Attacco ischemico transitorio – Studi clinici

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L’attacco ischemico transitorio (TIA), spesso chiamato “mini-ictus”, è un evento neurologico temporaneo che rappresenta un importante segnale di allarme per il rischio di ictus futuro. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che esplorano nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per i pazienti che hanno subito un TIA, con l’obiettivo di prevenire eventi cerebrovascolari maggiori e migliorare la comprensione dei meccanismi metabolici alla base di questa condizione.

Studi clinici in corso sull’attacco ischemico transitorio

L’attacco ischemico transitorio (TIA) è un evento clinico caratterizzato da una temporanea interruzione del flusso sanguigno cerebrale che provoca sintomi simili a quelli dell’ictus, ma che si risolvono generalmente entro poche ore senza causare danni permanenti. Nonostante la natura transitoria dei sintomi, il TIA rappresenta un importante fattore di rischio per eventi cerebrovascolari futuri e richiede un’attenta valutazione e gestione clinica.

Attualmente sono disponibili 3 studi clinici attivi che coinvolgono pazienti con attacco ischemico transitorio. Questi studi rappresentano importanti opportunità per accedere a trattamenti innovativi e contribuire al progresso della ricerca medica in questo campo.

Studi clinici disponibili per i pazienti con attacco ischemico transitorio

Studio sul deterioramento metabolico nei pazienti con SLA e TIA utilizzando risonanza magnetica con piruvato iperpolarizzato

Localizzazione: Danimarca

Questo studio clinico si concentra su due patologie: la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e l’attacco ischemico transitorio (TIA). Lo scopo principale è utilizzare una nuova tecnica di risonanza magnetica con un’iniezione di piruvato iperpolarizzato [1-13C] per identificare e caratterizzare le alterazioni metaboliche cerebrali nei pazienti affetti da queste condizioni.

I partecipanti allo studio riceveranno un’iniezione di piruvato iperpolarizzato, una forma speciale di acido piruvico che aiuta a evidenziare determinati processi metabolici nel cervello durante la scansione di risonanza magnetica. Questa tecnica innovativa permette di ottenere un quadro più chiaro di come queste malattie influenzano il funzionamento cerebrale, monitorando la conversione del composto iniettato in altre sostanze come bicarbonato, lattato e alanina.

Criteri di inclusione principali:

  • Età compresa tra 18 e 85 anni
  • Per il gruppo TIA: aver sperimentato un attacco ischemico transitorio negli ultimi 10 giorni, con sintomi che includono debolezza unilaterale di un arto o del viso, della durata di almeno 10 minuti
  • Le donne in età fertile devono avere un test di gravidanza negativo

Criteri di esclusione principali:

  • Pazienti che non hanno una diagnosi di SLA o TIA
  • Pazienti di età inferiore a 18 anni o superiore a 65 anni
  • Pazienti appartenenti a popolazioni vulnerabili o incapaci di fornire il consenso

Lo studio prevede una valutazione iniziale con esame clinico, interviste e revisione della cartella clinica, seguita dalla somministrazione del farmaco e dalla procedura di risonanza magnetica. I partecipanti saranno monitorati per eventuali cambiamenti nelle loro condizioni attraverso valutazioni di follow-up.

Studio sull’allopurinolo per ridurre gli eventi cardiovascolari in pazienti ad alto rischio con malattie cardiache e sindrome Long-COVID

Localizzazione: Polonia

Questo studio si concentra su persone ad alto e altissimo rischio cardiovascolare, inclusi coloro che hanno sperimentato la sindrome Long-COVID. La ricerca esamina diverse condizioni, tra cui iperuricemia (livelli elevati di acido urico nel sangue), ipertensione, ictus ischemico, insufficienza cardiaca, arteriopatia periferica, fibrillazione atriale e diabete mellito.

Lo studio valuta se l’allopurinolo, un farmaco che riduce i livelli di acido urico nel sangue, possa contribuire a ridurre il rischio di eventi cardiovascolari. Alcuni partecipanti riceveranno compresse di allopurinolo, mentre altri riceveranno un placebo. Il trattamento continuerà per circa 5 anni, durante i quali i partecipanti avranno controlli regolari per monitorare il loro stato di salute.

