Il carcinoma basocellulare è il tumore cutaneo più comune e attualmente sono in corso diversi studi clinici per sviluppare nuove strategie terapeutiche. In questo articolo presentiamo 8 trial attivi che studiano trattamenti innovativi per questa patologia, dall’immunoterapia alle terapie combinate, offrendo nuove speranze ai pazienti con forme avanzate o ad alto rischio.
Studi clinici in corso sul carcinoma basocellulare: panoramica completa dei trattamenti innovativi
Il carcinoma basocellulare rappresenta la forma più frequente di tumore della pelle, originando dalle cellule basali situate nello strato più profondo dell’epidermide. Sebbene nella maggior parte dei casi possa essere trattato efficacemente con la chirurgia o la radioterapia, esistono forme avanzate o ad alto rischio che richiedono approcci terapeutici alternativi. Attualmente sono attivi 8 studi clinici che stanno testando nuove opzioni di trattamento per questa patologia.
Immunoterapia e terapie combinate per il carcinoma basocellulare ad alto rischio
Studio su cemiplimab combinato con imiquimod e terapia laser prima dell’intervento chirurgico per il carcinoma basocellulare cutaneo ad alto rischio
Localizzazione: Spagna
Questo studio pionieristico sta valutando un approccio terapeutico combinato per il carcinoma basocellulare ad alto rischio potenzialmente operabile. Il trattamento prevede l’utilizzo di cemiplimab (un immunoterapico somministrato per via endovenosa alla dose di 350 mg), imiquimod (una crema applicata localmente sulla cute) e terapia laser frazionale, utilizzati come terapia neoadiuvante prima dell’intervento chirurgico.
Lo studio si articola in due fasi: la Fase Ib si concentra sulla sicurezza e sugli effetti collaterali, mentre la Fase II valuta l’efficacia del trattamento nel prevenire le recidive tumorali. I pazienti eleggibili devono avere almeno 18 anni e presentare un carcinoma basocellulare considerato ad alto rischio per dimensioni (almeno 2 cm sul tronco/estremità), localizzazione (testa, collo, mani, piedi, area tibiale, regione genitale) o caratteristiche aggressive (pattern basosquamoso, infiltrativo, sclerosante/morfeiforme, micronodulare).
Il cemiplimab agisce bloccando la proteina PD-1, permettendo al sistema immunitario di riconoscere e attaccare le cellule tumorali. L’imiquimod stimola localmente la risposta immunitaria, mentre la terapia laser crea microlesioni cutanee che favoriscono la penetrazione dei trattamenti topici. I pazienti verranno seguiti per 3 anni dopo l’inizio del trattamento per valutare la sopravvivenza libera da recidiva.
Valutazione della sicurezza ed efficacia di cemiplimab come trattamento di prima linea in pazienti adulti con carcinoma basocellulare avanzato
Localizzazione: Germania
Questo trial clinico sta studiando cemiplimab (LIBTAYO) come terapia iniziale per pazienti con carcinoma basocellulare localmente avanzato non trattabile chirurgicamente o con radioterapia. Il farmaco viene somministrato per via endovenosa alla dose di 350 mg ogni tre settimane, per un periodo massimo di 51 settimane.
Per essere eleggibili, i pazienti devono avere almeno 18 anni, un’aspettativa di vita di almeno 6 mesi e un buon performance status (ECOG 0-1). È richiesta una biopsia tumorale fresca per la conferma diagnostica da parte di un laboratorio centrale. Il trattamento deve continuare per almeno 6 mesi, a meno che non si verifichi progressione della malattia o effetti collaterali intollerabili.
Lo studio valuterà il tasso di risposta obiettiva a 6 mesi, la durata della risposta e la sopravvivenza globale a 12 e 24 mesi. Durante il trattamento, i pazienti devono utilizzare metodi contraccettivi efficaci, che dovranno essere mantenuti per 6 mesi dopo l’ultima somministrazione del farmaco. Un criterio di esclusione importante è il precedente trattamento con inibitori della via Hedgehog.
