La ricerca si concentra sulla cirrosi epatica, una malattia del fegato che può portare a complicazioni come lascite, che è l’accumulo di liquido nell’addome. Il trattamento in studio utilizza albumina umana, una proteina presente nel sangue, somministrata come soluzione per infusione. L’obiettivo principale è verificare se un biomarcatore può prevedere la risposta al trattamento con albumina nei pazienti con cirrosi e ascite.
Durante lo studio, i partecipanti riceveranno albumina umana o una soluzione di cloruro di sodio (salina fisiologica) tramite infusione endovenosa. La durata del trattamento è prevista per un massimo di 26 settimane. I ricercatori monitoreranno diversi aspetti della salute dei partecipanti, come la sopravvivenza a sei mesi, la qualità della vita e il numero di ricoveri ospedalieri. Verranno anche osservati eventi clinici legati al fegato, come sanguinamenti varicosi e infezioni.
Lo studio mira a migliorare la comprensione di come lalbumina umana possa aiutare i pazienti con cirrosi epatica e complicazioni come l’ascite. I risultati potrebbero portare a un approccio più personalizzato nel trattamento di questa condizione. La ricerca è condotta in diversi paesi europei e si prevede che terminerà entro marzo 2025.