Criteri di inclusione principali:

  • Età compresa tra 40 e 70 anni
  • Consenso informato scritto alla partecipazione allo studio
  • Livelli di acido urico nel sangue superiori a 5 mg/dl negli esami degli ultimi 6 mesi
  • Presenza di almeno una condizione ad alto rischio cardiovascolare, inclusi storia documentata di ictus o TIA, insufficienza cardiaca, arteriopatia periferica, fibrillazione atriale, diabete o ipertensione con danno d’organo

Criteri di esclusione principali:

  • Trattamento attuale con allopurinolo o altri farmaci che riducono l’acido urico
  • Allergia nota o sensibilità all’allopurinolo
  • Malattia renale grave o malattia epatica grave
  • Tumore attivo o trattamento oncologico in corso
  • Gravidanza, allattamento o pianificazione di una gravidanza
  • Partecipazione ad altri studi clinici negli ultimi 30 giorni
  • Aspettativa di vita inferiore a 12 mesi

Il monitoraggio della salute dei partecipanti include esami cardiaci (ecocardiogramma), esami dei vasi sanguigni (ecografia delle arterie carotidee e dell’aorta addominale), esami del sangue per controllare la funzionalità renale, i livelli di zucchero nel sangue e la funzione epatica, misurazioni della pressione arteriosa e controlli del ritmo cardiaco. Lo studio si protrarrà fino al 30 maggio 2028.

Studio sull’asundexian per la prevenzione dell’ictus ischemico negli adulti dopo un ictus o un attacco ischemico transitorio ad alto rischio

Localizzazione: Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia

Questo studio clinico è incentrato sulla prevenzione dell’ictus ischemico in individui che hanno recentemente sperimentato un ictus ischemico acuto non cardioembolico o un attacco ischemico transitorio (TIA) ad alto rischio. Lo studio sta testando un farmaco chiamato asundexian (noto anche con il nome in codice BAY 2433334), confrontandolo con un placebo per verificare se possa prevenire meglio gli ictus quando utilizzato insieme alla terapia antiaggregante standard, che è un trattamento che aiuta a prevenire la formazione di coaguli di sangue.

Lo scopo dello studio è valutare l’efficacia e la sicurezza dell’asundexian nel ridurre il rischio di ictus ischemici. I partecipanti allo studio saranno assegnati casualmente a ricevere asundexian o un placebo. Lo studio monitorerà il tempo necessario affinché i partecipanti sperimentino un altro ictus ischemico o eventuali eventi di sanguinamento maggiore, che sono episodi di sanguinamento significativi che possono verificarsi nell’organismo.

Criteri di inclusione principali:

  • Età pari o superiore a 18 anni
  • Aver sperimentato un ictus acuto non cardioembolico o un attacco ischemico transitorio (TIA) ad alto rischio
  • Presenza di aterosclerosi sistemica o cerebrovascolare oppure un infarto acuto non lacunare (un tipo di ictus che colpisce aree più ampie del cervello)

Criteri di esclusione principali:

  • Pazienti che hanno avuto un ictus cardioembolico (causato da un coagulo di sangue proveniente dal cuore)
  • Pazienti con alto rischio di sanguinamento
  • Pazienti che assumono determinati farmaci che influenzano la coagulazione del sangue, diversi da quelli consentiti nello studio
  • Malattia epatica grave o malattia renale grave
  • Chirurgia maggiore recente
  • Ipertensione arteriosa non controllata
  • Gravidanza o allattamento
  • Storia di reazioni allergiche a farmaci simili
  • Partecipazione ad un altro studio clinico

Durante lo studio, i partecipanti assumeranno il farmaco per via orale sotto forma di compressa rivestita. Lo studio è progettato per essere in doppio cieco, il che significa che né i partecipanti né i ricercatori sapranno chi riceve il farmaco effettivo o il placebo, garantendo risultati imparziali. Sono previste visite di follow-up regolari per valutare la salute del partecipante ed eventuali effetti collaterali del farmaco. Lo studio dovrebbe continuare fino al 10 ottobre 2025.

