Lo studio riguarda linfertilità femminile e mira a confrontare due metodi per stimolare le ovaie e accumulare embrioni per un test genetico chiamato PGT-A. Questo test aiuta a identificare gli embrioni con il numero corretto di cromosomi. I due metodi di stimolazione ovarica utilizzati nello studio sono: l’uso di Progevera (che contiene acetato di medrossiprogesterone) e l’uso di Ganirelix, un farmaco che agisce come antagonista del GnRH, un ormone che regola la funzione delle ovaie.
Il trattamento con Progevera viene somministrato sotto forma di compresse da 10 mg, mentre Ganirelix viene somministrato tramite iniezioni sottocutanee. Lo scopo principale dello studio è determinare se uno dei due metodi è più efficace nel produrre un numero maggiore di embrioni euploidi, cioè con il giusto numero di cromosomi, in donne che si sottopongono a una doppia stimolazione ovarica.
Durante lo studio, le partecipanti riceveranno uno dei due trattamenti per un periodo massimo di 14 giorni. I risultati verranno confrontati per vedere quale metodo produce più embrioni euploidi. Lo studio non prevede l’uso di un placebo e si concentrerà esclusivamente su questi due trattamenti per valutare la loro efficacia nel contesto dell’infertilità femminile.











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