Questo studio clinico valuta l’efficacia di tarlatamab rispetto alla chemioterapia standard in pazienti con carcinoma neuroendocrino scarsamente differenziato polmonare o gastroenteropancreatico in stadio avanzato. I pazienti devono aver già ricevuto una precedente terapia a base di platino e avere una espressione di DLL3 in almeno l’1% delle cellule tumorali.
Lo studio confronta il tarlatamab con diversi farmaci chemioterapici standard tra cui oxaliplatino, dacarbazina, docetaxel, temozolomide, topotecan, fluorouracile e irinotecan. Inoltre, possono essere utilizzati anche farmaci immunoterapici come atezolizumab, nivolumab e pembrolizumab.
L’obiettivo principale è valutare se il tarlatamab può migliorare la sopravvivenza globale rispetto alle terapie standard. Altri aspetti importanti che verranno studiati includono la sicurezza del trattamento, la risposta del tumore alla terapia e la qualità della vita dei pazienti durante il trattamento. Lo studio durerà circa 3 anni, dal 2025 al 2028.











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