Indice dei Contenuti
- Cos’è VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC?
- Condizione Target: Malattia di Pompe ad Esordio Tardivo
- Come Funziona VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC
- Studio Clinico Attuale
- Criteri di Eleggibilità
- Valutazione di Sicurezza ed Efficacia
- Potenziali Benefici
Cos’è VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC?
VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC, noto anche come SPK-3006, è un’innovativa terapia genica in fase di sviluppo per il trattamento della Malattia di Pompe ad Esordio Tardivo (LOPD)[1]. È classificato come farmaco orfano, il che significa che è destinato al trattamento di una malattia rara[2]. Questa terapia è attualmente in fase di sperimentazione clinica per valutarne la sicurezza e l’efficacia nei pazienti affetti da LOPD.
VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC è un vettore virale adeno-associato ricombinante che contiene materiale genetico appositamente progettato. Questo materiale genetico è destinato a produrre una forma secernibile dell’enzima umano alfa-glucosidasi acida (GAA), carente nelle persone affette dalla malattia di Pompe[3].
Condizione Target: Malattia di Pompe ad Esordio Tardivo
VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC è progettato per trattare la Malattia di Pompe ad Esordio Tardivo (LOPD), nota anche come glicogenosi di tipo II[4]. La malattia di Pompe è un raro disturbo genetico caratterizzato dall’accumulo di uno zucchero complesso chiamato glicogeno nelle cellule del corpo. Questo accumulo colpisce vari tessuti e organi, in particolare i muscoli, portando a una progressiva debolezza muscolare.
Nella LOPD, i sintomi tipicamente si manifestano più tardi nell’infanzia, nell’adolescenza o nell’età adulta. Questi possono includere:
- Debolezza muscolare progressiva, soprattutto nelle gambe e nel tronco
- Problemi respiratori, in particolare quando si è sdraiati
- Affaticamento
- Difficoltà a camminare o salire le scale
Come Funziona VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC
VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC è una terapia genica che mira ad affrontare la causa sottostante della malattia di Pompe. Ecco come funziona:
- La terapia utilizza un virus modificato (virus adeno-associato) come veicolo per fornire una copia funzionale del gene GAA alle cellule del paziente.
- Questo gene contiene le istruzioni per produrre l’enzima GAA, carente nelle persone affette dalla malattia di Pompe.
- Una volta all’interno delle cellule, il gene dovrebbe portare alla produzione dell’enzima GAA funzionale.
- La terapia è progettata per produrre una forma secernibile di GAA, il che significa che l’enzima può essere rilasciato dalle cellule e potenzialmente assorbito da altre cellule nel corpo.
Aumentando i livelli di enzima GAA funzionale nel corpo, VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC mira a ridurre l’accumulo di glicogeno nelle cellule e ad alleviare i sintomi della malattia di Pompe[5].
Studio Clinico Attuale
VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC è attualmente oggetto di uno studio clinico di Fase 1/2. Questo studio è progettato per valutare la sicurezza, la tollerabilità e la potenziale efficacia di una singola infusione endovenosa della terapia in adulti con malattia di Pompe ad esordio tardivo[6].
Aspetti chiave dello studio includono:
- È uno studio a dose crescente, il che significa che verranno testate diverse dosi per trovare quella ottimale.
- La terapia viene somministrata come singola infusione endovenosa.
- I partecipanti saranno adulti (18 anni e oltre) con LOPD confermata.
- Lo studio mira a includere pazienti con malattia moderatamente avanzata che possono ancora camminare per almeno 75 metri ma meno di 500 metri in un test del cammino di 6 minuti.
Criteri di Eleggibilità
Per partecipare allo studio clinico, i pazienti devono soddisfare criteri specifici. Alcuni fattori chiave di eleggibilità includono[7]:
- Diagnosi confermata di LOPD
- Età di 18 anni o superiore
- Aver ricevuto terapia enzimatica sostitutiva (ERT) per almeno 24 mesi
- Capacità di camminare tra 75 e 500 metri in un test del cammino di 6 minuti
- Avere una capacità vitale forzata (una misura della funzione polmonare) tra il 30% e l’80% del valore previsto
Ci sono anche diversi criteri di esclusione, come precedenti trattamenti di terapia genica, infezioni attive, malattie epatiche significative e altri. È importante notare che l’eleggibilità viene determinata dai professionisti sanitari sulla base di una valutazione completa[8].
Valutazione di Sicurezza ed Efficacia
L’obiettivo principale dell’attuale studio clinico è valutare la sicurezza e la tollerabilità di VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC. I ricercatori monitoreranno[9]:
- Eventi avversi ed eventi avversi gravi
- Cambiamenti nei valori di laboratorio, segni vitali ed esami fisici
- Risposte immunitarie contro la terapia
- Test di funzionalità epatica
Per valutare la potenziale efficacia del trattamento, lo studio misurerà[10]:
- Cambiamenti nella distanza percorsa nel test del cammino di 6 minuti
- Cambiamenti nella capacità vitale forzata (una misura della funzione polmonare)
- Livelli dell’enzima GAA nel sangue
- Biomarcatori di danno muscolare e accumulo di glicogeno
Potenziali Benefici
Sebbene sia importante notare che VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC è ancora in fase sperimentale, ha il potenziale per offrire diversi benefici alle persone affette da LOPD[11]:
- Trattamento di lunga durata: Come terapia genica, potrebbe fornire una soluzione a lungo termine con un singolo trattamento, a differenza delle attuali terapie enzimatiche sostitutive che richiedono infusioni regolari.
- Miglioramento della funzione muscolare: Affrontando la causa sottostante della malattia, potrebbe aiutare a migliorare la forza e la funzione muscolare.
- Miglioramento della qualità di vita: Se efficace, potrebbe migliorare significativamente la vita quotidiana delle persone affette da LOPD riducendo i sintomi e rallentando la progressione della malattia.
- Riduzione del carico di trattamento: Un trattamento una tantum potrebbe eliminare la necessità di frequenti visite ospedaliere per la terapia enzimatica sostitutiva.
È fondamentale ricordare che questi potenziali benefici sono ancora in fase di studio negli studi clinici e sono necessarie ulteriori ricerche per confermare la sicurezza e l’efficacia di VANGLUSAGENE ENSIPARVOVEC[12].











