man mano che il restringimento peggiora, potresti avere difficoltà a passare feci o gas. Un’ostruzione completa è un’emergenza medica caratterizzata da dolore addominale grave, incapacità di avere movimenti intestinali o passare gas, vomito e gonfiore addominale[4].
La formazione di fistole si verifica quando l’infiammazione persistente crea un tunnel anomalo che collega il colon a un altro organo. Il tipo più comune collega il colon e la vescica, una condizione chiamata fistola colovescicale. Questo può causare infezioni urinarie ricorrenti difficili da trattare, bolle d’aria nelle urine e, nei casi gravi, passaggio di materiale fecale durante la minzione. Le donne possono sviluppare fistole tra il colon e la vagina, causando il passaggio di gas o feci attraverso l’apertura vaginale. Queste complicazioni richiedono riparazione chirurgica[4].
Il sanguinamento diverticolare rappresenta un tipo diverso di complicazione. Quando un piccolo vaso sanguigno in un diverticolo si rompe, può causare sanguinamento rettale improvviso e indolore. Il sangue può essere rosso vivo o più scuro, a seconda di dove ha origine il sanguinamento. Mentre alcuni sanguinamenti si fermano spontaneamente, il sanguinamento pesante può portare a vertigini, debolezza, battito cardiaco rapido e svenimento a causa della perdita di sangue[4].
Impatto sulla Vita Quotidiana
Vivere con la diverticolite o riprendersi da un episodio colpisce molti aspetti della vita quotidiana, da quello che mangi a come pianifichi le tue attività. Comprendere questi impatti può aiutarti ad adattarti e trovare strategie per mantenere la qualità di vita mentre gestisci la condizione.
Durante un episodio acuto, il dolore diventa la sfida più immediata. Il disagio, tipicamente localizzato nella parte inferiore sinistra dell’addome, può variare da un dolore sordo a un dolore acuto e intenso che rende difficile stare in piedi dritti, camminare o trovare una posizione comoda. Molte persone trovano che il movimento peggiora il dolore, portandole a rimanere a letto o muoversi molto attentamente. Questo può interferire con il lavoro, specialmente lavori che richiedono attività fisica o lunghi periodi in piedi[1].
L’imprevedibilità dei sintomi crea ansia riguardo alle attività quotidiane. Potresti preoccuparti di essere lontano da un bagno o di sperimentare dolore improvviso mentre sei fuori casa. Questo può portare ad evitare incontri sociali, cancellare piani o declinare inviti ad eventi. La paura che i sintomi compaiano in momenti sconvenienti a volte porta le persone a ritirarsi dalle attività che prima godevano.
I cambiamenti dietetici durante e dopo un episodio hanno un impatto significativo sulla vita quotidiana. Quando si sperimenta una diverticolite acuta, i medici spesso raccomandano una dieta liquida o un’assunzione alimentare molto limitata per permettere all’intestino di riposare. Questo significa perdere pasti in famiglia, occasioni sociali per mangiare e il semplice piacere di godere del cibo normale. Man mano che ti riprendi, reintrodurre gradualmente i cibi richiede pazienza e attenzione a come il tuo corpo risponde a diversi alimenti[8].
Gli aggiustamenti dietetici a lungo termine possono inizialmente sembrare restrittivi. Mentre non è necessario evitare cibi specifici come noci o semi, devi concentrarti su un’adeguata assunzione di fibre e rimanere ben idratato. Questo potrebbe significare pianificare i pasti più attentamente, portare sempre acqua con te e fare scelte deliberate su quello che mangi[16].
I modelli di attività fisica e esercizio spesso cambiano. Durante gli episodi acuti, potresti dover smettere completamente di fare esercizio fino a quando l’infiammazione non si attenua. Anche dopo la guarigione, potresti sentirti esitante nel riprendere attività vigorosa. Tuttavia, l’attività fisica regolare è in realtà benefica per prevenire episodi futuri, quindi trovare il giusto equilibrio e ricostruire gradualmente il tuo livello di fitness diventa importante[17].
Il sonno può essere disturbato sia dal dolore che dai sintomi digestivi. Il disagio addominale può rendere difficile trovare una posizione comoda per dormire. Diarrea o frequenti stimoli a usare il bagno possono svegliarti più volte durante la notte, lasciandoti esausto il giorno successivo.
L’impatto emotivo e sulla salute mentale non dovrebbe essere sottovalutato. Affrontare una condizione cronica che può divampare in modo imprevedibile crea stress e ansia. Alcune persone sviluppano paura intorno al mangiare, preoccupate che il cibo scatenerà dolore o sintomi. Altri si sentono frustrati dall’inaffidabilità del loro corpo o depressi per le limitazioni che la condizione impone.
Studi Clinici in Corso sulla Diverticolite
La diverticolite ricorrente rappresenta una sfida significativa per molti pazienti. Attualmente è in corso uno studio clinico innovativo in Spagna che valuta l’efficacia di MBK-01, un trattamento sperimentale a base di microbiota fecale liofilizzato, per ridurre la frequenza degli episodi acuti di diverticolite.
Nel sistema è disponibile 1 studio clinico attivo per la diverticolite. Questo studio clinico si concentra sul trattamento della diverticolite ricorrente, una condizione in cui le piccole sacche sporgenti nel tratto digestivo si infiammano o si infettano ripetutamente. Lo studio utilizza un trattamento sperimentale chiamato MBK-01, composto da capsule liofilizzate di microbiota fecale. Queste capsule sono progettate per aiutare a ripristinare l’equilibrio naturale dei batteri nell’intestino.
