La depressione maggiore è uno dei disturbi mentali più diffusi e debilitanti. Attualmente sono in corso 41 studi clinici che valutano nuovi approcci terapeutici. Questo articolo presenta 10 di questi studi, che testano farmaci innovativi e combinazioni di trattamenti per pazienti che non hanno risposto adeguatamente alle terapie standard.
Studi clinici in corso sulla depressione maggiore: nuove opportunità terapeutiche
La depressione maggiore è un disturbo mentale caratterizzato da sentimenti persistenti di tristezza, disperazione e perdita di interesse nelle attività quotidiane. Colpisce milioni di persone in tutto il mondo e rappresenta una delle principali cause di disabilità. Nonostante la disponibilità di numerosi trattamenti antidepressivi, molti pazienti non ottengono un miglioramento soddisfacente dei sintomi con le terapie di prima linea.
La ricerca scientifica sta esplorando nuove molecole e approcci terapeutici per offrire soluzioni più efficaci. Gli studi clinici in corso rappresentano un’opportunità per i pazienti di accedere a trattamenti innovativi ancora in fase di sperimentazione. Di seguito vengono descritti in dettaglio 10 studi clinici attualmente attivi in diversi paesi europei.
Studi clinici disponibili
Studio su deupsilocin besilato (CYB003) in adulti con disturbo depressivo maggiore: confronto tra due dosaggi e placebo
Località: Grecia, Irlanda, Polonia
Questo studio clinico valuta un nuovo trattamento per il disturbo depressivo maggiore utilizzando un farmaco chiamato CYB003, contenente deupsilocin besilato. Lo studio confronta due diverse dosi del farmaco (8 mg e 16 mg) con un placebo, somministrato sotto forma di capsule orali. I partecipanti continueranno ad assumere il loro antidepressivo abituale durante lo studio.
Il trattamento prevede due somministrazioni nell’arco di diverse settimane, con visite cliniche regolari per valutare i sintomi depressivi utilizzando strumenti di valutazione standardizzati. Lo studio monitora i cambiamenti nei sintomi depressivi per un periodo di 84 giorni per determinare l’efficacia del trattamento. Durante tutto il periodo di sperimentazione, viene attentamente monitorata anche la sicurezza del farmaco.
Criteri principali di inclusione: età tra 18 e 85 anni, diagnosi di disturbo depressivo maggiore (episodio singolo di durata 4-24 mesi o episodi ricorrenti), depressione da moderata a grave, trattamento con antidepressivo stabile da almeno 4 settimane con miglioramento inadeguato (inferiore al 50%), indice di massa corporea (IMC) non superiore a 40.
Studio sugli effetti di escitalopram e bupropione sui livelli di dopamina in pazienti con depressione maggiore
Località: Austria
Questo studio esplora come due farmaci antidepressivi, escitalopram (noto come Cipralex®) e bupropione (noto come Wellbutrin XR®), influenzino il sistema cerebrale della ricompensa in persone con depressione. L’obiettivo è comprendere come questi farmaci agiscano sulla produzione di dopamina, una sostanza chimica cerebrale importante per il piacere e la motivazione.
I partecipanti riceveranno escitalopram, bupropione o placebo, e la loro attività cerebrale verrà monitorata nel tempo utilizzando tecniche di imaging cerebrale speciali per misurare i cambiamenti nei livelli di dopamina nel nucleo accumbens, una parte del cervello coinvolta nel sistema della ricompensa. Lo studio mira a fornire informazioni su come questi farmaci possano migliorare i sintomi della depressione agendo sul sistema della ricompensa cerebrale.
Criteri principali di inclusione: età tra 18 e 65 anni, per i partecipanti sani: punteggi bassi nelle scale di valutazione della depressione (HDRS29 ≤ 8, MADRS ≤ 6, e BDI-II < 13); per i partecipanti con depressione: diagnosi di disturbo depressivo maggiore secondo un'intervista strutturata (SCID I), buona salute generale, segni vitali nella norma, peso tra 50-100 kg e IMC tra 19-26.
Studio sugli effetti della minociclina sull’infiammazione in pazienti con depressione
Località: Italia
Questo studio valuta se la minociclina, un antibiotico, possa contribuire a ridurre l’infiammazione nel corpo, che si ritiene sia collegata alla depressione. La minociclina viene testata per i suoi potenziali benefici oltre al trattamento delle infezioni, come trattamento aggiuntivo alla terapia antidepressiva attuale.
