L’ipertiroidismo è una condizione in cui la ghiandola tiroidea è iperattiva e produce quantità eccessive di ormoni tiroidei. Attualmente sono disponibili 2 studi clinici che valutano nuovi approcci terapeutici per questa patologia, concentrandosi su tecniche innovative come l’ablazione a radiofrequenza e l’utilizzo preoperatorio di soluzioni iodate.
Studi Clinici in Corso sull’Ipertiroidismo
L’ipertiroidismo rappresenta una sfida importante nella pratica endocrinologica moderna. Gli studi clinici attualmente in corso stanno esplorando opzioni terapeutiche alternative e innovative per migliorare gli esiti clinici dei pazienti affetti da questa condizione. In questo articolo vengono presentati in dettaglio 2 studi clinici attivi che indagano diversi approcci al trattamento dell’ipertiroidismo.
Studi Clinici Disponibili
Studio Comparativo tra Ablazione a Radiofrequenza e Iodio Sodico (131I) per il Trattamento dell’Ipertiroidismo in Pazienti con Noduli Tiroidei Iperattivi
Localizzazione: Paesi Bassi
Questo studio clinico si concentra sul trattamento dell’ipertiroidismo causato da noduli tiroidei autonomi solitari. L’ipertiroidismo è una condizione in cui la ghiandola tiroidea è iperattiva e produce quantità eccessive di ormone tiroideo. Lo studio confronta due trattamenti: l’ablazione a radiofrequenza guidata da ecografia e la terapia con iodio radioattivo. Lo iodio radioattivo, noto anche come iodio sodico (131I), è una sostanza chimica utilizzata per trattare l’ipertiroidismo riducendo l’attività della ghiandola tiroidea.
L’obiettivo dello studio è confrontare gli effetti di questi trattamenti nell’arco di un anno, analizzando in particolare l’insorgenza di una condizione chiamata ipotiroidismo irreversibile, in cui la tiroide diventa ipoattiva. I partecipanti riceveranno l’ablazione a radiofrequenza o il trattamento con iodio radioattivo. Lo studio monitorerà vari esiti di salute, inclusa la funzione tiroidea, le dimensioni del nodulo e la qualità della vita, a diversi intervalli nel corso dell’anno.
Criteri di inclusione principali:
- Età superiore a 18 anni
- Presenza di ipertiroidismo o ipertiroidismo subclinico causato da un singolo nodulo tiroideo iperattivo
- Livello di TSH nel sangue inferiore alla norma, con livelli normali o elevati di FT4 e FT3/T3
- Negatività agli anticorpi anti-TSH
- Nodulo tiroideo confermato mediante scintigrafia con I-123 o I-131, corrispondente a un nodulo chiaramente definito all’ecografia
- Nodulo con degenerazione cistica inferiore al 75% e dimensioni inferiori a 50 mm
Criteri di esclusione principali:
- Storia precedente di noduli tiroidei iperattivi
- Appartenenza a popolazioni vulnerabili (bambini, donne in gravidanza, persone incapaci di dare il consenso)
Trattamenti investigazionali: Lo studio utilizza due approcci terapeutici. L’ablazione a radiofrequenza (RFA) è un trattamento che utilizza il calore generato dalle onde radio per distruggere il tessuto tiroideo anomalo, guidato dall’ecografia per colpire precisamente il nodulo. Lo iodio radioattivo (RAI) viene somministrato per via orale in capsule, con dosaggi compresi tra 0,329 e 3,7 MBq a seconda delle necessità individuali, e viene assorbito dalla ghiandola tiroidea dove distrugge gradualmente le cellule tiroidee iperattive.
Studio sulla Soluzione Iodata Acquosa Preoperatoria per Pazienti con Ipertiroidismo Dovuto a Malattia di Graves e Gozzo Nodulare Tossico
Localizzazione: Svezia
Questo studio clinico indaga gli effetti di un trattamento per l’ipertiroidismo, specificamente nelle condizioni note come malattia di Graves e gozzo nodulare tossico. Il trattamento testato è una soluzione chiamata soluzione di Lugol, che contiene iodio. Lo scopo dello studio è determinare se questa soluzione iodata può essere utilizzata in sicurezza nei pazienti con gozzo nodulare tossico e osservare come influenzi gli ormoni tiroidei e la salute generale. Inoltre, lo studio mira a scoprire se l’uso della soluzione di Lugol prima dell’intervento chirurgico può ridurre il rischio di una condizione temporanea chiamata ipoparatiroidismo dopo l’operazione.
