Il melanoma maligno è una forma aggressiva di cancro della pelle. In tutto il mondo sono attualmente in corso 71 studi clinici per testare nuove terapie e migliorare i risultati per i pazienti. Questo articolo presenta 10 di questi studi, offrendo una panoramica dettagliata delle opzioni di trattamento disponibili e dei criteri di ammissione.
Studi Clinici in Corso per il Melanoma Maligno: Panoramica delle Terapie Innovative
Il melanoma maligno è un tipo di cancro della pelle che si sviluppa dalle cellule produttrici di pigmento chiamate melanociti. Rappresenta una delle forme più aggressive di cancro cutaneo e richiede approcci terapeutici innovativi, soprattutto nei casi avanzati o metastatici. Attualmente, sono attivi 71 studi clinici a livello internazionale che stanno valutando nuovi trattamenti e combinazioni terapeutiche per questa patologia.
Gli studi clinici rappresentano un’opportunità importante per i pazienti di accedere a terapie innovative prima che queste diventino disponibili nella pratica clinica standard. Questo articolo fornisce una panoramica dettagliata di 10 di questi studi, illustrando le caratteristiche principali, i criteri di inclusione ed esclusione, e i farmaci sperimentali utilizzati.
Studi Clinici Attivi per il Melanoma Maligno
Studio di INCB099280 per Pazienti con Tumori Solidi Avanzati Non Trattati con Immunoterapia
Localizzazione: Grecia, Ungheria, Romania
Questo studio clinico si concentra sull’INCB099280, un nuovo farmaco sperimentale per il trattamento di tumori solidi avanzati, incluso il melanoma, in pazienti che non hanno mai ricevuto immunoterapia. Il farmaco viene somministrato per via orale sotto forma di compresse rivestite, in dosaggi variabili (400 mg, 600 mg o 800 mg) due volte al giorno.
Lo studio ha una durata massima di 24 settimane e mira a valutare la sicurezza, la tollerabilità e l’efficacia preliminare del trattamento. I partecipanti devono avere almeno 18 anni, un’aspettativa di vita superiore a 3 mesi e non devono aver ricevuto in precedenza terapie immunologiche. Durante lo studio, i pazienti vengono monitorati regolarmente attraverso esami fisici, controlli dei segni vitali ed elettrocardiogrammi per rilevare eventuali eventi avversi.
L’obiettivo principale è valutare il tasso di risposta obiettiva, comprese le risposte complete e parziali, oltre a misurare parametri come il controllo della malattia, la durata della risposta, la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale.
Studio sull’Efficacia e la Sicurezza delle Combinazioni con Naporafenib in Pazienti con Melanoma Metastatico o Non Operabile Precedentemente Trattato
Localizzazione: Belgio, Francia, Germania, Italia
Questo studio valuta diverse combinazioni di farmaci per pazienti con melanoma non operabile o metastatico che presentano specifiche mutazioni genetiche (BRAFV600 o NRAS). I farmaci testati includono ribociclib (LEE011), trametinib dimetil solfossido (TMT212), naporafenib (LXH254) e rineterkib (LTT462), tutti somministrati per via orale.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano almeno 12 anni (se tra 12 e 17 anni, devono pesare più di 40 kg) e abbiano ricevuto precedenti trattamenti. Per i pazienti con mutazione NRAS, è necessario aver ricevuto inibitori dei checkpoint immunitari. Per quelli con mutazione BRAFV600, devono aver ricevuto sia immunoterapia che terapia mirata con inibitori RAF.
Lo studio prevede biopsie tumorali all’inizio e durante il trattamento, con monitoraggio regolare della risposta attraverso criteri RECIST 1.1. L’obiettivo è valutare il tasso di risposta obiettiva, la sicurezza e la durata della risposta al trattamento.
