Lo studio clinico si concentra su una condizione chiamata neutropenia febbrile, che può verificarsi in pazienti con leucemia acuta dopo aver ricevuto chemioterapia intensiva o in coloro che hanno subito un trapianto di cellule staminali ematopoietiche. La neutropenia febbrile è una situazione in cui il numero di globuli bianchi nel sangue è molto basso, aumentando il rischio di infezioni. Lo studio confronta l’efficacia di due antibiotici, fosfomicina e ciprofloxacina, nel prevenire questa condizione.
Il trattamento prevede l’assunzione orale di uno dei due antibiotici per un periodo massimo di due settimane. L’obiettivo è dimostrare che la fosfomicina non è meno efficace della ciprofloxacina nel prevenire la neutropenia febbrile. I partecipanti allo studio saranno monitorati per valutare la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti, con particolare attenzione alla prevenzione delle infezioni.
Durante lo studio, i partecipanti riceveranno uno dei due trattamenti in modo casuale e saranno seguiti per osservare eventuali episodi di febbre o infezioni che richiedano ulteriori trattamenti antibatterici. Lo studio terminerà quando i partecipanti avranno superato un certo livello di globuli bianchi o dopo un periodo massimo di 60 giorni dall’inizio della neutropenia. L’obiettivo finale è migliorare la gestione della neutropenia febbrile nei pazienti con leucemia acuta, garantendo al contempo la sicurezza microbiologica dei trattamenti utilizzati.











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