Indice dei Contenuti
- Cos’è il Dordaviprone?
- Come Funziona il Dordaviprone?
- Condizioni Trattate con il Dordaviprone
- Studi Clinici e Ricerca
- Dosaggio e Somministrazione
- Potenziali Effetti Collaterali
Cos’è il Dordaviprone?
Il Dordaviprone, noto anche come ONC201 o TIC10, è un farmaco sperimentale attualmente in fase di studio per il suo potenziale nel trattamento di vari tipi di cancro e nella prevenzione del cancro colorettale[1][2][3]. Questo medicinale fa parte di una nuova classe di farmaci che agiscono in modi unici per colpire le cellule tumorali.
Come Funziona il Dordaviprone?
Il Dordaviprone agisce attraverso molteplici meccanismi per combattere le cellule tumorali:
- Agonista ClpP: Attiva una proteina chiamata ClpP, che aiuta a degradare altre proteine nelle cellule tumorali[1].
- Antagonista DRD2: Blocca un recettore chiamato DRD2, coinvolto nella crescita delle cellule tumorali[1].
- Inibitore Akt/ERK: Blocca gli enzimi chiamati Akt ed ERK, importanti per la sopravvivenza e la crescita delle cellule tumorali[3].
- Induttore TRAIL: Aumenta la produzione di una proteina chiamata TRAIL, che può causare la morte delle cellule tumorali[3].
Queste azioni combinate possono aiutare a fermare la crescita delle cellule tumorali e potenzialmente ucciderle.
Condizioni Trattate con il Dordaviprone
Il Dordaviprone è in fase di studio per diversi tipi di cancro e condizioni precancerose:
- Gliomi: Sono tumori che si verificano nel cervello e nel midollo spinale. Il Dordaviprone è particolarmente studiato per un tipo specifico chiamato glioma mutante H3 K27M[1][2].
- Prevenzione del Cancro Colorettale: Viene testato per vedere se può prevenire il cancro colorettale in persone ad alto rischio, come quelle con poliposi adenomatosa familiare (FAP) o polipi multipli[3].
Studi Clinici e Ricerca
Diversi studi clinici sono attualmente in corso per studiare il dordaviprone:
- Accesso Esteso per Pazienti con Glioma: Questo programma fornisce dordaviprone a pazienti con gliomi mutanti H3 K27M e/o della linea mediana che non possono accedere al farmaco attraverso altri studi clinici[1].
- Lo Studio ACTION: Questo è un ampio studio di Fase 3 che testa il dordaviprone in pazienti con glioma diffuso mutante H3 K27M di nuova diagnosi. Si sta valutando se il farmaco può prolungare la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione quando somministrato dopo la radioterapia[2].
- Studio sulla Prevenzione del Cancro Colorettale: Questo studio di Fase 1 sta testando la sicurezza e l’efficacia del dordaviprone nella prevenzione del cancro colorettale in individui ad alto rischio[3].
Dosaggio e Somministrazione
Il dosaggio del dordaviprone può variare a seconda dello studio specifico e delle caratteristiche del paziente:
- Nello studio ACTION, i pazienti con peso di 52,5 kg o più ricevono 625 mg (5 capsule da 125 mg) nei giorni di dosaggio. I pazienti con peso inferiore a 52,5 kg ricevono una dose proporzionata al loro peso corporeo[2].
- Il farmaco viene tipicamente assunto per via orale (per bocca) una volta alla settimana o una volta ogni 3 settimane[3].
È importante notare che, poiché il dordaviprone è ancora in fase di sperimentazione clinica, il dosaggio ottimale potrebbe non essere ancora stabilito e potrebbe cambiare in base ai risultati della ricerca.
Potenziali Effetti Collaterali
Poiché il dordaviprone è ancora in fase di sperimentazione clinica, non tutti i suoi potenziali effetti collaterali sono ancora completamente noti. Gli studi in corso stanno monitorando attentamente eventuali eventi avversi. Alcune aree specificamente monitorate includono:
- Cambiamenti nei risultati degli esami di laboratorio[2]
- Effetti sull’uso di corticosteroidi[2]
- Cambiamenti nello stato di performance (una misura della capacità del paziente di svolgere le attività quotidiane)[2]
- Cambiamenti nei livelli di prolattina (un ormone) nel sangue[3]
I pazienti negli studi clinici sono attentamente monitorati per eventuali effetti collaterali o eventi avversi. Se stai considerando di partecipare a uno studio clinico sul dordaviprone, è importante discutere i potenziali rischi e benefici con il tuo medico curante.











