Comprendere l’angioedema ereditario
L’angioedema ereditario (HAE) è un raro disturbo genetico caratterizzato da episodi ricorrenti di grave gonfiore (angioedema). Questa condizione è spesso dovuta a una carenza o disfunzione dell’inibitore C1-esterasi (C1-INH), una proteina che aiuta a regolare le proteine del plasma sanguigno coinvolte nell’infiammazione. La malattia è autosomica dominante, il che significa che può essere trasmessa da una generazione all’altra con una probabilità del 50% di ereditarietà se un genitore ne è affetto[3].
Opzioni di trattamento acuto
La gestione degli attacchi acuti di HAE è cruciale per prevenire complicazioni come l’ostruzione delle vie aeree. Il trattamento di scelta per gli attacchi acuti include l’uso di concentrati di C1-INH, che possono essere somministrati per via endovenosa. Se questi non sono disponibili, può essere utilizzato il plasma fresco congelato[2]. Altri farmaci includono:
- Icatibant: Un antagonista del recettore B2 della bradichinina utilizzato per il trattamento acuto negli adulti[6].
- Ecallantide: Un inibitore della callicreina plasmatica per pazienti dai 12 anni in su[6].
- Berinert: Un inibitore della C1 esterasi derivato dal plasma per attacchi addominali o facciali acuti[7].
Strategie di trattamento profilattico
Il trattamento profilattico mira a prevenire gli attacchi di HAE ed è raccomandato per i pazienti con episodi frequenti o gravi. Le opzioni includono:
- Danazol: Un androgeno attenuato utilizzato per prevenire gli attacchi, anche se l’uso a lungo termine può portare all’ipertensione arteriosa[2].
- Lanadelumab (TAKHZYRO): Un anticorpo monoclonale che ha come target la callicreina, raccomandato per la prevenzione a lungo termine[4].
- Haegarda: Un C1-INH sottocutaneo approvato per la profilassi in pazienti di età compresa tra 12 e 72 anni[2].
Trattamenti emergenti e ricerca
I recenti progressi nella comprensione della fisiopatologia dell’HAE hanno portato allo sviluppo di nuovi farmaci che hanno come target il sistema callicreina-chinina. Questi includono agenti antiprecallicreina, anticallicreina e anti-FXII attivato, che sono in fase di studio per la profilassi a lungo termine[3]. Gli studi clinici continuano a esplorare queste opzioni, con l’obiettivo di migliorare i risultati dei pazienti e ridurre il rischio di disabilità e morte[7].
Linee guida e raccomandazioni
Le linee guida 2020 dell’Associazione americana per l’angioedema ereditario (HAEA) raccomandano che i pazienti abbiano a disposizione almeno due dosi di terapia acuta, come FIRAZYR, per l’uso immediato durante un attacco acuto[5]. Si consiglia di consultare regolarmente gli operatori sanitari per rivedere la necessità di un trattamento preventivo a lungo termine[4].