La ricerca si concentra sulla sepsi, una grave infezione che può verificarsi in ospedale e richiede cure intensive. La sepsi è una condizione in cui il corpo reagisce in modo eccessivo a un’infezione, causando infiammazione diffusa e potenzialmente danni agli organi. Lo studio mira a confrontare due modalità di somministrazione di antibiotici, in particolare quelli appartenenti alla classe dei beta-lattamici, per vedere quale sia più efficace nel ridurre la mortalità a 30 giorni nei pazienti con sepsi acquisita in ospedale.
Nel corso dello studio, i pazienti riceveranno diversi antibiotici, tra cui avibactam, ceftazidime, tazobactam, ceftolozane, piperacillina, cefepime, amikacina, meropenem, e linezolid. Questi farmaci saranno somministrati tramite infusione o iniezione. Alcuni pazienti riceveranno una combinazione di questi antibiotici, mentre altri riceveranno un placebo. L’obiettivo è determinare quale combinazione e modalità di somministrazione sia più efficace nel trattamento della sepsi.
Lo studio si svolgerà in un ambiente di terapia intensiva e durerà fino a sette giorni per ogni paziente. I ricercatori valuteranno la sopravvivenza dei pazienti a 30 giorni dall’inizio del trattamento, cercando di capire quale approccio terapeutico offra i migliori risultati. Questo aiuterà a migliorare le cure per i pazienti con sepsi, una condizione che richiede interventi rapidi ed efficaci.











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