Neuroblastoma

Strategie di trattamento efficaci per il neuroblastoma

Il neuroblastoma, un cancro pediatrico complesso e impegnativo, richiede un approccio terapeutico completo e personalizzato. Questo articolo approfondisce le strategie multiformi impiegate per combattere il neuroblastoma, evidenziando l’importanza dei piani di trattamento personalizzati basati sulle categorie di rischio e sullo stadio della malattia. Dai metodi tradizionali come la chirurgia e la chemioterapia alle terapie all’avanguardia come l’immunoterapia e i trattamenti mirati, l’articolo esplora le diverse opzioni disponibili per i pazienti. Inoltre, discute l’importanza degli studi clinici nel far progredire il trattamento e migliorare la prognosi, affrontando anche gli aspetti emotivi e psicologici del vivere con il neuroblastoma. Questa panoramica completa fornisce preziose informazioni sul panorama attuale del trattamento del neuroblastoma e sugli sforzi in corso per migliorare i risultati dei pazienti.

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    Opzioni di trattamento complete per il neuroblastoma

    Il neuroblastoma, un cancro che colpisce principalmente i bambini, richiede un approccio multiforme al trattamento. Il piano terapeutico è spesso personalizzato in base all’età del bambino, allo stadio della malattia e alla categoria di rischio. Un team di specialisti, tra cui oncologi, chirurghi e radiologi, collabora per determinare la strategia di trattamento più efficace[1][2]. Le principali opzioni di trattamento includono:

    • Osservazione: In alcuni casi a basso rischio, specialmente nei neonati, il tumore può regredire spontaneamente senza intervento immediato[1].
    • Chirurgia: Consiste nella rimozione del tumore e possibilmente dei linfonodi interessati. È spesso la prima linea di trattamento per il neuroblastoma a basso rischio[3].
    • Chemioterapia: Utilizzata per fermare la moltiplicazione delle cellule tumorali, la chemioterapia viene somministrata per via endovenosa ed è un trattamento comune per il neuroblastoma a rischio intermedio e alto[3][4].
    • Radioterapia: Vengono utilizzati raggi ad alta energia per distruggere le cellule tumorali, spesso impiegata quando il tumore non risponde alla chemioterapia[3].
    • Trapianto di cellule staminali: La chemioterapia ad alte dosi seguita dal salvataggio con cellule staminali viene utilizzata nei casi ad alto rischio per ricostituire le cellule sane[1][6].
    • Immunoterapia: Questo trattamento utilizza anticorpi per colpire e uccidere le cellule tumorali, potenziando la risposta immunitaria dell’organismo[5].
    • Terapia mirata: Trattamenti innovativi che si concentrano su specifici meccanismi delle cellule tumorali sono in fase di sviluppo e sperimentazione in studi clinici[6].

    Trattamento basato sui gruppi di rischio

    L’approccio al trattamento del neuroblastoma è significativamente influenzato dalla classificazione del gruppo di rischio:

    • Neuroblastoma a basso rischio: Spesso richiede un trattamento minimo. La chirurgia può essere sufficiente e in alcuni casi l’osservazione è adeguata poiché il tumore può maturare o scomparire[4].
    • Neuroblastoma a rischio intermedio: Tipicamente prevede chirurgia seguita da chemioterapia. L’obiettivo è rimuovere il tumore e le eventuali cellule tumorali nei linfonodi[3][4].
    • Neuroblastoma ad alto rischio: Richiede un trattamento aggressivo, inclusa una combinazione di chemioterapia, chirurgia, radioterapia e immunoterapia. Il trattamento è spesso diviso in fasi: induzione, consolidamento e mantenimento[4].

    Approcci al neuroblastoma recidivante

    Quando il neuroblastoma recidiva, la strategia di trattamento dipende dal gruppo di rischio iniziale e dalla sede della recidiva. Le opzioni possono includere:

    • Chirurgia e chemioterapia: Per le recidive a basso e medio rischio, la chirurgia con o senza chemioterapia è spesso efficace[4].
    • Trattamento intensivo: Le recidive ad alto rischio possono richiedere una combinazione di chemioterapia, chirurgia e radioterapia, possibilmente includendo nuovi farmaci non utilizzati nel trattamento iniziale[4].
    • Studi clinici: I pazienti con neuroblastoma recidivante possono considerare la partecipazione a studi clinici per accedere a nuove terapie[1].

