Quando il cuore smette improvvisamente di battere, ogni secondo è prezioso. Comprendere come viene diagnosticato l’arresto cardiaco—sia nelle situazioni di emergenza che successivamente—può aiutare a salvare vite e guidare decisioni mediche importanti per chi è a rischio.
Introduzione: Chi Dovrebbe Sottoporsi a Diagnostica
L’arresto cardiaco non è qualcosa che può essere diagnosticato nel senso tradizionale prima che accada. A differenza di molte condizioni mediche dove i test diagnostici rivelano un problema che necessita di trattamento, l’arresto cardiaco è un’emergenza improvvisa in cui il cuore smette di pompare sangue senza preavviso. La persona collassa, perde conoscenza, smette di respirare normalmente e non ha polso. In questo momento non c’è tempo per test diagnostici—solo un’azione immediata può salvare una vita.[1]
Tuttavia, i test diagnostici diventano estremamente importanti in due situazioni diverse. Primo, alcune persone dovrebbero sottoporsi a valutazioni cardiache prima che un arresto cardiaco si verifichi, specialmente se hanno segnali di allarme o fattori di rischio. Questi test possono identificare problemi cardiaci nascosti che potrebbero portare ad un arresto cardiaco improvviso. Secondo, se qualcuno sopravvive ad un arresto cardiaco, i medici devono eseguire molti test per scoprire cosa ha causato l’arresto del cuore. Trovare la causa sottostante aiuta a prevenire che accada di nuovo.[11]
Dovresti cercare test diagnostici se manifesti sintomi di allarme che potrebbero segnalare problemi cardiaci. Questi includono dolore o fastidio al petto, un battito cardiaco accelerato o martellante, episodi ripetuti di vertigini o svenimenti (specialmente durante l’attività fisica), inspiegabile mancanza di respiro durante l’esercizio, o convulsioni che si verificano durante o subito dopo l’esercizio. Alcune volte le persone si sentono stordite, deboli o nauseate prima che il loro cuore si fermi. Sebbene l’arresto cardiaco spesso colpisca senza alcun preavviso, questi sintomi suggeriscono che il sistema elettrico o la struttura del tuo cuore potrebbero non funzionare correttamente.[3][17]
La storia familiare conta in modo significativo. Se parenti stretti hanno sperimentato arresto cardiaco improvviso, sono morti improvvisamente prima dei 50 anni, hanno avuto ripetuti svenimenti inspiegabili, o sono stati diagnosticati con disturbi del ritmo cardiaco, dovresti discutere di test diagnostici con il tuo medico. Le condizioni ereditarie che influenzano i segnali elettrici del cuore possono essere presenti in famiglia, anche quando nessuno è stato formalmente diagnosticato. I bambini e gli adolescenti non sono esenti da questo rischio—circa 23.000 giovani sperimentano arresto cardiaco ogni anno negli Stati Uniti, e molti di questi eventi potrebbero essere prevenuti con una rilevazione precoce dei problemi cardiaci.[17]
Le persone con condizioni cardiache esistenti necessitano di monitoraggio regolare attraverso test diagnostici. Se ti è stata diagnosticata la malattia coronarica (dove le arterie che forniscono sangue al cuore si restringono o si bloccano), l’insufficienza cardiaca (quando il cuore non può pompare sangue efficacemente), la cardiomiopatia (malattia del muscolo cardiaco), problemi alle valvole cardiache, o ritmi cardiaci irregolari chiamati aritmie, il tuo medico raccomanderà test specifici per monitorare come funziona il tuo cuore. Queste condizioni aumentano significativamente il rischio di arresto cardiaco improvviso.[12]
Metodi Diagnostici Utilizzati per Identificare Problemi Cardiaci
Quando qualcuno sopravvive ad un arresto cardiaco o mostra segnali di allarme che suggeriscono che potrebbero essere a rischio, i medici utilizzano diversi strumenti diagnostici per esaminare il cuore. Questi test aiutano a identificare problemi con il sistema elettrico del cuore, la sua struttura, o i vasi sanguigni che lo riforniscono di ossigeno. Ogni test fornisce informazioni diverse, e i medici spesso combinano più test per ottenere un quadro completo.[11]
L’elettrocardiogramma, comunemente chiamato ECG o EKG, è solitamente il primo test eseguito. Questo esame rapido e indolore registra l’attività elettrica del tuo cuore. Piccoli sensori chiamati elettrodi vengono attaccati al petto, e talvolta alle braccia e alle gambe. L’ECG mostra quanto velocemente batte il tuo cuore e se i segnali elettrici che controllano il battito cardiaco viaggiano normalmente attraverso il cuore. Può rivelare ritmi cardiaci anormali, segni di precedenti attacchi cardiaci, o pattern che suggeriscono disturbi elettrici ereditari. Questi problemi elettrici sono la causa diretta della maggior parte degli arresti cardiaci perché fanno vibrare inutilmente le camere inferiori del cuore invece di pompare sangue.[11]
Un ecocardiogramma utilizza onde sonore per creare immagini in movimento del tuo cuore. Questo test mostra come il sangue scorre attraverso le camere e le valvole cardiache, rivela la dimensione e la forma del tuo cuore, e identifica eventuali aree danneggiate del muscolo cardiaco. Durante il test, un tecnico muove un dispositivo chiamato trasduttore sul tuo petto. Le onde sonore rimbalzano sulle strutture del cuore e creano immagini su uno schermo. Questo test è particolarmente utile per identificare la cardiomiopatia, malattie valvolari, e danni al muscolo cardiaco da precedenti attacchi cardiaci—tutte condizioni che aumentano il rischio di arresto cardiaco.[11]
