Introduzione: Quando Richiedere una Valutazione Diagnostica
La stipsi è uno dei disturbi digestivi più comuni e colpisce circa una persona su sette tra gli adulti altrimenti sani. Sebbene molte persone sperimentino occasionali difficoltà nell’evacuazione, è importante sapere quando richiedere attenzione medica per tutelare la propria salute e il proprio benessere.[1][2]
Dovresti considerare di richiedere una valutazione diagnostica se hai meno di tre evacuazioni intestinali alla settimana, se le feci sono dure e grumose, se hai la sensazione di non aver svuotato completamente l’intestino, oppure se devi sforzarti durante più di un quarto delle tue evacuazioni. Questi sintomi diventano particolarmente preoccupanti quando durano più di tre settimane o quando interferiscono con le attività quotidiane.[1][3]
Alcuni gruppi di persone sono più inclini a sviluppare stipsi e potrebbero beneficiare di una valutazione diagnostica precoce. Le donne, specialmente durante la gravidanza o dopo il parto, sono più soggette alla stipsi. Anche gli anziani, in particolare le persone oltre i 60 anni di età, sperimentano la stipsi con maggiore frequenza. Se assumi determinati farmaci come analgesici forti contenenti oppioidi come la codeina o la morfina, potresti sviluppare stipsi come effetto collaterale. Anche le persone con determinate condizioni di salute, coloro che mangiano poche fibre, o gli individui di origine non caucasica possono affrontare rischi più elevati.[3][10]
Vale la pena notare che le abitudini intestinali variano notevolmente da persona a persona. Ciò che è normale per te potrebbe essere diverso da quello che lo è per qualcun altro. Alcuni individui sani hanno evacuazioni intestinali tre volte al giorno, mentre altri vanno in bagno solo tre volte alla settimana. La chiave è riconoscere quando il tuo schema cambia significativamente o quando i sintomi causano disagio o preoccupazione.[3][5]
Metodi Diagnostici Classici
Il processo diagnostico per la stipsi inizia tipicamente con una conversazione approfondita con il medico. Questa valutazione iniziale è spesso sufficiente per identificare la causa e sviluppare un piano di trattamento appropriato senza la necessità di esami complessi.[8]
Anamnesi e Visita Medica
Il medico inizierà ponendo domande dettagliate sui tuoi sintomi, sulle abitudini intestinali e sulla salute generale. Questo include comprendere quanto spesso hai evacuazioni intestinali, la consistenza delle feci, se provi dolore o sforzo, e se hai la sensazione di non riuscire a svuotare completamente l’intestino. Il medico vorrà anche conoscere la tua dieta, incluso quanto consumi quotidianamente in termini di fibre e liquidi, i tuoi livelli di attività fisica e le tue abitudini alimentari.[6][8]
Una revisione attenta di tutti i farmaci che assumi è essenziale, poiché molti medicinali possono causare stipsi come effetto collaterale. Gli antidolorifici forti, in particolare quelli contenenti oppioidi, sono i colpevoli più comuni. Altri farmaci che possono contribuire alla stipsi includono alcuni antidepressivi, antiacidi contenenti calcio o alluminio, integratori di ferro, farmaci per le allergie, medicine per la pressione sanguigna e farmaci antiepilettici. Il medico deve essere informato su tutti i farmaci su prescrizione, i medicinali da banco e persino le vitamine o gli integratori alimentari che utilizzi.[6][10]
La visita medica include diversi elementi. Il medico premerà delicatamente sull’addome per verificare la presenza di dolore, sensibilità o eventuali rigonfiamenti insoliti. Esaminerà il tessuto intorno all’ano e la pelle circostante per cercare segni di emorroidi (vene ingrossate vicino al retto) o piccole lacerazioni chiamate ragadi anali. Viene comunemente eseguito un esame rettale digitale, in cui il medico utilizza un dito guantato per controllare le condizioni del retto e la forza e la funzionalità dei muscoli che controllano le evacuazioni intestinali.[8][10]
La Scala delle Feci di Bristol
I medici utilizzano spesso uno strumento visivo semplice chiamato Scala delle Feci di Bristol per identificare la stipsi. Questa scala classifica le feci in sette tipi in base all’aspetto e alla consistenza. La stipsi generalmente si riferisce alle feci di Tipo 1 o Tipo 2 sulla scala, il che significa che sono dure, grumose e difficili da espellere. Questa classificazione standardizzata aiuta sia i pazienti che i medici a comunicare in modo più chiaro riguardo alle evacuazioni intestinali.[2]
Esami di Laboratorio
Gli esami del sangue non sono routinariamente raccomandati per tutti coloro che soffrono di stipsi. Tuttavia, se il medico sospetta che una condizione medica sottostante possa causare i sintomi, potrebbe ordinare esami di laboratorio. Questi prelievi di sangue possono aiutare a rilevare condizioni come una tiroide poco attiva (ipotiroidismo), diabete o altri disturbi endocrini che possono influenzare la funzione intestinale. Gli esami di laboratorio sono particolarmente importanti quando sono presenti sintomi allarmanti o quando i trattamenti semplici non sono stati efficaci.[8][12]
