Il sarcoma dell’osso è un tipo raro ma grave di tumore che colpisce il tessuto osseo. Attualmente sono in corso diversi studi clinici che testano nuove terapie per migliorare il trattamento di questa malattia. Questi studi includono combinazioni di farmaci immunoterapici e chemioterapici, nuove tecniche di imaging per una migliore diagnosi, e l’uso di farmaci già noti per prevenire le ricadute nei pazienti ad alto rischio.
Sarcoma dell’osso: studi clinici in corso e nuove opportunità di trattamento
Il sarcoma dell’osso rappresenta una forma rara di cancro che si sviluppa nel tessuto osseo. Attualmente sono disponibili 3 studi clinici che testano approcci innovativi per il trattamento di questa patologia. Questi studi offrono ai pazienti l’opportunità di accedere a terapie sperimentali che potrebbero migliorare significativamente gli esiti del trattamento.
Panoramica degli studi clinici attivi
Gli studi clinici in corso per il sarcoma dell’osso esplorano diverse strategie terapeutiche: dalla combinazione di farmaci immunoterapici e chemioterapici, all’utilizzo di tecniche di imaging avanzate per una diagnosi più precisa, fino all’impiego di farmaci per la prevenzione delle ricadute. Ogni studio è progettato per rispondere a specifiche esigenze cliniche e per migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Descrizione dettagliata degli studi clinici
Studio su sunitinib e nivolumab con chemioterapia per pazienti con sarcomi avanzati dei tessuti molli e dell’osso
Localizzazione: Italia, Spagna
Questo studio clinico si concentra sul trattamento delle forme avanzate di sarcomi dei tessuti molli e dell’osso, che sono tipi di cancro che si sviluppano nei tessuti connettivi del corpo, come muscoli, grasso e ossa. Lo studio testa l’efficacia di due farmaci, Sutent (noto anche come sunitinib) e Opdivo (noto anche come nivolumab), entrambi utilizzati per trattare determinati tipi di cancro. Sutent viene assunto sotto forma di capsule, mentre Opdivo viene somministrato attraverso un’infusione endovenosa. Lo studio include anche la chemioterapia, un trattamento comune contro il cancro che utilizza farmaci per distruggere le cellule tumorali.
L’obiettivo principale dello studio è individuare la dose ottimale della combinazione di Sutent e Opdivo e valutare l’efficacia di questa combinazione nel fermare la progressione del cancro. Lo studio è suddiviso in diverse fasi e gruppi, con alcuni gruppi che ricevono diverse combinazioni di trattamenti. Per esempio, un gruppo riceverà Sutent e Opdivo insieme, mentre un altro gruppo riceverà Opdivo con altri farmaci chemioterapici come epirubicina e ifosfamide.
Criteri di inclusione principali: I pazienti devono avere una diagnosi confermata di sarcomi avanzati dei tessuti molli o dell’osso, con malattia misurabile secondo i criteri RECIST 1.1. Devono avere un’età compresa tra 12 e 80 anni (a seconda della specifica coorte), un Performance Status ECOG di 0-1, e funzioni epatica, renale, cardiaca ed ematica adeguate. Le donne in età fertile devono avere un test di gravidanza negativo.
Farmaci utilizzati: Lo studio utilizza sunitinib (che blocca alcune proteine che promuovono la crescita delle cellule tumorali), nivolumab (un farmaco immunoterapico che aiuta il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali), epirubicina, ifosfamide, doxorubicina, dacarbazina e il regime MAP (metotressato, doxorubicina e cisplatino).
Studio su tecniche di imaging combinate con [1-13C]piruvato iperpolarizzato e fluorodesossiglucosio (18F) per il rilevamento del cancro in pazienti con carcinoma mammario, tumori neuroendocrini, linfomi o sarcomi
Localizzazione: Danimarca
Questo studio si concentra sul testare un nuovo metodo di imaging in pazienti con vari tipi di cancro, inclusi carcinoma mammario, neoplasie neuroendocrine, linfomi e sarcomi. La ricerca combina due diverse tecniche di imaging: la spettroscopia a risonanza magnetica utilizzando una sostanza chiamata [1-13C]piruvato iperpolarizzato e la scansione PET utilizzando Fluoro-18-FDG (una forma radioattiva di glucosio).
Lo scopo dello studio è determinare se sia possibile eseguire entrambi i metodi di imaging contemporaneamente per comprendere meglio come i tumori utilizzano l’energia. Durante lo studio, i partecipanti riceveranno due sostanze iniettabili diverse: [1-13C]piruvato iperpolarizzato e Fluoro-18-FDG. Entrambe le sostanze verranno somministrate attraverso un’iniezione endovenosa, e successivamente verranno acquisite immagini speciali utilizzando uno scanner combinato PET/RM.
