La stenosi valvolare aortica è una condizione in cui la valvola tra il ventricolo sinistro del cuore e l’aorta si restringe, limitando il flusso sanguigno. Attualmente sono in corso 6 studi clinici che testano diversi approcci terapeutici, dalla terapia antitrombotica personalizzata dopo impianto valvolare transcatetere (TAVI) a nuovi farmaci per rallentare la progressione della malattia.
Studi Clinici in Corso sulla Stenosi Valvolare Aortica
La stenosi valvolare aortica è una patologia cardiaca progressiva caratterizzata dal restringimento della valvola aortica, che ostacola il flusso sanguigno dal cuore al resto dell’organismo. Questa condizione costringe il cuore a lavorare più intensamente per pompare il sangue, causando nel tempo sintomi come dolore toracico, affaticamento e difficoltà respiratorie. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che mirano a migliorare il trattamento e la gestione di questa patologia.
Panoramica degli Studi Disponibili
Nei database clinici sono registrati 6 studi clinici dedicati alla stenosi valvolare aortica. Questi trial stanno valutando diverse strategie terapeutiche, dalla gestione ottimale della terapia antitrombotica dopo procedure di impianto valvolare transcatetere (TAVI) a nuovi farmaci progettati per rallentare la progressione della calcificazione valvolare. Gli studi includono sia terapie innovative sia confronti tra approcci terapeutici esistenti per identificare le strategie più efficaci e sicure.
Studi Clinici Dettagliati
Studio sulla Terapia Antitrombotica Personalizzata con Acenocumarolo, Fenprocumone e Apixaban per Pazienti con Stenosi Valvolare Aortica Dopo TAVI
Località: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi
Questo studio confronta due approcci differenti per prevenire coaguli ematici e sanguinamenti dopo l’impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI). Un approccio utilizza un piano terapeutico personalizzato guidato da scansioni di tomografia computerizzata (TC), mentre l’altro segue una terapia antipiastrinica singola standard a vita. I farmaci oggetto di studio includono acenocumarolo, fenprocumone, prasugrel, apixaban, clopidogrel, warfarin, ticagrelor e acido acetilsalicilico (aspirina).
Lo scopo principale è determinare se il trattamento personalizzato sia più efficace nel ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare, eventi tromboembolici e sanguinamenti rispetto alla terapia standard. I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno dei due gruppi e monitorati regolarmente fino al 2027 per valutare l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti.
Criteri di inclusione: Pazienti che hanno completato con successo una procedura TAVI, in grado di comprendere e seguire il protocollo dello studio, con consenso informato scritto.
Criteri di esclusione: Pazienti con storia di stenosi valvolare aortica preesistente, necessità di anticoagulazione orale per altre indicazioni, o appartenenza a popolazioni vulnerabili.
Studio sulla Sedazione Durante la Sostituzione Valvolare Aortica Transcatetere in Pazienti con Stenosi Aortica Utilizzando Remifentanil, Dexmedetomidina e Propofol
Località: Italia
Questo trial si concentra sugli effetti di diversi farmaci utilizzati per la sedazione durante la procedura TAVI. I medicamenti studiati includono remifentanil, dexmedetomidina, propofol e ketamina, tutti utilizzati per aiutare i pazienti a rilassarsi e sentirsi a proprio agio durante l’intervento.
L’obiettivo è determinare se esistono differenze nell’insorgenza di acidosi respiratoria (eccesso di anidride carbonica nel sangue) e delirium da risveglio (stato confusionale dopo il risveglio dalla sedazione) tra i diversi farmaci. Lo studio monitora i pazienti durante la procedura e per 24 ore successive per valutare la sicurezza e l’efficacia di ciascun protocollo sedativo.
Criteri di inclusione: Pazienti sottoposti a TAVI per stenosi aortica sintomatica, di età compresa tra 18 e 95 anni, con consenso informato scritto.
