Interventi chirurgici
La chirurgia è spesso la prima linea di trattamento per i tumori cerebrali, siano essi maligni o benigni. L’obiettivo principale è rimuovere quanto più tumore possibile minimizzando i danni ai tessuti sani circostanti. Questa procedura, nota come craniotomia, prevede la creazione di un’apertura nel cranio per accedere al tumore. La rimozione completa potrebbe non essere sempre fattibile, ma anche una rimozione parziale può aiutare a ridurre i sintomi e determinare le necessità di ulteriori trattamenti[1][2].
Radioterapia
La radioterapia utilizza fasci ad alta energia, come raggi X o protoni, per uccidere le cellule tumorali. È particolarmente utile per i tumori che non possono essere rimossi chirurgicamente. Tecniche come la radioterapia a fascio esterno e la terapia protonica permettono un targeting preciso del tumore, minimizzando i danni ai tessuti sani. La radiochirurgia stereotassica è una forma specializzata di radiazione che eroga dosi intense da molteplici angolazioni, concentrandosi sul tumore[1][2].
Chemioterapia
La chemioterapia prevede l’uso di farmaci per distruggere le cellule tumorali. Questi farmaci possono essere somministrati per via orale o tramite iniezione. In alcuni casi, i farmaci chemioterapici vengono posizionati direttamente nel tessuto cerebrale durante l’intervento chirurgico. Questo trattamento può essere utilizzato da solo o in combinazione con altre terapie per aumentarne l’efficacia[1][2].
Terapia mirata
La terapia mirata utilizza farmaci progettati per attaccare specifiche molecole coinvolte nella crescita tumorale. Bloccando queste molecole, le terapie mirate possono uccidere efficacemente le cellule tumorali. Questo approccio viene spesso utilizzato in combinazione con altri trattamenti per migliorare i risultati[1][2].
Opzioni di trattamento aggiuntive
Altre opzioni di trattamento includono la Terapia Termica Interstiziale Laser (LITT), che utilizza un laser per riscaldare e distruggere il tessuto tumorale, e la brachiterapia, dove la radiazione viene posizionata all’interno del corpo. L’immunoterapia e la terapia con campi di trattamento tumorale (TTF) stanno emergendo come trattamenti promettenti. Queste terapie sono spesso parte di studi clinici, offrendo accesso a trattamenti all’avanguardia[2][3].
Cure di supporto e riabilitazione
Dopo il trattamento, i pazienti potrebbero necessitare di riabilitazione per recuperare funzioni perse come movimento, linguaggio e abilità cognitive. Questo può includere fisioterapia, terapia occupazionale e logopedia. Le cure di supporto, incluso l’uso di steroidi per ridurre il gonfiore e anticonvulsivanti per gestire le crisi epilettiche, sono anche cruciali nella gestione dei sintomi e nel miglioramento della qualità della vita[1][4].