    Terapie innovative e studi clinici

    La ricerca e gli studi clinici sono cruciali per far progredire il trattamento del neuroblastoma. Nuove terapie, come il naxitamab e l’omburtamab, sono in fase di sviluppo per colpire le cellule tumorali in modo più efficace minimizzando gli effetti collaterali[5]. Gli studi clinici offrono accesso a trattamenti all’avanguardia e rappresentano un’opzione per i pazienti che cercano alternative alle terapie standard[6].

    Vivere con il Neuroblastoma: Prognosi e Gestione della Vita

    Comprendere la Prognosi

    La prognosi per i pazienti con diagnosi di neuroblastoma può variare significativamente in base a diversi fattori, tra cui lo stadio della malattia, l’età del paziente e le caratteristiche specifiche del tumore. Il neuroblastoma è un tipo di cancro che colpisce più comunemente i bambini e si sviluppa da cellule nervose immature presenti in diverse aree del corpo. La prognosi è generalmente più favorevole per i bambini più piccoli e per quelli con malattia localizzata. Tuttavia, per coloro che presentano stadi avanzati, le prospettive possono essere più impegnative[7].

    Fattori che Influenzano la Prognosi

    Diversi fattori chiave influenzano la prognosi dei pazienti con neuroblastoma:

    • Età alla Diagnosi: I bambini più piccoli, in particolare quelli sotto i 18 mesi, tendono ad avere una prognosi migliore rispetto ai bambini più grandi[7].
    • Stadio della Malattia: Il neuroblastoma in fase iniziale, quando il cancro è localizzato, ha generalmente un esito migliore rispetto agli stadi avanzati in cui il cancro si è diffuso[7].
    • Fattori Genetici: Determinati marcatori genetici e mutazioni possono influenzare l’aggressività del tumore e la sua risposta al trattamento[7].
    • Istologia: La struttura microscopica delle cellule tumorali può anche influenzare la prognosi, con alcuni tipi istologici più aggressivi di altri[7].

    Vivere con il Neuroblastoma

    Vivere con il neuroblastoma comporta non solo la gestione degli aspetti fisici della malattia ma anche l’affrontare le sfide emotive e psicologiche. I pazienti e le loro famiglie spesso devono adattarsi a una nuova normalità, che include visite mediche regolari, trattamenti e modifiche dello stile di vita[7].

    Supporto Emotivo e Gestione

    Il supporto emotivo è cruciale sia per i pazienti che per le loro famiglie. Partecipare a gruppi di supporto, consulenza e terapia può fornire il sollievo necessario e strategie di gestione. Queste risorse aiutano ad affrontare lo stress e l’ansia che spesso accompagnano una diagnosi di cancro[7].

    Mantenere la Qualità della Vita

    Nonostante le sfide, è possibile mantenere una buona qualità della vita. Questo comporta:

    • Attività Fisica Regolare: Incoraggiare attività fisiche appropriate all’età può aiutare a migliorare la salute fisica e il benessere emotivo[7].
    • Alimentazione Equilibrata: Una dieta nutriente supporta la salute generale e può aiutare nel recupero e nei livelli di energia[7].
    • Supporto Educativo: Garantire che i bambini continuino la loro educazione, sia attraverso la scuola tradizionale che attraverso metodi alternativi, è importante per il loro sviluppo[7].

    Prospettive Future

    Sebbene il percorso con il neuroblastoma possa essere impegnativo, i progressi nella ricerca e nel trattamento continuano a migliorare le prospettive per molti pazienti. Gli studi in corso e le sperimentazioni cliniche sono cruciali per sviluppare terapie più efficaci e migliorare i tassi di sopravvivenza[7].

    Studi Clinici nel Neuroblastoma: Una Panoramica Completa

    Find matching clinical trials
    for Neuroblastoma disease

    Trial no. 1

    Double-blind Placebo-Controlled Randomized Clinical…

    #1

    Copper is a chemical element with symbol Cu (from Latin: cuprum) and atomic number 29. It is a soft, malleable, and ductile metal with very high thermal and electrical conductivity.

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    Trial no. 2

    Prospective evaluation of potential effects of repeated…

    #2

    Silver is the metallic element with the atomic number 47. Its symbol is Ag, from the Latin argentum, derived from the Greek ὰργὀς, and ultimately from a Proto-Indo-European language root reconstructed as *h2erǵ-, “grey” or “shining”.

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    Trial no. 3

    A study to learn about how itraconazole affects the level…

    #3

    Gold is a chemical element with symbol Au and atomic number 79. In its purest form, it is a bright, slightly reddish yellow, dense, soft, malleable, and ductile metal. Chemically, gold is a transition metal and a group 11 element.