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia di Relatlimab e Nivolumab per Pazienti con Tumori Solidi Avanzati
Localizzazione: Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna
Questo ampio studio internazionale valuta la combinazione di relatlimab e nivolumab, due immunoterapie somministrate tramite infusione endovenosa. Lo studio si rivolge a pazienti con vari tumori solidi avanzati, incluso il melanoma, e confronta l’efficacia dei farmaci utilizzati singolarmente o in combinazione.
I partecipanti possono ricevere diverse combinazioni di dosaggio: nivolumab 240 mg e relatlimab 80 mg ogni due settimane, oppure nivolumab 480 mg e relatlimab 160 mg ogni quattro settimane. Lo studio prevede un monitoraggio continuo per valutare la sicurezza, con particolare attenzione agli eventi avversi emergenti dal trattamento.
Gli endpoint primari includono il tasso di risposta obiettiva, il tasso di controllo della malattia e la durata della risposta. Lo studio prevede anche campioni bioptici tumorali quando disponibili per analisi approfondite. La conclusione dello studio è stimata per il 2026.
Studio di E7386 e Pembrolizumab per Pazienti con Melanoma, Carcinoma Colorettale o Epatocarcinoma Precedentemente Trattati
Localizzazione: Spagna
Questo studio valuta la combinazione di E7386 (in compresse orali) e pembrolizumab (infusione endovenosa) per pazienti con melanoma avanzato che hanno già ricevuto trattamenti precedenti. In alcuni casi, per i pazienti con carcinoma epatocellulare, viene aggiunto anche lenvatinib.
Lo studio è diviso in due fasi: la prima valuta la sicurezza e la dose ottimale di E7386 in combinazione con pembrolizumab, mentre la seconda fase esamina l’efficacia del trattamento nel ridurre le dimensioni dei tumori o arrestarne la crescita. I pazienti con melanoma devono avere una forma avanzata non operabile e aver ricevuto determinati trattamenti precedenti.
I criteri di inclusione richiedono uno stato di performance ECOG di 0-1, progressione della malattia nonostante i trattamenti precedenti, e almeno una lesione misurabile secondo i criteri RECIST 1.1. È necessario fornire un campione di tessuto tumorale per l’analisi. Durante lo studio vengono effettuati regolarmente esami di imaging come TC o risonanza magnetica per monitorare la risposta tumorale.
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia di Pembrolizumab e Combinazioni di Farmaci per Pazienti con Melanoma di Stadio III Eleggibili per Terapia Neoadiuvante
Localizzazione: Francia, Italia
Questo studio si concentra su pazienti con melanoma di stadio IIIB, IIIC o IIID che sono candidati per una terapia neoadiuvante, ossia un trattamento somministrato prima dell’intervento chirurgico principale. I farmaci sperimentali includono pembrolizumab (MK-3475), gebasaxturev (V937) somministrato direttamente nel tumore, vibostolimab (MK-7684), favezelimab (MK-4280A) e MK-4830, tutti somministrati tramite infusione. Include anche tretinoina orale in forma di capsule.
I pazienti devono avere una diagnosi confermata di melanoma tramite istologia o citologia e non devono aver ricevuto trattamenti sistemici per lo stadio III, ad eccezione della chirurgia per rimuovere il melanoma primario o precedente radioterapia. È obbligatoria una biopsia tumorale di base prima di iniziare il trattamento.
Lo studio prevede un monitoraggio continuo della sicurezza e valutazioni regolari della risposta al trattamento, inclusa la risposta patologica completa (pCR). Il periodo di follow-up si estende fino al giugno 2030 per monitorare gli esiti a lungo termine come la sopravvivenza libera da recidiva.
Studio su Tebentafusp e Combinazioni di Farmaci per Pazienti con Melanoma Uveale Avanzato
Localizzazione: Belgio, Francia, Italia, Polonia, Spagna
Questo studio si rivolge specificamente a pazienti con melanoma uveale avanzato, una forma rara di cancro dell’occhio, che non hanno ricevuto trattamenti sistemici precedenti. Lo studio confronta tebentafusp (IMCgp100) con altri trattamenti scelti dai medici, come dacarbazina, pembrolizumab (Keytruda) o ipilimumab (Yervoy), tutti somministrati tramite infusione endovenosa.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano almeno 18 anni, melanoma uveale metastatico confermato, e non abbiano ricevuto terapie sistemiche o regionali dirette al fegato. È essenziale essere positivi per HLA-A*0201, un marcatore genetico specifico. Lo stato di performance ECOG deve essere 0 o 1, con un’aspettativa di vita superiore a 3 mesi.