Lo studio è diviso in due parti: uno studio pilota e uno studio principale. Nello studio pilota, i partecipanti con gozzo nodulare tossico riceveranno la soluzione iodata per 10 giorni. Durante questo periodo, i ricercatori monitoreranno i cambiamenti nei livelli degli ormoni tiroidei e della frequenza cardiaca. Nello studio principale, i partecipanti con gozzo nodulare tossico o malattia di Graves che sono programmati per intervento chirurgico tiroideo riceveranno la soluzione iodata prima dell’operazione. I ricercatori osserveranno quindi se vi è una riduzione del rischio di ipoparatiroidismo temporaneo dopo l’intervento.
Criteri di inclusione principali:
- Età compresa tra 18 e 75 anni
- Diagnosi di ipertiroidismo dovuto a gozzo nodulare tossico o malattia di Graves
- Accettazione per tiroidectomia (intervento chirurgico per rimuovere tutta o parte della ghiandola tiroidea)
- Sia pazienti di sesso maschile che femminile possono partecipare
Criteri di esclusione principali:
- Gravidanza o allattamento
- Gravi problemi cardiaci
- Malattia renale che influisce sulla funzionalità dei reni
- Storia di reazioni allergiche allo iodio o sostanze simili
- Recente intervento chirurgico sulla ghiandola tiroidea
- Assunzione attuale di farmaci che influenzano la funzione tiroidea
- Altre gravi condizioni di salute che potrebbero interferire con lo studio
- Impossibilità di seguire le procedure dello studio o di partecipare alle visite di follow-up
Trattamento investigazionale: La soluzione di Lugol è una soluzione iodata somministrata per via orale, tipicamente in forma liquida, utilizzata nel trattamento dell’ipertiroidismo. La soluzione fornisce iodio, che aiuta a diminuire la produzione di ormoni tiroidei da parte della ghiandola tiroidea. Nello studio viene somministrata per un periodo di 10 giorni prima dell’intervento chirurgico. Durante questo periodo vengono effettuate misurazioni dei livelli degli ormoni tiroidei (TSH, fT4 e fT3) e della frequenza cardiaca nei giorni 0, 3-4, 6-7 e 10 della somministrazione.
Riepilogo e Considerazioni Importanti
Gli studi clinici attualmente disponibili per l’ipertiroidismo dimostrano un’evoluzione significativa negli approcci terapeutici a questa condizione endocrina. Il primo studio confronta metodi di trattamento innovativi come l’ablazione a radiofrequenza con l’approccio tradizionale dello iodio radioattivo per i noduli tiroidei autonomi, offrendo potenzialmente ai pazienti opzioni meno invasive con minori effetti collaterali a lungo termine.
Il secondo studio si concentra sull’ottimizzazione della preparazione preoperatoria utilizzando la soluzione di Lugol, con l’obiettivo di ridurre le complicanze postoperatorie come l’ipoparatiroidismo temporaneo. Questo approccio potrebbe migliorare significativamente gli esiti chirurgici nei pazienti con malattia di Graves e gozzo nodulare tossico.
Entrambi gli studi pongono particolare attenzione alla qualità della vita dei pazienti e al monitoraggio a lungo termine degli esiti clinici. È importante sottolineare che questi studi sono condotti in centri specializzati nei Paesi Bassi e in Svezia, rispettivamente, e richiedono un’attenta valutazione dell’idoneità del paziente prima dell’arruolamento.
I pazienti interessati a partecipare a questi studi dovrebbero discutere con il proprio endocrinologo le opzioni disponibili, considerando attentamente i criteri di inclusione ed esclusione, nonché i potenziali benefici e rischi associati a ciascun approccio terapeutico.