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    Trial no. 4

    Randomized, double-blind, parallel group clinical trial…

    #4

    Roentgenium is a chemical element with symbol Rg and atomic number 111. It is an extremely radioactive synthetic element (an element that can be created in a laboratory but is not found in nature).

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    Studi di Fase III

    Nel campo della ricerca sul neuroblastoma, sono in corso diversi studi clinici di Fase III, focalizzati su pazienti ad alto rischio e a rischio basso-intermedio. Lo Studio 2 sul Neuroblastoma ad Alto Rischio di SIOP-Europa-Neuroblastoma (SIOPEN) è uno studio randomizzato, internazionale e multicentrico che valuta e confronta due strategie di trattamento attraverso tre fasi terapeutiche: induzione, chemioterapia ad alte dosi e radioterapia. Questo studio introduce la chemioimmunoterapia per i pazienti con risposta metastatica insufficiente dopo la chemioterapia di induzione. Gli endpoint primari includono la sopravvivenza libera da eventi (EFS) a 3 e 5 anni, la sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza globale (OS) calcolata dalla diagnosi, nonché la tossicità correlata alla terapia e la risposta globale secondo i nuovi criteri di risposta INRG[8].

    Un altro importante studio di Fase III è l’NB2015-LR, che si concentra sulla stima del rischio e sulla stratificazione del trattamento nei pazienti con neuroblastoma a rischio basso e intermedio. Questo studio mira a valutare la sopravvivenza globale (OS) e la sopravvivenza libera da eventi (EFS) considerando fattori di rischio come l’età alla diagnosi, lo stadio secondo INSS e INRG e le alterazioni del numero di copie di geni selezionati. Lo studio valuta anche i tassi di incidenza degli eventi tossici e l’impatto dei fattori di rischio clinici e molecolari su EFS e OS[11].

    Lo studio ChIm-NB-PL esplora l’immunoterapia con dinutuximab beta in combinazione con la chemioterapia per pazienti con neuroblastoma primario refrattario alla terapia standard e con malattia recidivante o progressiva. Gli endpoint primari dello studio includono il numero di cicli interrotti a causa della tossicità e il numero di episodi di varie sindromi e tossicità[16].

    Studi di Fase II

    Gli studi di Fase II sono cruciali per esplorare nuove strategie terapeutiche nel neuroblastoma. Lo studio BEACON è uno studio randomizzato di Fase IIb che investiga l’aggiunta di bevacizumab a temozolomide ± irinotecan per bambini con neuroblastoma refrattario/recidivante. Lo studio si concentra sulla sicurezza dei regimi, sulla sopravvivenza libera da progressione (PFS), sulla sopravvivenza libera da eventi (EFS) e sulla sopravvivenza globale (OS)[9].

    Lo studio LuDO-N è uno studio di Fase II che valuta l’efficacia del 177Lutetium-DOTATATE nei bambini con neuroblastoma ad alto rischio primario refrattario o recidivato. L’endpoint primario è la risposta secondo i Criteri di Risposta Internazionale del Neuroblastoma Rivisti (INRC) a un mese dal completamento della terapia[21].

    Un altro studio di Fase II, 201, investiga l’uso dell’anticorpo naxitamab e del fattore stimolante le colonie di granulociti-macrofagi (GM-CSF) in pazienti con neuroblastoma ad alto rischio con malattia primaria refrattaria o risposta incompleta al trattamento di salvataggio. Lo studio valuta la sicurezza, la durata della risposta (DoR) e il tasso di risposta globale (ORR) durante il periodo di trattamento con naxitamab[20].

    Studi di Fase I

    Gli studi di Fase I sono essenziali per determinare la sicurezza e il dosaggio dei nuovi trattamenti. Lo studio J1O-MC-JZHD è uno studio di Fase I dell’Inibitore dell’Aurora Chinasi A LY3295668 Erbumine in pazienti con neuroblastoma recidivato/refrattario. Gli endpoint primari includono la tossicità dose-limitante, la sicurezza e il tasso di risposta globale[15].

    Lo studio 15TETE04 valuta la sicurezza della Terapia Radiorecettoriale con Peptidi (PRRT) con 177Lu-DOTA0-Tyr3-Octreotate nei bambini con neuroblastoma refrattario o ricorrente che esprime recettori della somatostatina. Lo studio mira a definire la dose massima tollerata (MTD) di 177Lu-DOTATATE[17].