I partecipanti riceveranno minociclina per un periodo di otto settimane, continuando il loro trattamento abituale per la depressione. Durante questo tempo, i ricercatori monitoreranno i cambiamenti nei livelli di infiammazione e nei sintomi depressivi. Lo studio utilizzerà anche tecniche di imaging come PET e risonanza magnetica per osservare eventuali cambiamenti nella struttura e nella funzione cerebrale.
Criteri principali di inclusione: età tra 18 e 60 anni, diagnosi attuale di disturbo depressivo maggiore non psicotico confermata da un’intervista strutturata (SCID), mancata risposta a un SSRI (tipo di antidepressivo) attuale per almeno 8 settimane, trattamento antidepressivo stabile da almeno 8 settimane, livello di proteina C-reattiva (CRP) superiore a 2 mg/L.
Studio su esketamina e propofol per l’anestesia nella terapia elettroconvulsivante per pazienti con depressione maggiore
Località: Austria
Questo studio confronta una combinazione di farmaci anestetici (esketamina e propofol) con il metohexital, un anestetico tradizionale, in pazienti con depressione maggiore sottoposti a terapia elettroconvulsivante (TEC). Lo scopo è verificare se la combinazione esketamina-propofol sia altrettanto efficace e sicura del metohexital durante le sessioni di TEC.
Lo studio prevede una serie di 8 sessioni di TEC. Durante il periodo di trattamento, i ricercatori valuteranno vari risultati, tra cui i cambiamenti nella funzione cognitiva, la qualità delle convulsioni indotte dalla TEC, il tempo di recupero dall’anestesia, la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e gli eventuali effetti collaterali sul fegato e sul cuore.
Criteri principali di inclusione: pazienti ricoverati o ambulatoriali, età minima di 18 anni, diagnosi di depressione grave, unipolare o bipolare, secondo la classificazione ICD-11, punteggio di 24 o superiore sulla scala di valutazione della depressione di Hamilton (HAMD17), approvazione da parte di un anestesista per la TEC con classificazione ASA di 3 o inferiore, assunzione costante di farmaci antidepressivi e antipsicotici da almeno 7 giorni prima del primo trattamento TEC.
Studio sugli effetti di NMRA-335140 per adulti con disturbo depressivo maggiore
Località: Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Polonia, Svezia
Questo studio clinico valuta l’efficacia di NMRA-335140, un nuovo farmaco che agisce come antagonista dei recettori kappa oppioidi, nel ridurre i sintomi della depressione. Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di compressa rivestita con film, alla dose di 80 mg al giorno.
I partecipanti verranno assegnati casualmente a ricevere NMRA-335140 o un placebo per un periodo di sei settimane. Lo studio è in doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sapranno quale trattamento viene somministrato. L’obiettivo principale è valutare il cambiamento nel punteggio totale della scala di valutazione della depressione Montgomery-Åsberg (MADRS) dall’inizio alla sesta settimana.
Criteri principali di inclusione: diagnosi primaria di disturbo depressivo maggiore senza caratteristiche psicotiche, episodio depressivo attuale presente da più di 4 settimane ma meno di 12 mesi prima della visita di screening, punteggio MADRS totale di 25 o superiore sia alla visita di screening che al basale, cambiamento nel punteggio MADRS tra screening e basale del 20% o inferiore, partecipanti di entrambi i sessi.
Studio su lumateperone per pazienti con disturbo depressivo maggiore che non rispondono agli antidepressivi
Località: Bulgaria, Francia, Lituania, Spagna
Questo studio valuta l’efficacia e la sicurezza del lumateperone quando utilizzato insieme ai trattamenti antidepressivi esistenti per persone che non hanno risposto adeguatamente alla loro terapia attuale. Il lumateperone (42 mg) o un placebo viene somministrato una volta al giorno per via orale sotto forma di capsule, insieme alla terapia antidepressiva in corso.
Il periodo di trattamento dura 43 giorni, durante i quali vengono condotte valutazioni regolari per monitorare i cambiamenti nei sintomi depressivi e nella salute generale. L’obiettivo principale è misurare il cambiamento nel punteggio totale MADRS dal basale alla fine dello studio. Lo studio monitora anche eventuali effetti collaterali e parametri di sicurezza.