Lo studio prevede una randomizzazione tra tebentafusp in monoterapia e il trattamento scelto dallo sperimentatore. L’obiettivo principale è confrontare la sopravvivenza globale tra i due gruppi. Il monitoraggio include valutazioni regolari dello stato di salute, esami di laboratorio, segni vitali ed elettrocardiogrammi. La durata dello studio è fino a 24 mesi, con conclusione prevista per luglio 2025.
Studio su Fianlimab e Cemiplimab per Adulti con Melanoma Resecabile di Stadio III e IV
Localizzazione: Austria, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Spagna
Questo ampio studio internazionale valuta la combinazione di fianlimab (REGN3767) e cemiplimab rispetto a pembrolizumab in monoterapia per pazienti con melanoma di stadio III e IV che può essere rimosso chirurgicamente. Lo studio è diviso in due fasi: la prima confronta la combinazione fianlimab-cemiplimab con cemiplimab da solo come trattamento peri-operatorio, mentre la seconda valuta la sopravvivenza libera da eventi rispetto a pembrolizumab.
I pazienti devono avere melanoma in stadio IIIB, IIIC, IIID o IV (M1a, M1b, M1c) secondo l’AJCC ottava edizione. Prima dell’arruolamento sono necessari un esame fisico completo e studi di imaging, inclusa TC di torace, addome e pelvi, oltre a risonanza magnetica cerebrale. Lo stato di performance ECOG deve essere 0 o 1.
Il trattamento viene somministrato tramite infusione endovenosa, con monitoraggio regolare attraverso esami fisici e studi di imaging. Lo studio mira a determinare la dose ottimale di fianlimab in combinazione con cemiplimab e a valutare gli esiti a lungo termine come la sopravvivenza libera da eventi e la sopravvivenza globale.
Studio sull’Ottimizzazione della Dose di Nivolumab per Pazienti con Melanoma o Carcinoma a Cellule Renali con Risposta Completa, Parziale o Stabile
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio si concentra sull’ottimizzazione del dosaggio di nivolumab per pazienti che hanno già mostrato una risposta positiva (completa, parziale o stabile) al trattamento. L’obiettivo è determinare se una dose ridotta può mantenere la stessa efficacia, riducendo potenzialmente gli effetti collaterali e i costi.
I pazienti eleggibili devono avere almeno 18 anni, melanoma o carcinoma a cellule renali avanzato o metastatico, e devono aver ricevuto nivolumab per almeno 6 mesi con una risposta documentata secondo i criteri RECIST v1.1. Attualmente devono ricevere 6 mg/kg o 480 mg ogni 4 settimane.
Durante lo studio, la dose viene ridotta a 240 mg ogni 4 settimane per tre somministrazioni. Vengono effettuati esami del sangue per misurare i livelli di nivolumab e l’occupazione del recettore PD-1 nelle cellule del sangue. Lo studio monitora anche eventuali eventi avversi significativi e la progressione della malattia. La conclusione è prevista per luglio 2025.
Studio su Immunoterapia di Breve vs Lunga Durata con Pembrolizumab e Nivolumab per Pazienti con Melanoma Cutaneo ad Alto Rischio dopo l’Intervento Chirurgico
Localizzazione: Finlandia, Norvegia, Svezia
Questo studio nordico confronta la durata ottimale dell’immunoterapia adiuvante per pazienti con melanoma cutaneo ad alto rischio sottoposti a chirurgia radicale. Lo studio confronta 6 mesi di trattamento con 12 mesi, utilizzando pembrolizumab (KEYTRUDA) o nivolumab (OPDIVO) somministrati tramite infusione endovenosa.