    Lo studio WWU19_0008 è uno studio di Fase I sulla sicurezza, determinazione della dose e fattibilità di GD2IL18CART in pazienti con tumori solidi GD2 positivi recidivati o refrattari, incluso il neuroblastoma. Gli endpoint primari includono l’incidenza complessiva e la gravità degli eventi avversi e il tasso di risposta globale[19].

    Studi Integrati di Fase I/II

    Gli studi integrati di Fase I/II combinano gli obiettivi di entrambe le fasi per ottimizzare il processo di ricerca. Lo studio ETNA investiga ABTL0812 nei bambini con neuroblastoma e altri tumori solidi recidivati/refrattari. L’endpoint primario è l’incidenza delle tossicità dose-limitanti durante il primo ciclo di trattamento dello studio[10].

    Lo studio A5481092 valuta palbociclib in combinazione con irinotecan e temozolomide o in combinazione con topotecan e ciclofosfamide in pazienti pediatrici con tumori solidi ricorrenti o refrattari. Lo studio valuta la sopravvivenza libera da eventi (EFS), la risposta obiettiva e la sopravvivenza libera da progressione (PFS)[14].

    Lo studio CLEE011Q12101 valuta l’efficacia e la sicurezza di ribociclib in combinazione con topotecan e temozolomide in pazienti pediatrici con neuroblastoma e altri tumori solidi recidivati o refrattari. Gli endpoint primari includono l’incidenza delle tossicità dose-limitanti e il tasso di risposta globale[18].

    Studi Diagnostici

    Gli studi diagnostici si concentrano sul miglioramento della rilevazione e del monitoraggio del neuroblastoma. Lo studio GAP NBL è uno studio esplorativo, di sicurezza, non randomizzato, in aperto che confronta l’imaging 68Ga-SATO PET/CT con l’attuale standard clinico della scintigrafia M123IBG nei pazienti con neuroblastoma. Lo studio valuta la sicurezza a breve termine e la tollerabilità del 68Ga-SATO[12].

    Lo studio PS22PET confronta la [18F]mFBG PET-CT con la scansione [123I]mIBG nel neuroblastoma, concentrandosi sulle lesioni scheletriche rilevate e sulle dosi di radiazioni assorbite[13].

    Sommario

    Il trattamento del neuroblastoma è un campo complesso e in evoluzione che richiede un approccio multidisciplinare per affrontare le esigenze specifiche di ogni paziente. La scelta del trattamento è influenzata dalla classificazione del gruppo di rischio, con i casi a basso rischio che spesso vengono gestiti con l’osservazione o la chirurgia, mentre i casi ad alto rischio necessitano di una combinazione di chemioterapia, chirurgia, radioterapia e immunoterapia. Il neuroblastoma ricorrente presenta ulteriori sfide, richiedendo spesso un trattamento intensivo e la considerazione di studi clinici per nuove terapie. Trattamenti innovativi, come naxitamab e omburtamab, sono in fase di sviluppo per migliorare i risultati e ridurre gli effetti collaterali. La prognosi è influenzata da fattori come l’età, lo stadio della malattia e i marcatori genetici, con i pazienti più giovani e quelli con malattia localizzata che generalmente hanno una prospettiva migliore. Il supporto emotivo e la qualità della vita sono componenti fondamentali della cura, aiutando i pazienti e le famiglie ad affrontare le sfide della vita con il neuroblastoma. La ricerca continua e gli studi clinici sono essenziali per far progredire il trattamento e migliorare i tassi di sopravvivenza, offrendo speranza per un futuro migliore per coloro che sono affetti da questa malattia.