Criteri di esclusione: Pazienti che non hanno subito TAVI per stenosi aortica, al di fuori della fascia d’età specificata, o appartenenti a popolazioni vulnerabili.
Studio sul Pelacarsen per Rallentare la Stenosi Valvolare Aortica Calcifica nei Pazienti
Località: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna
Questo importante studio internazionale valuta l’efficacia del pelacarsen (noto anche come TQJ230), un oligonucleotide antisenso progettato per ridurre i livelli di lipoproteina(a) nel sangue. La lipoproteina(a) è una proteina associata alla progressione della stenosi valvolare aortica calcifica.
Lo studio mira a determinare se il pelacarsen possa rallentare il peggioramento della calcificazione valvolare. I partecipanti ricevono iniezioni sottocutanee del farmaco o di un placebo per 36 mesi. Durante questo periodo, vengono effettuate valutazioni regolari mediante ecocardiografia e tomografia computerizzata (TC) per monitorare i cambiamenti nella funzione e nella struttura cardiaca, compresa la velocità del flusso attraverso la valvola e l’accumulo di calcio.
Criteri di inclusione: Pazienti di età compresa tra 50 e 79 anni, con livelli di lipoproteina(a) pari o superiori a 175 nmol/L, stenosi valvolare aortica calcifica lieve o moderata (velocità del picco del getto aortico tra 2,5 e 3,5 metri al secondo), e trattamento ottimale dei fattori di rischio cardiovascolare.
Criteri di esclusione: Pazienti con storia di reazioni allergiche gravi al farmaco, altre patologie cardiache severe, infarto o ictus nei sei mesi precedenti, ipertensione non controllata, malattie renali o epatiche gravi, gravidanza o allattamento, partecipazione ad altri trial clinici, o storia di abuso di sostanze.
Studio sulla Terapia Antipiastrinica Breve vs. Prolungata con Aspirina per Adulti Dopo TAVI per Stenosi Aortica Sintomatica
Località: Francia
Questo studio francese confronta due durate diverse di terapia con aspirina dopo la procedura TAVI. Le formulazioni studiate sono KARDEGIC 75 mg (polvere per soluzione orale) e ASPIRINE PROTECT 100 mg (compressa gastro-resistente), entrambe assunte per via orale.
L’obiettivo principale è determinare se una durata più breve della terapia con aspirina (3 mesi) sia altrettanto efficace del trattamento standard di 12 mesi nel prevenire eventi cardiovascolari come infarti, ictus e sanguinamenti significativi. I partecipanti vengono assegnati casualmente a uno dei due gruppi e seguiti per 12 mesi con controlli regolari per valutare la loro salute e eventuali effetti collaterali.
Criteri di inclusione: Pazienti di almeno 18 anni con TAVI transfemorale eseguita con successo per stenosi aortica sintomatica, consenso informato scritto, affiliazione alla previdenza sociale, lingua francese, e per le donne: post-menopausa o sterilizzazione permanente.
Criteri di esclusione: Pazienti senza TAVI transfemorale riuscita o con altre indicazioni mediche che richiedono terapia antipiastrinica o anticoagulante a lungo termine.
Studio sull’Icosapent Etile per Rallentare la Progressione della Stenosi Valvolare Aortica in Pazienti con Stenosi Valvolare Aortica
Località: Paesi Bassi
Questo studio olandese valuta gli effetti dell’icosapent etile, fornito sotto forma di capsule molli Vazkepa 998 mg, sulla progressione della calcificazione della valvola aortica. L’icosapent etile è un derivato degli acidi grassi omega-3, tradizionalmente utilizzato per ridurre alcuni tipi di grassi nel sangue.
Lo studio si propone di verificare se questo farmaco possa rallentare l’accumulo di calcio nella valvola aortica. I partecipanti assumono il farmaco per via orale per un periodo di 24 mesi, durante i quali vengono monitorati i cambiamenti nella calcificazione valvolare, la velocità del flusso sanguigno attraverso la valvola, le dimensioni dell’apertura valvolare e il volume della placca nelle arterie coronarie.
