La dispepsia è un disturbo digestivo comune che causa disagio o dolore nella parte superiore dell’addome. Attualmente sono in corso 6 studi clinici che valutano nuovi approcci terapeutici per questa condizione, dalla medicina tradizionale giapponese ai trattamenti a base di erbe, fino a strategie innovative per ridurre l’uso di farmaci antiacidi.
Studi Clinici in Corso sulla Dispepsia: Panoramica dei Trattamenti Innovativi
La dispepsia, in particolare la dispepsia funzionale, è un disturbo gastrointestinale caratterizzato da sintomi persistenti o ricorrenti come dolore o disagio nella parte superiore dell’addome, gonfiore, nausea e sensazione di pienezza precoce dopo i pasti. A differenza di altre condizioni digestive, la dispepsia funzionale non presenta cause strutturali o biochimiche identificabili, rendendo la sua gestione particolarmente complessa.
Attualmente sono disponibili 6 studi clinici che stanno esplorando diverse strategie terapeutiche per migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da questa condizione. Questi studi spaziano dall’uso di medicine tradizionali a base di erbe, a nuove formulazioni farmaceutiche, fino a strategie per ottimizzare l’uso dei farmaci esistenti.
Studi Clinici Attivi
Studio sugli Effetti del Rikkunshito sulla Dispepsia Funzionale in Pazienti di Medicina Generale
Localizzazione: Belgio
Questo studio clinico si concentra sulla valutazione dell’efficacia del Rikkunshito (noto anche con il codice TJ-43), una medicina tradizionale giapponese a base di erbe, nel trattamento della dispepsia funzionale. I partecipanti riceveranno il trattamento o un placebo sotto forma di granuli da assumere per via orale per un periodo fino a 16 settimane. Durante lo studio, i pazienti dovranno compilare un diario giornaliero utilizzando la Scala di Distress Postprandiale di Leuven (LPDS) per registrare i loro sintomi. Lo studio valuterà anche l’impatto del trattamento sulla qualità di vita, sull’ansia e sulla depressione attraverso vari questionari.
Criteri di inclusione principali: adulti di età pari o superiore a 18 anni con nuova diagnosi di dispepsia funzionale secondo i criteri di Roma, con sintomi moderati di pienezza postprandiale o sazietà precoce per 2-5 giorni a settimana.
Studio sull’Olio di Bacche di Ginepro per Problemi Digestivi come Crampi, Gas e Gonfiore negli Adulti
Localizzazione: Germania
Questo studio clinico tedesco valuta l’efficacia di Roleca Wacholder 100mg, una capsula morbida contenente olio di bacche di ginepro, nel trattamento dei disturbi digestivi dispeptici. I partecipanti assumeranno il trattamento o un placebo per via orale per un periodo fino a 12 settimane. Lo studio analizzerà non solo l’efficacia nel ridurre sintomi come crampi gastrointestinali, flatulenza e gonfiore, ma anche la tollerabilità del trattamento e i possibili effetti collaterali. Un aspetto innovativo dello studio è l’analisi dei cambiamenti nel microbioma intestinale prima e durante il trattamento.
Criteri di inclusione principali: adulti tra 18 e 59 anni con sintomi digestivi dispeptici persistenti negli ultimi 3 mesi, inclusi disagio, pressione e sensazione di pienezza nella parte superiore dell’addome di almeno grado lieve.
Studio sull’Efficacia e la Sicurezza del Citrato di Betaina per il Trattamento della Dispepsia Funzionale negli Adulti
Localizzazione: Grecia
Questo studio greco si propone di valutare l’efficacia e la sicurezza di ALKACITRAT, un trattamento contenente citrato di betaina, per la dispepsia funzionale. I partecipanti riceveranno ALKACITRAT o un placebo per via orale e saranno monitorati per valutare il miglioramento dei sintomi e la sicurezza del trattamento. Lo studio confronterà i risultati tra i due gruppi esaminando i cambiamenti nella gravità dei sintomi e nella qualità di vita complessiva, utilizzando scale specifiche come il punteggio GOS e l’indice NDI-SF.
Criteri di inclusione principali: uomini e donne tra 18 e 75 anni che soddisfano i criteri Roma IV per la dispepsia funzionale, con un punteggio GOS di 4 o superiore, legalmente competenti e in grado di comprendere i dettagli dello studio.
