Interventi Chirurgici
Per l’adenocarla chirurgia è spesso la prima linea di trattamento, specialmente nelle fasi iniziali. La procedura chirurgica più comune è l’esofagectomia, dove il chirurgo rimuove la parte cancerosa dell’esofago, e possibilmente parte dello stomaco e i linfonodi circostanti. L’esofago rimanente viene poi ricollegato allo stomaco, spesso tirando lo stomaco verso l’alto per collegarlo all’esofago[1]. Questa procedura può essere eseguita da sola o in combinazione con altri trattamenti come la chemioterapia e la radioterapia[6].
Chemioterapia e Radioterapia
La chemioterapia prevede l’uso di farmaci potenti per uccidere le cellule tumorali e viene tipicamente utilizzata prima o dopo l’intervento chirurgico. Può essere anche combinata con la radioterapia, che utilizza fasci ad alta energia per distruggere le cellule tumorali. Questa combinazione, nota come chemioradioterapia, viene spesso utilizzata per aumentare l’efficacia di ciascun trattamento[1]. La radioterapia può essere somministrata esternamente o attraverso una procedura chiamata brachiterapia esofagea, che colpisce il tumore risparmiando gli organi circostanti[2].
Terapia Mirata e Immunoterapia
La terapia mirata utilizza farmaci che attaccano specifiche sostanze chimiche nelle cellule tumorali, rallentando la loro crescita e diffusione. Questo approccio è particolarmente utile per gli stadi avanzati dell’adenocarcinoma dell’esofago[6]. L’immunoterapia recluta il sistema immunitario del corpo per combattere il cancro, spesso utilizzando gli inibitori del checkpoint immunitario per attaccare il tumore. Questo trattamento è principalmente utilizzato per l’adenocarcinoma dell’esofago avanzato ma viene esplorato anche per gli stadi più precoci[6].
Cure Palliative e Supporto
Quando l’adenocarcinoma dell’esofago è avanzato e non può essere curato, le cure palliative diventano cruciali. Questo tipo di cura si concentra sul sollievo dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita. Può includere l’uso di stent per mantenere l’esofago aperto, permettendo a cibo e liquidi di passare più facilmente[1]. Inoltre, i servizi di supporto come la terapia nutrizionale, la gestione del dolore e il counseling per la salute mentale sono vitali per aiutare i pazienti ad affrontare le sfide fisiche ed emotive del trattamento del cancro[3].
Trattamento per Stadio
Il piano di trattamento per l’adenocarcinoma dell’esofago varia significativamente a seconda dello stadio della malattia. Per lo stadio 0, le opzioni includono la chirurgia e i trattamenti endoscopici come la resezione endoscopica della mucosa (EMR). Nello stadio I, i trattamenti possono includere chirurgia, EMR o chemioradioterapia[5]. Man mano che il cancro progredisce agli stadi II e III, viene spesso raccomandata una combinazione di chirurgia, chemioterapia e radioterapia[4]. Per lo stadio IV, l’attenzione si sposta sul sollievo dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita attraverso varie terapie[5].
Cura Nutrizionale e di Supporto
I pazienti con adenocarcinoma dell’esofago hanno esigenze nutrizionali speciali, poiché i trattamenti possono influenzare la loro capacità di mangiare e digerire il cibo. La terapia nutrizionale può includere diete speciali, integratori o trattamenti endovenosi (EV) per rafforzare il corpo prima e durante il trattamento del cancro[3]. I servizi di assistenza di supporto, come la fisioterapia e la gestione del dolore, sono anche essenziali per aiutare i pazienti a mantenere la loro qualità di vita durante e dopo il trattamento[3].