Terapie alternative non chirurgiche
Studio comparativo tra elettrochemioterapia con bleomicina e radioterapia standard per il trattamento del carcinoma basocellulare in pazienti con tumori inferiori a 3 cm
Localizzazione: Danimarca
Questo interessante studio danese confronta due approcci terapeutici non chirurgici: l’elettrochemioterapia e la radioterapia standard. L’elettrochemioterapia è una tecnica innovativa che combina la somministrazione di bleomicina (un farmaco chemioterapico) con impulsi elettrici che aumentano la permeabilità delle membrane cellulari, permettendo al farmaco di penetrare più efficacemente nelle cellule tumorali.
Possono partecipare pazienti maggiorenni con carcinoma basocellulare confermato istologicamente, di dimensioni inferiori a 3 cm e accessibile per entrambe le modalità di trattamento. I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno dei due gruppi di trattamento per permettere un confronto diretto dell’efficacia.
Lo studio, che si concluderà nel dicembre 2028, monitorerà non solo l’efficacia terapeutica ma anche gli aspetti estetici (cosmesi), la soddisfazione del paziente e la qualità di vita. Questo è particolarmente rilevante per i tumori localizzati in aree visibili, dove il risultato estetico è importante quanto quello oncologico. Saranno esclusi i pazienti con melanoma o altre forme di tumore cutaneo diverse dal carcinoma basocellulare.
Studio su tirbanibulin per il trattamento del carcinoma basocellulare superficiale nei pazienti
Localizzazione: Francia
Questo trial francese sta valutando l’efficacia e la sicurezza di tirbanibulin (nome commerciale Klisyri), un unguento topico al 10 mg/g, nel trattamento del carcinoma basocellulare superficiale localizzato su tronco o arti. Il tirbanibulin è un inibitore della polimerizzazione dei microtubuli che agisce bloccando la proliferazione delle cellule tumorali.
I criteri di inclusione prevedono pazienti maggiorenni con uno o più carcinomi basocellulari superficiali primitivi, con diametro massimo di 15 mm o inferiore. I pazienti devono essere affiliati a un sistema di Previdenza Sociale e in grado di comprendere le istruzioni dello studio. Il consenso informato può essere firmato da un rappresentante legale se necessario.
Il trattamento viene applicato direttamente sulla cute interessata in cicli, con valutazioni periodiche per determinare la necessità di cicli aggiuntivi. L’obiettivo principale è raggiungere la remissione completa, definita come assenza di evidenza clinica e strumentale del tumore. Durante lo studio viene utilizzata una tecnica di imaging specifica per misurare lo spessore del carcinoma e monitorare la risposta al trattamento. Sono esclusi i pazienti che hanno ricevuto trattamenti per il carcinoma basocellulare nelle 4 settimane precedenti o con storia di reazioni allergiche al farmaco.
Terapie innovative con farmaci biologici
Studio di L19IL2 e L19TNF per pazienti con carcinoma basocellulare avanzato o carcinoma cutaneo a cellule squamose non eleggibili per chirurgia o radioterapia
Localizzazione: Germania, Polonia
Questo studio internazionale sta testando due farmaci biologici innovativi: Fibromun (onfekafusp alfa) e Darleukin (bifikafusp alfa), somministrati mediante iniezione intralesionale diretta nel tumore. Questi farmaci appartengono alla classe delle immunocitochine, che combinano anticorpi mirati con molecole che stimolano la risposta immunitaria.
I pazienti eleggibili devono avere carcinoma basocellulare o carcinoma cutaneo a cellule squamose localmente avanzato ma non metastatico, adatto all’iniezione intralesionale, e non candidabili a chirurgia o radioterapia (o che abbiano rifiutato questi trattamenti). L’età ammessa va dai 18 ai 100 anni, con un performance status ECOG di 0 o 1.
Il trattamento viene somministrato direttamente nel tumore per un periodo fino a 4 mesi. Lo studio valuterà il tasso di risposta obiettiva complessiva, includendo sia la risposta completa (scomparsa totale del tumore) che quella parziale (riduzione significativa delle dimensioni). Particolare attenzione sarà dedicata al monitoraggio degli effetti collaterali locali e sistemici. Le donne in età fertile devono presentare un test di gravidanza negativo e utilizzare contraccettivi efficaci durante lo studio e per 3 mesi dopo l’ultima dose.