Lo studio prevede anche l’utilizzo di altri farmaci, tra cui metronidazolo, fosfomicina e amoxicillina, che sono antibiotici comunemente utilizzati. L’obiettivo principale della ricerca è valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento MBK-01 nel ridurre la frequenza degli episodi acuti di diverticolite.
Criteri di Inclusione
Per partecipare allo studio, i pazienti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- Età compresa tra 18 e 70 anni
- Aver avuto tre o più episodi di diverticolite acuta nel colon sinistro o sigmoideo negli ultimi 3 anni, ciascuno confermato da un esame di imaging come TAC o ecografia
- Durante ogni episodio, aver sperimentato almeno uno dei seguenti sintomi: dolore addominale, vomito, occlusione intestinale, temperatura corporea superiore a 38°C, stipsi, elevati indicatori di fase acuta, o sanguinamento rettale
- Non aver avuto episodi sintomatici di diverticolite acuta nei 30 giorni precedenti la firma del consenso informato
- Donne e uomini in età fertile devono accettare di utilizzare misure contraccettive
- Aver firmato il modulo di consenso informato
Il Trattamento Sperimentale
MBK-01 è un prodotto medicinale sperimentale testato in questo studio clinico di Fase IIa. Si presenta sotto forma di capsule orali ed è progettato per aiutare le persone con diverticolite ricorrente. L’obiettivo di MBK-01 è ridurre il numero di episodi dolorosi che si verificano.
Il farmaco funziona utilizzando una miscela speciale di microbiota intestinale, ovvero batteri benefici che vivono nell’intestino. Questi batteri possono aiutare a mantenere un equilibrio sano nel sistema digestivo, potenzialmente riducendo l’infiammazione e prevenendo futuri episodi di diverticolite.
L’approccio innovativo basato sul microbiota fecale rappresenta una nuova direzione nella gestione della diverticolite ricorrente, puntando a ripristinare l’equilibrio naturale dei batteri intestinali piuttosto che limitarsi a trattare i sintomi con antibiotici tradizionali. Per i pazienti interessati, è consigliabile discutere con il proprio medico curante la possibilità di partecipare a questo studio clinico, valutando attentamente benefici e rischi potenziali della partecipazione.
💊 Metodi di Trattamento Più Comuni
- Modifiche alimentari
- Dieta a base di liquidi chiari durante le riacutizzazioni acute per far riposare il colon
- Reintroduzione graduale di cibi solidi, iniziando con opzioni a basso contenuto di fibre
- Dieta a lungo termine ad alto contenuto di fibre che include cereali integrali, frutta, verdura e legumi per prevenire le recidive
- Idratazione adeguata per supportare movimenti intestinali morbidi e regolari
- Terapia antibiotica
- Antibiotici orali per alcuni casi di diverticolite non complicata, sebbene non sempre necessari per i sintomi lievi
- Antibiotici per via endovenosa per diverticolite grave o complicata in ambiente ospedaliero
- Copertura ad ampio spettro mirata sia ai batteri gram-negativi sia ai batteri anaerobi
- Gestione del dolore
- Paracetamolo come sollievo dal dolore di prima linea
- Farmaci antispastici per ridurre i crampi intestinali
- Evitamento dei FANS a causa del rischio di irritazione gastrica e complicazioni intestinali
- Cure di supporto
- Riposo per permettere al sistema digestivo di guarire
- Reidratazione con fluidi per via endovenosa per i casi gravi
- Riposo intestinale attraverso dieta liquida durante l’infiammazione acuta
- Procedure interventistiche
- Drenaggio percutaneo guidato da TC degli ascessi per evitare la chirurgia immediata
- Colonscopia con interventi per fermare il sanguinamento diverticolare
- Angiografia per localizzare e controllare i vasi sanguigni sanguinanti
- Trattamento chirurgico
- Colectomia (resezione del colon) per rimuovere i segmenti intestinali malati
- Chirurgia laparoscopica che offre degenze ospedaliere più brevi e meno complicazioni rispetto alla chirurgia aperta
- Chirurgia d’emergenza per complicazioni come perforazione, infezione non controllata o ostruzione
- Colostomia temporanea nei casi gravi, spesso reversibile dopo la guarigione
- Strategie di prevenzione
- Attività fisica regolare, specialmente esercizio vigoroso come jogging o nuoto
- Cessazione del fumo per ridurre il rischio di complicazioni
- Gestione del peso per chi è obeso
- Limitazione del consumo di alcol
- Evitare la stitichezza attraverso fibre, liquidi e risposta tempestiva agli stimoli intestinali
💊 Farmaci Registrati Utilizzati per Questa Malattia
Elenco dei medicinali ufficialmente registrati che vengono utilizzati nel trattamento di questa condizione:
- Antibiotici (inclusi Ciprofloxacina e Metronidazolo) – Utilizzati per trattare l’infezione batterica associata alla diverticolite colpendo i batteri gram-negativi e i batteri anaerobici
- Paracetamolo (Acetaminofene) – Un antidolorifico utilizzato per gestire il dolore durante gli episodi di diverticolite senza aumentare il rischio di complicazioni intestinali
- Lassativi formanti massa – Aiutano a gestire la stitichezza e promuovono movimenti intestinali regolari nelle persone con malattia diverticolare
- Antispastici – Farmaci che aiutano a ridurre i crampi allo stomaco e il dolore addominale associato alla malattia diverticolare
- Polietilenglicole – Un ammorbidente delle feci che può essere utilizzato per alleviare la stitichezza senza irritare il rivestimento intestinale











