La Mucopolisaccaridosi I, sindrome di Hurler, è una malattia genetica rara che impedisce all’organismo di scomporre correttamente alcuni zuccheri complessi. Attualmente è in corso uno studio clinico innovativo che confronta una nuova terapia genica chiamata OTL-203 con il trattamento standard basato sul trapianto di cellule staminali. Questa ricerca potrebbe aprire nuove prospettive terapeutiche per i pazienti affetti da questa condizione.
Studi Clinici in Corso sulla Mucopolisaccaridosi I
Panoramica della Mucopolisaccaridosi I, Sindrome di Hurler
La Mucopolisaccaridosi di tipo I, sindrome di Hurler, è una rara patologia genetica causata dalla carenza dell’enzima alfa-L-iduronidasi. Questa deficienza enzimatica porta all’accumulo di glicosaminoglicani nei vari tessuti dell’organismo, causando danni progressivi. I sintomi spesso compaiono nella prima infanzia e possono includere ritardo nello sviluppo, tratti del viso grossolani e ingrossamento degli organi.
Con il progredire della malattia, i pazienti possono sperimentare rigidità articolare, problemi cardiaci e compromissione della vista e dell’udito. La condizione può inoltre causare anomalie scheletriche e bassa statura. Nel tempo, l’accumulo di queste sostanze può influenzare il funzionamento di molteplici organi e sistemi.
Studio Clinico Attualmente Disponibile
Attualmente è disponibile 1 studio clinico per la Mucopolisaccaridosi I. Di seguito viene presentata una descrizione dettagliata di questa opportunità di ricerca.
Studio sull’Efficacia e la Sicurezza di OTL-203 per Pazienti con Sindrome di Hurler (MPS-IH) Confrontato al Trattamento Standard con Trapianto di Cellule Staminali
Localizzazione: Italia, Paesi Bassi
Questo studio clinico si concentra su una nuova terapia genica chiamata OTL-203 e la confronta con il trattamento standard attuale, che consiste in un trapianto di cellule staminali ematopoietiche allogeniche (allo-HSCT). La terapia OTL-203 rappresenta un approccio innovativo che utilizza le cellule staminali del paziente stesso, modificate geneticamente per produrre l’enzima che manca alle persone affette da MPS-IH.
Criteri di inclusione principali:
- Il consenso informato scritto deve essere fornito dal genitore o tutore legale
- Il partecipante può essere un bambino o una bambina di età compresa tra 28 giorni e 30 mesi. In alcuni casi, possono essere considerati bambini di età superiore ai 30 mesi se soddisfano tutti i requisiti
- Il bambino deve avere un punteggio cognitivo standard di 70 o superiore, misurato attraverso test che valutano le capacità di pensiero e comprensione
- Il bambino deve avere una diagnosi di laboratorio confermata di MPS-IH, con specifiche mutazioni nel gene responsabile dell’enzima IDUA
- La diagnosi deve essere confermata da un comitato specializzato dopo aver esaminato l’analisi delle mutazioni genetiche, l’evidenza di bassa attività enzimatica dell’IDUA e i segni fisici della malattia
Criteri di esclusione principali:
- Pazienti con una condizione diversa dalla Mucopolisaccaridosi di tipo I, sindrome di Hurler
- Pazienti al di fuori della fascia di età specificata per lo studio
- Pazienti che non sono in grado di seguire le procedure dello studio o di rispettare i requisiti
- Pazienti con altre condizioni mediche che potrebbero interferire con lo studio
- Pazienti in gravidanza o in allattamento
- Pazienti che hanno partecipato di recente ad un altro studio clinico
- Pazienti con allergie o reazioni al farmaco in studio o a medicinali simili
- Pazienti con una storia di abuso di sostanze o altri comportamenti che potrebbero interferire con lo studio
Farmaci investigazionali:
Il farmaco principale in studio è OTL-203, una terapia genica somministrata tramite infusione endovenosa. A livello molecolare, OTL-203 funziona fornendo una copia funzionale del gene responsabile della produzione dell’enzima deficitario nei pazienti con questa condizione. Viene classificato farmacologicamente come prodotto di terapia genica.
Durante lo studio, i pazienti ricevono anche diversi farmaci come parte del protocollo terapeutico, tra cui:
- Laronidasi – somministrata per via endovenosa
- Plerixafor – somministrato per via sottocutanea
- Busulfano – somministrato per via endovenosa
- Fludarabina – somministrata per via endovenosa
- Rituximab – somministrato per via endovenosa
Fasi dello studio:
- Arruolamento: Il paziente viene arruolato dopo aver soddisfatto criteri specifici, inclusi età e diagnosi confermata
- Valutazione iniziale: Il paziente viene sottoposto a una valutazione iniziale per misurare la funzione cognitiva, la salute fisica e altri parametri di base
- Inizio del trattamento: Il paziente inizia il trattamento con OTL-203, che prevede l’uso di cellule staminali geneticamente modificate
- Somministrazione dei farmaci: Il paziente riceve diversi farmaci come parte del protocollo di trattamento
- Monitoraggio e follow-up: Il paziente viene monitorato regolarmente per valutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento, inclusi controlli dell’attività enzimatica, livelli di eparansolfato urinario e altri indicatori di salute
- Valutazione finale: Al termine del periodo di studio viene condotta una valutazione completa per determinare gli effetti a lungo termine del trattamento
Riepilogo
Lo studio clinico attualmente in corso per la Mucopolisaccaridosi I rappresenta un’importante opportunità per i pazienti affetti da questa rara malattia genetica. La ricerca si concentra sul confronto tra una terapia genica innovativa, OTL-203, e il trattamento standard con trapianto di cellule staminali.
L’aspetto più interessante di questo studio è l’approccio della terapia genica, che utilizza le cellule staminali del paziente stesso, modificate geneticamente per produrre l’enzima mancante. Questo potrebbe potenzialmente ridurre i rischi associati al rigetto nei trapianti allogenici e offrire un’opzione terapeutica più sicura ed efficace.
Lo studio è condotto in Italia e nei Paesi Bassi, rendendolo accessibile ai pazienti europei. Il monitoraggio attento dei partecipanti include valutazioni della sopravvivenza senza eventi maggiori, cambiamenti nell’attività enzimatica, funzione cognitiva, mobilità articolare e qualità della vita.
Per le famiglie di bambini affetti da sindrome di Hurler, questo studio rappresenta una speranza concreta per un trattamento potenzialmente più efficace e sicuro. È importante che i genitori o tutori legali interessati discutano con i loro medici specialisti la possibilità di partecipare a questo studio, valutando attentamente i criteri di inclusione ed esclusione.