Una misurazione cruciale che proviene dall’ecocardiogramma è chiamata frazione di eiezione. Questo numero indica ai medici quale percentuale di sangue il tuo cuore pompa fuori ad ogni battito. Un cuore sano tipicamente pompa fuori dal 50 al 70 percento del suo sangue ad ogni contrazione. Quando la frazione di eiezione scende sotto il 40 percento, il rischio di arresto cardiaco improvviso aumenta significativamente. Le persone con una frazione di eiezione inferiore al 35 percento spesso necessitano di un dispositivo impiantato per proteggere contro ritmi cardiaci pericolosi.[11][23]
Gli esami del sangue forniscono informazioni preziose dopo un arresto cardiaco o quando si valuta qualcuno a rischio. I medici controllano alcune proteine che si riversano nel flusso sanguigno quando il muscolo cardiaco è stato danneggiato, il che aiuta a identificare se si è verificato un attacco cardiaco. Gli esami del sangue misurano anche i livelli di potassio e magnesio—minerali che svolgono ruoli cruciali nel sistema elettrico del cuore. Quando questi minerali sono troppo alti o troppo bassi, possono innescare ritmi cardiaci pericolosi. Gli esami del sangue possono anche rivelare ormoni e altre sostanze chimiche che influenzano quanto bene funziona il cuore.[11]
Una radiografia del torace crea un’immagine semplice del tuo cuore e dei tuoi polmoni. Sebbene non sia dettagliata come altri test di imaging, mostra la dimensione e la forma generale del tuo cuore e può rivelare segni di insufficienza cardiaca. Talvolta un cuore ingrossato è il primo indizio che indica ai medici una condizione sottostante grave.[11]
Per immagini più dettagliate, i medici possono ordinare una tomografia computerizzata (TAC) o una risonanza magnetica (RM). Questi test di imaging avanzati creano immagini tridimensionali dettagliate del tuo cuore e dei vasi sanguigni. Una RM cardiaca è particolarmente utile perché può mostrare la struttura dettagliata del muscolo cardiaco e rilevare danni o cicatrici sottili che potrebbero non apparire in altri test. Queste immagini aiutano i medici a vedere problemi con la struttura del cuore che potrebbero portare a ritmi pericolosi.[11]
Il cateterismo cardiaco è una procedura invasiva in cui i medici fanno passare un tubo sottile attraverso i vasi sanguigni per raggiungere il cuore. Questo test permette loro di vedere se le arterie che riforniscono il cuore sono ristrette o bloccate—una condizione chiamata malattia coronarica. Durante la procedura, i medici possono misurare le pressioni all’interno delle camere cardiache e iniettare un colorante speciale che rende visibili i vasi sanguigni nelle immagini a raggi X. Questo test è particolarmente importante perché la malattia coronarica è presente in molte persone che sperimentano arresto cardiaco.[11]
Una scintigrafia nucleare comporta l’iniezione di una piccola quantità di materiale radioattivo nel tuo flusso sanguigno, quindi l’utilizzo di speciali telecamere per tracciare come il sangue scorre attraverso il tuo cuore. Questo test è spesso fatto mentre fai esercizio fisico (chiamato test da sforzo) per vedere come il tuo cuore si comporta sotto richieste fisiche. Le aree del muscolo cardiaco che non ricevono abbastanza sangue appaiono diversamente nella scansione, aiutando i medici a identificare blocchi o altri problemi di circolazione.[11]
Per le persone con episodi di svenimento inspiegabili o sospetti problemi del ritmo cardiaco, può essere utilizzato un Holter monitor o un monitor di eventi. Questi dispositivi portatili registrano l’attività elettrica del tuo cuore continuamente per 24-48 ore (o talvolta più a lungo) mentre svolgi le tue normali attività quotidiane. Questa registrazione estesa può catturare battiti cardiaci irregolari che potrebbero non apparire durante una breve visita ambulatoriale. Indossi il piccolo dispositivo agganciato ai tuoi vestiti, con cerotti elettrodi sul petto, e tieni un diario delle tue attività e sintomi.[24]
Uno studio elettrofisiologico (SEF) è un test specializzato che esamina il sistema elettrico del tuo cuore in grande dettaglio. Durante questa procedura, i medici fanno passare fili sottili attraverso i vasi sanguigni nelle camere cardiache. Questi fili possono registrare segnali elettrici da diverse parti del tuo cuore e possono talvolta innescare ritmi anormali in un ambiente controllato. Questo aiuta i medici a individuare esattamente dove hanno origine i problemi elettrici e decidere sul miglior approccio terapeutico.[11]
Diagnostica per la Qualificazione agli Studi Clinici
Le fonti fornite non contengono informazioni specifiche sui test diagnostici o criteri utilizzati per qualificare i pazienti per gli studi clinici sull’arresto cardiaco. Gli studi clinici che indagano trattamenti o misure preventive per l’arresto cardiaco probabilmente utilizzerebbero molti dei metodi diagnostici standard descritti sopra per valutare l’idoneità del paziente, ma i requisiti esatti varierebbero a seconda degli obiettivi specifici dello studio e degli interventi testati.