Esami Radiologici
A seconda dei tuoi sintomi specifici, il medico potrebbe prescrivere esami radiologici per visualizzare cosa sta accadendo all’interno del sistema digestivo. Una radiografia dell’addome può mostrare dove si trovano le feci nel colon e se c’è qualche ostruzione. Questo semplice esame fornisce informazioni utili sull’estensione e sulla posizione dell’accumulo fecale.[8][14]
Tecniche di imaging più avanzate come la TAC (tomografia computerizzata) o la risonanza magnetica potrebbero essere necessarie se il medico deve diagnosticare altre condizioni che potrebbero causare o contribuire alla tua stipsi. Questi sofisticati esami di imaging creano immagini dettagliate degli organi interni e possono rivelare anomalie strutturali o malattie che colpiscono il tratto digestivo.[8][14]
Procedure Endoscopiche
Se hai sintomi allarmanti che destano preoccupazione per condizioni gravi, o se sei in ritardo con lo screening per il cancro del colon-retto, il medico potrebbe raccomandare un esame endoscopico. L’endoscopia consiste nell’utilizzare un piccolo tubo flessibile con una telecamera attaccata per guardare all’interno del tratto digestivo.[8][12]
Una colonscopia esamina l’intero retto e colon. Prima di questa procedura, dovrai prepararti seguendo una dieta limitata e usando clisteri o bevendo soluzioni speciali che puliscono il colon. Durante l’esame, il medico può vedere le condizioni del rivestimento del colon e identificare eventuali tessuti irregolari o anomalie. Una sigmoidoscopia è simile ma esamina solo il retto e la parte inferiore del colon, chiamata colon sigmoideo o discendente.[8][14]
È importante comprendere che la colonscopia di routine non è raccomandata per tutti coloro che soffrono di stipsi. Queste procedure sono riservate ai pazienti che presentano segnali d’allarme che suggeriscono qualcosa di più grave della semplice stipsi, o per coloro che necessitano di screening per il cancro del colon-retto in base all’età e ai fattori di rischio.[6][12]
Esami Specializzati per il Movimento delle Feci
Se i trattamenti iniziali non funzionano o se il medico sospetta problemi specifici nel funzionamento dell’intestino, potrebbe prescrivere esami specializzati che misurano il movimento delle feci attraverso il sistema digestivo. Questi esami aiutano a distinguere tra diversi tipi di stipsi, come i problemi con la motilità del colon (quanto velocemente le feci si muovono attraverso) rispetto ai problemi con i muscoli coinvolti nell’evacuazione intestinale.[8][14]
La manometria anorettale è un esame che misura quanto bene funzionano i muscoli intorno al retto e all’ano. Può identificare problemi con la coordinazione muscolare durante le evacuazioni intestinali. Il test di espulsione del palloncino valuta la tua capacità di espellere un piccolo palloncino inserito nel retto, simulando il processo di evacuazione delle feci. Questi esami specializzati vengono tipicamente eseguiti da specialisti in gastroenterologia quando approcci più semplici non hanno fornito risposte o sollievo.[12]
Distinguere la Stipsi da Altre Condizioni
Parte del processo diagnostico implica assicurarsi che i sintomi siano veramente dovuti alla stipsi e non a un’altra condizione che potrebbe imitare sintomi simili. Il medico considererà altri disturbi digestivi che possono causare problemi simili con le evacuazioni intestinali. Ad esempio, la sindrome dell’intestino irritabile può causare stipsi insieme a dolore addominale e gonfiore. La celiachia, una reazione immunitaria al consumo di glutine, può influenzare le abitudini intestinali. Anche problemi strutturali come la diverticolite (infiammazione di piccole sacche nel colon) potrebbero dover essere esclusi.[6]
I criteri di Roma IV forniscono un quadro standardizzato che i medici possono utilizzare per diagnosticare la stipsi primaria. Secondo questi criteri, devi avere almeno due dei seguenti sintomi per tre mesi o più: sforzo durante più del 25% delle evacuazioni intestinali, feci grumose o dure in più del 25% delle evacuazioni intestinali, sensazione di evacuazione incompleta più del 25% delle volte, sensazione di blocco o ostruzione, oppure necessità di usare manovre manuali per aiutare l’espulsione delle feci. Questo approccio sistematico aiuta a garantire una diagnosi accurata.[12]
Diagnostica per la Qualificazione agli Studi Clinici
Le fonti fornite non contengono informazioni specifiche sui test diagnostici o sui metodi utilizzati come criteri standard per arruolare pazienti con stipsi negli studi clinici. I criteri di ammissibilità agli studi clinici variano a seconda dello studio specifico, dell’intervento testato e del tipo di stipsi oggetto di indagine. Senza informazioni dettagliate sui requisiti degli studi clinici per la stipsi nei materiali forniti, questa sezione non può essere sviluppata.