Criteri principali di inclusione: età tra 18 e 65 anni, diagnosi di disturbo depressivo maggiore confermata da un’intervista strutturata, episodio depressivo attuale iniziato almeno 8 settimane fa ma non più di 18 mesi fa, livello moderato di gravità della depressione, risposta inadeguata al trattamento antidepressivo attuale (miglioramento dei sintomi inferiore al 50%), assunzione di almeno la dose minima efficace di uno specifico antidepressivo per almeno 6 settimane.
Studio su trattamento intensificato per schizofrenia, depressione e disturbo bipolare utilizzando esketamina, bupropione e quetiapina per pazienti con fallimento del trattamento iniziale
Località: Austria, Germania, Italia, Spagna
Questo studio confronta un regime farmacologico intensificato con il trattamento abituale in pazienti con schizofrenia, disturbo depressivo maggiore e depressione bipolare che non hanno risposto al loro trattamento iniziale. Lo studio include vari farmaci come esketamina, bupropione, quetiapina, valproato di sodio, venlafaxina, lamotrigina, ketamina, sertralina, duloxetina, clozapina, escitalopram e litio.
I partecipanti verranno assegnati casualmente a ricevere il trattamento intensificato o il trattamento abituale. Lo studio durerà da quattro a sei settimane, a seconda della condizione specifica trattata. Durante questo periodo, i sintomi dei partecipanti verranno monitorati per valutare eventuali cambiamenti nella gravità e determinare se l’approccio terapeutico intensificato può portare a risultati migliori.
Criteri principali di inclusione: pazienti ricoverati o ambulatoriali, età tra 18 e 70 anni, diagnosi principale di schizofrenia, disturbo schizoaffettivo, disturbo schizofreniforme, disturbo depressivo maggiore o depressione bipolare confermata da un’intervista strutturata, primo fallimento terapeutico con farmaco di prima scelta assunto per almeno 4 settimane alla dose raccomandata, livello moderato di gravità dei sintomi ed esperienza di difficoltà nel funzionamento quotidiano.
Studio sull’uso a lungo termine del pramipexolo per pazienti con depressione anedonica
Località: Svezia
Questo studio esplora l’efficacia e la tollerabilità del pramipexolo quando utilizzato per un lungo periodo come trattamento aggiuntivo per la depressione anedonica, una forma di depressione caratterizzata dall’incapacità di provare piacere nelle attività. Il pramipexolo è un farmaco somministrato per via orale sotto forma di compresse a rilascio prolungato.
I partecipanti che hanno precedentemente preso parte a uno studio correlato possono continuare il loro trattamento con pramipexolo in questo studio di follow-up, che dura fino a un massimo di 25 settimane. Durante lo studio, verranno valutati vari aspetti della salute e del benessere dei partecipanti, tra cui l’umore generale, i livelli di attività fisica, i pattern di sonno e gli eventuali effetti collaterali.
Criteri principali di inclusione: precedente partecipazione a uno studio clinico randomizzato controllato che testava l’efficacia a breve termine del pramipexolo rispetto al placebo (EudraCT# 2022-001563-26), consenso informato fornito, per chi ha ricevuto il placebo nello studio precedente: sintomi di anedonia misurati dalla scala Snaith-Hamilton Pleasure Scale (SHAPS-C) con punteggi di 3 o 4 su almeno 3 item, età tra 18 e 65 anni.
Studio sull’effetto di ketamina ed esketamina in pazienti con disturbo depressivo maggiore dopo fallimento del trattamento di prima linea
Località: Austria, Germania, Grecia, Italia, Spagna
Questo studio confronta un regime farmacologico intensificato di sei settimane con i metodi di trattamento abituali per persone con disturbo depressivo maggiore che non hanno risposto al loro trattamento iniziale. Lo studio include numerosi farmaci antidepressivi come atomoxetina, reboxetina, fluvoxamina, agomelatina, ketamina, tianeptina, citalopram, duloxetina, amitriptilina, esketamina, paroxetina, bupropione, clomipramina, mianserina, escitalopram, dosuleptina, sertralina, fluoxetina, nortriptilina, venlafaxina, milnacipran, mirtazapina, desvenlafaxina, imipramina, vortioxetina e trazodone.
I partecipanti verranno assegnati casualmente al gruppo di trattamento intensificato (EIPT) o al gruppo di trattamento abituale (TAU). Durante le sei settimane, i partecipanti avranno controlli regolari per monitorare i loro progressi e eventuali cambiamenti nei sintomi. Lo studio mira a misurare la gravità dei sintomi depressivi utilizzando la scala Montgomery Åsberg Depression Rating Scale (MADRS) e valutare se l’approccio intensificato può migliorare i sintomi più efficacemente del trattamento standard.
