Il linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B refrattario è una forma aggressiva di cancro che richiede nuove opzioni terapeutiche. Attualmente è disponibile uno studio clinico che valuta l’efficacia di pembrolizumab, un’immunoterapia innovativa, per i pazienti la cui malattia è recidivata o non ha risposto ai trattamenti precedenti.
Studi Clinici in Corso per il Linfoma Primitivo del Mediastino a Grandi Cellule B Refrattario
Il linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B refrattario rappresenta una sfida significativa nel campo dell’oncologia ematologica. Quando la malattia non risponde ai trattamenti convenzionali o recidiva dopo la terapia iniziale, i pazienti necessitano di approcci terapeutici alternativi. Attualmente, è disponibile 1 studio clinico che offre nuove speranze per i pazienti con questa condizione, esplorando trattamenti innovativi basati sull’immunoterapia.
Studio Clinico Disponibile
Studio di Pembrolizumab per Pazienti con Linfoma di Hodgkin Classico Recidivante o Refrattario o Linfoma Primitivo del Mediastino a Grandi Cellule B
Localizzazione: Repubblica Ceca, Cechia, Italia, Polonia
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione di pembrolizumab (noto anche con il nome in codice MK-3475) per il trattamento di due tipi di tumori del sangue: il linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario e il linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B recidivante o refrattario. Queste sono condizioni in cui il cancro è ritornato dopo un periodo di remissione o non ha risposto ai trattamenti precedenti.
Il farmaco viene somministrato come infusione endovenosa direttamente nel flusso sanguigno attraverso una vena, con una dose di 25 mg/mL ogni sei settimane. L’obiettivo principale dello studio è valutare l’efficacia di pembrolizumab nel ridurre o controllare la crescita del tumore, monitorando al contempo eventuali effetti collaterali.
Criteri di inclusione principali:
- Diagnosi confermata di linfoma di Hodgkin classico o linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B
- Malattia misurabile mediante esami di imaging, con almeno un linfonodo di dimensioni superiori a 15 mm non precedentemente trattato con radioterapia, o una lesione extranodale superiore a 10 mm in entrambe le direzioni
- Per i pazienti con linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B: malattia recidivata o refrattaria, con recidiva dopo trapianto di cellule staminali
- Per i pazienti con linfoma di Hodgkin classico: malattia recidivata o refrattaria, con recidiva durante l’ultimo piano terapeutico dopo almeno due cicli di terapia, o entro 12 mesi dal completamento dell’ultimo trattamento
- Possono partecipare sia uomini che donne di età adulta
Criteri di esclusione principali:
- Pazienti che non hanno manifestato recidiva o progressione della malattia dopo trattamenti precedenti
- Individui che non rientrano nella fascia di età specificata dallo studio
- Appartenenza a popolazioni vulnerabili (come definite dai protocolli di ricerca clinica)
Durante lo studio, i partecipanti vengono sottoposti a monitoraggio regolare per valutare la risposta al trattamento. Le valutazioni includono l’uso dei criteri di classificazione di Lugano per determinare il tasso di risposta obiettiva, la misurazione della durata della risposta e il controllo di eventuali eventi avversi. Lo studio è previsto proseguire fino alla fine del 2025.
Come funziona pembrolizumab: Questo farmaco appartiene alla classe degli inibitori dei checkpoint immunitari, un tipo di immunoterapia che potenzia le difese naturali dell’organismo nella lotta contro il cancro. Pembrolizumab agisce bloccando una proteina specifica sulle cellule immunitarie, permettendo al sistema immunitario di riconoscere e attaccare più efficacemente le cellule tumorali.
Informazioni sulla Malattia
Il linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B è un sottotipo di linfoma non-Hodgkin che tipicamente origina nella ghiandola del timo, situata nel mediastino, la parte centrale del torace. È caratterizzato dalla rapida crescita di grandi cellule B, un tipo di globuli bianchi. La malattia si presenta spesso con sintomi quali dolore toracico, tosse e difficoltà respiratorie dovute all’effetto massa nel torace. Può diffondersi ad altre aree, inclusi polmoni e fegato. La progressione può essere aggressiva, richiedendo un’attenzione medica tempestiva.
Il linfoma di Hodgkin classico, incluso nello stesso studio, è un tipo di cancro che origina nel sistema linfatico, parte del sistema immunitario. È caratterizzato dalla presenza di cellule di Reed-Sternberg, un tipo di cellula anomala. La malattia spesso inizia nei linfonodi e può diffondersi ad altre parti del corpo. I sintomi possono includere linfonodi ingrossati, febbre, sudorazioni notturne e perdita di peso.
Riepilogo
Attualmente è disponibile un unico studio clinico per i pazienti con linfoma primitivo del mediastino a grandi cellule B refrattario, che offre accesso a una terapia innovativa basata sull’immunoterapia. L’uso di pembrolizumab rappresenta un approccio promettente che sfrutta il sistema immunitario del paziente per combattere il cancro.
È importante notare che questo studio è accessibile in diversi Paesi europei, inclusa l’Italia, offrendo opportunità ai pazienti italiani che soddisfano i criteri di eleggibilità. Il regime di somministrazione ogni sei settimane può risultare più conveniente rispetto a protocolli terapeutici più frequenti.
I pazienti interessati a partecipare a questo studio dovrebbero discutere con il proprio ematologo o oncologo se soddisfano i criteri di inclusione, in particolare riguardo alla storia di trattamenti precedenti e allo stato della malattia. La partecipazione a uno studio clinico non solo può offrire accesso a terapie innovative, ma contribuisce anche al progresso della conoscenza medica che potrà beneficiare futuri pazienti con questa condizione.














