La ricerca riguarda la Malattia di Alzheimer a ereditarietà dominante, una forma rara di Alzheimer che si manifesta in età precoce a causa di una mutazione genetica. Lo studio mira a valutare l’efficacia di diversi trattamenti potenzialmente in grado di modificare il decorso della malattia. Tra i farmaci in esame ci sono Lecanemab, E2814, PiB (Pittsburgh compound B), e MK-6240. Inoltre, è previsto l’uso di un placebo per confrontare i risultati.
Lo scopo principale dello studio è verificare se questi trattamenti possono rallentare la progressione dei sintomi cognitivi e clinici o migliorare i biomarcatori legati alla malattia. I partecipanti riceveranno i farmaci tramite iniezione o infusione endovenosa. Il trattamento sarà somministrato per un periodo massimo di 208 settimane, durante il quale verranno monitorati diversi parametri per valutare la sicurezza e l’efficacia dei farmaci.
Lo studio utilizza diversi metodi per valutare i cambiamenti nella malattia, tra cui esami di imaging cerebrale come la PET (Tomografia a Emissione di Positroni) e la MRI (Risonanza Magnetica), oltre a test cognitivi e analisi di biomarcatori nel sangue e nel liquido cerebrospinale. L’obiettivo è determinare se i trattamenti possono influenzare positivamente i sintomi e i segni della malattia di Alzheimer a ereditarietà dominante.











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