    Fonti

    1. https://www.cancer.gov/types/neuroblastoma/patient/neuroblastoma-treatment-pdq
    2. https://www.cancer.org/cancer/types/neuroblastoma/treating.html
    3. https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/14390-neuroblastoma
    4. https://www.cancer.org/cancer/types/neuroblastoma/treating/by-risk-group.html
    5. https://www.mskcc.org/pediatrics/cancer-care/types/neuroblastoma/treatment
    6. https://www.mdanderson.org/cancer-types/neuroblastoma/neuroblastoma-treatment.html
    7. https://www.cancer.org/cancer/neuroblastoma/detection-diagnosis-staging/survival-rates.html
    8. Trial id 2024-514917-36-00
    9. Trial id 2024-518931-12-00
    10. Trial id 2023-504246-64-02
    11. Trial id 2024-517295-37-00
    12. Trial id 2024-513843-10-00
    13. Trial id 2022-501694-39-01
    14. Trial id 2024-511975-14-00
    15. Trial id 2024-512102-25-00
    16. Trial id 2024-513141-37-00
    17. Trial id 2024-515552-21-00
    18. Trial id 2024-512095-35-00
    19. Trial id 2022-501725-21-00
    20. Trial id 2023-508587-29-00
    21. Trial id 2023-503684-42-00
    Panoramica del Trattamento del Neuroblastoma
    Opzioni di Trattamento Osservazione
    Chirurgia
    Chemioterapia
    Terapie Avanzate Radioterapia
    Trapianto di Cellule Staminali
    Immunoterapia
    Terapia Mirata
    Trattamento per Gruppi di Rischio
    Basso Rischio Trattamento minimo, spesso chirurgia o osservazione
    Rischio Intermedio Chirurgia seguita da chemioterapia
    Alto Rischio Trattamento aggressivo con multiple modalità
    Neuroblastoma Ricorrente
    Chirurgia e Chemioterapia Efficace per recidive a basso e medio rischio
    Trattamento Intensivo Richiesto per recidive ad alto rischio
    Studi Clinici Accesso a nuove terapie
    Terapie Innovative e Studi Clinici
    Naxitamab e Omburtamab Trattamenti mirati in sviluppo
    Studi di Fase III Studio 2 SIOPEN sul Neuroblastoma ad Alto Rischio
    Studi di Fase II BEACON, LuDO-N, 201
    Studi di Fase I J1O-MC-JZHD, 15TETE04, WWU19_0008
    Studi Integrati di Fase I/II ETNA, A5481092, CLEE011Q12101
    Studi Diagnostici
    Studio GAP NBL Imaging PET/CT con 68Ga-SATO
    PS22PET PET-CT con [18F]mFBG vs. scansione con [123I]mIBG
    La ricerca continua e gli studi clinici sono cruciali per far progredire il trattamento del neuroblastoma e migliorare i risultati dei pazienti.

    Glossario

    • Neuroblastoma: Un tipo di cancro che colpisce più comunemente i bambini, originandosi da cellule nervose immature in varie parti del corpo.
    • Oncologists: Medici specializzati nella diagnosi e nel trattamento del cancro.
    • Chemotherapy: Un metodo di trattamento che utilizza farmaci per arrestare la crescita delle cellule tumorali, sia uccidendole che impedendo loro di dividersi.
    • Radiation Therapy: Un trattamento del cancro che utilizza alte dosi di radiazioni per uccidere le cellule tumorali e ridurre i tumori.
    • Stem Cell Transplant: Una procedura che sostituisce il midollo osseo danneggiato o distrutto con cellule staminali sane, spesso utilizzata dopo la chemioterapia ad alte dosi.
    • Immunotherapy: Un tipo di trattamento del cancro che aiuta il sistema immunitario a combattere il cancro.
    • Targeted Therapy: Un trattamento del cancro che utilizza farmaci per colpire specifici geni e proteine coinvolti nella crescita e sopravvivenza delle cellule tumorali.
    • Naxitamab: Un anticorpo monoclonale utilizzato nel trattamento del neuroblastoma, che colpisce specifiche cellule tumorali.
    • Omburtamab: Un anticorpo monoclonale progettato per colpire e trattare il neuroblastoma.
    • Prognosis: Il probabile corso ed esito di una malattia, spesso includendo le possibilità di recupero.
    • Histology: Lo studio della struttura microscopica dei tessuti, utilizzato per determinare l’aggressività di un tumore.
    • Phase III Trials: Studi clinici che confrontano un nuovo trattamento con il trattamento standard per determinare quale sia più efficace.
    • Chemoimmunotherapy: Una combinazione di chemioterapia e immunoterapia utilizzata per trattare il cancro.
    • Phase II Trials: Studi clinici che si concentrano sull’efficacia di un trattamento e ne valutano ulteriormente la sicurezza.
    • Phase I Trials: Studi clinici che testano un nuovo farmaco o trattamento in un piccolo gruppo di persone per la prima volta per valutarne la sicurezza, determinare un intervallo di dosaggio sicuro e identificare gli effetti collaterali.
    • Peptide Receptor Radionuclide Therapy (PRRT): Una terapia molecolare utilizzata per trattare i tumori neuroendocrini, che prevede l’uso di una sostanza radioattiva.
    • GD2IL18CART: Un tipo di terapia con cellule CAR-T che prende di mira i tumori GD2-positivi, incluso il neuroblastoma.
    • 68Ga-SATO PET/CT: Una tecnica di imaging utilizzata per rilevare il neuroblastoma, offrendo un confronto con i metodi tradizionali.

    Studi clinici in corso con Neuroblastoma