L’asundexian è un inibitore orale del fattore XIa, il che significa che agisce bloccando una proteina specifica coinvolta nella formazione di coaguli di sangue, riducendo così il rischio di ictus. È classificato come anticoagulante e i suoi potenziali benefici vengono confrontati con un placebo nella ricerca in corso.

Riepilogo e considerazioni importanti

Gli studi clinici attualmente disponibili per i pazienti con attacco ischemico transitorio rappresentano approcci innovativi sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico. È importante notare che questi studi affrontano il TIA da prospettive diverse:

Il primo studio si concentra sulla comprensione dei meccanismi metabolici sottostanti attraverso tecniche di imaging avanzate, offrendo la possibilità di identificare precocemente alterazioni metaboliche cerebrali che potrebbero essere alla base del rischio di eventi cerebrovascolari futuri.

Il secondo studio adotta un approccio preventivo più ampio, valutando l’effetto dell’allopurinolo nella riduzione del rischio cardiovascolare complessivo in pazienti con molteplici fattori di rischio, incluso il TIA. Questo studio è particolarmente rilevante considerando la crescente attenzione alla sindrome Long-COVID e alle sue implicazioni cardiovascolari.

Il terzo studio rappresenta una strategia terapeutica specifica per la prevenzione secondaria dell’ictus dopo un TIA, testando un nuovo anticoagulante orale che potrebbe offrire vantaggi rispetto alle terapie attualmente disponibili.

È importante sottolineare che la partecipazione a uno studio clinico è una decisione personale che dovrebbe essere presa dopo un’attenta discussione con il proprio medico curante. Ogni studio ha criteri di inclusione ed esclusione specifici che determinano l’idoneità del paziente. I pazienti interessati dovrebbero valutare attentamente i potenziali benefici e rischi della partecipazione, considerando anche la durata dello studio, la frequenza delle visite di controllo e l’impegno richiesto.

La disponibilità geografica degli studi varia considerevolmente: mentre alcuni sono limitati a specifici paesi (Danimarca, Polonia), altri sono disponibili in numerose nazioni europee, aumentando le opportunità di accesso per i pazienti italiani, specialmente per quanto riguarda lo studio sull’asundexian.

Questi studi clinici contribuiscono significativamente al progresso della conoscenza medica sull’attacco ischemico transitorio e potrebbero portare allo sviluppo di nuove strategie diagnostiche e terapeutiche per migliorare la prognosi e la qualità di vita dei pazienti che hanno sperimentato questo importante evento cerebrovascolare.

Studi clinici in corso su Attacco ischemico transitorio

  • Data di inizio: 2024-03-28

    Studio sull’efficacia dell’allopurinolo nella prevenzione di eventi cardiovascolari in pazienti ad alto rischio, inclusi quelli con sindrome long-COVID

    Reclutamento

    3 1 1

    Questo studio clinico esamina l’effetto dell’allopurinolo sul rischio di eventi cardiovascolari in pazienti con elevato rischio cardiovascolare e sindrome long-COVID. L’allopurinolo è un farmaco che viene utilizzato per ridurre i livelli di acido urico nel sangue. Lo studio include pazienti con varie condizioni mediche come ipertensione, ictus ischemico, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e diabete mellito.…

    Farmaci studiati:
    Polonia
  • Data di inizio: 2023-01-18

    Studio sull’uso di asundexian per prevenire l’ictus ischemico in pazienti dopo un ictus ischemico acuto o un attacco ischemico transitorio ad alto rischio

    Non in reclutamento

    3 1

    Lo studio si concentra sulla prevenzione dell’ictus ischemico in pazienti che hanno avuto un ictus ischemico acuto non cardioembolico o un attacco ischemico transitorio (TIA) ad alto rischio, noto anche come mini-ictus. L’obiettivo è valutare l’efficacia di un farmaco chiamato asundexian, noto anche con il codice BAY 2433334, rispetto a un placebo. L’asundexian è un…

    Farmaci studiati:
    Slovacchia Lettonia Ungheria Svezia Paesi Bassi Austria +14