La corioretinite è una condizione infiammatoria che colpisce gli strati posteriori dell’occhio. Attualmente sono in corso 2 studi clinici che testano nuovi approcci terapeutici per questa patologia, tra cui impianti oculari a rilascio prolungato e terapie immunomodulatorie innovative.
Studi Clinici in Corso sulla Corioretinite
La corioretinite è una forma di uveite non infettiva che coinvolge la retina e la coroide, causando infiammazione nella parte posteriore dell’occhio. Questa condizione può provocare sintomi come visione offuscata, corpi mobili (miodesopsie) e dolore oculare. Gli studi clinici attualmente in corso mirano a sviluppare trattamenti più efficaci e sicuri per i pazienti affetti da questa patologia oculare complessa.
Panoramica degli Studi Clinici Disponibili
Attualmente sono disponibili 2 studi clinici per la corioretinite nel database. Di seguito sono presentati in dettaglio tutti gli studi attivi, con informazioni sulle loro caratteristiche, i criteri di ammissione e i trattamenti sperimentali utilizzati.
Studi Clinici Dettagliati
Studio sulla Sicurezza ed Efficacia dell’Impianto di Fluocinolone Acetonide per Bambini di Età Compresa tra 6 e 17 Anni con Uveite Non Infettiva Ricorrente nel Segmento Posteriore dell’Occhio
Localizzazione: Germania, Spagna
Questo studio clinico si concentra sull’uveite non infettiva, una condizione che colpisce la parte posteriore dell’occhio causando infiammazione e gonfiore, con conseguenti problemi alla vista. Lo studio valuta un trattamento chiamato ILUVIEN, un impianto posizionato all’interno dell’occhio contenente una piccola quantità di fluocinolone acetonide, progettato per ridurre l’infiammazione per un periodo prolungato.
L’obiettivo dello studio è valutare la sicurezza e l’efficacia dell’impianto ILUVIEN in bambini di età compresa tra 6 e 18 anni con uveite non infettiva ricorrente. I partecipanti riceveranno l’impianto e saranno monitorati nel tempo per verificare l’efficacia del trattamento e controllare eventuali effetti collaterali. Lo studio esaminerà vari risultati, tra cui la riduzione del gonfiore oculare, i cambiamenti nella vista e il tasso di ricorrenza dell’uveite.
Criteri di inclusione principali:
- Età compresa tra 6 e meno di 18 anni
- Diagnosi di uveite posteriore, intermedia o panuveite non infettiva con almeno una ricorrenza all’anno
- Infiammazione non ben controllata dai trattamenti convenzionali
- Trattamento precedente con corticosteroidi sistemici per almeno 3 mesi nell’anno precedente
- Presenza di infiammazione attiva o edema maculare nell’occhio interessato
- Capacità visiva di almeno 35 lettere su una tavella speciale per la misurazione della vista
Criteri di esclusione principali:
- Presenza di infezioni oculari
- Storia di gravi reazioni allergiche al farmaco in studio
- Chirurgia oculare negli ultimi 3 mesi
- Ipertensione non controllata o diabete non ben gestito
- Gravidanza o allattamento
- Partecipazione ad altri studi clinici
Il fluocinolone acetonide viene somministrato come impianto intravitreale, ossia viene posizionato direttamente nell’occhio. Si tratta di un corticosteroide che agisce inibendo il rilascio di sostanze che causano infiammazione. L’impianto rilascia il farmaco lentamente nel tempo, riducendo la necessità di trattamenti frequenti e contribuendo a migliorare la vista e prevenire ulteriori danni all’occhio.
Studio su Izokibep per Pazienti con Uveite Non Infettiva
Localizzazione: Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Spagna
Questo studio clinico valuta l’izokibep, un nuovo trattamento per l’uveite non infettiva che colpisce la parte intermedia, posteriore o l’intero occhio. L’uveite è un’infiammazione oculare che può causare arrossamento, dolore e problemi alla vista. L’izokibep viene somministrato tramite iniezione sottocutanea e viene confrontato con un placebo per valutarne l’efficacia.
Lo scopo dello studio è valutare l’efficacia e la sicurezza dell’izokibep in persone con uveite non infettiva. I partecipanti riceveranno izokibep o placebo e saranno monitorati per un periodo fino a 52 settimane, con controlli regolari per valutare la salute degli occhi e il benessere generale. L’obiettivo principale è determinare se l’izokibep può aiutare a ridurre i sintomi dell’uveite e migliorare la qualità di vita delle persone affette da questa condizione.
Criteri di inclusione principali:
- Età compresa tra 18 e 75 anni
- Diagnosi di uveite intermedia, posteriore o panuveite non infettiva
- Malattia attiva nonostante dosi stabili di corticosteroidi orali per almeno 2 settimane
- Risposta inadeguata ad adalimumab o impossibilità di assumere adalimumab per motivi medici
- Test negativo per tubercolosi
- Consenso all’uso di metodi contraccettivi appropriati durante lo studio
Criteri di esclusione principali:
- Presenza di infezione attiva
- Chirurgia recente o programmata a breve
- Gravidanza o allattamento
- Storia di gravi reazioni allergiche ai farmaci
- Partecipazione ad altri studi clinici
- Condizioni oculari non correlate all’oggetto dello studio
- Storia di abuso di droghe o alcol
L’izokibep è un agente immunomodulatorio in fase di sperimentazione che agisce sui meccanismi del sistema immunitario per ridurre l’infiammazione. Il farmaco mira a specifiche proteine del sistema immunitario per prevenire ulteriori danni ai tessuti oculari e alleviare i sintomi associati all’uveite. Durante lo studio, i pazienti saranno monitorati attentamente per valutare il tempo al fallimento terapeutico, la quiescenza della malattia, i cambiamenti nella visione e nello spessore retinico.
Riepilogo e Considerazioni Importanti
Gli studi clinici attualmente in corso per la corioretinite rappresentano approcci innovativi nel trattamento di questa condizione infiammatoria oculare complessa. È importante notare diverse osservazioni significative:
Diversità dei trattamenti: Gli studi includono sia terapie locali (impianto intravitreale) che sistemiche (iniezioni sottocutanee), offrendo opzioni terapeutiche diverse per popolazioni di pazienti differenti.
Popolazione pediatrica: Uno degli studi è specificamente dedicato ai pazienti pediatrici (6-17 anni), un gruppo spesso sottorappresentato nella ricerca clinica ma che necessita di opzioni terapeutiche sicure ed efficaci.
Durata del trattamento: I trattamenti in studio offrono approcci a rilascio prolungato, con l’obiettivo di ridurre la necessità di somministrazioni frequenti e migliorare l’aderenza terapeutica.
Copertura geografica: Gli studi sono condotti in diversi paesi europei, inclusa l’Italia, offrendo maggiori opportunità di partecipazione per i pazienti italiani affetti da corioretinite.
Meccanismi d’azione innovativi: Entrambi gli studi utilizzano approcci anti-infiammatori avanzati, con l’izokibep che rappresenta un agente immunomodulatorio di nuova generazione.
I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero consultare il proprio oculista o specialista in uveiti per valutare l’idoneità e discutere i potenziali benefici e rischi della partecipazione. La partecipazione a uno studio clinico rappresenta un’opportunità per accedere a trattamenti innovativi e contribuire al progresso della conoscenza medica in questo campo.