Studio sui cambiamenti dei vasi sanguigni in pazienti con carcinoma basocellulare trattati con bleomicina o combinazione di farmaci
Localizzazione: Danimarca
Questo innovativo studio danese si concentra sull’analisi dei cambiamenti microvascolari nel carcinoma basocellulare durante il trattamento. Vengono confrontate due modalità terapeutiche: l’elettrochemioterapia con bleomicina e la terapia fotodinamica. La peculiarità di questo trial è l’utilizzo della tomografia a coerenza ottica dinamica (D-OCT), una tecnica di imaging non invasiva che permette di visualizzare in dettaglio i vasi sanguigni all’interno del tumore a diverse profondità cutanee (0, 150, 300 e 500 micrometri).
Possono partecipare pazienti con diagnosi clinica di carcinoma basocellulare a basso rischio sul tronco o sulle estremità, di dimensioni inferiori a 2 cm, confermata mediante biopsia punch. I pazienti devono avere almeno 18 anni, essere in grado di comprendere le informazioni sullo studio e appartenere alla classe ASA I-III (classificazione dell’American Society of Anesthesiology che valuta lo stato di salute generale).
Lo studio monitorerà non solo l’efficacia terapeutica ma anche gli effetti cosmetici e la qualità di vita dei pazienti. È particolarmente interessante l’analisi dell’iperpigmentazione cutanea che può verificarsi come effetto collaterale della bleomicina. I pazienti con età superiore a 65 anni saranno esclusi, così come quelli con altri tipi di tumore cutaneo oltre al carcinoma basocellulare.
Terapie mirate per forme localmente avanzate
Studio su sonidegib per pazienti con carcinoma basocellulare localmente avanzato
Localizzazione: Italia
Questo studio italiano sta valutando un regime terapeutico personalizzato con sonidegib (Odomzo 200 mg), un inibitore orale della via Hedgehog. La via di segnalazione Hedgehog è frequentemente iperattivata nel carcinoma basocellulare e rappresenta un bersaglio terapeutico cruciale. L’aspetto innovativo di questo trial è l’utilizzo di schemi di trattamento personalizzati: 14 giorni di terapia seguiti da 14 giorni di pausa, oppure 7 giorni di terapia seguiti da 21 giorni di pausa.
I pazienti eleggibili devono avere almeno 18 anni, una diagnosi confermata di carcinoma basocellulare localmente avanzato, essere attualmente in trattamento con un inibitore della via Hedgehog e aver ottenuto una risposta completa confermata da due esami strumentali consecutivi e valutazioni cliniche e dermoscopiche nei 3 mesi precedenti lo screening.
L’obiettivo primario è mantenere il trattamento personalizzato per 12 mesi dopo l’arruolamento, con valutazione anche della proporzione di pazienti che mantengono il trattamento per 2 anni dopo aver raggiunto la risposta completa. Durante lo studio viene monitorata mensilmente la qualità di vita mediante scale Edmonton Symptom Assessment System, e vengono acquisite immagini dermoscopiche per tracciare i cambiamenti nell’area lesionale.
Sono richiesti adeguati parametri ematologici (emoglobina >8,5 g/dl, conta assoluta dei neutrofili ≥1000/mmc, piastrine ≥75.000/mmc) e funzionalità epatica e renale nella norma. I pazienti devono impegnarsi a non donare sangue durante lo studio e per almeno 20 mesi dopo l’ultima dose, mentre i pazienti maschi non devono donare sperma durante il trattamento e per 6 mesi dopo.
Studio su balstilimab per pazienti con tumori cutanei non melanomatosi avanzati
Localizzazione: Polonia
Questo trial polacco sta studiando balstilimab, un anticorpo monoclonale somministrato per via endovenosa, come monoterapia per tumori cutanei non melanomatosi avanzati, incluso il carcinoma basocellulare. Balstilimab è un inibitore del checkpoint immunitario che agisce attivando le cellule T del sistema immunitario per combattere le cellule tumorali.
