La ricerca riguarda la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), una malattia polmonare che rende difficile la respirazione. In particolare, lo studio si concentra sulle esacerbazioni acute della BPCO, che sono peggioramenti improvvisi dei sintomi respiratori. Durante queste esacerbazioni, i pazienti possono necessitare di ventilazione meccanica o ossigenoterapia ad alto flusso. Lo scopo dello studio è valutare l’efficacia di una strategia diagnostica e terapeutica personalizzata per ridurre l’uso di antibiotici rispetto a una strategia tradizionale.
Nel corso dello studio, verranno utilizzati diversi antibiotici, tra cui amoxicillina, cefotaxime, ciprofloxacina, spiramicina e una combinazione di piperacillina e inibitore della beta-lattamasi. Questi farmaci saranno somministrati in diverse forme, come iniezioni, infusioni o compresse, a seconda del farmaco specifico. Alcuni pazienti potrebbero ricevere un placebo, che è una sostanza senza principi attivi, per confrontare i risultati. La durata massima del trattamento con antibiotici sarà di 7 giorni.
Lo studio è progettato per monitorare il numero di giorni in cui i pazienti vivono senza antibiotici entro 28 giorni dall’inizio del trattamento. Altri aspetti osservati includono la durata della degenza in ospedale e in terapia intensiva, l’incidenza di polmonite nosocomiale e infezioni da batteri multi-resistenti, e la mortalità. I risultati aiuteranno a capire se una gestione personalizzata può ridurre l’uso di antibiotici e migliorare gli esiti per i pazienti con esacerbazioni acute di BPCO.