Criteri di inclusione principali: I pazienti devono essere adulti (18 anni o più), avere una diagnosi confermata di carcinoma mammario, neoplasia neuroendocrina, linfoma o sarcoma. Il tumore deve essere di almeno 1,5 centimetri di dimensione. I pazienti devono essere in grado di rimanere immobili nello scanner PET/RM per un massimo di 60 minuti.
Criteri di esclusione: Non possono partecipare pazienti con età inferiore a 18 anni o superiore a 65 anni, pazienti con claustrofobia, con impianti metallici incompatibili con la risonanza magnetica, donne in gravidanza o allattamento, pazienti con disfunzione renale grave o con livelli di glucosio nel sangue superiori a 200 mg/dL al momento dell’imaging.
Sostanze utilizzate: Il [1-13C]piruvato iperpolarizzato è un agente di imaging che aiuta a visualizzare i processi metabolici in tempo reale, mentre il 18F-FDG è una forma radioattiva di glucosio che si accumula nelle cellule tumorali che consumano più glucosio rispetto alle cellule sane.
Studio sulla metformina per pazienti con osteosarcoma e sarcoma di Ewing ad alto rischio di ricaduta
Localizzazione: Italia
Questo studio clinico si concentra sull’uso della metformina come trattamento per pazienti con determinati tipi di sarcoma dell’osso, specificamente osteosarcoma e sarcoma di Ewing, che sono ad alto rischio di ricaduta della malattia. La metformina è un farmaco comunemente usato per trattare il diabete, ma in questo studio viene testata per verificare se possa aiutare a prevenire il ritorno del cancro dopo il trattamento iniziale.
Lo scopo dello studio è valutare quanto bene i pazienti stiano senza eventi, come il ritorno del cancro, rispetto a pazienti precedenti che non hanno ricevuto questo trattamento. I partecipanti allo studio assumeranno la metformina per via orale, cioè ingeriranno il farmaco in forma di compresse. Lo studio durerà per un periodo di tempo durante il quale i pazienti verranno monitorati per vedere come rispondono al trattamento.
Criteri di inclusione principali: I pazienti devono avere almeno 10 anni di età e pesare 30 kg o più. Devono avere osteosarcoma localizzato con necrosi del 60% o meno dopo chemioterapia, oppure osteosarcoma o sarcoma di Ewing liberi da malattia dopo la prima ricaduta, entro 45 giorni dalla chirurgia o chemioterapia. Devono avere una funzione renale ed epatica normale e essere in grado di deglutire.
Criteri di esclusione: Non possono partecipare pazienti che non hanno una diagnosi di sarcoma dell’osso, che non sono ad alto rischio di ricaduta, donne in gravidanza o allattamento, o pazienti che stanno partecipando contemporaneamente ad un altro studio clinico.
Farmaco utilizzato: La metformina è un farmaco ben consolidato utilizzato principalmente per gestire il diabete di tipo 2 controllando i livelli di zucchero nel sangue. In questo studio viene studiata per il suo potenziale ruolo nella terapia di mantenimento per i sarcomi dell’osso, poiché potrebbe influenzare il metabolismo delle cellule tumorali.
Riepilogo e osservazioni importanti
Gli studi clinici attualmente in corso per il sarcoma dell’osso rappresentano importanti opportunità per i pazienti di accedere a trattamenti innovativi. Il primo studio, condotto in Italia e Spagna, esplora combinazioni di immunoterapia e chemioterapia che potrebbero migliorare significativamente la sopravvivenza libera da progressione. Il secondo studio, condotto in Danimarca, utilizza tecniche di imaging avanzate che potrebbero rivoluzionare la diagnosi e il monitoraggio della malattia. Il terzo studio, condotto in Italia, valuta l’uso della metformina come terapia di mantenimento per prevenire le ricadute nei pazienti ad alto rischio.
È importante notare che due dei tre studi sono condotti in Italia, offrendo ai pazienti italiani maggiori opportunità di partecipazione. Gli studi coprono diverse fasi della malattia, dalla diagnosi avanzata alla prevenzione delle ricadute, fornendo opzioni terapeutiche per pazienti in diverse situazioni cliniche.
I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero discutere con il proprio oncologo per valutare l’idoneità e comprendere i potenziali benefici e rischi associati alla partecipazione. La partecipazione a uno studio clinico può offrire accesso a terapie all’avanguardia e contribuire al progresso della ricerca medica per migliorare i trattamenti futuri per il sarcoma dell’osso.