Possono partecipare pazienti maggiorenni con diagnosi confermata di qualsiasi tipo di tumore cutaneo non melanomatoso (eccetto linfomi cutanei), che sia metastatico o recidivante localmente, con almeno una lesione misurabile o targetizzabile sulla cute o nel sottocute. I pazienti devono essere impossibilitati a sottoporsi a chirurgia, radioterapia o altri trattamenti locali, o essere progrediti durante trattamento sistemico.
È necessaria una biopsia tumorale fresca e un performance status ECOG di 0-2, con un’aspettativa di vita superiore a 12 settimane. I pazienti devono presentare adeguata funzionalità ematologica (WBC >3000/µl, ANC >1500/µl, Hb >8 g/dl, piastrine >100.000/µl), epatica (bilirubina totale <2x ULN, ALT/AST <3x ULN o <5x ULN in presenza di metastasi epatiche) e renale (creatinina 40 mL/min).
Lo studio valuterà il tasso di risposta obiettiva, la durata della risposta, la sopravvivenza globale a 12 e 24 mesi e gli outcome riportati dai pazienti mediante questionari sulla qualità di vita. Per i pazienti di età superiore a 65 anni è prevista una valutazione geriatrica completa. Un criterio di esclusione importante per il carcinoma basocellulare è la mancata pregressa terapia con almeno un trattamento sistemico per la forma avanzata.
Sintesi e considerazioni finali
Gli 8 studi clinici attualmente in corso rappresentano un significativo avanzamento nella ricerca di nuove opzioni terapeutiche per il carcinoma basocellulare. Emerge chiaramente come l’immunoterapia, in particolare gli inibitori del checkpoint immunitario come cemiplimab e balstilimab, stia assumendo un ruolo sempre più rilevante, soprattutto per le forme avanzate non trattabili chirurgicamente.
Un aspetto particolarmente interessante è l’approccio combinato, che associa immunoterapia sistemica con trattamenti locali (imiquimod, terapia laser), mirando a potenziare la risposta immunitaria sia a livello locale che sistemico. Le terapie topiche innovative come tirbanibulin offrono alternative non invasive per le forme superficiali, mentre tecniche come l’elettrochemioterapia rappresentano opzioni intermedie tra il trattamento topico e quello sistemico.
Gli inibitori della via Hedgehog, come sonidegib, continuano a rappresentare un pilastro terapeutico importante, con gli studi attuali che si concentrano sull’ottimizzazione dei regimi posologici per migliorare l’aderenza terapeutica e ridurre gli effetti collaterali. L’utilizzo di schemi personalizzati con periodi di pausa farmacologica è un approccio innovativo che potrebbe migliorare la tollerabilità a lungo termine.
È degno di nota l’impiego di tecnologie di imaging avanzate, come la tomografia a coerenza ottica dinamica, che permettono di studiare i meccanismi d’azione dei trattamenti a livello microvascolare, fornendo informazioni preziose per comprendere meglio la biologia tumorale e ottimizzare le strategie terapeutiche.
La distribuzione geografica degli studi (Spagna, Germania, Danimarca, Francia, Polonia, Italia) riflette l’impegno europeo nella ricerca oncologica dermatologica. Tutti gli studi pongono particolare attenzione non solo all’efficacia oncologica ma anche alla qualità di vita dei pazienti, agli aspetti estetici e alla sicurezza a lungo termine, riconoscendo che il carcinoma basocellulare, pur essendo raramente letale, può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana dei pazienti, specialmente quando localizzato in aree visibili.
Per i pazienti con carcinoma basocellulare che non rispondono ai trattamenti convenzionali o che presentano forme ad alto rischio, questi studi clinici rappresentano opportunità preziose per accedere a terapie innovative. È fondamentale che i pazienti interessati discutano con il proprio dermatologo o oncologo la possibilità di partecipare a questi trial, valutando attentamente i criteri di inclusione ed esclusione, i potenziali benefici e i rischi associati.