Studio di Sicurezza dell’Almagato per Donne in Gravidanza con Bruciore di Stomaco e Reflusso, Valutazione degli Effetti su Madre e Bambino
Localizzazione: Spagna
Questo studio spagnolo si concentra sulla valutazione della sicurezza dell’almagato in donne in gravidanza che soffrono di bruciore di stomaco e reflusso. Il bruciore di stomaco è una condizione comune durante la gravidanza, caratterizzata da una sensazione di bruciore al petto, spesso dopo i pasti. L’almagato viene somministrato sotto forma di sospensione orale per un periodo fino a 14 giorni. Lo studio monitorerà attentamente la salute delle madri e dei loro bambini durante la gravidanza e dopo il parto, valutando vari fattori come il tipo di parto, il peso e la lunghezza del neonato alla nascita, e la salute generale del bambino.
Criteri di inclusione principali: donne adulte in gravidanza di età compresa tra 18 e 45 anni che manifestano bruciore di stomaco o reflusso.
Studio sulla Riduzione dell’Uso di Inibitori della Pompa Protonica in Pazienti con Bruciore di Stomaco, Reflusso o Dispepsia: Confronto tra Uso al Bisogno, Terapia con Alginato e Riduzione Graduale della Dose
Localizzazione: Belgio
Questo studio belga affronta una questione clinica importante: come ridurre o interrompere in modo sicuro l’uso degli inibitori della pompa protonica (IPP) in pazienti che li assumono da lungo tempo senza una chiara necessità. Lo studio confronta tre diverse strategie: l’uso degli IPP solo al bisogno, la sostituzione con una formulazione di alginato (che protegge la mucosa gastrica), e la riduzione graduale della dose secondo un approccio tradizionale. I partecipanti saranno assegnati casualmente a uno dei tre metodi e monitorati per valutare quale strategia sia più efficace nel permettere l’interruzione degli IPP mantenendo il controllo dei sintomi.
Criteri di inclusione principali: adulti oltre i 18 anni, di entrambi i sessi, che utilizzano IPP quotidianamente da più di 12 settimane senza una specifica indicazione medica per l’uso a lungo termine.
Studio su Budesonide e Mannitolo per il Trattamento dell’Infiammazione in Pazienti con Dispepsia Funzionale
Localizzazione: Belgio
Questo innovativo studio belga esplora l’uso di Jorveza, contenente il principio attivo budesonide, per trattare l’infiammazione di basso grado nell’intestino tenue, specificamente nel duodeno, in pazienti con dispepsia funzionale. I partecipanti riceveranno Jorveza o un placebo sotto forma di compresse orodispersibili (che si sciolgono in bocca) per 12 settimane. L’obiettivo principale è osservare i cambiamenti nel numero di cellule chiamate eosinofili nel duodeno, spesso associate all’infiammazione. Lo studio valuterà anche i cambiamenti nei sintomi digestivi, nella qualità di vita, nella motilità gastrica e nel microbioma associato alla mucosa.
Criteri di inclusione principali: pazienti con dispepsia funzionale con sintomi correlati ai pasti (sindrome da distress postprandiale) secondo i criteri Roma IV, di età compresa tra 18 e 70 anni, sia maschi che femmine.
Riepilogo e Considerazioni Importanti
Gli studi clinici attualmente in corso sulla dispepsia dimostrano un approccio multifaccettato alla gestione di questa condizione complessa. Emergono diverse tendenze significative:
- Approcci integrati: Diversi studi esplorano l’uso di medicine tradizionali a base di erbe (Rikkunshito, olio di bacche di ginepro), riconoscendo il potenziale terapeutico di trattamenti utilizzati da secoli in diverse culture.
- Focus sulla sicurezza: Lo studio sull’almagato in gravidanza riflette l’importanza di valutare la sicurezza dei trattamenti in popolazioni vulnerabili, fornendo dati essenziali per le donne che necessitano di sollievo dai sintomi durante la gravidanza.
- Ottimizzazione terapeutica: Lo studio sulla riduzione degli IPP affronta il problema dell’uso eccessivo di questi farmaci, cercando strategie per ridurre la dipendenza farmacologica mantenendo il controllo dei sintomi.
- Comprensione dei meccanismi: Studi come quello sul budesonide esplorano i meccanismi infiammatori sottostanti alla dispepsia funzionale, aprendo nuove prospettive terapeutiche basate sulla riduzione dell’infiammazione intestinale.
- Valutazione del microbioma: L’inclusione dell’analisi del microbioma intestinale in alcuni studi riflette la crescente consapevolezza del ruolo dei batteri intestinali nella salute digestiva.
Questi studi rappresentano passi importanti verso una comprensione più completa della dispepsia e verso lo sviluppo di opzioni terapeutiche più efficaci e personalizzate. I pazienti interessati a partecipare a uno di questi studi dovrebbero consultare il proprio medico per valutare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione.