Criteri di inclusione: Pazienti di età superiore a 50 anni con stenosi valvolare aortica da lieve a moderata.
Criteri di esclusione: Pazienti con altre patologie cardiache oltre alla stenosi valvolare aortica, chirurgia cardiaca nei sei mesi precedenti, malattia renale grave, partecipazione ad altri trial clinici, gravidanza o allattamento, storia di reazioni allergiche gravi a pesce o crostacei, ipertensione non controllata, storia di abuso di alcol o droghe nell’ultimo anno, o altre condizioni mediche gravi.
Studio sugli Anticoagulanti Apixaban, Edoxaban, Rivaroxaban e Acido Acetilsalicilico per Pazienti con Stenosi Aortica Dopo Sostituzione Valvolare Cardiaca
Località: Norvegia
Questo studio norvegese mira a identificare la migliore strategia di trattamento anticoagulante dopo la procedura TAVI. I farmaci testati includono gli anticoagulanti apixaban, edoxaban e rivaroxaban, oltre all’acido acetilsalicilico (aspirina). Questi medicinali aiutano a prevenire la formazione di coaguli ematici, una preoccupazione significativa dopo le procedure valvolari cardiache.
L’obiettivo è determinare la strategia terapeutica più efficace e sicura per prevenire complicanze come coaguli e sanguinamenti dopo TAVI. I partecipanti vengono assegnati casualmente a ricevere uno degli anticoagulanti o l’acido acetilsalicilico, con possibilità di placebo per alcuni. Lo studio dura fino a 12 mesi, durante i quali i pazienti assumono il farmaco assegnato e partecipano a visite di controllo regolari.
Criteri di inclusione: Pazienti di età compresa tra 65 e 80 anni con procedura TAVI eseguita con successo per stenosi aortica, consenso informato firmato, e capacità di seguire il protocollo dello studio.
Criteri di esclusione: Pazienti con storia di disturbi emorragici gravi, ictus recente, infezioni attive, malattie renali o epatiche gravi, partecipazione ad altri trial clinici, gravidanza o allattamento, allergie note ai farmaci dello studio, ipertensione non controllata, o insufficienza cardiaca grave.
Riepilogo e Osservazioni
Gli studi clinici in corso sulla stenosi valvolare aortica coprono un ampio spettro di approcci terapeutici. Emerge chiaramente che gran parte della ricerca si concentra sulla gestione ottimale dei pazienti dopo la procedura TAVI, che rappresenta oggi il trattamento standard per molti pazienti con stenosi aortica sintomatica.
Un tema ricorrente è la ricerca del giusto equilibrio tra prevenzione dei coaguli e rischio di sanguinamento nella terapia antitrombotica post-TAVI. Diversi studi stanno valutando se approcci personalizzati o durate di trattamento più brevi possano offrire risultati migliori rispetto alle strategie standard.
Parallelamente, stanno emergendo strategie innovative per rallentare la progressione della malattia stessa, come dimostrato dagli studi sul pelacarsen e sull’icosapent etile. Questi approcci mirano a modificare i meccanismi biologici alla base della calcificazione valvolare, rappresentando potenzialmente un cambio di paradigma nel trattamento della stenosi aortica.
La distribuzione geografica degli studi riflette l’impegno europeo nella ricerca cardiovascolare, con particolare concentrazione in Paesi come Francia, Germania, Paesi Bassi e Italia. Questa diversità geografica garantisce che i risultati siano applicabili a popolazioni diverse e in contesti sanitari differenti.
Per i pazienti interessati a partecipare a questi studi, è importante discutere con il proprio cardiologo l’idoneità e i potenziali benefici e rischi della partecipazione. Ogni studio ha criteri di inclusione ed esclusione specifici per garantire la sicurezza dei partecipanti e la validità scientifica dei risultati.