Criteri principali di inclusione: pazienti ricoverati o ambulatoriali tra 18 e 65 anni, diagnosi primaria di disturbo depressivo maggiore senza caratteristiche psicotiche confermata da un’intervista strutturata, primo fallimento terapeutico con farmaco attuale per il disturbo depressivo maggiore assunto per almeno 4 settimane alla dose raccomandata, intenzione di cambiare il farmaco attuale, punteggio di 20 o superiore sulla scala di valutazione della depressione e punteggio di 5 o superiore su qualsiasi parte della scala di disabilità.
Studio su aticaprant per adulti con disturbo depressivo maggiore e anedonia che non rispondono agli antidepressivi
Località: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Finlandia, Ungheria, Polonia, Spagna, Svezia
Questo studio valuta l’efficacia e la sicurezza dell’aticaprant nel migliorare i sintomi depressivi in adulti con disturbo depressivo maggiore che presentano anedonia da moderata a grave (ridotta capacità di provare piacere) e che non hanno risposto adeguatamente ai loro attuali trattamenti antidepressivi. L’aticaprant viene somministrato per via orale sotto forma di compressa alla dose di 10 mg al giorno.
I partecipanti verranno assegnati casualmente a ricevere aticaprant o un placebo, in aggiunta al loro antidepressivo attuale (SSRI o SNRI). Lo studio è condotto in doppio cieco e durerà per un periodo di 43 giorni. Dopo la fase iniziale dello studio, ci sarà una fase di estensione in aperto dove tutti i partecipanti avranno l’opportunità di ricevere aticaprant. L’obiettivo principale è osservare eventuali cambiamenti nel punteggio MADRS dall’inizio dello studio al giorno 43.
Criteri principali di inclusione: adulti di età compresa tra 18 e 64 anni, diagnosi di disturbo depressivo maggiore basata su una valutazione clinica, episodio depressivo da moderato a grave, sintomi di anedonia confermati da una valutazione clinica, risposta inadeguata ad almeno uno ma non più di cinque trattamenti antidepressivi, incluso il trattamento attuale con SSRI o SNRI, stabilità medica generale.
Riepilogo
Gli studi clinici presentati rappresentano un importante progresso nella ricerca di nuove soluzioni terapeutiche per la depressione maggiore. Diversi aspetti emergono come particolarmente significativi:
Approcci innovativi: Molti studi testano farmaci con meccanismi d’azione completamente nuovi, come gli antagonisti dei recettori kappa oppioidi (NMRA-335140, aticaprant) e composti psichedelici (deupsilocin besilato). Questi approcci rappresentano un cambiamento rispetto ai tradizionali antidepressivi che agiscono principalmente sui sistemi serotoninergici e noradrenergici.
Focus sull’anedonia: Diversi studi (aticaprant, pramipexolo) si concentrano specificamente sul trattamento dell’anedonia, un sintomo particolarmente debilitante della depressione che spesso non risponde adeguatamente ai trattamenti convenzionali. Questo rappresenta un riconoscimento importante della necessità di trattare aspetti specifici della depressione.
Trattamenti intensificati: Alcuni studi valutano strategie di intensificazione precoce del trattamento per pazienti che non hanno risposto alle terapie di prima linea. Questo approccio proattivo potrebbe ridurre il tempo necessario per trovare un trattamento efficace e migliorare gli esiti a lungo termine.
Terapie di combinazione: Molti degli studi prevedono l’aggiunta di nuovi farmaci alla terapia antidepressiva esistente (lumateperone, aticaprant, minociclina), riconoscendo che l’approccio ottimale per molti pazienti potrebbe essere una combinazione di trattamenti piuttosto che la monoterapia.
Obiettivi biologici specifici: Alcuni studi (minociclina) esplorano il ruolo dell’infiammazione nella depressione, mentre altri (escitalopram e bupropione) indagano gli effetti sul sistema dopaminergico. Questo riflette una comprensione sempre più sofisticata dei meccanismi biologici alla base della depressione.
La disponibilità di questi studi clinici offre opportunità importanti per i pazienti che non hanno trovato sollievo con i trattamenti standard. La partecipazione a uno studio clinico consente non solo l’accesso a terapie potenzialmente innovative, ma contribuisce anche al progresso della conoscenza scientifica che potrà beneficiare futuri pazienti.