I criteri di inclusione richiedono che i pazienti abbiano subito un intervento chirurgico radicale per melanoma di stadio IIb-c, III o IV, con uno stato di performance WHO di 0-1. L’età ammissibile è tra 18 e 64 anni. Lo studio valuta la sopravvivenza libera da metastasi a distanza e la sopravvivenza libera da recidiva come endpoint primari.
I partecipanti vengono randomizzati tra i due gruppi di durata del trattamento dopo una valutazione iniziale che conferma l’eleggibilità. Il monitoraggio regolare include valutazioni della salute, controllo degli effetti collaterali e misurazioni degli esiti come la sopravvivenza globale.
Studio di Confronto tra Interferone ad Alto Dosaggio, Ipilimumab e Pembrolizumab per Pazienti con Melanoma Resecato ad Alto Rischio
Localizzazione: Irlanda
Questo studio confronta tre diversi approcci terapeutici per pazienti con melanoma ad alto rischio completamente rimosso chirurgicamente: interferone alfa-2b ad alto dosaggio, ipilimumab e pembrolizumab (MK-3475). L’obiettivo è determinare quale trattamento offre i migliori risultati in termini di sopravvivenza e prevenzione delle recidive.
I criteri di inclusione richiedono che il melanoma sia di origine cutanea o sconosciuta (ma non oculare), in stadio IIIA (N2a), IIIB, IIIC o IV, completamente rimosso chirurgicamente. I pazienti devono essere liberi da malattia secondo esami fisici e imaging entro 42 giorni dall’arruolamento. È richiesta una TC o risonanza magnetica cerebrale entro 90 giorni dall’arruolamento.
I pazienti devono avere funzionalità adeguate di midollo osseo, fegato e reni, con uno stato di performance Zubrod di 0 o 1. L’età minima è 18 anni. Durante lo studio vengono effettuate valutazioni regolari della salute, comprese valutazioni della qualità della vita tramite questionari disponibili in inglese, spagnolo o francese. Lo studio include anche prelievi di campioni tissutali e ematici per analisi specifiche.
Riepilogo e Considerazioni Importanti
Questa panoramica dei 10 studi clinici attivi sul melanoma maligno evidenzia diverse tendenze importanti nella ricerca oncologica contemporanea. L’immunoterapia, in particolare gli inibitori dei checkpoint immunitari come pembrolizumab, nivolumab e ipilimumab, rappresenta l’asse portante della maggior parte degli studi, utilizzata sia in monoterapia che in combinazione.
Gli studi si concentrano su diverse fasi della malattia: dai melanomi resecabili ad alto rischio (terapia neoadiuvante e adiuvante) ai melanomi avanzati metastatici. Una tendenza emergente è l’ottimizzazione dei dosaggi e della durata del trattamento, come dimostrato dallo studio olandese sulla riduzione della dose di nivolumab e dallo studio nordico sul confronto tra 6 e 12 mesi di immunoterapia.
La personalizzazione della terapia in base alle caratteristiche molecolari del tumore è un altro elemento chiave, particolarmente evidente nello studio sulle mutazioni BRAFV600 e NRAS. Inoltre, forme rare come il melanoma uveale stanno ricevendo attenzione specifica con farmaci dedicati come tebentafusp.
Per i pazienti interessati a partecipare a uno studio clinico, è fondamentale discutere con il proprio oncologo l’idoneità in base ai criteri specifici di inclusione ed esclusione. La partecipazione a uno studio clinico può offrire accesso a terapie innovative, ma richiede impegno in termini di visite di follow-up, esami e monitoraggio continuo.
È importante notare che tutti questi studi sono soggetti a rigidi protocolli di sicurezza e monitoraggio etico, con particolare attenzione alla gestione degli eventi avversi e alla qualità della vita dei pazienti. I risultati di questi studi contribuiranno a definire i futuri standard di cura per il melanoma maligno nei prossimi anni.















