Modifiche dello stile di vita per la gestione dell’angina
La gestione dell’angina spesso inizia con modifiche dello stile di vita. Questi cambiamenti sono cruciali sia per l’angina stabile che instabile. Le principali modifiche dello stile di vita includono smettere di fumare, adil cuore, mantenersi attivi, gestire il peso e ridurre lo stress[1]. Una dieta sana per il cuore dovrebbe limitare i grassi saturi, i grassi trans, il sale e lo zucchero, includendo una varietà di frutta, verdura, cereali integrali, carni magre e latticini a basso contenuto di grassi[1]. L’esercizio regolare aiuta a controllare il diabete, il colesterolo alto e la pressione alta, che sono fattori di rischio per le malattie cardiache[1]. Tecniche di gestione dello stress come la mindfulness, l’esercizio fisico e i gruppi di supporto possono essere anche benefici[1].
Farmaci per il sollievo dell’angina
I farmaci svolgono un ruolo significativo nel trattamento dell’angina. I farmaci comunemente prescritti includono:
- Aspirina e altri farmaci antiaggreganti piastrinici, che prevengono la coagulazione del sangue e facilitano il flusso sanguigno attraverso le arterie ristrette[1].
- Nitroglicerina, disponibile come pillola, spray o cerotto, che dilata le arterie cardiache per alleviare il dolore toracico[1].
- Beta bloccanti, che aiutano il cuore a battere più lentamente e con meno forza, alleviando il dolore dell’angina[1].
- Statine, che trattano il colesterolo alto e possono prevenire l’accumulo di placca nelle arterie[1].
- Calcio-antagonisti, che rilassano e dilatano i vasi sanguigni, aumentando il flusso sanguigno al cuore[1].
- Ranolazina, usata se i sintomi non migliorano con altri farmaci[1].
Questi farmaci mirano a alleviare i sintomi, prevenire l’infarto miocardico (IM) e migliorare la qualità della vita[5]. È importante notare che mentre questi farmaci alleviano i sintomi, non riducono la mortalità[5].
Procedure chirurgiche per casi gravi
Per i casi gravi di angina, potrebbero essere necessari interventi chirurgici. L’angioplastica, nota anche come intervento coronarico percutaneo (PCI), prevede l’inserimento di un catetere con un palloncino per allargare le arterie bloccate, spesso seguito dal posizionamento di uno stent per mantenere l’arteria aperta[1]. Il bypass aortocoronarico (CABG) è un’altra opzione, dove una vena o arteria da un’altra parte del corpo viene utilizzata per bypassare un’arteria bloccata, migliorando il flusso sanguigno al cuore[3]. Queste procedure vengono considerate quando le modifiche dello stile di vita e i farmaci non alleviano sufficientemente i sintomi[3].
Terapie alternative
Per i pazienti la cui angina non migliora con i trattamenti convenzionali, può essere raccomandata la terapia di Contropulsazione Esterna Potenziata (EECP). Questa prevede l’uso di grandi manicotti intorno alle gambe che si gonfiano e si sgonfiano in sincronia con il battito cardiaco per migliorare il flusso sanguigno al cuore[1]. Questa terapia richiede tipicamente multiple sessioni per diverse settimane[1].
Importanza della cura continua
Il monitoraggio continuo e la gestione dell’angina sono cruciali. I pazienti dovrebbero tenere un registro degli episodi di angina, inclusi i fattori scatenanti e i livelli di dolore, e condividerlo con il loro operatore sanitario[4]. Appuntamenti medici regolari e aderenza ai farmaci prescritti sono essenziali per prevenire la progressione della malattia cardiaca e ridurre il rischio di attacchi cardiaci[2]. Evitare i fattori scatenanti noti e mantenere uno stile di vita sano per il cuore sono componenti chiave della cura continua[4].